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Saman Abbas: 13 minuti per uccidere


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extermination
Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

non esistono motivazioni razionali per un tale gesto.

Incapaci di intendere e di volere o " lucide bestie"? Che " sentimenti" ritieni potessero provare "questi" familiari per la vittima?

Ritieni che possano essersi pentiti dal "bestiale" gesto?

Inviato
34 minuti fa, extermination ha scritto:

Incapaci di intendere e di volere o " lucide bestie"?

Io direi 'bestie incapaci di umani sentimenti'.

Membro_0014
Inviato

Ma che cosa stupida e orrenda la gara fra italiani e stranieri a chi uccide di più e peggio….il dato di fatto incontrovertibile è che la religione mussulmana praticamente impone un certo stile di vita incompatibile con quello occidentale, evoluto e civile….per tutto il resto ci sono chiacchiere da bar…

  • Melius 1
extermination
Inviato
3 minuti fa, wow ha scritto:

ci fossero progetti validi di assistenza per loro e anche per i loro genitori, spesso lasciati soli e isolati nel superare il trauma del migrante che si trova di punto in bianco proiettato da una società tribale su un altro pianeta. 

Temo di immaginare cosa ne farebbero di questi progetti ...molti di codesti genitori. Ma potrei immaginare male!

Inviato
4 ore fa, Velvet ha scritto:

Secondo alcuni se una donna muore per mano del marito italiano se l'è cercata perchè in fondo un poco zoccola doveva esserlo, mentre se una donna muore per mano dello zio islamico è la vittima di una mentalità barbara e di una religione violenta a noi estranea.

Fino a quando esisterà una sola donna vittima della mentalità maschilista e patriarcale che la considera un oggetto di proprietà saremo sempre una società  fallita. Indipendentemente da religione o cittadinanza.

Sono d'accordo solo in parte: se non si evidenzia che queste donne sono anche vittime di una religione che, ripeto, anche molto male interpretata, considera la donna poco più di un animale sottomessa all'uomo e alla tribù, queste morti restano inutili. 

 

 

briandinazareth
Inviato
23 minuti fa, ivantaggi78 ha scritto:

il dato di fatto incontrovertibile è che la religione mussulmana praticamente impone un certo stile di vita incompatibile con quello occidentale, evoluto e civile

 

cosa assolutamente falsa nella stragrande maggioranza dei casi...
perché si finisce sempre così, si prendono i casi estremi e di cronaca e se ne fa una bandiera per un miliardo e mezzo di persone. 

come dire che gli italiani sono incompatibili con lo stile di vita tedesco perché mafiosi, vista qualche strage compiuta pure da quelle parti. 

oppure che gli uomini sono tutti intimamente stupratori o qualunque altra stupidaggine basata sullo stereotipo e generalizzazione.

Inviato
2 minuti fa, extermination ha scritto:

Temo di immaginare cosa ne farebbero di questi progetti ...molti di codesti genitori. Ma potrei immaginare male!

In che senso? Stiamo parlando di assistenza da parte di mediatori culturali. Mettiti nei loro panni. Questi da un giorno all'altro si trovano proiettati da una società tribale e rurale in una grande città dove vengono visti con estremo sospetto e dove si scontrano anche con un sistema culturale che non riescono a capire. I loro figli dopo aver frequentato dieci anni di scuola, come mentalità sono separati dai loro genitori da un abisso. Pensi che sia facile, per questa gente gestire questa situazione? 

extermination
Inviato

@briandinazareth

Ieri sera, a quarta repubblica, tra gli invitati il  presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia Yassine Lafram, Maurizio. Non mi ha convinto affatto!

Inviato
3 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

cosa assolutamente falsa nella stragrande maggioranza dei casi...

Sono d'accordo, si tratta di numeri, nell'insieme, estremamente marginali, ma occorre anche considerare che la religione islamica, in fatto di parità di diritti tra sessi, è molto lacunosa e si presta a interpretazioni discutibili. 

Le grandi religioni monoteiste sono sistemi di potere maschilista e patriarcale. Quella islamica lo è più di tutte. 

briandinazareth
Inviato
3 minuti fa, wow ha scritto:

Pensi che sia facile, per questa gente gestire questa situazione? 

 

per qualche strano motivo questa realtà è molto poco rappresentata nel nostro paese, esistono libri, film, serie ecc. in abbondanza in uk o francia.

 da noi non esiste niente che riguardi i migranti che non siano le notizie di cronaca nera. 

eppure sono fenomeni ormai molto presenti. 

extermination
Inviato
23 minuti fa, wow ha scritto:

senso? Stiamo parlando di assistenza da parte di mediatori culturali.

 

Perdonami! Non ho elementi per andare in profondità. Probabilmente sto facendo valutazioni superficiali ma per quel poco che mi è dato da percepire, mi pare che le distanze siano " enormi " e che molta di questa gente faccia davvero fatica a dare risposte proattive anche a stimoli esterni ( da parte della comunità italiana) di una certa rilevanza

Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

uk o francia

Noi dovremmo imparare dagli errori commessi in questi Paesi, dove è evidente che il multiculturalismo a compartimenti stagni ha provocato danni indicibili. 

briandinazareth
Inviato
Adesso, wow ha scritto:

ma occorre anche considerare che la religione islamica, in fatto di parità di diritti tra sessi, è molto lacunosa e si presta a interpretazioni discutibili. 

 

certamente, ma qui parliamo di subculture nelle quali la religione non è determinante.
si vede la stessa cosa tra gli indù, ad esempio, dove almeno in teoria, ci dovrebbe essere meno "patriarcato". oppure in africa fra i cattolici in ruanda. 



 

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, extermination ha scritto:

Perdonami! Non ho elementi per andare in profondità. Probabilmente sto facendo valutazioni superficiali ma per quel poco che mi è dato da percepire, mi pare che le distanze siano " enormi " e che molta di questa gente faccia davvero fatica a dare risposte proattive anche a stimoli esterni ( da parte della comunità italiana) di un certa rilevanza

Infatti, intendo questo. Secondo me occorre assistere e aiutare questa gente in questa fase. Dovrebbe essere un lavoro da assistenti e mediatori sociali. 

Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

certamente, ma qui parliamo di subculture nelle quali la religione non è determinante.
si vede la stessa cosa tra gli indù, ad esempio, dove almeno in teoria, ci dovrebbe essere meno "patriarcato". oppure in africa fra i cattolici in ruanda. 

D'accordo. 

  • Thanks 1
briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

Infatti, intendo questo. Secondo me occorre assistere e aiutare questa gente in questa fase. Dovrebbe essere un lavoro da assistenti e mediatori sociali. 

 

servirebbero risorse, politicamente improponibile in questo momento. 

pensa solo quante urla social si solleverebbero... 

purtroppo la stessa cosa vale per la difesa delle donne tutte in situazioni di pericolo...

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