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Melius Club

Enorme blackout in tutta la Spagna, in Portogallo e in Francia


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Inviato

buuuummm… ah queste AI sempre all’erta

@maurodg65 prenota subito Mauro! 😂

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  • Haha 1
maurodg65
Inviato
10 minuti fa, Jack ha scritto:

cada problèma tiene una soluciòn… si no hay soluciòn donde sta el problèma

——-

@maurodg65 datti pace, il sistema è in divenire. Un po’ alla volta le reti elettriche si conformeranno alle nuove modalità di produzione dell’energia. È ineluttabile, e ringraziamo la natura che questa volta ci fornisce un divenire ineluttabile così utile.

Paolo guarda che a me andrebbe benissimo, non ho pregiudizi, ma sono in tanti a sollevare il problema per come l’ho riportato, se poi si andrà oltre e si risolverà diversamente meglio per tutti. 

Coltr@ne
Inviato

Certo che se si chiede ad un petroliere se sia commestibile il petrolio, cosa dovrebbe rispondere?

Inviato
3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

il problema come evidenziano i post qui sopra è rincorrere una produzione energetica che abbatta od azzeri la produzione di CO2 basandosi solo sull’ideologia,

 

già esordire in questo modo nella nuova disciplina (per la quale denunci la tua ignoranza) mi pare molto ma molto ideologico e un filo presuntuoso. Ma evidentemente ti riconosci in quella sparuta quanto a-scientifica schiera di negazionisti molto di moda nell'internazionale destra. 

Considerato che sono un ingegnere ma non energetico e di conseguenza molto più ignorante di te e degli autori della caterva di post che hai inviato volevo farti notare che nessun addetto ai lavori nega

3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

che l’obiettivo sarà raggiungibile solo se si punterà ad effettuare un mix tra le diverse tecnologie che permettano il corretto funzionamento dei sistemi elettrici dei diversi paesi,

 Il funzionamento di una rete elettrica di grosse dimensioni, basandosi su una produzione da fonti non "rotanti" (quindi tipicamente solare) non è pensabile per il momento. Analogamente, per nessun addetto ai lavori (ho riportato l'intervista del prof. di Sistemi per l'Energia Berizzi) è ipotizzabile, soprattutto dal pdv economico ed ambientale, farne a meno.   

3 ore fa, maurodg65 ha scritto:

energia prodotta dal nucleare può garantire, che è l’unica fonte modulabile nella produzione,

non è vero. Le centrali nucleari sono il classico esempio di produzione elettrica poco modulabile (load following). Vengono utilizzate, per ragioni di efficienza e quindi di economia per lavorare a una potenza costante, anche elevata e per fornire un "carico di base" stabile alla rete elettrica. I costi di gestione, che non sono bassi, di una centrale nucleare sono in gran parte fissi, quindi ridurre la potenza non riduce significativamente i costi. Tentare di inseguire il carico modulando una centrale nucleare ne provoca una forte usura ed espone a rischi. 

 

 

 

 

  • Melius 2
Inviato
4 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Niente paura: sono quasi tutti incentivati sino a oltre 350 €/MWh. Ma il "segnale di prezzo" è chiarissimo: non serve più produrre in quelle ore! A meno che Pantalone (che poi saremmo noi con le nostre bollette) non continui a remunerare ad libitum energia che non serve.

Bah ...  sopra, se non ho capito male, a parlare è un addetto ai lavori, ma quanto afferma mi sembra (sempre dal basso della mia ignoranza) un filino discutibile.

Innanzi tutto la politica che ispira la gestione economica dell'EE non la stabilisce Paperino. Ci sono fior di comitati tecnico/economici che ci pensano.

Secondo, occorre garantire che ci sia una quantità sufficiente di capacità di generazione disponibile per soddisfare la domanda di elettricità in ogni momento anche durante i picchi di consumo o quando la produzione da fonti rinnovabili è bassa (capacity market). Non si può fare con il nucleare. 

Terzo: quella cifra di 350  €/MW h la verificherei. Cmq le fonti di energia rinnovabili vengono incentivate perché pulite ed economiche. Vedi costi sociali legati alla produzione di EE da fonti inquinanti. 

