wow Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: Non capisco se per te sia un bene od un male…😁 Quello che penso io non é importante, non sono un esperto e sto cercando di informarmi. E' importante che anche in questa intervista viene confermato, da esperti e studiosi, che la presenza di quote anche alte di potenza da fonti rinnovabili non aumenta il rischio di black out se la rete ha una sufficiente inerzia da generatori rotanti, stabilizzatori e dispositivi che "mimano" la frequenza di 50 Hz. La rete italiana è caratterizzata da questa forma di resilienza. Sarei curioso di capire per quali motivi terna sta operando questi distacchi. Non vorrei che questa scelta sia una precauzione suggerita dalla politica. 1
Jack Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio @wow è pazzesca sta follia che ha preso la gente per cui sta sostituendo magia e credenza a scienza. Erano secoli e secoli che non succedeva
maurodg65 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 1 ora fa, wow ha scritto: Quello che penso io non é importante, non sono un esperto e sto cercando di informarmi. E' importante che anche in questa intervista viene confermato, da esperti e studiosi, che la presenza di quote anche alte di potenza da fonti rinnovabili non aumenta il rischio di black out se la rete ha una sufficiente inerzia da generatori rotanti, stabilizzatori e dispositivi che "mimano" la frequenza di 50 Hz. La rete italiana è caratterizzata da questa forma di resilienza. Sarei curioso di capire per quali motivi terna sta operando questi distacchi. Non vorrei che questa scelta sia una precauzione suggerita dalla politica. In realtà mi sembra dica che oggi quella non sia già la realtà, ma che inverter e generatori rotanti sono necessari per mantenere l’inerzia di rete e che si stanno progettando un numero adeguato di tali dispositivi che possano garantire il mantenimento di tale frequenza anche nel caso di problemi ad alcune fonti di produzione che tale frequenza la garantiscono di default come idroelettrico, nucleare e centrali di produzione elettrica a gas. Nel caso specifico afferma anche che in Italia siamo più avanti della Spagna da questo punto di vista, che la rete italiana è più stabile di quella spagnola perché è più indietro nella produzione con le fonti rinnovabili rispetto alla rete iberica, che ha corso invece più velocemente nell’installazione di rinnovabili. Quindi il motivo per il quale Terna sta suggerendo quei distacchi è possibile che sia perché oggi la maggiore produzione del fotovoltaico con l’arrivo della primavera estate causerebbe una immissione in rete di una quantità tale di energia a corrente continua che sbilancerebbe il mix di produzione rendendo la rete più instabile ed a rischio di stop.
maurodg65 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 44 minuti fa, Jack ha scritto: @wow è pazzesca sta follia che ha preso la gente per cui sta sostituendo magia e credenza a scienza. Erano secoli e secoli che non succedeva Ma quale sostituzione con magia e credenza al posto della scienza, quanto paventato nei giorni scorsi nella discussione è proprio alla base delle cause delle instabilità di rete ed è la causa più probabile del blackout spagnolo, di fatto questo ha detto lo scienziato intervistato nel podcast postato.
wow Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 20 minuti fa, maurodg65 ha scritto: causerebbe una immissione in rete di una quantità tale di energia a corrente continua che sbilancerebbe il mix di produzione rendendo la rete più instabile ed a rischio di stop In rete non si immette energia a corrente continua, ma corrente resa alternata dagli inverter secondo specifiche, altrimenti avviene il distacco della fonte.
maurodg65 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 1 minuto fa, wow ha scritto: In rete non si immette energia a corrente continua, ma corrente resa alternata dagli inverter secondo specifiche, altrimenti avviene il distacco della fonte. Vero, ma gli inverter sono in grado di seguire sempre il flusso di produzione di corrente delle fonti rinnovabili che non producono in alternata, fotovoltaico ed eolico, anche nei picchi massimi di produzione come oggi? Perchè se la risposta fosse sì il problema dove starebbe? Quale tolleranza inoltre può avere una rete con un’inerzia garantita da un mix energetico che prevede una quota di energia prodotta con fonti energetiche “tradizionali” che naturalmente garantiscono una adeguata frequenza di rete?
audio2 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio sto pensando a uno che ha la casa domotica, che senza energia dopo che si sono scaricate le batterie manco riesce ad entrare nell' abitazione. telefonino per auto senza chiave, idem. tralasciamo pure le robe dei provincialotti che hanno buttato via frighi interi di alimentari, e quelli che nel frigo tengono alcune medicine, idem, e i negozi, pure. tutto bene avanti così.
