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Papa Leone è avanti


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ascoltoebasta

La maggior parte degli atei conosce molto meglio le religioni e spesso più di quanto la conoscano i credenti.

Scusa @LUIGI64 ma l'aggressività maggiore è sempre stata adoperata dai credenti verso altri credenti e ancora peggio verso i miscredenti. Ripeto che agli atei non importerebbe nulla delle fedi se queste non avessero troppo spesso un ruolo importante nelle scelte anche di stati laici.

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3 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

maggior parte degli atei conosce molto meglio le religioni e spesso più di quanto la conoscano i credenti.

Dalla mia esperienza, molto parziale, non mi pare 

Inoltre, gli atei possono essere molto informati sulle questioni storiche e politiche delle religioni, ma per ovvii motivi, non affrontano la dimensione spirituale (la più importante) delle stesse

Io mi riferivo, più che altro ai neo-ateisti o affini, non so se hai presente...

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ascoltoebasta
3 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Dalla mia esperienza, molto parziale, non mi pare

Io ho sempre conosciuto e conosco atei che lo son diventati per conoscienza e letture di libri di più religioni,a differenza della quasi totalità dei credenti della domenica (stragrande maggioranza) che credono perchè il papà,la mamma, la scuola,il catechismo,e poi in fondo è più comodo non approfondire.

8 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

gli atei possono essere molto informati sulle questioni storiche e politiche delle religioni, ma per ovvii motivi, non affrontano la dimensione spirituale (la più importante) delle stesse

Non ricordo chi lo disse ma lo confermo per esperienze dirette,ho conosciuto più atei spirituali che credenti,perchè la spiritualità ha valori legati a rispetto,buon senso,onestà,etc,che non sono assolutamente appannaggio delle fedi,ma dipendono da molto altro.

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25 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

conosciuto più atei spirituali che credenti,perchè la spiritualità ha valori legati a rispetto,buon senso,onestà,etc,che non sono assolutamente appannaggio delle fedi,ma dipendono da molto altro.

Hai conosciuto atei evoluti e maturi e credenti zoppicanti e balbettanti 

La ricerca che ho intrapreso è stata stimolata anche, forse soprattutto, da conoscenze di persone religiose. Hanno scritto testi senza diritti di autore, così tanto per inquadrare i soggetti in questione 

La vita può dare opportunità di incontrare persone che possono segnare ed indirizzare determinate scelte. Forse, necessita una certa apertura, affinità e accoglienza riguardo a determinati argomenti e contesti

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27 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

a differenza della quasi totalità dei credenti della domenica (stragrande maggioranza) che credono perchè il papà,la mamma, la scuola,il catechismo,e poi in fondo è più comodo non approfondire.

Ce ne sono tanti che lo sono perchè ne hanno avuto le evidenze , questa cosa dovrebbe far rizzare le orecchie agli atei , ai credenti della domenica e ai credenti di altre religioni .

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39 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

credenti della domenica (stragrande maggioranza) che credono perchè il papà,la mamma, la scuola,il catechismo,

Ci sono anche atei per influenze famigliari 

Magari perché gli stessi genitori,  per motivi politici, ideologici o altro, sono non credenti

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Interessanti riflessioni di Papa Francesco, estratte dal testo: Dio è un poeta. Un dialogo inedito sulla politica e la società

Francesco: Vorrei tornare sul tema della sana laicità, la quale prescrive che tutto ciò che è stato creato abbia una propria autonomia. Lo Stato, per esempio, deve essere laico. Laico. Abbiamo già parlato dell’eredità dell’Illuminismo francese. Un Paese laico è un luogo in cui c’è posto per tutti. È la trascendenza per tutti. Ciascuno può esercitare un mestiere, una professione ed essere al contempo aperto alla trascendenza: una cosa non esclude l’altra. Questo è uno Stato laico che rispetta tutti i valori umani. Il secolarismo è un movimento… non vorrei usare questa parola, in genere non lo faccio, ma cerco di farmi capire: è come una «malattia» che chiude porte e finestre a qualsiasi tipo di trascendenza. Al punto che si trascorre la vita all’interno, chiusi dentro. Una cattiva laicità, un laicismo esagerato. Il secolarismo cerca esclusivamente valori chiusi dentro di sé. Ed esclude la trascendenza.

