wow Inviato 12 Giugno 2021 Inviato 12 Giugno 2021 1 ora fa, Velvet ha scritto: Un po' turistico ma ci sta, poi é giusto dietro piazza unità. Se prima di andare mi scrivi ti indico un paio di posti più autentici Se hai consigli da dare fai pure. Inserisco tutto nel mio database. 😉
marsattacks Inviato 12 Giugno 2021 Inviato 12 Giugno 2021 @andpi65 I riacquisti di azioni bond-backed restano in voga Di Natalie Harrison, IFR 5 MIN LETTURA NEW YORK, 6 set. (IFR) - L'emissione di obbligazioni per finanziare riacquisti di azioni, tema chiave nel mercato societario usa negli ultimi 18 mesi, difficilmente cadrà presto in disgrazia con i tesorieri societari nonostante il back-up dei tassi che, in teoria, dovrebbe rendere tali accordi meno interessanti. Questa settimana quattro rivenditori - Home Depot, Lowe's Companies, Kohl's e Macy's - hanno emesse obbligazioni per finanziare almeno in parte riacquisti di azioni. Seguono una serie di altri emittenti, tra cui Merck e Viacom, che quest'anno hanno emesso obbligazioni multimiliardare per aumentare il loro prezzo delle azioni. Con i rendimenti dei Treasury a 10 anni che ora flirtano intorno al 3% - i loro livelli più alti da luglio 2011 - alcune società, in particolare quelle con bassi rendimenti da dividendi, potrebbero trovare tali operazioni più difficili da giustificare. Ma per la maggior parte, i banchieri affermano che la priorità numero uno è placare gli azionisti frustrati, che hanno esercitato una pressione crescente sulle società affinché utilizzino i pacchetti di cassa seduti sui bilanci per aumentare i loro rendimenti. "Quando i tassi sbono, qualsiasi tipo di finanziamento del debito diventa meno attraente, ma su base storica i tassi sono ancora molto bassi", ha dichiarato Jim Turner, responsabile dei mercati dei capitali di debito di BNP Paribas. "Se una società ha capacità debitori ai suoi rating attuali e ha senso dal punto di vista dell'ottimizzazione del capitale, i riacquisti di azioni con proventi obbligazionari hanno ancora senso." POSTER BAMBINO Apple è considerata il figlio manifesto di tali accordi, con alcuni partecipanti al mercato che si aspettano che la società emesse fino a 50 miliardi di dollari di obbligazioni nei prossimi tre anni per finanziare riacquisti di azioni a meno che non utilizzi alternative a quel programma. In totale, le società statunitensi hanno annunciato riacquisti di azioni per un valore di 309 miliardi di dollari da inizio anno, rispetto ai 259 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa, secondo i dati di Thomson Reuters. Altri due banchieri che hanno lavorato a una serie di questi accordi quest'anno, hanno affermato che è improbabile che la tendenza si fermi morta sulle sue tracce. "Se una società è in grado di emettere un'obbligazione a un livello in cui la base al lordo delle imposte sembra ancora a buon mercato per il rendimento da dividendo, l'emissione di obbligazioni per finanziare riacquisti di azioni è attraente", ha detto uno. Home Depot, ad esempio, con rating A3/A-/A-, ha emesso la sua tripla tranche USD3,25 miliardi di deal, suddivisa tra un 2,25% USD1,15 miliardi di 5 anni, un 3,75% USD1,1 miliardi 10,5 anni e un 4,875% 30,5 anni, martedì. Il libro degli ordini è stato sentito essere appena timido di 13 miliardi di dollari, il che non sorprende per un'azienda che ha subito la recessione economica meglio della maggior parte dei suoi coetanei e ora sta beneficiando della ripresa del mercato immobiliare. Home Depot ha utilizzato poco più di un terzo del ricavato, o 1,25 miliardi di dollari, per rifinanziare banconote senior più costose del 5,25%, ma la maggior parte era per il programma di riacquisto di azioni ben segnalato