Quarto, "non serve produrre in quelle ore": ma si pensa di ottenere questo load following con le centrali nucleari? Le uniche centrali che garantiscono questa flessibilità sono quelle a turbogas che non sono esattamente le più economiche.

Vedrai, adesso che entreranno in funzione i condizionatori come il solare servirà proprio nelle ore di maggiore richiesta. 

Oltre alle possibilità di accumulo di cui si è parlato è necessario incentivare maggiore flessibilità da parte dei grandi consumatori in modo che la maggiore domanda sia sincronizzata con i picchi di offerta, con relativo ritorno economico.   

Inviato
2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Paolo guarda che a me andrebbe benissimo, non ho pregiudizi, ma sono in tanti a sollevare il problema per come l’ho riportato, se poi si andrà oltre e si risolverà diversamente meglio per tutti. 

però non sembra che ti andrebbe benissimo

E certo che si andrà oltre. Soprattutto la Spagna che, se c’è una cosa certa è questa, non rinuncerà al proprio “oro nero” per andare ancora a regalar soldi a russi, arabi e pure mmericani. Hanno ancora molto da fare con l’autotrazione, pochissime auto elettriche e tante colonnine vuote, nei parcheggi (abbondantissimi e sotterranei) anche moltissime. 

Speriamo di star loro dietro, e anche superarli. 

È pazzesco che paesi con sole e vento, nel 2025 debbano ancora discutere di dove andare. Persino l’Arabia Saudita sta convertendo tutto il proprio consumo in rinnovabili

Coltr@ne
gibraltar
Inviato

Ma possibile che con tutti 'sti scienziati nessuno abbia pensato all'eventualità del chiodo piantato male? Eppure da noi ha bloccato quasi l'intero trasporto ferroviario, dovrebbero saperlo...

:classic_biggrin:

tomminno
Inviato
Il 28/04/2025 at 20:28, claravox ha scritto:

ma pure di comprare pane e latte

Il pane viene fatto con forni elettrici, il latte senza un frigo va a male subito 

analogico_09
Inviato
20 ore fa, Velvet ha scritto:

Ci sono stato molte volte, da nord a sud e da est a ovest.

Luci ed ombre come ovunque del resto.

Catalani e Baschi ancora oggi nella maggioranza se potessero scaverebbero un profondo fossato tra loro e il resto della penisola, per dire.

Il paradiso in terra non esiste, ogni paese ha le sue problematiche chi più chi meno.

Alla Spagna va dato atto dell'enorme progresso degli ultimi 40 anni, d'altronde è normale che un'economia compressa ed isolata per i precedenti 35 si estendesse come una molla. 


Ma io non ho parlato di paradiso terrestre e di luci hollywoodiane, ho sostenuto altre cose per ridare un po' di quel che meritoriamente compete alla Spagna.
Baschi e catalani sono realtà storiche particolari ( i baschi hanno una lingua di cui neppure si conoscono esattamente le origini,  sembrerebbero orientali, le altre regioni autonome hanno identità molto diverse tra di loro ma tutti a parte il terrorismo basco che non c'è più, e le azioni indipendentiste catalane che gode di enorme autonomia che sembrano rientrate, alla fine, ogni regione con la sua autonomia, convivono tutte proficuamemnte anche nel segno di un comune e forte antifascism viscerale specialmente in Catalogna, Paesi Baschi e Andalusia che conserva ancora forti tracce delle passate civiltà islamiche, mentre Galizia e altre regioni del nord hanno origini celtiche, anzi i celti prima di espandersi ancora più su, stanziarono in quelle terre ancor prima che in Irlanda e terre limitrofe, in pochi lo sanno, nessuno sta scavando fossati come invece succede in Italia in cui le lacerazioni tra realtà regionali sono molto più marcate e vergognose, tra lega nel nord e mafia nel... nord, nel sud e nel centro e m'arimovo...

