ferrocsm Inviato 18 Giugno Autore Inviato 18 Giugno 7 minuti fa, Jack ha scritto: zè co spènzo Va be' fino al "per tirare tira" e al "si inceppa" finale o qualcosa di simile penso che ci arrivi tutto il nord Italia o forse anche il sud, dove invece io gliela dò su e proprio su quel "zè co spènzo"
ferrocsm Inviato 18 Giugno Autore Inviato 18 Giugno Continuiamo sul solco delle notizie alla radio, stamattina si parlava di esami di maturità dato che è in corso la prima prova di italiano, voi appena dopo la guerra vi ricordate di cosa avete dibattuto nella vostra opera prima all'esame di Italiano scritto? E poi quali trucchi avete escogitato per le successive? Queste quelle del 2025 https://www.wired.it/article/tracce-prima-prova-maturita-2025/
Martin Inviato 18 Giugno Inviato 18 Giugno 4 ore fa, ferrocsm ha scritto: dove invece io gliela dò su e proprio su quel "zè co spènzo" Diamo l'interpretazione autentica: "Per tirare, tira. E' quando spingo che si raggruma" spénzo = presente indicativo di spénzer, in italiano spingere. Nota fonetica: Il veneziano (come il 95% delle lingue mondiali) non ha il suono "z" come nell'italiano "zucchero", ma restituisce foneticamente il grafema con un suono simile alla "s" di "rosa", detta "S dolce" nel DOP italiano Dizionario di Ortografia e Pronuncia. esempio illustre di fine '800. Il ligure De Amicis rende con insolita precisione per un foresto la lingua parlata all'epoca.
ferrocsm Inviato 24 Giugno Autore Inviato 24 Giugno Altra notizia (roba da matti) Coworking fasulli a pagamento, il paradosso dei disoccupati che simulano di lavorare per salvare la faccia Molti giovani sono disposti a pagare fino a 50 yuan al giorno per avere un posto dove trascorrere le giornate: una strategia per evitare lo stigma sociale e mantenere una routine Una scrivania in ordine, il computer acceso, il caffè in mano e l’aria di chi ha una scadenza da rispettare. A guardarli, sembrerebbero normali impiegati alle prese con le solite attività d’ufficio. E invece no. In alcune città cinesi, decine di giovani si recano ogni giorno in ambienti che somigliano in tutto a veri luoghi di lavoro, ma dove non esiste né una busta paga, né una vera mansione. Pagano tra i 30 e i 50 yuan al giorno — circa 4–7 euro — per poter “fare finta” di essere al lavoro. Il fenomeno, ormai diffuso e documentato da testate internazionali come El País, racconta una Cina diversa, dove l’apparenza occupazionale diventa più importante della realtà. A spingere i ragazzi in questi coworking fasulli è la pressione sociale: essere senza lavoro è vissuto come una vergogna da nascondere. In ufficio senza stipendio, ma si paga per farne parte Gli spazi sono allestiti come uffici qualunque: connessione Wi-Fi, stampanti, angoli caffè, stanze riunioni e postazioni con PC. Solo che nessuno ha un capo vero, né un incarico da svolgere. Esistono persino formule “premium” dove si possono simulare riunioni, ricevere compiti fittizi, inscenare conflitti tra colleghi e perfino partecipare a scioperi simbolici. In alcuni casi viene nominato un "capufficio" di fantasia che guida il gioco collettivo. Tutto è illusorio, ma l’esperienza ha un valore per chi la vive: consente di mantenere una routine giornaliera, uscire di casa e sentirsi parte della società. Secondo chi promuove questi spazi, non si tratta di inganno, ma di una forma moderna di supporto psicologico. In una cultura in cui non fare nulla è intollerabile, anche il simulacro di un’occupazione può fare la differenza nella percezione di sé. Ribadisco il mio "roba da matti" https://risparmio.tiscali.it/news/articoli/uffici-finti-cina-giovani/
Martin Inviato 24 Giugno Inviato 24 Giugno 12 ore fa, ferrocsm ha scritto: il caffè in mano e l’aria di chi ha una scadenza da rispettare. Il fake è evidente: Uno che può permettersi di stare col caffè in mano, non ha "scadenze da rispettare" che possano dirsi tali...
ferrocsm Inviato 25 Giugno Autore Inviato 25 Giugno 11 ore fa, Martin ha scritto: Il fake è evidente @Martin sinceramente io spero tu abbia ragione, perché se fosse vero allora è proprio una roba da matti. Con questa notizia pensavo di dare libero sfogo a quelli che in una qualche maniera ce l'hanno su con il "pubblico impiego" e mi sarei aspettato un " succede anche da noi negli uffici pubblici, dov'è la novità? La differenza sta solo nel fatto che noi li si paga profumatamente"
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