della società. Di conseguenza, anche se il rendimento da dividendo della società è relativamente basso, l'accordo ha ancora senso per l'emittente. Home Depot ha riacquistato 4,3 miliardi di dollari di azioni comuni nei sei mesi fino al 4 agosto, in aumento rispetto ai 2,85 miliardi di usd dello stesso periodo dell'anno precedente, nonché ai 3,2 miliardi di dollari attraverso due riacquisti accelerati di azioni nel primo semestre. L'attuale rendimento da dividendo della società è di circa il 2,1%. La cedola media sulla sua ultima emissione obbligazionaria, intanto, al netto delle detrazioni fiscali, è intorno al 2,47%, secondo il banchiere. PROSPETTIVE M&A Non si può negare, tuttavia, che i costi di finanziamento del debito di Home Depot, come tutti gli emittenti, sono aumentati negli ultimi sei mesi. Ha pagato una cedola del 3,75% sul suo 10-year questa settimana, rispetto a solo il 2,7% su un affare di dimensioni simili emesso ad aprile. "100bp è un aumento significativo della mentalità della maggior parte dei tesorieri aziendali", ha detto un altro banchiere dei mercati dei capitali di debito. "Quando blocchi i tassi al di sotto del 3%, i riacquisti di azioni con fondi obbligazionari sembrano interessanti, ma man mano che questi tassi iniziano a salire, questo deve essere soppesato rispetto ad altri usi del capitale." L'unico fattore che potrebbe stroncarsi il trend è un aumento di M&A, ma anche questo, dicono i banchieri, non è ancora all'orizzonte. "Se una società non utilizza la sua capacità di debito per le acquisizioni, è più probabile che la utilizzi per riacquisti di azioni. Quindi, se M&A riprende, potremmo vedere cadere i riacquisti di azioni", ha detto Turner. L'acquisizione da parte di Verizon della quota del 45% di Vodafone in Verizon Wireless, ha contribuito a spingere l'attività M&A annunciata in tutto il mondo nel settore delle telecomunicazioni a 231,6 miliardi di dollari finora nel corso del 2013, il livello più alto da inizio anno dal 2006, mostrano i dati thomson reuters. L'annunciato M&A in tutti i settori ammonta ora a 1,547 dollari nel corso del 2013, in crescita dell'1% rispetto allo scorso anno. Ma anche a questi livelli, l'attività è ancora molto al di sotto del suo picco. "Uno dei fattori che hanno contribuito a guidare l'affare Verizon, è stato il costo del debito. L'offerta obbligazionaria è stata trainata prevalentemente dai rifinanziamenti e non c'è ancora un chiaro segnale che M&A sta per riprendere in modo significativo", ha detto un altro banchiere. "Resta da vedere se l'aumento dei tassi possa essere un catalizzatore per M&A". ALTRI DATI DA REUTERS
marce61 Inviato 12 Giugno 2021 Inviato 12 Giugno 2021 1 ora fa, marsattacks ha scritto: I riacquisti di azioni bond-backed restano in voga Anche i traduttori automatici... 1
marce61 Inviato 12 Giugno 2021 Inviato 12 Giugno 2021 1 ora fa, marsattacks ha scritto: Il libro degli ordini è stato sentito essere appena timido Questa mi fa morire. Si scherza, ovviamente 1
andpi65 Inviato 12 Giugno 2021 Inviato 12 Giugno 2021 2 ore fa, marsattacks ha scritto: Con i rendimenti dei Treasury a 10 anni che ora flirtano intorno al 3% - i loro livelli più alti da luglio 2011 Non sò chi sia l'autrice dell'articolo , ne quando sia stato pubblicato...ma mi è bastato arrivare a questa affermazione per capire che era meglio non perder tempo a leggere il resto. Fa il paio (e stride fortemente come concetto) con quanto dicevi riguardo ad obbligazioni corporate con tasso negativo . Un Tbond decennale viaggia su un 1,5/1.6% di rendimento ( probabilmente destinato a calare a medio termine se convertito in euro ), parlare di un 3% è da Alice nel paese delle meraviglie.