Inoltre l'economia della Spagna, lasciata sola dall'Europa ai massacri della guerra civile franco-nazi-fascista, a parte quel poco di volontariato internazionale che non servì a molto se non per ricordare che nel mondo vi fosse ancora della civiltà, dell'onore e del coraggio, la quale aiutò invece  fascisti di Franco, grazie anche i soliti giochi sordidi e opportunisti dell'Inghilterra che convinse anche la Francia a farsi gli affari suoi quando era sul punto di mandare aerei da guerra alla Spagna, e della chiesa latifondista complice del dittatore peggiore di Hitler e Mussolini messi insieme, nonostante questo strazio, dicevo, che fu molto peggiore e più immane della nostra guerra civile tra partigiani e nazifascisti, nella nazione iberica la popolazione dopo la morte di Franco si rialzò con i loro propri mezzi da una situazione socio, politico-economica disastrosa senza andare in America, di cui diventammo colonia o quasi, a chiedere gli cheques milionari, gallette e latte in polvere scaduti del piano Marshall con appoggio vaticano, come faceva De Gasperi con voli transatlantici mosso da necessità... E poi si lamentano che la Russia mandasse i rubli a Cossutta :classic_biggrin: senza contropartite perchè ne' Baffone né Krushov se so mai visti in Itaglia.., ancor meno i cosacchi ad abbeverare i cavalli alle fontane di Piazza San Pietro.  :classic_laugh:

 

analogico_09
Inviato
7 ore fa, captainsensible ha scritto:

@maurodg65 ok, questo è quello che ti ipotizzi.

Va bene, ma queste cose le dici perchè hai competenza nel settore ? 

CS

 

In tutti i settori... basta un copia-incolla e, dove, eventualmente, non sia stata fatta all'università (altrimenti per logica si posterebbe quella), la tesina è fatta ! :classic_rolleyes:

maurodg65
Inviato
6 ore fa, wow ha scritto:

già esordire in questo modo nella nuova disciplina (per la quale denunci la tua ignoranza) mi pare molto ma molto ideologico e un filo presuntuoso.

In realtà il mio riferimento era rivolto alla scelta di Sanchez di eliminare il nucleare, oggi le centrali esistenti ed attive in Spagna sono cinque, puntando a raggiungere una produzione al 100% di rinnovabili, obiettivo che tu stesso affermi nei tuoi successivi post non sia sostenibile per mantenere l’equilibrio della rete, per i motivi precedentemente esposti.

6 ore fa, wow ha scritto:

Ma evidentemente ti riconosci in quella sparuta quanto a-scientifica schiera di negazionisti molto di moda nell'internazionale destra. 

Questo è falso e totalmente arbitrario, mai affermato nulla che possa avertelo fatto pensare se non la nuova moda del forum di attribuire agli altri ciò che si pensa senza che l’interlocutore abbia mai affermato niente che potesse farlo pensare.

6 ore fa, wow ha scritto:

Il funzionamento di una rete elettrica di grosse dimensioni, basandosi su una produzione da fonti non "rotanti" (quindi tipicamente solare) non è pensabile per il momento.

Ho affermato proprio questo nei post precedenti.

6 ore fa, wow ha scritto:

Analogamente, per nessun addetto ai lavori (ho riportato l'intervista del prof. di Sistemi per l'Energia Berizzi) è ipotizzabile, soprattutto dal pdv economico ed ambientale, farne a meno.   

Questo invece non l’ho mai affermato, ho affermato esattamente il contrario parlando di mix energetico che ha la necessità di essere bilanciato tra le diverse fonti, bilanciamento che necessita del nucleare o delle centrali a gas (che però producono CO2) per avere una fonte di produzione stabile che garantisca il mantenimento della necessaria frequenza di rete.

6 ore fa, wow ha scritto:

non è vero. Le centrali nucleari sono il classico esempio di produzione elettrica poco modulabile (load following).

Poco modulabile vuol dire modulabile o sbaglio, il plus è la stabilità unità alla possibilità di modulare la produzione, nello specifico era stato praticamente fermato, viaggiava al minimo, per problemi legati ai costi come evidenziano i tecnici al riguardo il che è stato tra le cause del blackout. 

6 ore fa, wow ha scritto:

Vengono utilizzate, per ragioni di efficienza e quindi di economia per lavorare a una potenza costante, anche elevata e per fornire un "carico di base" stabile alla rete elettrica.

Anche questo l’avevo già scritto.

6 ore fa, wow ha scritto:

I costi di gestione, che non sono bassi, di una centrale nucleare sono in gran parte fissi, quindi ridurre la potenza non riduce significativamente i costi.