Martin Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Penso si confondono i termini di "continua" e "alternata" al posto di produzione elettrica "programmabile" o "non programmabile". Una volta fatta la distinzione, vi è da dire che anche le fonti non programmabili hanno una loro gradualità: L'eolico è peggio del solare, che a sua volta è peggio dell' idroelettrico. Quest'ultima fonte è importantissima per la stabilità di rete, in quanto molto "agile" nella attivazione, ma la sua programmabilità pluristagionale* va attentamente valutata, tanto più quanto più grossi sono gli impianti. È un tema decisamente complesso. * idroelettricamene, non disponiamo di fiumi amazzonici o di una densità di popolazione scandinava o canadese 1 1
maurodg65 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 33 minuti fa, Martin ha scritto: Penso si confondono i termini di "continua" e "alternata" al posto di produzione elettrica "programmabile" o "non programmabile". Una volta fatta la distinzione, vi è da dire che anche le fonti non programmabili hanno una loro gradualità: L'eolico è peggio del solare, che a sua volta è peggio dell' idroelettrico. Quest'ultima fonte è importantissima per la stabilità di rete, in quanto molto "agile" nella attivazione, ma la sua programmabilità pluristagionale* va attentamente valutata, tanto più quanto più grossi sono gli impianti. È un tema decisamente complesso. * idroelettricamene, non disponiamo di fiumi amazzonici o di una densità di popolazione scandinava o canadese Grazie, ma che l’idroelettrico sia la fonte rinnovabile più simile nella gestione dei picchi e della stabilità di rete alle fonti tradizionali adesso è chiaro, con i limiti che sottolinei sui problemi legati alla stagionalità, ma le mie domande sono due, una riguarda il mix energetico, una base consistente di produzione elettrica “tradizionale” con gas o nucleare rende intrinsecamente più stabili le reti in virtù della stabilità delle stesse anche sul piano delle frequenze di rete? La seconda con il mix di cui sopra si può risparmiare nella realizzazione di stabilizzatori di rete rotanti che possano aiutare la rete a non collassare come accaduto alla rete spagnola?
Martin Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio LA domanda è se si possono ottenere reti elettriche stabili con alta prevalenza di generazione da fonti rinnovabili ? La risposta è SI. La Germania ad esempio ci riesce benissimo per molte ore all'anno e con una potenza trattata e un grado di interconnessione/magliatura di ben altro ordine che la rete ispanoiberica. Il passaggio da rete tradizionale a rete "a generazione" diffusa prevede però la gestione di numerose complessità, anche perché il servizio elettrico non può venir meno (ovvero: Non si può "spegnere e rifare tutto in un altro modo") Si tratta di complessità che possono e devono essere gestite. (Attenzione però che il gioco delle lobbies dei fossilisti-nuclearisti è prevedibilmente quello di paventare terribili conseguenze delle reti a generazione rinnovabile per "spingere" la politica verso cospicui investimenti sui settori che fanno comodo a loro, e l' opinione pubblica verso l'accettazione degli stessi come inevitabili.) 1
Jack Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio @maurodg65 ma tu sai a cosa mi riferivo? parli di continuo di tutto e su tutto… ti rendi conto? 1 1