marsattacks Inviato 13 Giugno 2021 Inviato 13 Giugno 2021 @andpi65 l'articolo e di 7 anni fa,ma dato che sei un esperto sai che attualmente visto che i tassi sono ancora scesi le operazioni in oggetto sono ancora più convenienti. Circa l'autrice è una giornalista economica che scrive per Reuters e Bloomberg credo più autorevole di me e di te. Mai parlato di tassi negativi,ma "quasi". Il decennale USA è a 1,454%, chiediti come mai è sceso,con l'inflazione in rapida salita, esattamente un mese fa era a 1,700%. Con l'inflazione in aumento i tassi dovrebbero aumentare... Un altro caso ,la società dovrebbe essere conosciuta: Apple emette bond e compra azioni –Morya Longo 10 febbraio 2015 Ha 178 miliardi di dollari in cassa. Liquidi. Per intenderci: potrebbe comprare in contanti un terzo delle società quotate alla Borsa di Milano. Eppure Apple continua ad emettere obbligazioni (cioè a indebitarsi sul mercato) per raccogliere fondi con l’obiettivo di riacquistare le proprie azioni a Wall Street (buyback). Settimana scorsa ha emesso un bond da 6,5 miliardi di dollari, proprio con questa finalità: realizzare buyback azionari. E ora, secondo un’indiscrezione del Wall Street Journal, il gruppo dell’iPhone ha in cantiere un’altra emissione di bond, questa volta in franchi svizzeri per sfruttare i tassi sotto zero della Confederazione elvetica. In effetti il gruppo americano - sotto la spinta di un suo influente azionista, il miliardario Carl Icahn - da tempo ha un corposo programma di buyback. Nel 2013 aveva l’obiettivo di ricomprare azioni proprie per 60 miliardi di dollari, poi l’asticella è stata alzata a 90 miliardi e lo scorso aprile a 130 miliardi. Ma sul mercato c’è già chi è pronto a scommettere che presto l’obiettivo sarà portato a 200 miliardi. Così, sfruttando i tassi di mercato bassissimi per società solide, Apple emette obbligazioni e con il ricavato fa proprio quello che Icahn chiede: compra le azioni proprie in Borsa. Col risultato di farle salire sempre più a Wall Street, facendo felici i famelici investitori e forse anche i top manager (che spesso hanno i bonus legati al prezzo delle azioni). Il fatto che il gruppo cerchi di usare il meno possibile la liquidità presente in cassa è probabilmente fiscale: si tratta di denaro sparso in giro per il mondo (dove si vendono iPhone) e sarebbe fiscalmente sconveniente rimpatriarlo. Molto meglio indebitarsi a tassi bassissimi. Peccato che questo modus operandi - pur razionale dal punto di vista finanziario - rappresenta a ben guardare un cortocircuito: l’azienda aumenta il debito solo per “pompare” il prezzo delle proprie azioni. È questo forse il segno che la sbornia di liquidità, pompata dalla Fed, inizia a causare qualche comportamento eccessivo? «Stay hungry, stay foolish» diceva Steve Jobs... m.longo@ilsole24ore.com
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 Il 10/6/2021 at 17:35, qzndq3 ha scritto: mi ha confidato che il suo management ha ordinato di speculare il più possibile raddoppiando il margine di contribuzione. diminuisce il prodotto vendibile hai due strade - prezzi costanti fatturi il 30% in meno e chiudi - aumenti i prezzi per recuperare un paio di lustri di prezzi in costante discesa e il calo di quantità vendibile . Il raddoppio del margine di contribuzione e' difficile da commentare non sapendo di quanto sia il dato iniziale fatto sta che se i clienti accettano significa che c'e' chi fa prezzi anche piu alti . Nel mio mercato di riferimento (semiconduttori) era (e dopo molti anni e' anche oggi) normale assistere a prezzi che raddoppiano o triplicano Sulle commodities piu gettonate ricordo di roba da 30 cents andare a 25 dollari (80 volte) Nessuno e' morto Quando il mercati si e' riequlibrato i prezzi sono atterrati a valori piu bassi di quelli iniziali (possibile perche quando riempi il porcellino spendi per ottimizzare i processi quindi alla fine dell'abbondanza hai una struttura costi migliore di prima) . Importante: lo shortage e' alimentato enormemente dagli ordini doppi e tripli che i clienti fanno per sentirsi piu sicuri Questo determina una domanda apparente piu elevata quindi al cliente vengono dati tempi di consegna e prezzi via via sempre maggiori cosa che gli conferma sia intelligente piazzare ulteriori ordini.
