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Melius Club

"Oggi rendiamo l’America di nuovo ricca, oggi è il giorno della liberazione"


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briandinazareth
Inviato

diciamo che c'è una certa tendenza a scegliere sempre i peggiori, da parte di meloni e accoliti. 

prima putin, poi orban e vox, poi trump... ecc. 

prima di loro erdogan, grande amico di silvio, ecc. 

come minimo sono sprovveduti.

maurodg65
Inviato

Quando le figure di mezza non ti bastano mai e continui:

 

 

appecundria
Inviato

Dazi, ecco cosa accadde all'economia Usa nel 2018 (spoiler: non finì benissimo)

 

La storia promette che il protezionismo di Trump sarà di nuovo un boomerang: le lavatrici sotto dazi costarono agli americani 820mila dollari per ogni posto di lavoro creato.

-

 

Durante il primo mandato di Donald Trump, gli Usa hanno assistito a un cambiamento radicale nella politica commerciale: dal tradizionale sostegno al libero scambio a un deciso protezionismo. I dazi imposti tra il 2017 e il 2021 - ben più lievi di quelli minacciati adesso - forniscono un'importante lezione su cosa potrebbe accadere con la nuova ondata di tasse sulle importazioni: a pagare saranno gli americani.

Emblematico il caso delle lavatrici

 Nel 2018, l'amministrazione Trump impose tariffe dal 20% al 50% sulle lavatrici importate, una misura rimasta in vigore fino al febbraio 2023. I risultati? Esattamente come previsto dai critici, i prezzi aumentarono significativamente. Uno studio condotto dall'Università di Chicago ha rilevato che entro il 2019 i prezzi delle lavatrici e delle asciugatrici erano cresciuti del 12%, circa 90 dollari in più per macchina. È interessante notare che anche i prezzi delle asciugatrici, non soggette a dazi, aumentarono poiché spesso vendute in combinazione con le lavatrici.

Al termine del periodo di dazi, nel febbraio 2023, i prezzi degli elettrodomestici per il bucato erano aumentati del 34% rispetto al 2018, mentre l'inflazione generale nello stesso periodo era stata del 21%.

 

 

Il presunto sostegno all'economia a stelle e strisce

Gli attesi nuovi posti di lavoro sono davvero stati creati, ma a caro, carissimo prezzo. Produttori stranieri come LG e Samsung hanno effettivamente aperto fabbriche negli Stati Uniti per aggirare i dazi. Gli economisti dell'Università di Chicago hanno stimato che questa politica ha creato circa duemila posti di lavoro nel paese. Tuttavia, questi impieghi sono arrivati a un costo esorbitante: i consumatori americani hanno pagato collettivamente circa 820mila dollari in prezzi maggiorati per ogni posto di lavoro creato. Un prezzo decisamente alto per stimolare l'occupazione manifatturiera.


Effetti collaterali

 Paradossalmente, alcune aziende americane che avevano richiesto i dazi finirono per pentirsi della loro posizione. Whirlpool, per esempio, ha beneficiato inizialmente delle tariffe sulle lavatrici, ma ha poi sofferto a causa di altri dazi imposti sull'acciaio e l'alluminio che hanno aumentato i costi di produzione, creando quello che un dirigente ha definito un "vento contrario" per l'azienda. Secondo un'analisi della Federal Reserve del 2019, i dazi imposti durante il primo mandato di Trump hanno addirittura ridotto l'occupazione nel settore manifatturiero nelle industrie interessate, contraddicendo uno degli obiettivi principali della politica.


L'impatto generale sull'economia

 L'effetto dei dazi si è esteso ben oltre i singoli settori colpiti. Secondo stime dello Yale Budget Lab, le tariffe su Canada, Messico e Cina avrebbero potuto ridurre il reddito disponibile delle famiglie americane fino a duemila dollari.


Altri dazi del passato

 Guardando più indietro nella storia, altri dazi si sono rivelati disastrosi per l'economia statunitense, come quelli imposti sotto William McKinley negli anni '90 dell'Ottocento che causarono ondate di inflazione, o le tariffe Hawley-Smoot degli anni '30 che aggravarono la Grande Depressione.


