Martin Inviato 29 Aprile Inviato 29 Aprile @captainsensible Se la causa è quella, vi è stata quantomeno cattiva gestione della "riserva primaria" e/o del controllo del carico. Una deviazione di 0,05Hz dovrebbe già far scattare l'allarme rosso, come hanno fatto a farsi scappare così la frequenza sotto al naso? @Velvet I "compensatori rotativi" sono parenti stretti di quel motore
permar Inviato 29 Aprile Inviato 29 Aprile @hfasci ma un salvini non si rifiuta mai soprattutto se si presenta con una maglietta con scritto PEDRITO
Martin Inviato 29 Aprile Inviato 29 Aprile 23 minuti fa, Velvet ha scritto: però con un cavo OFC a grani orientat Abbiamo perculato quelli che ritenevano fondamentale l'ultimo metro di cavo elettrico? Questa è la nemesi: Ecco quello che succede a trascurare i chilometri di cavo PRIMA della presa.... Toh !
mark66 Inviato 29 Aprile Inviato 29 Aprile https://comedonchisciotte.org/blackout-in-spagna-una-spiegazione-possibile/ ... non mi intendo per niente di tutto ciò ma l'ipotesi sembrerebbe plausibile anche in relazione a molte cose dette qui...
mozarteum Inviato 29 Aprile Inviato 29 Aprile 4 ore fa, Coltr@ne ha scritto: Aggiungo sexi, quando pronunciata da una moretta con le rotondità al posto giusto, scusate il déja vu Ma anche una francese. da noi una siciliana moretta tipo malena 1
wow Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile 14 ore fa, Martin ha scritto: Tutti assieme in tutto il paese senza dar tempo di sganciare i carichi "interrompibili" ? Pare sia stata una reazione a catena istantaanea. Qui l'intervista del prof. Berizzi di Sistemi Elettrici per l'Energia del PoliMi https://www.radio24.ilsole24ore.com/home/programmi/focus-economia Min.45,40 1
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile @wow Ieri leggevo un comunicato del gestore di rete spagnolo, riportato da un giornale, secondo il quale vi sarebbero stati due eventi distinti di perdita di generazione a distanza di 1,5 secondi, il primo è stato compensato senza problemi mentre il secondo avrebbe dato il via alla catena di interruzioni. Secondo il comunicato erano in corso le indagini per determinare l'esatta origine degli eventi-trigger. Sulla connessione con la Francia: La rete iberica è debolmente connessa col resto dell'EU occidentale, scambia annualmente solo il 2% dell'energia "dispacciata", ma gli elettrodotti di collegamento lavorano a pieno carico per il 68% del tempo. Sono quindi di bassa capacità (3GW) perciò hanno iniziato lavori di potenziamento con un elettrodotto tradizionale interrato ed un sistema sottomarino HVDC (in corrente continua) nel golfo di Biscaglia. https://www.ree.es/es/transicion-ecologica/interconexiones Controintuitivamente, nel bilancio annuale la Spagna esporta energia in Francia. Anche immediatamente prima dell'evento stava esportando. Osservando l'andamento del carico in uscita verso la Francia (il dato è disponibile con cadenza 5') si nota che quella connessione era "ballerina"da ore, attorno ad una media di 1GW la potenza oscillava del 50%, il che è anomalo. https://demanda.ree.es/visiona/peninsula/nacionalau/total/2025-04-28 Nota: Alle 21:30 di ieri hanno "timidamente" ricollegato il nucleare, ora è al 1,3% della generazione, le rinnovabili al 72% 1
wow Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile @Martin Si, lo accennano anche nell'intervista. Nella stessa il prof ribadisce che secondo lui c'è stato un mancato recepimento delle norme tecniche (Cei) di funzionamento e di distacco di questa elettronica di potenza (inverter) e che in Italia, su questo aspetto siamo abbastanza tranquilli ... Chiodi permettendo. Una cosa non e' stata spiegata, considerato che sono abbastanza ignorante sull'argomento e che tuttalpiù potrei dire qualcosa su ciò che si trova da una turbina idraulica in su: le perturbazioni della frequenza di rete che hanno provocato il disastro, sono una anomalia o sono relativamente frequenti? Cosa impedirebbe di fare lavorare questi inverter su un segnale (tipo clock) centralizzato e diffuso in qualche modo invece che sul segnale ricavato dalla stessa rete? Inoltre l'energia elettrica iniettata nella rete viene sincronizzata anche in termini di fase? Fermo restando che a me, studiando il problema, sembra miracoloso che la frequenza della EE prodotta da una centrale idroelettrica viene regolata con sistemi di feedback ed altro e con tolleranze strettissime dai governatori che intervengono sulla portata di acqua che spinge le turbine in un sistema a monte che e' tipicamente instabile dal pdv idraulico (oscillazioni di massa ecc.).
