Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 5 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Luglio Sto leggendo questo saggio (Morti per disperazione e il futuro del capitalismo di Anne Case e Angus Deaton). Mostra un quadro degli USA ben lontano da come comunemente la rappresentiamo. Fa comprendere perché il vice di Trump, Vance, afferma che ‘The universities are the enemy’ ed il conflitto sociale in atto negli USA. (Post già pubblicato ella sezione "Letteratura") Ne consiglio la lettura, spiega fenomeni altrimenti incomprensibili sulla base di dati ed elaborazioni statistiche, una versione contemporanea de "Il suicidio. Studio di sociologia" di Émile Durkheim. Potrebbe anticipare cosa accadrà in Europa. Oltre il link di un'intervista ai due autori ed un grafico che pone una serie di interrogativi. https://www.pbs.org/newshour/show/deaths-despair-cutting-life-short-white-americans 1 2
lello64 Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 8 minuti fa, Savgal ha scritto: The universities are the enemy fenomeno straconosciuto le destre estreme hanno bisogno dell'ignoranza per vincere 1 1
Savgal Inviato 5 Luglio Autore Inviato 5 Luglio @lello64 Se hai la possibilità leggilo, vedrai i fenomeni in modo diverso. Tempo fa vidi un film, di cui purtroppo non ricordo il titolo ambientato, nell'America profonda, con un proletariato distrutto da alcool e droghe e dalla solitudine. Dinanzi alla disperazione chiunque pare ascoltarti è considerato un amico. Rattrista che in USA hanno votato colui che molto probabilmente li renderà ancora più disperati, diminuendo la spesa sociale a vantaggio della riduzione delle tasse ai benestanti. 2
RobertoBi Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio Ti consiglio di leggere il libro (American Elegy) di Vance o, in subordine, di guardare il film che è stato tratto da esso, mi pare sia su Netflix.
RobertoBi Inviato 5 Luglio Inviato 5 Luglio 5 ore fa, Savgal ha scritto: Ne consiglio la lettura, spiega fenomeni altrimenti incomprensibili sulla base di dati ed elaborazioni statistiche, una versione contemporanea de "Il suicidio. Studio di sociologia" di Émile Durkheim. Potrebbe anticipare cosa accadrà in Europa. A mio parere ci stiamo avviando a velocità rapidissima verso questa situazione, come sempre dagli USA prendiamo solo il peggio e mai i lati positivi, che fino a qualche tempo fa non erano pochi.
jedi Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio Purtroppo ,il populismo estremo porta i disperati a votare quelli che li renderanno ancora più' disperati. In questo gioca ,e non voglio fare il razzista benestante ,la bassa cultura ed istruzione che li rende succubi di questi oligarchi razzisti e sociopatici. Ma fra pochissimi mesi ,visto che è passata per il rotto della cuffia anche alla camera ,la nuova legge di bilancio ,questo rendere i ricchi veri ,ancora più' ricchi ,e le classi povere ancora di più'. Trump sta distruggendo lo stato sociale ,e questo impatterà' sulle elezioni di medio termine ,che sono ancora molto lontane. America first ,,se lo Sara' ,(e dubito) riguarderà' dolo i ceti più' abbienti ,e i disperati ,forse e dico forse cominceranno a capire che il loro voto è stato una vera sciagura.
loureediano Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio L'americano in male acque ha subito non per colpa della istruzione o meno un lavaggio del cervello di tipo religioso Se non lo meriti è giusto che tu stia senza denti perchè non hai soldi perchè non hai sfruttato quel che Dio ti ha dato. La legge che cancella buona parte dell piano sanitario di Obama e visto molto bene dai morti di fame e che non si possono curare, sentono di non meritare di essere curati. La televisione ha scoperto molto presto di come si potevano condizionare le menti La religione lo ha fatto per secoli con maggior fatica, con i mezzi di comunicazione tutto è diventato facile
cesare Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio @Savgalmolto interessante, grazie! Penso che gli USA siano al momento il più compiuto esempio di plutocrazia, ben rappresentata dall'attuale presidente per il quale nulla conta se non i soldi, e i cui giudizi di valore delle persone si basano esclusivamente sulla loro ricchezza. Una nazione con un PIL e un consumo energetico pro-capite doppio della media europea dovrebbe essere il paese del bengodi, in realtà quel PIL se lo spartiscono in massima parte un ristretto (rispetto alla popolazione totale) gruppo di super ricchi che non aspirano ad altro che ad aumentare ulteriormente ricchezze già sconfinate, a scapito di masse sempre più numerose di poveracci che tirano a stento a campare. Il problema dell'Europa è che questa classe dominante americana sa benissimo che internamente non ha più molto da raschiare, e sta manovrando per aggredire le ricchezze degli altri Paesi (finora lo ha sempre fatto con le risorse dei paesi in via di sviluppo, ora stanno puntando direttamente all'Europa). Forse però non parlerei di conflitto sociale, perché mi sembra che le classi sociali più disagiate siano totalmente sottomesse ai loro aguzzini. Hanno votato Trump, che per ringraziarli taglia la sanità pubblica e taglia le tasse ai ricchi.
