maurodg65 Inviato 6 Aprile Autore Inviato 6 Aprile 1 minuto fa, permar ha scritto: Una domanda personale, te quanti figli hai? Nessuno, ho tre nipoti.
Questo è un messaggio popolare. campaz Inviato 6 Aprile Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Aprile Provo a fare un ragionamento, ma parto subito con una (discutibile) affermazione: in un mondo sempre più affollato, la crisi demografica che attanaglia i paesi più ricchi e sviluppati sarà risolta con l’immigrazione dai quelli più poveri. Questo modificherà la nostra cultura, le nostre abitudini, il nostro quotidiano. Sarà spiacevole (per noi) ma inevitabile. A mio avviso questo è quello che sta succedendo, solo non lo stiamo volutamente elaborando. Così come la crescita della nostra ricchezza ha spinto le produzioni più inquinanti e meno produttive all’estero, le nostre culle vuote lasciano spazi destinati ad essere riempiti da stranieri (stranieri in primo luogo culturale, come sa chi deve annusare nelle scale il curry alle otto di mattina perché la nuova vicina del Bangladesh lo usa anche a colazione). Possiamo almeno attenuare il fenomeno attuando politiche pro natalità? Difficile, le ragazze oggigiorno studiano e pensano alla carriera, quando finalmente pensano a fare figli gli rimane di solito il tempo di farne solo uno (se arriva: dopo una certa età la procreazione diventa improbabile). In più, molti matrimoni naufragano… difficile fare figli mentre stai divorziando. Per questo chiamiamo circa 300.000 persone all’anno dall’estero (il grosso dei migranti arrivano con l’aereo e il passaporto in ordine, ma dei flussi programmati non se ne parla mai). Quindi io non mi preoccupo del problema perché - a mio avviso - non è risolvibile: i bambini italiani saranno sempre di meno, i migranti saranno sempre di più. Mi preoccupo perché invece di costruire una cultura dell’accoglienza - e invece di dimostrare a chi arriva come il nostro sistema laico e democratico abbia garantito ricchezza e libertà mentre le dittature teocratiche no - ci consumiamo di nostalgia per un tempo che non tornerà mai più. 4
maurodg65 Inviato 6 Aprile Autore Inviato 6 Aprile 10 minuti fa, campaz ha scritto: Questo modificherà la nostra cultura, le nostre abitudini, il nostro quotidiano. Sarà spiacevole (per noi) ma inevitabile. Il punto non sarà quello di modificare le abitudini o il nostro “quotidiano”, questo avverrebbe comunque come è già avvenuto al tempo con l’emigrazione dei meridionali al nord, il punto è culturale se legato ai diritti individuali ed alle conquiste sociali da mantenere e non svendere a culture “arretrate” sul piano sociale e sono proprio le conquiste sociali di cui la sinistra si è fatta paladina che rischiano di essere messe in discussione, tu che dici dovremmo cedere anche sotto questo aspetto culturale e modificare in peggio quanto è garantito individualmente persino a livello costituzionale?
campaz Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile Sono nato e cresciuto (ed emigrato da) Sestri Ponente, un quartiere di Genova dove si trova un enorme cantiere navale. Con la ripresa della produzione, Sestri è diventata una calamita per immigrati (legali) dal sud est asiatico e dai paesi arabi. Ho visto cose che mi hanno fatto davvero arrabbiare (donne completamente coperte) ma ho visto anche mamme velate e dietro la figlia adolescente in pantaloncini cortissimi (e con la focaccia alle cipolle nelle mani). Io credo che la superiorità del nostro sistema non sia ideologica, ma sostanziale: il quotidiano dimostra come il nostro modello sia vincente. I nostri ragazzi vivono bene, quelli iraniani (che pure non sono poveri) no. Abbiamo un’arma, la libertà, e con quella potremo vincere la guerra. E se poi nostro nipotino sarà abbronzato anche d’inverno… quello non è un problema. m2c
maurodg65 Inviato 6 Aprile Autore Inviato 6 Aprile 5 minuti fa, campaz ha scritto: Io credo che la superiorità del nostro sistema non sia ideologica, ma sostanziale: il quotidiano dimostra come il nostro modello sia vincente. I nostri ragazzi vivono bene, quelli iraniani (che pure non sono poveri) no. Abbiamo un’arma, la libertà, e con quella potremo vincere la guerra. E se poi nostro nipotino sarà abbronzato anche d’inverno… quello non è un problema. m2c Questa è la teoria sarebbe condivisibile, sempre se non ci fosse la realtà che racconta però qualcosa di diverso, ovviamente non è universalmente valido per tutti perché c’è chi si comporta come affermi, ma la realtà di oggi nei diversi paesi come ad esempio la Francia e la Germania di cui si parlava, è molto diversa è quella “diversità” nella società sta contribuendo ad orientare il consenso politico in una precisa direzione e questo è un problema.