Membro_0023 Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 Il 12/6/2021 at 07:16, luckyjopc ha scritto: Per non parlare della cucina ,sardine pure per dessert Boh, a Lisbona (ma ovviamente non solo) fanno dei pasteis de nata, che altro che sardine! Io ci sono stato benissimo e non ho mai mangiato male. Ma io sono di quelli che, come varcano il confine, si dimenticano di spaghetti e pizza e cercano il buono ovunque. Spesso, trovandolo.
qzndq3 Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 2 ore fa, stefanino ha scritto: diminuisce il prodotto vendibile hai due strade Nel caso da me citato non sono diminuite nè la domanda nè la disponibilità del prodotto rispetto ai mesi precovid. 2 ore fa, stefanino ha scritto: Il raddoppio del margine di contribuzione e' difficile da commentare non sapendo di quanto sia il dato iniziale Ad una cena nel 2019 lui mi diceva di avere quale obiettivo per il suo team il 30% (io avevo il 40% per il 2020-2021 il 20% che non raggiungerò, ma sono settori diversi) 2 ore fa, stefanino ha scritto: atto sta che se i clienti accettano significa che c'e' chi fa prezzi anche piu alti Ho la sensazione che le aziende abbiano tutte seguito la stessa politica, non verrei pensare male... 2 ore fa, stefanino ha scritto: semiconduttori Credo sia un mercato davvero schizofrenico.
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 1 ora fa, qzndq3 ha scritto: Nel caso da me citato non sono diminuite nè la domanda nè la disponibilità del prodotto vuol dire che l'offerta e' bilanciata per cui l'obiettivo di raddoppiare i margini resta una pia illusione
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 1 ora fa, qzndq3 ha scritto: avere quale obiettivo per il suo team il 30% ragionevole, se c'e shortage vero il problema non e' fare il margine sula carta ma avere la merce per farlo veramente
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 1 ora fa, qzndq3 ha scritto: Ho la sensazione che le aziende abbiano tutte seguito la stessa politica, quando c'e' shortage non e' politica ma semplice legge domanda e offerta shortege non significa che sparisce tutto ma semplicemente che manca un po a coprire la domanda per cui i clienti si attivano a fare ordini piu abbondanti del previsto facendo balzare la domanda molto oltre il dato reale. Una analisi delle quantita di petrolio effettivamente consegnate dalla presidenze Clinton a quella Bush figlio non giustificano un aumento di prezzo di 13 volte. 1
qzndq3 Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 2 minuti fa, stefanino ha scritto: vuol dire che l'offerta e' bilanciata per cui l'obiettivo di raddoppiare i margini resta una pia illusione Visto che si lavora entrambi da casa ed abitiamo a 50 metri di distanza, ci siamo visti per un caffè e due chiacchiere. La casa madre ha abbassato un po' la richiesta, pare che in qualche paese europeo abbiano perso parte dei clienti. Comunque sta facendo un ottimo 43%, io forse chiudi il mese con un YTD del 18%.
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 1 ora fa, qzndq3 ha scritto: Credo sia un mercato davvero schizofrenico. è un mercato che ha shortage autonomi dovuti ad applicazioni nuove o all'evoluzioni delle prcedenti Il CD e' un esempio di nuova applicazione, un cellulare che diventasmart e' un esempio di evoluzione.
qzndq3 Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 2 minuti fa, stefanino ha scritto: quando c'e' shortage Non ho detto/scritto che c'è shortage! Hanno semplicemente aumentato i prezzi di vendita con la scusa del covid.
qzndq3 Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 3 minuti fa, stefanino ha scritto: è un mercato che ha shortage autonomi dovuti ad applicazioni nuove o all'evoluzioni delle prcedenti Lo so bene 🙂 Se ti ricordi ho lavorato per molti anni anche per HP. E' che a volte sembra che non ci siano relazioni dirette. Sembrava, devo parlare al passato, poi è possibile che io non avessi sufficiente visibilità.
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 2 minuti fa, qzndq3 ha scritto: Comunque sta facendo un ottimo 43% da 30 a 43% se non hai una concreta diminuzione della offerta da parte dei concorrenti fai fatica a realizzarla anche se cerchi di fare pratiche illegali come i cartelli Non sono espertissimo ma su margini di contribuzione, analisi andamenti del B/B , analisi della domanda dei clienti e pinzellacchere del genere lo faccio da 44 anni Prima per gli svizzeri, poi per gli ammerregani poi per i nippi e mo per i chinoise Cambia la lingua cambia il prodotto ma alla fine i due numeri in croce che ti raccontano se si e' in shortage sono sempre quelli
stefanino Inviato 14 Giugno 2021 Inviato 14 Giugno 2021 3 minuti fa, qzndq3 ha scritto: Hanno semplicemente aumentato i prezzi di vendita con la scusa del covid. se hai una domanda offerta equilibrata aumentare i prezzi e' molto complicato e devo dire che non ho ancora conosciuto nessuno che ci sia riuscito (monopolisti a parte)
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