Certo, ma evita di immettere energia in eccesso nella rete che da qualche parte dovrà finire, con ripercussioni sui costi dell’energia.

6 ore fa, wow ha scritto:

Tentare di inseguire il carico modulando una centrale nucleare ne provoca una forte usura ed espone a rischi. 

Nessuno ha mai scritto questo, il nucleare dovrebbe essere la base che stabilizza la rete e non certo la fonte di energia da utilizzare per stabilizzarla inseguendo le variazioni di frequenza causate delle rinnovabili, ma per questo non è adatto neppure il gas, entrambe queste fonti dovrebbe essere utilizzate per produrre un carico di energia costante che garantisca il mantenimento della frequenza di rete quando le rinnovabili fluttuano naturalmente.

maurodg65
Inviato
6 ore fa, wow ha scritto:

Non si può fare con il nucleare. 

Perché? Come già scritto il nucleare non nasce per inseguire i picchi di richiesta, ma garantisce una produzione costante e stabile, quindi non serve ad integrare le rinnovabili compensandone i limiti, ma dovrebbe essere la base del mix energetico ideale.

 

6 ore fa, wow ha scritto:

le fonti di energia rinnovabili vengono incentivate perché pulite ed economiche. Vedi costi sociali legati alla produzione di EE da fonti inquinanti. 

Ok ma questo non c’entra nulla nel discorso, questa è una scelta politica e non tecnica, il punto era un altro.

 

6 ore fa, wow ha scritto:

Vedrai, adesso che entreranno in funzione i condizionatori come il solare servirà proprio nelle ore di maggiore richiesta. 

Va bene, chi lo nega? 
 

 

6 ore fa, wow ha scritto:

Oltre alle possibilità di accumulo di cui si è parlato è necessario incentivare maggiore flessibilità da parte dei grandi consumatori in modo che la maggiore domanda sia sincronizzata con i picchi di offerta, con relativo ritorno economico. 

Questo è però un discorso diverso, che è condivisibile ma poco c’entra sui discorsi legati alla stabilità di una rete.

maurodg65
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

In tutti i settori... basta un copia-incolla e, dove, eventualmente, non sia stata fatta all'università (altrimenti per logica si posterebbe quella), la tesina è fatta ! :classic_rolleyes:

Qui io non ho ipotizzato nulla, hanno analizzato la questione degli addetti ai lavori, quelle analisi sono state riportate non era farina del mio sacco, mi pare sia stato evidenziato chiaramente nei precedenti post, ma se vuoi cercare la polemica a qualsiasi costo va bene così, oramai il mood è questo.

briandinazareth
Inviato

Il più grosso blackout europeo degli ultimi 20 anni ha causato pare 5 morti e danni molto limitati, alla fine il sistema regge bene 

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

In realtà il mio riferimento era rivolto alla scelta di Sanchez di eliminare il nucleare, oggi le centrali esistenti ed attive in Spagna sono cinque, puntando a raggiungere una produzione al 100% di rinnovabili, obiettivo che tu stesso affermi nei tuoi successivi post non sia sostenibile per mantenere l’equilibrio della rete, per i motivi precedentemente esposti.

Il periodo è per me poco comprensibile. Cmq nessuno punta a raggiungere una produzione del 100% da rinnovabili. Non so dove hai letto questa notizia. Eliminare il nucleare potrebbe essere una scelta politica perché il nucleare costa e comporta una dipendenza da approvvigionamenti, tralasciando gli altri problemi noti.

Tuttavia, eliminare il nucleare non significa affidarsi esclusivamente alle rinnovabili.

Esiste la "via italiana" che si affida a valide alternative "rotanti" al nucleare.

Per quanto mi riguarda, non sono in grado di esprimermi pro o contro il nucleare. Ho la sensazione che, in Italia, sia un treno passato. Mi piacerebbe capire quanto possa essere fattibile il nucleare di ultima generazione. 

 

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

è falso e totalmente arbitrario

Mauro, se tu affermi che l'obiettivo "è rincorrere una produzione energetica che abbatta od azzeri la produzione di CO2 basandosi solo sull’ideologia" lo dai a pensare.

