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Melius Club

"Oggi rendiamo l’America di nuovo ricca, oggi è il giorno della liberazione"


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21 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ma tutto è assemblato a Taiwan mica negli USA.

Quindi i dazi per quei prodotti peseranno su chi li acquista in USA. 

Cosi come ogni componente che le aziende che han sede in  Usa  e che han decentrato la produzione  si fanno spedire da chi è sottoposto a dazi. 

  • Melius 1
one4seven
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Tu cosa avresti fatto nel 2015?

 

Quello che conta è sempre il netto tra import/export. E dentro c'è TUTTO quello che le due economie scambiano.

Per rientrare nei binari si può intervenire da entrambi le parti, a seconda delle necessità. Già allora si consigliava in particolare alla Germania di favorire le importazioni. Non di sacrificare l'export.

E di strumenti di politica economica per favorire le importazioni ce ne sono quanti ne vuoi. 

Ti faccio un esempio? 

Fai crescere i redditi dei tuoi cittadini, e poi vedi dove schizzano le importazioni...

 

  • Thanks 1
maurodg65
1 minuto fa, andpi65 ha scritto:

Quindi i dazi per qui prodotti peseranno su chi li acquista in USA. 

Sia che siano assemblati lì sia che vengano assemblati in USA come diceva Antonio perché i dazi sarebbero sulla componentistica. Mah…

maurodg65
9 minuti fa, one4seven ha scritto:

Fai crescere i redditi dei tuoi cittadini, e poi vedi dove schizzano le importazioni...

E certo e come li faresti crescere? L’unica strada che possa essere percorsa da un Governo è la riduzione della tassazione, ma poi vorrei capire perché dovresti aspettarti un aumento delle importazioni e non, semplicemente, un aumento dei consumi incondizionato.

extermination

Mi Ripeto! Ma questo a mio avviso è un punto chiave: non capisco come Trump non possa capire che con l’introduzione dei dazi, illogici , è andata a ramengo la credibilità degli USA come partner commerciale (non più affidabile) e questo indurrà molti paesi ad accelerare la diversificazione non solo delle proprie esportazioni, ma anche delle proprie alleanze strategiche, portando ad una maggiore convergenza con altri paesi colpiti dalle politiche protezionistiche del folle Trump.

22 minuti fa, one4seven ha scritto:

Già allora si consigliava in particolare alla Germania di favorire le importazioni.

scusami, ma cosa si dovrebbe importare dagli USA a parte film, servizi, auto inadatte alle nostre città e non so cos'altro? Gli USA, come dice anche Robertom, a un certo punto hanno deciso di esternalizzare il 60% delle loro produzioni. Errore loro o nostro?

P.e., se gli USA hanno bisogno di un macchinario da packaging, un macchinario per l'industria alimentare o per la lavorazione dei metalli, che fai? Non la vendi?

In cambio cosa dovremmo importare? 

Poi parliamo sempre di sbilanciamento imp/exp a sfavore USA ma non sono conteggiati i servizi digitali e i beni immateriali ... 

14 minuti fa, wow ha scritto:

credo che assisteremo a non poche marce indietro

Spererei avvenga in fretta, considerato che a fare danni ci metti un attimo ma a metterci pezze ci vuole molto di più. 

Ma ho l'impressione , purtroppo, che sia troppo "macho" per un dietrofront in tempi stretti.

 

maurodg65

@andpi65 saranno i mercati a fargli fare dietrofront ma, come hai sottolineato giustamente, non avverrà nel breve termine a meno che lo shock della scorsa settimana non si trasformi in dramma nei prossimi giorni.

extermination

 

Scambi UE-USA: fatti e cifre

L'Unione europea e gli Stati Uniti vantano la più importante relazione bilaterale commerciale e di investimento e la relazione economica più integrata al mondo.

Insieme rappresentano quasi il 30% degli scambi mondiali di beni e servizi e il 43% del PIL mondiale. 

Nel 2023 gli scambi transatlantici di beni e servizi hanno raggiunto 1 600 miliardi di euro. L'UE e gli Stati Uniti sono reciprocamente i partner commerciali più importanti per quanto riguarda gli scambi di beni.

1https://www.consilium.europa.eu/it/infographics/eu-us-trade/

 

Revenant

In ogni caso per noi consumatori ci sarà l'ennesima impennata dei prezzi (in Italia) indipendentemente se giustificati o meno perché i furbi commercianti spiegheranno alla casalinga di Voghera che "ci shtanno i dazzi".

Visto che oggi mi sento ottimista,  anche per merito di Bach che mi predispone l'animo in tal senso,  sarei contento se questa guerra commerciale rimanesse commerciale .

Sarebbe già un buon risultato. 

maurodg65

I produttori che oggi esportano in USA, se mai dovessero esportare meno, quindi vendere meno, avrebbero la necessità di piazzare i loro prodotti, quindi maggiore offerta con minore domanda non porta mica ad un aumento dei prezzi al consumo.


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