alexis Inviato 5 Maggio Autore Inviato 5 Maggio Leggevo oggi che Vrel da buon “pro” testa le sue multiprese con carico massimo complessivo ovvero 2500 w per 9 per chissà quanto tempo, cioé una prova di carico notevole, che ben pochi prodotti commerciali reggerebbero, mi sa. Probabilmente alla base dell’eccellente suono di questo oggetto vi é una altrettanto eccellente realizzazione elettromeccanica, bassissime resistenze da contatto e surdimensionamento di tutte le parti coinvolte, a partire delle prese custom realizzate su progetto, ovviamente tutte certificate a norma di legge. E pure i cablaggi interni e del cordone ombelicale devono essere di evidente qualità, da quanto mi é dato di giudicare. Chissà. Pa. Al di là di tutto, una multipresa non è certo un componente da sottovalutare.. anche se trovo che certe realizzazioni da 10 kE fino a 30, come l’ultima Nordost top, siano un tantinello esagerate… giusto un tantinello.
Titian Inviato 6 Maggio Inviato 6 Maggio quanto si legge per poi trarrne conclusioni per giustificare la propria percezione di miglioramento sonico davante ad altre persone che ne dubitano. Il settore hifi è così da oltre 50 anni e più la piccola torta bisogna dividerla in sempre più contendenti, più arrivano spiegazioni, metodi di convincimenti. Questo da parte dei commercialisti ma poi ripresi dagli appassionati. Bene se uno è felice ed è contento del suo acquisto, ottimo direi, cercare di convincere altri per via di quello che dicono quelli del marketing mi fa sorridere perché noto come in certe cose il marketing continua a funzionare come decenni fa. PS: trovo ottimo che hanno sviluppato una multipresa eccezionale così la prossima volta quando esporranno i loro sistemi posso finalmente aspettarmi un suono nettamente migliore del finora, ammesso che li utilizzino.
supermike Inviato 6 Maggio Inviato 6 Maggio 15 ore fa, imaginator ha scritto: Le migliorie apportabili da una buona ciabatta di alimentazione includono una maggiore estensione, una migliore trasparenza, una dinamica più incisiva e una reattività superiore. @imaginator Se una ciabatta riesce ad ottenere tutto questo allora si hanno seri problemi all'ingresso; pertanto sarebbero maggiormente efficaci strumenti più adeguati come condizionatori e filtri di rete. 15 ore fa, imaginator ha scritto: Da evitare l’utilizzo di ciabatte filtrate o non che tendono a soffocare il suono per cercare di mascherare difetti presenti in altre parti della catena audio. I filtri di rete se utilizzati 'cum grano salis' ovvero se attentamente studiati per singola elettronica possono essere una soluzione; tanti audiofili invece li usano in modo generico e spesso ci collegano anche il finale di potenza.
supermike Inviato 6 Maggio Inviato 6 Maggio Il 5/5/2025 at 12:16, ferroattivo ha scritto: Il percorso di collegamento deve essere completo , senza interruzioni, solo cosi si puo' apprezzare il miglioramento apportato sul percorso elettrico. Nel mio impianto sono andato oltre , sostituendo tutte le IEC e fusibili standard a bordo delle apparecchiature. Ho utilizzato IEC Furutech di fascia alta e fusibili Gustard @ferroattivo La soluzione migliore sarebbe una linea dedicata che parte direttamente dal contatore arrivando direttamente nella presa a muro di qualità highend. Mettere una presa a muro di qualità è certamente utile, ma non dimentichiamo che prima di arrivare a questa si sono attraversati già altri punti-luce o prese di dubbia qualità con cavi scoperti e rame annerito, con prese poco salde. 1
imaginator Inviato 6 Maggio Inviato 6 Maggio 47 minuti fa, supermike ha scritto: Se una ciabatta riesce ad ottenere tutto questo allora si hanno seri problemi all'ingresso; pertanto sarebbero maggiormente efficaci strumenti più adeguati come condizionatori e filtri di rete Non sono d’accordo. O meglio, lo sono in parte, perché la maggior parte degli audiofili non considera fondamentale mettere in fase elettrica tutta la catena audio, e non solo. Migliorie semplici, come l’utilizzo di una ciabatta performante progettata per l’hi-fi (cosa inutile per una lavatrice), potrebbero farsi sentire. Spesso, però, queste migliorie non vengono percepite perché il sistema non lavora al massimo delle sue potenzialità, per cui ai meno attenti potrebbe sfuggire questa cosa o trovarla addirittura controproducente ai fini del risultato sonoro. Anziché intervenire per ottimizzare la catena nel suo insieme, si finisce per utilizzare filtri o dispositivi costosi e ciabatte che limitano l’impianto. Questi, invece di risolvere i problemi alla radice, mascherano i difetti o riducono il fastidio, ma sottraggono inevitabilmente qualcosa alla qualità del suono. Purtroppo, confrontarsi a livello costruttivo sull’ argomento e in questo forum è una battaglia persa, per cui: ad ognuno il proprio impianto hi-fi e il proprio impianto elettrico
alexis Inviato 6 Maggio Autore Inviato 6 Maggio 7 ore fa, imaginator ha scritto: per cui: ad ognuno il proprio impianto hi-fi e il proprio impianto elettrico e… ad ognuno le orecchie che si merita.