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Questo invece non l’ho mai affermato, ho affermato esattamente il contrario parlando di mix energetico

Ma in Spagna c'è un mix energetico. Parli come se fosse tutto affidato a produzione "non rotante": Ti cito: l’obiettivo sarà raggiungibile solo se si punterà ad effettuare un mix tra le diverse tecnologie. Il mix già esiste.

L'incidente non è da ricondurre alla componente rinnovabile del mix energetico, ma a una cattiva gestione delle disconnessioni dalla rete (francese) e della elettronica di potenza e alla conformazione geografica della penisola iberica che la rende sostanzialmente poco connessa al resto del continente.

Chi ne sa molto più di me ha affermato che altrove in Europa questo incidente perché sono state messe a punto delle norme volte a rendere questi rischi meno probabili. (ascolta quella intervista)    

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:
8 ore fa, wow ha scritto:

Vengono utilizzate, per ragioni di efficienza e quindi di economia per lavorare a una potenza costante, anche elevata e per fornire un "carico di base" stabile alla rete elettrica.

Anche questo l’avevo già scritto.

Non ricordo dove lo hai scritto. Cmq se imputi alla produzione nucleare il ruolo di inseguire le oscillazioni nella domanda affermi il contrario di quello che affermi di avere scritto.

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Poco modulabile vuol dire modulabile o sbaglio, il plus è la stabilità unità alla possibilità di modulare la produzione, nello specifico era stato praticamente fermato, viaggiava al minimo, per problemi legati ai costi come evidenziano i tecnici al riguardo il che è stato tra le cause del blackout. 

Poco modulabile significa sostanzialmente produzione fissa entro il carico di base con modulazioni molto limitate. Modulazioni della potenza su base giornaliera (è quello di cui parliamo) renderebbero necessarie manovre costose, rischiose, inefficienti e stressanti per l'impianto.  A questo punto sarebbe meglio vendere/ regalare energia o puntare all'accumuto che non è una (cito) "invenzione di là a venire"

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Certo, (il nucleare) evita di immettere energia in eccesso nella rete che da qualche parte dovrà finire, con ripercussioni sui costi dell’energia.

infatti non è non è vero (parliamo del nucleare) ... 

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

il nucleare dovrebbe essere la base che stabilizza la rete e non certo la fonte di energia da utilizzare per stabilizzarla inseguendo le variazioni di frequenza causate delle rinnovabili,

ma che significa? 

Le rinnovabili devono immettere in rete EE a 50 Hz, precisi come un orologio svizzero, altrimenti non possono iniettare potenza in rete.

Se hanno fluttuazioni di frequenza anche impercettibili, superiori a ±100 mHz (±0.1 Hz) per il 95% dei valori medi efficaci calcolati su intervalli di 10 minuti, si disconnettono automaticamente altrimenti creano danni sulla rete e agli impianti collegati.

Nessuna centrale elettrica insegue fluttuazioni di frequenza perché la rete deve essere stabile in frequenza per definizione.

Ho l'impressione che tu faccia confusione tra fluttuazioni di domanda e offerta e frequenza di funzionamento della rete. Parliamo di rete stabile per quanto riguarda la frequenza.

 

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:
7 ore fa, wow ha scritto:

Non si può fare con il nucleare. 

Perché?

Perché lo abbiamo detto venti volte non puoi fare "capacity market" ovvero assicurare capacità di generazione di potenza per soddisfare la domanda di elettricità in ogni momento anche durante i picchi di consumo o durante i cali di potenza delle rinnovabili con il nucleare che è "rigido". Devi lavorare con le turbogas o idroelettrico .

1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Ok ma questo non c’entra nulla nel discorso, questa è una scelta politica e non tecnica, il punto era un altro.

qualcuno degli "esperti" si lamentava del fatto che viene pagata, secondo lui profumatamente (i 350 euro/Mwh se li sono sognati), la generazione di EE da rinnovabili anche quando non serve. 

Non è una scelta politica (è qui che incocci caro Mauro :) ) ma cinicamente economica perché l'inquinamento crea dei costi in termini di salute pubblica. Consulta le statistiche.

Inviato

Una dimostrazione della rigidità del nucleare è che in Spagna è ancora sostanzialmente fermo

 

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