Jack Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: E si colpisce a fondo l'idea civica di Stato, che fino ad oggi ha garantito e difeso dalla miseria proprio quelle classi sociali davvero pensi questo dello stato?! sono basito… ma questa - che sia il contrario - è una mia opinione personale per la mia esperienza ed è un discorso lungo
andpi65 Inviato 11 Maggio Inviato 11 Maggio 3 ore fa, lello64 ha scritto: Più precisamente chi era l'interlocutore in quel momento e cosa aveva scritto in modo evidentemente provocatorio E non lo considero un fallo di reazione Era il modo corretto di interagire con una persona così Secondo me ovviamente Lello il giusto, tra i giusti. E sta cosa non è in discussione . 😂
appecundria Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 7 ore fa, Jack ha scritto: non licenziare uno che fa il furbo È nel quesito referendario?
Gaetanoalberto Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 7 ore fa, Jack ha scritto: non c’è nessun diritto leso nel non licenziare uno che fa il furbo Non so, secondo me questo lo ottieni semmai codificando meglio le responsabilità, semplificando il sistema delle contestazioni disciplinari. Qui si parla di reintegro solo se il licenziamento è illegittimo, quindi se non c’erano gli estremi. Ma poi, ripeto, quello è solo uno dei quesiti. Se leggi il post però le mie considerazioni sono più ampie. Oggi i lavoratori non scioperano per non perdere una lira, non hanno fiducia nei sindacati, ma poi vorrebbero essere tutelati e si trovano soli, e credimi in alcuni casi hanno anche ragione, non è che esista solo il lavoratore furbo, esiste pure il direttorino sbronzo, il caporeparto cui stai sulle balle, il primario che ti scopa per obbligo. E i salari non crescono, e da soli non cresceranno. Il marcio ed il bene stanno dovunque… 1
Gaetanoalberto Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: È corretto? Guarda, l’ho sostenuto più volte in passato, e la flessibilità malata è stata introdotta con provvedimenti molto più risalenti nel tempo (Treu uno degli artefici principali). Il referendum però non è “contro il jobs act.” Semmai mi piacerebbe sottolineare la contraddizione dei comportamenti: si è approfittato di sto jobs act per dare addosso al governo Renzi, e questo ha portato molta acqua al governo attuale. Ma oggi lo si difenderà. Continuo a coltivare il filone: gli elettori hanno la responsabilità di quello che accade, e non è solo colpa dei partiti e della politicanza. Sarebbe poi almeno preferibile che non si lamentassero. Non pensi che riformare il mercato del lavoro, snellire le tipologie di contratto, rendere omogenee le garanzie, potrebbe aiutare lavoratori ed imprese ? Una buona impresa ha tutto l’interesse ad un mercato chiaro anche se tutelato. Di per sé quantificare (congruamente e) preventivamente le indennità non è sbagliato. É sbagliato non avere un progetto complessivo in materia di economia e di lavoro, e questo gli elettori/lavoratori in qualche modo dovrebbero sollecitarlo.
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato 12 Maggio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Maggio 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Oggi i lavoratori non scioperano per non perdere una lira, non hanno fiducia nei sindacati, ma poi vorrebbero essere tutelati e si trovano soli, e credimi in alcuni casi hanno anche ragione, non è che esista solo il lavoratore furbo, esiste pure il direttorino sbronzo, il caporeparto cui stai sulle balle, il primario che ti scopa per obbligo. E i salari non crescono, e da soli non cresceranno. Il marcio ed il bene stanno dovunque… Tutto giusto, però... Ti posso assicurare che, per non avere rogne, anche con il JA, licenziare una persona oggi è cosa estremamente complicata. E poi: come puoi avere fiducia in un'organizzazione che difende a spada tratta anche il tuo collega che non si comporta in modo esattamente "corretto", danneggiando oltreutto anche te? O che , come sta facendo il sindacato dei metalmeccanici, sciopera per il rinnovo del contratto in un momento in cui il settore è una crisi profonda, che dura da più di un anno e mezzo, dove è già tanto se si riescono a mantenere i livelli occupazionali? O che scrive roba così ( tratto da un volantino per uno sciopero a marzo): Proposte economiche vaghe e condizionate alla "sostenibilità" per le aziende. Ed è vero che i salari non crescono: ma non li puoi far crescere , indiscriminatamente, per decreto legge. Sicuramente ci sono settori dove sarebbe largamente auspicabile l'adozione di un salario minimo e di un netto miglioramente delle condizoni di lavoro. Ma la cosa non può essere generalizzata. Anche la questione sicurezza: ma è mai possibile che ci sia una legislazione al limite del demenziale, così astrusa e complessa, da rendere obbligatorio l'uso di un consulente e che, spesso, si concentra anche su aspetti del tutto trascurabili rispetto al sodo della questione? 3
LeoCleo Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Continuo a coltivare il filone: gli elettori hanno la responsabilità di quello che accade, e non è solo colpa dei partiti e della politicanza. Sarebbe poi almeno preferibile che non si lamentassero. Non pensi che riformare il mercato del lavoro, snellire le tipologie di contratto, rendere omogenee le garanzie, potrebbe aiutare lavoratori ed imprese ? Quando Berlusconi nel 2002 propose la riforma del mercato del lavoro, la sinistra ed i sindacati portarono in piazza a Roma 3 milioni di laureati... mmm... avranno fatto una statistica sul titolo di studio?! Mi sa di no. Quando Renzi nel 2016 introdusse la riforma del mercato del lavoro, la sinistra ed i sindacati tacquero. Gli elettori non solo non hanno reponsabilità per quello che accade, ma spesso ne sono pure inconsapevoli: vengono tirati per il naso, legati ove in quel momento più aggrada, aizzati o ammansiti a seconda di come tira il vento. ps: a Roma io c'ero, e ancora mi duole il naso, e pure un'altra parte del corpo che per eleganza non cito.