...Certo, io questo l’ho già detto. Lo Stato è laico. Questo cosa significa? Che è aperto a tutti i valori, e uno di questi valori è la trascendenza. E quando è aperto alla trascendenza, è aperto a tutte le religioni. La parola che mi convince di meno è «tolleranza». Perché  essere tolleranti vuol dire sopportare qualcosa che non ci piace. Non ci piace, ma la sopportiamo comunque. La tolérance, c’est un mot démodé, «tolleranza» è una parola fuori moda.

...Sì, l’uguaglianza. Tutti uguali. Tolleranza è quando io porto la croce e, al contempo, tollero la croce di un’altra persona. Porto la croce di una religione, ma tollero la talaltra… Se ci atteniamo alla radice etimologica, «tollerare» significa permettere qualcosa che non dovrebbe esistere. E invece, in realtà, entrambe le cose hanno pari dignità. La laicità è lo Stato laico. Il che vuol dire aperto a tutti i valori. Uno di questi valori è la trascendenza. E a tal proposito vorrei fare una precisazione: lo Stato non può considerare le religioni come una sottocultura. Così facendo, infatti, nega la trascendenza. Uno Stato fatto di «sana laicità» ammette la trascendenza. Perciò a una donna deve essere consentito di portare il crocifisso, a un’altra il velo… Comunque sia, ciascuno esprime il proprio modo di trascendere con rispetto, non con «tolleranza». Con rispetto. Con l’uguaglianza dei diritti.

...La laicità dello Stato, sì. Perché esiste una forma di laicità che nasce da un malinteso, e consiste nel negare la possibilità di avere una religione. Si è laici quando si pratica una «sana laicità». Mi piace molto questo concetto. Una laicità che permette l’espressione verso la trascendenza, a seconda delle culture.

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Forse, è inutile dire che condivido completamente :classic_smile:

Spero che il nuovo Papa segua l'esempio di Francesco

 

 

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ascoltoebasta
12 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Hai conosciuto atei evoluti e maturi e credenti zoppicanti e balbettanti

Pare di si.....

12 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

La ricerca che ho intrapreso è stata stimolata anche, forse soprattutto, da conoscenze di persone religiose.

Ma io te l'ho scritto più volte che sei sopra la media.....

12 ore fa, luimas ha scritto:

Ce ne sono tanti che lo sono perchè ne hanno avuto le evidenze

Mah....sarà.

12 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Ci sono anche atei per influenze famigliari 

Magari perché gli stessi genitori,  per motivi politici, ideologici o altro, sono non credenti

Certo che ci sono,ma è innegabile che la proprorzione è sbilanciata,vedi l'ora di religione che fino a non molto tempo fa ci si sentiva fuori posto a richiederne l'esenzione, il catechismo,la comunione,la cresima,e tutta la stragrande maggioranza dei credenti medi,che se vogliamo essere sinceri dobbiam riconoscere essere la maggioranza,parlo del nostro Paese.

2 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Si è laici quando si pratica una «sana laicità». Mi piace molto questo concetto. Una laicità che permette l’espressione verso la trascendenza, a seconda delle culture.

Che bello sarebbe se esistesse davvero,quindi la possibilità d'avere uguali diritti per omosessuali,se non ci fosse da discutere della presenza dei crocifissi nelle scuole,se fosse data la libertà sul decidere della propria vita (morte) etc,etc,senza intromissioni di fedi convinte d'esser dalla parte giusta rispetto ad altre posizioni.

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