Prezzi delle auto, le simulazioni sul 2025

 Il 3 aprile Trump dovrebbe imporre dazi del 25% su tutte le automobili prodotte al di fuori degli Stati Uniti. Ciò significa che le aziende che importano automobili di produzione straniera, come le concessionarie, dovranno pagare una tassa del 25% su ogni veicolo straniero acquistato. Un'auto non americana che prima costava 20mila dollari arriverà a costare 25mila insomma. Ma secondo gli analisti, i rincari riguarderanno anche le auto made in US. Questo perché i produttori di auto statunitensi dovranno pagare i dazi sui componenti realizzati all'estero e affrontare una concorrenza più debole. Alla fine i prezzi delle auto statunitensi cresceranno tra i 4mila e i 15mila dollari per veicolo.

https://www.tgcom24.mediaset.it/tgcomlab/focus/dazi-usa-trump-impatto-economia-previsioni_95989830-202502k.shtml

 

 

 

  • Thanks 1
extermination
Inviato

Mai disperarsi, non siamo ancora alla “resa dei conti”; c’è chi crede di giocar bene e che si stia giocando bene e chi male, si vedrà. È solo una questione di tempo …neanche troppo in là.

maurodg65
Inviato
21 minuti fa, appecundria ha scritto:

Dazi, ecco cosa accadde all'economia Usa nel 2018 (spoiler: non finì benissimo)

La storia promette che il protezionismo di Trump sarà di nuovo un boomerang: le lavatrici sotto dazi costarono agli americani 820mila dollari per ogni posto di lavoro creato.

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Durante il primo mandato di Donald Trump, gli Usa hanno assistito a un cambiamento radicale nella politica commerciale: dal tradizionale sostegno al libero scambio a un deciso protezionismo. I dazi imposti tra il 2017 e il 2021 - ben più lievi di quelli minacciati adesso - forniscono un'importante lezione su cosa potrebbe accadere con la nuova ondata di tasse sulle importazioni: a pagare saranno gli americani.

Emblematico il caso delle lavatrici

 Nel 2018, l'amministrazione Trump impose tariffe dal 20% al 50% sulle lavatrici importate, una misura rimasta in vigore fino al febbraio 2023. I risultati? Esattamente come previsto dai critici, i prezzi aumentarono significativamente. Uno studio condotto dall'Università di Chicago ha rilevato che entro il 2019 i prezzi delle lavatrici e delle asciugatrici erano cresciuti del 12%, circa 90 dollari in più per macchina. È interessante notare che anche i prezzi delle asciugatrici, non soggette a dazi, aumentarono poiché spesso vendute in combinazione con le lavatrici.

Al termine del periodo di dazi, nel febbraio 2023, i prezzi degli elettrodomestici per il bucato erano aumentati del 34% rispetto al 2018, mentre l'inflazione generale nello stesso periodo era stata del 21%.

Il presunto sostegno all'economia a stelle e strisce

Gli attesi nuovi posti di lavoro sono davvero stati creati, ma a caro, carissimo prezzo. Produttori stranieri come LG e Samsung hanno effettivamente aperto fabbriche negli Stati Uniti per aggirare i dazi. Gli economisti dell'Università di Chicago hanno stimato che questa politica ha creato circa duemila posti di lavoro nel paese. Tuttavia, questi impieghi sono arrivati a un costo esorbitante: i consumatori americani hanno pagato collettivamente circa 820mila dollari in prezzi maggiorati per ogni posto di lavoro creato. Un prezzo decisamente alto per stimolare l'occupazione manifatturiera.


Effetti collaterali

 Paradossalmente, alcune aziende americane che avevano richiesto i dazi finirono per pentirsi della loro posizione. Whirlpool, per esempio, ha beneficiato inizialmente delle tariffe sulle lavatrici, ma ha poi sofferto a causa di altri dazi imposti sull'acciaio e l'alluminio che hanno aumentato i costi di produzione, creando quello che un dirigente ha definito un "vento contrario" per l'azienda. Secondo un'analisi della Federal Reserve del 2019, i dazi imposti durante il primo mandato di Trump hanno addirittura ridotto l'occupazione nel settore manifatturiero nelle industrie interessate, contraddicendo uno degli obiettivi principali della politica.


L'impatto generale sull'economia

 L'effetto dei dazi si è esteso ben oltre i singoli settori colpiti. Secondo stime dello Yale Budget Lab, le tariffe su Canada, Messico e Cina avrebbero potuto ridurre il reddito disponibile delle famiglie americane fino a duemila dollari.


Altri dazi del passato

 Guardando più indietro nella storia, altri dazi si sono rivelati disastrosi per l'economia statunitense, come quelli imposti sotto William McKinley negli anni '90 dell'Ottocento che causarono ondate di inflazione, o le tariffe Hawley-Smoot degli anni '30 che aggravarono la Grande Depressione.


Prezzi delle auto, le simulazioni sul 2025

 Il 3 aprile Trump dovrebbe imporre dazi del 25% su tutte le automobili prodotte al di fuori degli Stati Uniti. Ciò significa che le aziende che importano automobili di produzione straniera, come le concessionarie, dovranno pagare una tassa del 25% su ogni veicolo straniero acquistato. Un'auto non americana che prima costava 20mila dollari arriverà a costare 25mila insomma. Ma secondo gli analisti, i rincari riguarderanno anche le auto made in US. Questo perché i produttori di auto statunitensi dovranno pagare i dazi sui componenti realizzati all'estero e affrontare una concorrenza più debole. Alla fine i prezzi delle auto statunitensi cresceranno tra i 4mila e i 15mila dollari per veicolo.

https://www.tgcom24.mediaset.it/tgcomlab/focus/dazi-usa-trump-impatto-economia-previsioni_95989830-202502k.shtml

Questo dimostra esattamente che i mercati devono essere liberi e la concorrenza deve premiare i più bravi e punire i peggiori, si chiama economia di mercato.