Gaetanoalberto Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 32 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Quando Renzi nel 2016 introdusse la riforma del mercato del lavoro, la sinistra ed i sindacati tacquero Per poco, facendolo fuori poi. @senek65 Dunque, io sto facendo qui e là da contraltare. Me lo sono proposto fin dall’apertura del TD “Una grande occasione”. Posso dire adesso che il titolo era nel mio stano intimo “perculante” ed il TD abbastanza provocatorio. Immagina tu se io, dirigente scolastico e per legge “datore di lavoro”, primo responsabile della sicurezza, invischiato in una selva di regole, per giunta nel settore pubblico nel quale non posso neppure scegliere i dipendenti (non ricordo se sono a 170 circa) e con una pletora di tutele che se sbagliano loro faccio orima a chiedergli scusa io, non capisco quello che dici. Posso dire che da una non riforma all’altra nulla è cambiato sostanzialmente ? Che sento solo lamentele non accompagnate da comportamenti attivi e di proposta? E che si usano dei distrattori universali (tra un po’ si parlerá di togliere il divorzio per spararla ancora più grossa) ma non vedo nulla né da una parte né dall’altra ? Per me stare a casa significa ratificare. Ma poi ricominceranno i “ma il PD”
senek65 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Immagina tu se io, dirigente scolastico e per legge “datore di lavoro”, primo responsabile della sicurezza, invischiato in una selva di regole, per giunta nel settore pubblico nel quale non posso neppure scegliere i dipendenti (non ricordo se sono a 170 circa) e con una pletora di tutele che se sbagliano loro faccio orima a chiedergli scusa io, non capisco quello che dici. Ti sono vicino... 12 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Posso dire che da una non riforma all’altra nulla è cambiato sostanzialmente ? Son d'accordo
audio2 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 13 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: da una non riforma all’altra nulla è cambiato sostanzialmente no, le condizioni effettive sono peggiorate gli stipendi idem morti e infortuni sono pressochè stabili ma alti da anni quindi a che pro
audio2 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio poi non ricordo se prima del rogo tu c'eri comunque ci fu una discussione in cui si parlava dei morti sul lavoro in realtà in italia rispetto alla media europea non siamo neanche tra i peggiori e le cose potrebbero essere molto migliorate se si tirassero fuori dai conteggi le fatalità in itinere, che non tutti i paesi contano. cose già dette, allora mi presi pure parole però non lo fanno, perchè ? forse perchè sempre a seconda di come contano aumenterebbero di molto i morti per incidente stradale ?
Jack Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 1 ora fa, senek65 ha scritto: Tutto giusto, però... Ti posso assicurare che, per non avere rogne, anche con il JA, licenziare una persona oggi è cosa estremamente complicata. E poi: come puoi avere fiducia in un'organizzazione che difende a spada tratta anche il tuo collega che non si comporta in modo esattamente "corretto", danneggiando oltreutto anche te? O che , come sta facendo il sindacato dei metalmeccanici, sciopera per il rinnovo del contratto in un momento in cui il settore è una crisi profonda, che dura da più di un anno e mezzo, dove è già tanto se si riescono a mantenere i livelli occupazionali? O che scrive roba così ( tratto da un volantino per uno sciopero a marzo): Proposte economiche vaghe e condizionate alla "sostenibilità" per le aziende. Ed è vero che i salari non crescono: ma non li puoi far crescere , indiscriminatamente, per decreto legge. Sicuramente ci sono settori dove sarebbe largamente auspicabile l'adozione di un salario minimo e di un netto miglioramente delle condizoni di lavoro. Ma la cosa non può essere generalizzata. Anche la questione sicurezza: ma è mai possibile che ci sia una legislazione al limite del demenziale, così astrusa e complessa, da rendere obbligatorio l'uso di un consulente e che, spesso, si concentra anche su aspetti del tutto trascurabili rispetto al sodo della questione? porca miseria, ti han rubato il nick!! 😁 ma perché quando le stesse cose le dico io mi insulti senza ritegno?