Jack Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 2 ore fa, audio2 ha scritto: che senza energia dopo che si sono scaricate le batterie manco riesce ad entrare nell' abitazione invece uno che le batterie manco le ha? che fa? accende il fuoco con i legnetti e si siede davanti all’uscio di casa tutto tronfio che lui le batterie non le ha? uno tipo te per dire 😂😂
Jack Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 34 minuti fa, Martin ha scritto: LA domanda è se si possono ottenere reti elettriche stabili con alta prevalenza di generazione da fonti rinnovabili ? La risposta è SI. La Germania ad esempio ci riesce benissimo per molte ore all'anno e con una potenza trattata e un grado di interconnessione/magliatura di ben altro ordine che la rete ispanoiberica. Il passaggio da rete tradizionale a rete "a generazione" diffusa prevede però la gestione di numerose complessità, anche perché il servizio elettrico non può venir meno (ovvero: Non si può "spegnere e rifare tutto in un altro modo") Si tratta di complessità che possono e devono essere gestite. (Attenzione però che il gioco delle lobbies dei fossilisti-nuclearisti è prevedibilmente quello di paventare terribili conseguenze delle reti a generazione rinnovabile per "spingere" la politica verso cospicui investimenti sui settori che fanno comodo a loro, e l' opinione pubblica verso l'accettazione degli stessi come inevitabili.) Questo post è semplicemente magnifico. Qualche pollo in trappola già lo abbiamo in queste pagine. Si pretende di giudicare un nuovo impianto di riscaldamento in una casa che ha e continua ad avere il riscaldamento con camino a legna ed il nuovo lo dovrebbe integrare… . Possibile che nessuno capisca che la produzione di energia rinnovabile passa per l’avvicinamento della generazione all’utilizzo? che la necessità di avere corrente alternata è legata alla struttura della rete pensata quando la gara la vinse Tesla (Nikola per gli ignoranti) su T.A. Edison e ci si risolse a produrre in grandi centrali e “spedire” lontano con le proprietà della CA. La produzione in CC da rinnovabile, se fosse stata inventata all’ora, sarebbe stata distribuita con reti locali in CC. Se la CA 220V non fosse lo standard delle appliances io non avrei bisogno di perderne il 5-10% in trasformazioni “tetto-batterie-CA220V” avrei una casa a CC con adeguato voltaggio… Cosa voglio dire? Voglio dire che la tipologia delle reti di distribuzione della corrente VA ed SARÀ adeguata alle nuove forme di produzione che sono formidabili soprattutto se sono molto vicine all’utilizzo. Si parla come se il camino a legna resterà per sempre tra i cog-lioni anche in presenza di sovrabbondante altra forma di energia. Succederà che si adeguerà la casa alla nuova forma. Semplicemente, perché semplicemente è più conveniente. La Resistenza Maniscalca è dura a morire, come per le auto elettriche, ma non hanno scampo, perchè il mondo è sempre andato verso l’ottimizzazione e la convenienza e succederà ancora una volta. È solo questione che si formino adeguate conoscenze anche tra gli utenti finali che alla fine sfanculano quelli che vogliono offrire vecchie soluzioni per mero interesse “personale”. Augh
maurodg65 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 1 ora fa, Jack ha scritto: @maurodg65 ma tu sai a cosa mi riferivo? parli di continuo di tutto e su tutto… ti rendi conto? Credevo parlassi dell’argomento del thread invece parlavi d’altro?