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile 1 minuto fa, wow ha scritto: le perturbazioni della frequenza di rete che hanno provocato il disastro, sono una anomalia o sono relativamente frequenti? Cosa impedirebbe di fare lavorare questi inverter su un segnale (tipo clock) centralizzato e diffuso in qualche modo invece che sul segnale ricavato dalla stessa rete? Le perturbazioni sono rare e di solito destano il massimo allarme, già uno scostamento di 0,05Hz nei sistemi interconnessi provoca uno sbilancio di potenza che deve essere recuperato il più presto possibile. Sul clock centralizzato degli inverter: La norma tecnica richiede che, qualora connessi in parallelo rete, questi non siano in grado di erogare autonomamente ma solo agganciandosi alla tensione presente, che sarà pertanto inseguita in fase e frequenza entro certi limiti. Questo per ragioni di sicurezza, i sistemi di interruzione per guasto che agiscono a monte delle reti di distribuzione devono operare con la certezza di mettere fuori tensione la parte di rete sottesa, e ottenere questa certezza con inverter autonomi collegati sarebbe più complicato, come minimo si dovrebbe gestire un comando di "off" tramite una rete di trasmissione più sicura della rete elettrica stessa. 1
captainsensible Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: Fermo restando che a me, studiando il problema, sembra miracoloso che la frequenza della EE prodotta da una centrale idroelettrica viene regolata con sistemi di feedback ed altro e con tolleranze strettissime dai governatori che intervengono sulla portata di acqua che spinge le turbine in un sistema a monte che e' tipicamente instabile dal pdv idraulico (oscillazioni di massa ecc.). Tieni presente che finchè c'è acqua nel bacino e quindi la pressione idrostatica all'ingresso della turbina non varia di molto il governor della macchina tiene la velocità costante senza problemi, anche perchè comunque sono macchine che hanno un momento di inerzia (I2S) abbastanza elevato e tendono a mantenere molto la costanza della velocità di rotazione di loro. Una volta che la macchina è messa in parallelo sulla rete quella che varia è la sua potenza erogata e non la sua frequenza, che è quella di rete che non è davvero costante: è costante nella media delle 24 H, ma in realtà aumentava leggermente di notte, al ridursi dei carichi industriali e si riduceva leggermente di giorno. CS 1
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile Una volta era disponibile un sito web che mostrava gli scostamenti di frequenza dei sistemi interconnessi europei,e i relativi sbilanci energetici. (Chi ritarda, "ciuccia" energia dai vicini interconnessi e deve recuperarla) Il sito mostrava anche il tempo stimato di riallineamento, che poteva essere anche di qualche giorno essendo le variazioni medie di centesimi o millesimi di Hz. P.S. A casa ho un orologio a cartellini basato su un motorino sincrono alimentato direttamente dalla presa, non mi ha mai scartato più di un minuto a semestre (me ne accorgo coi cambi ora legale)
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile 1 ora fa, wow ha scritto: Inoltre l'energia elettrica iniettata nella rete viene sincronizzata anche in termini di fase? Si certo, sarebbe distruttivo un parallelo in controfase. Anche per il semplice parallelo di gruppi elettrogeni, si usava uno strumento detto sincronoscopio, realizzato con lampadine o con un indicatore rotativo. Agendo sul controllo velocità del generatore da collegare, bisognava portarlo in frequenza (fermare la rotazione della lancetta) e in fase (doveva fermarsi un un campo preciso del quadrante) - A quel punto si chiudeva il sezionatore del generatore che restava "agganciato" alla rete, e il controllo di velocità determinava solo un incremento della potenza immessa, ma non della frequenza. Ora il parallelo viene gestito con sistemi automatici di messa in fase.
Velvet Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile Potrebbero assoldare plotoni di audiofili aiend muniti di cacciavite cercafase per la verifica puntuale
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile @wow qui puoi vedere ad esempio la situazione della rete tedesca in frequenza assoluta e fase di scostamento rispetto ai 50Hz da segnale di tempo-campione (orologio al cesio) SI evidenzia anche, in tempo reale, la modulazione di potenza in MW operata dal controllo di potenza primario per il mantenimento della frequenza di rete. Il sistema primario si attiva con deviazioni di 10 milliHertz. La rete tedesca sta operando ora col 62% di rinnovabili non-programmabili (solare ed eolico) su un load toale di 68,8GW https://www.mainsfrequency.com/index.htm
indifd Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile Premessa: amo la Spagna Ma non vorrei che ci fossero degli ingegneri nella rete spagnola di elettricità parenti o i medesimi citati dal video seguente in cui si cita lo sviluppo dei treni ad alta velocità spagnoli (ogni volta che lo ascolto mi ribalto), spero sia comprensibile ai più 1
Martin Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile @wow Video di messa in servizio e parallelo rete,fase e frequenza con il vecchio sistema manuale, per un piccolo generatore idroelettrico da 400KW (è in USA con freq. 60Hz) https://www.youtube.com/watch?v=xGQxSJmadm0
wow Inviato 30 Aprile Inviato 30 Aprile 10 minuti fa, Martin ha scritto: https://www.youtube.com/watch?v=xGQxSJmadm0 Interessantissimo! Fortissimi i Come on Girl ...
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