senek65 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 16 minuti fa, Jack ha scritto: ma perché quando le stesse cose le dico io mi insulti senza ritegno? Ma non è vero! Ti insulto solo quando esageri ! Sono la tua coscienza. 1
indifd Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 3 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: E i salari non crescono, e da soli non cresceranno. Le retribuzioni salgono se: a) l'economia generale del paese va bene, ovvero è in fase di crescita b) se il settore di appartenenza privato va bene ovvero è in fase di crescita c) il mercato del lavoro è in equilibrio tra domanda e offerta o meglio ancora per il singolo lavoratore e per il suo profilo/competenze se c'è più domanda che offerta d) se esiste un mercato del lavoro con una mobilità decente, se nessuno si sposta dalla propria azienda il mercato del lavoro diventa marginale e si creano altre storture soprattutto se il datore di lavoro nei fatti è costretto a sposare per sempre un dipendente assunto Quindi esattamente il contrario di retribuzioni fissate per legge, posto fisso a vita con legislazione che impedisce ogni forma di interruzione del contratto, ovvero se sei in una economia di mercato (e ci siamo NB) pensare di regolare il mercato del lavoro con regole da paese socialista ex URSS non funziona bene non solo per le imprese, ma neppure per i dipendenti. Il problema del dipendente in Italia non è il licenziamento IMHO, il problema è che se cerca un altro lavoro è mediamente nella m**** a parte pochi profili professionali e in pochi settori, quindi se non hai alternative di mercato la posizione contrattuale diventa per forza di cose debole e non ti rimane che la difesa del posto fisso e una contrattazione con scatti irrisori legati all'anzianità uguali per tutti belli e brutti 1
indifd Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio NB Io non sono per il darwinismo sociale, anzi, ma penso che in primis è bene conoscere le regole del mercato dato che siamo in una economia di mercato, poi solo dopo a livello di politiche statali e anche integrative locali/sindacali si può mediare il puro mercato con una parte di solidarietà, alcuni esempi del mio benchmark la Germania: a) quando nel passato c'è stata una delle solite grandi crisi strutturali la VW e la IG Metall hanno deciso per i contratti di solidarietà ovvero non hanno licenziato nessuno o quasi, ma hanno diminuito la percentuale di lavoro per tutti fino al superamento del periodo di crisi, salvando tutti i posti di lavoro che sono tornati utili anni dopo con la ripresa, questo tipo di contratto ha fatto poi scuola b) sempre nel passato quando l'azienda con una parte dei governi di alcuni lander nel CdA NB e un rapporto con IG Metall di tipo non antagonista, ma di altra natura che preferisco non battezzare vista l'aria che tira , ha stabilito una distribuzione di un premio a fine anno in denaro per tutti i dipendenti talmente alto che probabilmente in Italia un dipendente medio non metterà insieme in 30 anni di lavoro in una azienda di successo In un mercato del lavoro flessibile servono ammortizzatori sociali a breve che possano funzionare bene per aiutare il rientro nel mercato del lavoro, in Italia per ragioni storiche e culturali temo che sarà impossibile averli, sempre l'esempio della Germania degli ultimi 30 anni è perfetto, ma mi fermo prima di dare fuoco alla benzina
indifd Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio 46 minuti fa, Jack ha scritto: porca miseria, ti han rubato il nick!! Forse tu non sai che a Reggio Emilia in alcuni periodi storici il presidente della Confindustria reggiana aveva la tessera del PCI, posto strano casa mia
senek65 Inviato 12 Maggio Inviato 12 Maggio @indifd ma il PCI il PD la sinistra... non c'entra nulla con quanto esprimo. Auspicare dignità e rispetto reciproco non significa ambire al comunismo. Aver presente il ruolo fondamentale dello Stato, non significa voler lo Stato ovunque. Permettere a certe aziende di fare il bello o il cattivo tempo splo in nome del Dio utile, non è sano e non aiuta il paese. Così come al contrario. Buon senso, equilibrio..in fondo è poca cosa. 1
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