maurodg65 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 1 ora fa, Jack ha scritto: Questo post è semplicemente magnifico. Qualche pollo in trappola già lo abbiamo in queste pagine. Si pretende di giudicare un nuovo impianto di riscaldamento in una casa che ha e continua ad avere il riscaldamento con camino a legna ed il nuovo lo dovrebbe integrare… . Possibile che nessuno capisca che la produzione di energia rinnovabile passa per l’avvicinamento della generazione all’utilizzo? che la necessità di avere corrente alternata è legata alla struttura della rete pensata quando la gara la vinse Tesla (Nikola per gli ignoranti) su T.A. Edison e ci si risolse a produrre in grandi centrali e “spedire” lontano con le proprietà della CA. La produzione in CC da rinnovabile, se fosse stata inventata all’ora, sarebbe stata distribuita con reti locali in CC. Se la CA 220V non fosse lo standard delle appliances io non avrei bisogno di perderne il 5-10% in trasformazioni “tetto-batterie-CA220V” avrei una casa a CC con adeguato voltaggio… Cosa voglio dire? Voglio dire che la tipologia delle reti di distribuzione della corrente VA ed SARÀ adeguata alle nuove forme di produzione che sono formidabili soprattutto se sono molto vicine all’utilizzo. Si parla come se il camino a legna resterà per sempre tra i cog-lioni anche in presenza di sovrabbondante altra forma di energia. Succederà che si adeguerà la casa alla nuova forma. Semplicemente, perché semplicemente è più conveniente. La Resistenza Maniscalca è dura a morire, come per le auto elettriche, ma non hanno scampo, perchè il mondo è sempre andato verso l’ottimizzazione e la convenienza e succederà ancora una volta. È solo questione che si formino adeguate conoscenze anche tra gli utenti finali che alla fine sfanculano quelli che vogliono offrire vecchie soluzioni per mero interesse “personale”. Augh Però Paolo il tuo è un post senza senso, non c’entra nulla il progresso tecnologico e l’economia dei maniscalchi che al tempo era il paradosso enunciato per ci si lamentava del fatto che alcuni lavori, con il progresso tecnologico, non necessitassero più. Quello che tu scrivi in astratto non fa una grinza ma la realtà è che tutto ciò che è presente ed è elettrico oggi funziona con la corrente alternata, dal domestico all’industriale, alla stessa rete di distribuzione, non si può ragionevolmente pensare di gettare oggi tutto al cesso perché in un futuro lontano, forse, tutta l’energia prodotta sarà a corrente continua.
Jack Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio @maurodg65 ma a te nella vita è mai capitato di pensare a 10, 20, 40 anni? pensa che io lo faccio tuttora che non ho più questo tempo davanti. Ne usufruisco i miei figli fondendo con i loro questo modo di pensare. Questo è il primo motivo per cui mi alzo da molto tempo quando voglio io e non quando vogliono gli altri. Pensare a lungo termine è un’arte molto utile da coltivare. Adesso vai pure avanti a cianciare di cose di domattina che, tra l’altro manco hai l’alfabeto per leggerle, come me del resto. Qua l’unico che ne può parlare - dei tecnicismi per domattina - con cognizione è Martin e forse (ne ha parlato poco) Capitansensible
Martin Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio 4 ore fa, maurodg65 ha scritto: l’idroelettrico sia la fonte rinnovabile più simile nella gestione dei picchi e della stabilità di rete alle fonti tradizionali adesso è chiaro L'idroelettrico, in particolare il "grosso" idroelettrico ad accumulo è tradizionalmente considerato ai fini dela stabilità della rete una fonte tradizionale* ed è di gran lunga la migliore nel far fronte alle improvvise variazioni della domanda. Nessuna altra macchina di pari potenza è in grado di avviarsi e prendere il carico più in fretta. * La stessa definizione di "rinnovabile" per il grosso idroelettrico ad accumulo è messa in discussione, in cosiderazione degli investimenti necessari, delle opere in grado di mutare i paesaggi e infine della possibilità di attuare il "decommissioning" col totale rirpistino dei luoghi delle stesse alla fine della vita operativa (cmq lunghissima, ci sono idroelettrici in servizio da oltre un secolo) - per questo motivo alcuni (credo anche la Germania) considerano l'energia da essi fornita come parzialmente rinnovabile, applicando un coefficiente correttivo che tiene conto degli aspetti sopra indicati. 1
claravox Inviato 11 Maggio Autore Inviato 11 Maggio La Gran Bretagna potrebbe affrontare mesi di blackout a causa della strategia net zero. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali, la spinta di Ed Miliband verso l'obiettivo zero emissioni nette rischia di rendere la Gran Bretagna sempre più vulnerabile a un blackout in stile spagnolo. Il gestore della rete ha espresso preoccupazione per il fatto che il passaggio dal gas affidabile all’energia eolica e solare intermittente “ridurrà la stabilità della rete”. Stagione di blackout. https://www.telegraph.co.uk/news/2025/05/10/britain-blackouts-net-zero-ed-miliband/
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