Coltr@ne Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile 52 minuti fa, Savgal ha scritto: negli ultimi decenni al centro delle priorità politiche ci sono sempre stati gli anziani prossimi alla pensione. Vuoi dire come @maurodg65 che vuole far figliare gli altri per pagargli la pensione? Speriamo che gli spermatozoi non sappiano leggere se no si inibiscono 2
Savgal Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile @maurodg65 Tutti i miei amici sposati hanno due figli, nati negli anni Novanta. Vi è chi non me ha, ma non per non averne voluti.
maurodg65 Inviato 6 Aprile Autore Inviato 6 Aprile 48 minuti fa, Savgal ha scritto: @maurodg65 Tutti i miei amici sposati hanno due figli, nati negli anni Novanta. Vi è chi non me ha, ma non per non averne voluti. Va bene, ma qui parliamo di dinamiche macro e non di singole realtà, i numeri dicono che il calo demografico è partito dagli anni ‘80, ma questo non significa che non ci siano delle eccezioni che però non cambiano la realtà del paese.
cesare Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile Guardate che dal punto di vista demografico l’unica cosa che conta son i figli per donna, quanti figli ha un un uomo non conta un bel nulla, basta ce ne sia qualcuno che si da da fare 1
permar Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile @cesare non disperdere il seme Feconda una donna ogni volta che l'ami Così sarai uomo di fede Poi la voglia svanisce e il figlio rimane E tanti ne uccide la fame Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore Ma non ho creato dolore 1
briandinazareth Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile le società, con la ricchezza e la maggiore scolarizzazione, tendono a fare meno figli. puoi fare tutte le politiche che vuoi, che possono aiutare in qualche modo, ma la ciccia è molto difficile da cambiare. dubito anche che qualcuno non faccia figli, se ne vuole, perché pensa che la terra sia sovrapopolata o cose del genere. in ogni caso è comunque tardissimo, possiamo far finta di non vedere cosa succede, così come facciamo di non vedere il riscaldmaneto climatico, ma dei giovani tutte le società hanno bisogno e ne avranno sempre di più.
Coltr@ne Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile 2 ore fa, briandinazareth ha scritto: le società, con la ricchezza e la maggiore scolarizzazione, tendono a fare meno figli. Ringraziando il padreterno, così si tolgono dai ....... da soli e si sostituiscono con i poveri ignoranti, che Dio li abbia in gloria.
briandinazareth Inviato 6 Aprile Inviato 6 Aprile 57 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Ringraziando il padreterno, così si tolgono dai ....... da soli e si sostituiscono con i poveri ignoranti, che Dio li abbia in gloria. in pratica l'incipt di idiocracy
maurodg65 Inviato 7 Aprile Autore Inviato 7 Aprile 4 ore fa, briandinazareth ha scritto: puoi fare tutte le politiche che vuoi, che possono aiutare in qualche modo, ma la ciccia è molto difficile da cambiare. Ma il punto è che non è mica quello che devi cambiare, ma il sistema stravolgendo il welfare, pensioni e SSN generalista su tutto, perché è sostanzialmente fallito lo Stato che non è più in grado di tenere fede al patto sociale che garantiva il pagamento delle pensioni e l’assistenza sanitaria gratuita per tutti, quindi liberi tutti ed ognuno per sé e Dio per tutti, sei d’accordo che vada così?
Martin Inviato 7 Aprile Inviato 7 Aprile 5 ore fa, briandinazareth ha scritto: puoi fare tutte le politiche che vuoi, che possono aiutare in qualche modo, ma la ciccia è molto difficile da cambiare. Sono d'accordo, penso che i motivi della bassa natalità siano solo in minima parte quelli ripetuti sino alla nausea dai media: Redditi, precarietà, mancanza di servizi etc. Prova ne sia che praticamente TUTTE le società più povere, precarie e prive di servizi della nostra sono più prolifiche. La natalità italiana sta scontando i semi dell'edonismo, detto brutalmente: I figli comportano rotture di coioni, competono per risorse utili a soddisfare bisogni immediati in larga parte indotti e per i quali si cerca di minimizzare il "tempo di attesa delle gratificazioni". La bassa natalità si scontrerà socialmente in modo devastante - ha già iniziato a farlo - con altri fattori: L'aumento dell'età media di filiazione e quello dell'età pensionabile, ovvero: L'intervallo medio di vita pienamente vivibile libera dal dover prestare cure parentali e dal giogo assillante del lavoro si riduce sempre di più. Appena finito coi pannolini dei figli si rischia di doversi occupare dei pannoloni dei genitori, mentre il lavoro martella sui fianchi e magari pure la salute propria sbatte qualche carta pesante sul tavolo. Il risultato sarà una società sempre più depressa, demotivata, smarrita, rassegnata, e/o alla ricerca di compensazioni al di fuori delle regole di convivenza. 1
ferdydurke Inviato 7 Aprile Inviato 7 Aprile 16 ore fa, maurodg65 ha scritto: Si è smesso di fare figli dagli anni ‘80, questo dicono i dati, quindi direi che è un po’ presto dal punto di vista temporale per attribuirne la colpa alla propaganda politica recente. Te Mauro quanto hai contribuito alla natalità italiana? Così per curiosità...
maurodg65 Inviato 7 Aprile Autore Inviato 7 Aprile 2 minuti fa, ferdydurke ha scritto: Te Mauro quanto hai contribuito alla natalità italiana? Così per curiosità... Che io sappia non ho contribuito. P.S. Poi vorrei però anche capire cosa c’entra nelle logiche precedentemente esposte.
ferdydurke Inviato 7 Aprile Inviato 7 Aprile Adesso, maurodg65 ha scritto: Che io sappia non ho contribuito. Male, molto male...predichi bene e razzoli male
Messaggi raccomandati