supermike Inviato 6 Maggio Inviato 6 Maggio 10 ore fa, imaginator ha scritto: Non sono d’accordo. O meglio, lo sono in parte, perché la maggior parte degli audiofili non considera fondamentale mettere in fase elettrica tutta la catena audio, e non solo. @imaginator Con la fase elettrica limiti la tensione di dispersione sul telaio dell'apparecchio, ma non è che elimini i disturbi all'ingresso della rete o quelli che si generano all'uscita degli stadi d'alimentazione (quando si raddrizza la tensione) che poi entrano negli altri apparecchi (loop) tramite le masse collegate dei cavi di segnale 11 ore fa, imaginator ha scritto: Questi, invece di risolvere i problemi alla radice, mascherano i difetti o riducono il fastidio, ma sottraggono inevitabilmente qualcosa alla qualità del suono. Questo succede perché non è facile realizzare un filtro che non abbia controindicazioni anche perché andrebbero ottimizzati per i singoli componenti. Un filtro realizzato per sorgenti digitali certamente non è indicato per i finali di potenza e potrebbe non andare bene per le sorgenti analogiche. L'audiofilo medio non s'informa sulla questione, spesso ci collega tutto l'impianto e da qui nasce la nomea che sono dannosi. Io uso un Condizionatore con soli trasformatori d'isolamento ci collego solo le sorgenti e ti assicuro che quando lo scollego il peggioramento è evidente con qualsiasi incisione, in qualsiasi condizione.
VinZ80 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio Scusate, probabilmente sono impedito io, ma non riesco a trovare granché su questa multipresa... Un sito, una pagina dedicata, uno shop online... Esistono? Ciao, Enzo
ferroattivo Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio @VinZ80 quà c'è qualcosa https://www.facebook.com/vrel.electroacoustic/
alexpass Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio @supermike Sono d’accordo. Purtroppo condizionatori e/o filtri vari fatti bene costano mooolto di più di una ciabatta. A breve avrò modo di provare il condizionatore di rete dell’italianissima Vexo (di cui si parla molto bene) e valuterò se fare l’investimento o meno. Rimane il fatto che questi accessori vadano rigorosamente provati nei propri impianti 2
OLIMPIA2 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio @alexpass Vexo l'ho provato, mi ha veramente stupito, funziona molto bene.
VinZ80 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio 2 ore fa, ferroattivo ha scritto: @VinZ80 quà c'è qualcosa https://www.facebook.com/vrel.electroacoustic/ @ferroattivo ti ringrazio! Ciao, Enzo
alexis Inviato 7 Maggio Autore Inviato 7 Maggio Tra poche settimane, di VREL, sarà disponibile pure la Groundbox, da collegare sull'uscita dedicata della multipresa. In quel caso il deviatore presente sulla presa andrá girato su "local", non chiedetemi come funziona, ma dovrebbe essere molto interessante. So solo che la gestione delle masse virtruali é un tema molto interessante.. e ci sono ormai molti costruttori che offrono soluzioni di sicuro effetto all'ascolto. Di sicuro la provero, appena arriva.
ernesto62 Inviato 7 Maggio Inviato 7 Maggio @alexis io che sono abbastanza " Aperto" a nuove cose l'avrei presa questo tuo distributore ma oltre averle già fatte da me medesimo avendo due impianti che condividono solo gli stessi diffusori ho tanti cavi alimentazione e quindi tanti posti da metterli , ben 14 . Quindi ho fatto due multiprese da 6 posti e per i rimanenti 2 altri cavi ho usato due prese a muro separate. Inoltre la multipresa in questione ,la tua ha un ingombro maggiore delle solite rettangolari che mi sono costruito. Il tutto con cavi interni Acoustic Revive e frutti Gold e NCF Furutech . Devo dire hanno dato il tutto un apporto e sappiamo bene su cosa, come per esempio un messaggio piu pulito e di conseguenza dinamico. Ma non stento a credere molto probabilmente la tua multipresa avrà delle cose più speciali .
Armando Sanna Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio Nessuno di voi ha mai provato la seguente ciabatta 7 posto della Audioquest+ cavo di alimentazione ? Audioquest Pack Niagara 1200 + NRG-Y3 2M
ernesto62 Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio @Armando Sanna nel vecchio forum andato perso c'era un tizio che aveva la top gamma decantandone cose eccelse. Nella discussione si accennava anche a quella che hai chiesto tu con buone qualità di apporto
Armando Sanna Inviato 8 Maggio Inviato 8 Maggio @Sulimus grazie del ricordo, che onestamente non avevo minimamente, essendo un produttore abbastanza noto a tutti gli appassionati di cavi e altro mi sembrava una buona proposta avendo tra l'altro visto l'interno in fotografia come è stato realizzata, cosa che quasi mai avviene per i "distributori di corrente" magari per non farsi copiare da altri ...
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