I dazi possono essere solo una soluzione di breve e brevissimo periodo ad un problema contingente o, come ripete spesso Mozarteum, a problematiche legati ad aiuti di Stato in un paese che falsano la

concorrenza o a problematiche diverse come quelle di impatto ambientale che rappresentano un costo rilevante in sede di produzione.

Inviato
1 minuto fa, appecundria ha scritto:

Trump ha messo un dazio del 10 per cento sull'isola Heard che è abitata solo da pinguini.

Vorrà le uova.

  • Haha 1
Inviato
8 minuti fa, appecundria ha scritto:

Gnj_JpAXUAAL-Gu?format=jpg&name=large

 

Meglio non commentare va... 

  • Haha 1
Inviato

@blucatenaria

Visto che parli senza sapere un minimo di economia(pro Salvini?) ,ma sai che prima di tutto fare' salire l'inflazione in America ,quindi le classi meno abbienti avranno ancora meno potere di acquisto ,  borse a picco ,mercati stagnanti ,i ricchi saranno meno ricchi(e su questo sinceramente non me ne frega un tubo)

Ma voi lo fate o lo siete?

Purtroppo l'ignoranza è la madre di tutte le cose che portano al disastro

Inviato
5 ore fa, mozarteum ha scritto:

Questo lo posso capire. Ma allora cosa significa quella percentuale di dazi subiti? Si riferisce alla massima aliquota?

Credo che accertare questi dati anche per settori merceologici sia necessario per capire se si tratta di un fallo di aggressione o reazione

è il rapporto tra il deficit commerciale USA rispetto la UE e il il valore assoluto delle esportazioni UE verso USA. Questo rapporto da 0.39 e gli USA hanno gentilmente applicato lo sconto del 50%.    

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, wow ha scritto:

è il rapporto tra il deficit commerciale USA rispetto la UE e il il valore assoluto delle esportazioni UE verso USA. Questo rapporto da 0.39 e gli USA hanno gentilmente applicato lo sconto del 50%.   

 

rapporto che tra l'altro comprende solo in parte minoritaria alcune delle cose che gli usa ci vendono di più... i servizi digitali

Inviato
4 ore fa, indifd ha scritto:

Ho ammirazione per la tua capacità dialettica, ma quando arrivi a scrivere quanto sopra penso:

a) sei legittimato a pensarlo (ho dei dubbi) e a scriverlo e io difenderò sempre il tuo diritto a farlo

b) potrebbe fare presa su alcuni, bene per te che vuoi promuovere la tua visione del mondo

c) però attenzione che può contemporaneamente essere percepita da altri come forzatura e faziosità estrema con conseguente discredito generalizzato per tutto quello che scrivi

Fernando, mi stai davvero tanto simpatico, però è inutile che ci ricordi ad ogni pie' sospinto che tutti poissiamo pensare e scrivere quello che vogliamo: se stiamo a perdere piacevolmente tempo su questo forum è anche per essere contraddetti nelle nostre discussioni. La faziosità, quando ottusa e disinformata da fastidio a tutti ...   :classic_smile: 

  • Thanks 1
Inviato

Cohen Watnick ha appena concesso un'intervista su Bloomberg e per quanto riguarda l'Europa ha detto che tratta gli americani in modo svantaggioso, per esempio l'europa rifiuta la carne americana e altri prodotti dell'agricoltura. Afferma anche che usa parte dell'IVA per sostenere e dare sovvenzioni a certi settori della loro industria e questo deve terminare subito... 

 

Inviato
51 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Quando le figure di mezza non ti bastano mai e continui:

costui avrebbe fatto la felicità di Lombroso. Non possiamo pagare somari del genere. Ma basta! 

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

dirette alla Meloni perché la politica americana prevede dazi per tutti,

La ragazza si è mossa malissimo (anche questa volta). In proposito ho espresso il mio modesto parere prima.

Di fatti siamo relegati in una posizione di secondo o terzo piano, alla pari di Orban ... 

  • Melius 1
Inviato
29 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

rapporto che tra l'altro comprende solo in parte minoritaria alcune delle cose che gli usa ci vendono di più... i servizi digitali

se non sbaglio i servizi digitali (e in genere immateriali) non sono assolutamente conteggiati, per questo i francesi chiederanno di tassarli. 


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