audio2 Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio e te quindi pensa come dovevano essere messi quegli altri per non essere più votati e farsi preferire il donaldo. un sistema di potere marcio fino al midollo dove pur di manovrare le leve giuste hanno messo li un quasi morto, poi sostituito da una nullità assoluta. 3 1
indifd Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 6 minuti fa, audio2 ha scritto: preferire il donaldo Dopo averli provati tutti e due in sequenza con un risultato del tipo sotto riportato, ancora non ne hanno compreso cause e motivazioni evidentemente... A esser molto perfidi: se si cercano aiuti in certi libri di sociologia in voga la nebbia su queste analisi continuerà a lungo temo
cesare Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 2 minuti fa, audio2 ha scritto: come dovevano essere messi quegli altri per non essere più votati infatti, democratici e repubblicani sono solo 2 maschere che coprono la stessa faccia. Trump si è tolta la maschera e mi pare la realtà sia ora più evidente. Eppure una volta c'era Roosvelt e il sogno americano, penso che a quel tempo si cercasse veramente un benessere condiviso più o meno da tutti. Secondo voi quando è avvenuta la svolta?
Savgal Inviato 6 Luglio Autore Inviato 6 Luglio Ascoltate l'intervista di cui ho postato il link, emerge una condizione della provincia statunitense molto lontana da quella che che ci siamo fatti guardando le serie americane dell'adolescenza, penso ad "Happy days". Vien fuori un vissuto di silenziosa e solitaria disperazione che rattrista profondamente, una disperazione placata da alcool e droghe, di cui alcune disponibili con ricette mediche. Altro aspetto, che pone una serie di interrogativi, è che i morti per alcool, droghe e suicidi della working class USA bianca è nettamente superiore, a parità di condizioni, agli ispanici e ai neri.
indifd Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 9 ore fa, RobertoBi ha scritto: consiglio di leggere il libro (American Elegy) di Vance Consiglio che cadrà nel vuoto (facile stima ) Poi arrivano i fatti: a) Trump presidente per la seconda volta b) Vance vice con buone prospettive di diventarne l'erede, previsione molto difficile alla data attuale, ovvero potrebbero succedere fatti tali per cui Vance sparisca dalla scena politica USA, ma alla data attuale Vance e quello che rappresenta è una componente del movimento MAGA trumpianio al potere
Amministratori cactus_atomo Inviato 6 Luglio Amministratori Inviato 6 Luglio la cultura americana premia i vincenti, comunque vincano chi non vince è un perdent, un paria, ha forti sensi di copa frustrazione, spesso da la colpa della sua situazione a fenomeni esterni veri o immginati. e poi c'è la cultura dello sballo, si omincia con l'acoll e si finisce con il fentanyl, le dipendenze sono subdoe, alcol droga gioco, chi non si istrugge con le dipendenze ha comque bisogno di identificarsi con un vincente che lo rappresenti, è un po la logic del tifoso che dice abbiamo vinto lo scudetto uando in campo hanno giocato altri
Velvet Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio Adesso, cactus_atomo ha scritto: chi non vince è un perdent, un paria, ha forti sensi di copa frustrazione, spesso da la colpa della sua situazione a fenomeni esterni veri o immginati. e poi c'è la cultura dello sballo, si omincia con l'acoll e si finisce con il fentanyl, le dipendenze sono subdoe, alcol droga gioco, A me sembra più la descrizione di certa società giapponese. 1
mozarteum Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 15 ore fa, lello64 ha scritto: le destre estreme hanno bisogno dell'ignoranza per vincere Pero’ i pochi laureati qui dentro sembrerebbero smentire l’assunto. non tutto e’ perduto per la sx 1
cesare Inviato 6 Luglio Inviato 6 Luglio 9 minuti fa, indifd ha scritto: Vance vice con buone prospettive di diventarne l'erede, Vance è uno che ce l'ha fatta (dal suo punto di vista), gli è riuscito il salto di classe: dalla rust belt alla Casa Bianca, ora fa parte della classe dominante
Messaggi raccomandati