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Il conflitto sociale negli Stati Uniti


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mozarteum
Inviato

La statistica e’ stata portata per dimostrare che a sx vi sono piu’ laureati che a dx (in realta’ nel pd, in altre formazioni di sx no).

La mia osservazione, successiva alla battuta del primo post, e’ che la laurea non e’ garanzia certa di maggiore comprensione della politica e degli assetti di una societa’.

Peraltro, il voto universale prescinde da questo elitarismo. 
Anche se oggi i media possono influire molto sui convincimenti politici (in entrambe le direzioni aggiungerei), resto convinto che il voto sia espresso con riferimento alla personale esperienza di ogni giorno dei problemi. Se una coalizione propone una soluzione e la si vota, si potra’ cambiare idea alle successive elezioni.

Nel frattempo la Costituzione, le Magistrature, penali, amministrative e contabili, evitano le derive in ogni senso.

Inviato

i laureati qui li hai tirati fuori tu

chi ha postato la statistica era concentrato su analfabeti e semianalfabeti

Inviato

Intelligenza e istruzione mica sempre vanno di pari passo

  • Thanks 1
Inviato
19 ore fa, Savgal ha scritto:

nell'America profonda, con un proletariato distrutto da alcool e droghe e dalla solitudine.

Ho alcuni romanzi di Simenon degli anni '50 che raccontano praticamente la stessa fotografia. 

Inviato
45 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Si sommano a quelle dei 5 stelle.

Ma questa storia della laurea non mi convince.

Tutti abbiamo in famiglia dei bravi diplomati nelle piu’ disparate discipline che sono persone di normale cultura e senso civico, senza essere laureati.

Anche nel forum e non faccio ironia ce ne sono tante.

D’altra parte avere una laurea in archeologia o Architettura in cosa migliorerebbe la comprensione della politica e dei fatti istituzionali?

Beh, archeologia è (era) facoltà di lettere, studi la storia, credo sia molto utile. Le lauree tecniche, tipo medicina o ingegneria, effettivamente non danno cultura, possono al più abituare al ragionamento, meglio aver prima frequentato un buon liceo. Architettura… pitost che gnent, l’è mei pitost.

Inviato

Il saggio analizza quanto sta avvenendo negli USA, cerchiamo di restare sull'argomento del thread.

Scrivono gli autori che mentre alla fine degli anni '70 coloro che possedevano almeno una laurea breve guadagnavano in media il 40% in più di coloro con un titolo di scuola media superiore, nel 2000 la differenza era giunta ad un più 80%.

Nel 2017 l'84% dei laureati aveva un impiego, percentuale che scendeva al 68% in quelli diplomati.

Un altro aspetto è sui "morti di disperazione", per i cittadini bianchi non laureati del Kentucky passata da 37 per centomila nel 1995 a 137 nel 2015. Nello stesso periodo è cambiato ben poco per i laureati.

piergiorgio
Inviato
6 ore fa, audio2 ha scritto:

e te quindi pensa come dovevano essere messi quegli altri per non essere più votati

e farsi preferire

questa l'ho vista già da qualche altra parte ma non ricordo dove...

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

@senek65

Dove erano ambientati?

Provincia americana.  C'è additittura un Maigret ambientato,  credo Tucson, dove il commissario si sorprende di quanto bevano .

Inviato

Rilfessioni che condivido sul libro di Simenon, Maigret va dal Coroner, del 1949:

 

"Oggi stavo ascoltando una lezione sul quadro di Hopper I nottambuli e ciò che veniva detto mi ha riportato subito in mente questo libro. Infatti, la sua atmosfera è proprio quella del quadro.
Non l’ho riletto, ma ci sono delle immagini che mi sono rimaste impresse, come Maigret che per immergersi nella realtà americana e capirla va nei bar e scopre che ogni americano appartiene a un club, che dipende dal suo status sociale. Ognuno di loro vive in un modo di un’efficienza perfetta, ordinata, cristallizzata, lavora moltissimo e bene e a fine giornata va a vivere il suo momento d’evasione ben regolamentato, ordinato e cristallizzato bevendo nei bar, appartiene a un club per sentirsi parte di un gruppo, ma la realtà è che non è davvero parte di nessun gruppo, che tutta la retorica sulla comunità serve a coprire un vuoto dell’anima, un vuoto tra te e gli altri, perché in realtà quel mondo apparentemente sensato non ha senso perché non c’è l’emozione e la ricchezza dell’anima per viverlo, è come una routine perfetta di automi, non ha senso per gli automi, non c’è nessun ideale all’orizzonte a sostenerla. E’ il mondo di cui parla Calvino nel racconto “I cristalli” che cerca di ordinare il mondo e cancellare l’emozione ma così snatura il mondo, è il mondo in cui il valore dell’individuo viene definito da quanto produce, è questa classificazione da macchina che determina i rapporti sociali, in quale bar puoi andare a sfogarti nel tuo momento d’evasione, quali sono i beni che dovrai impegnarti ad acquisire. Vuol dire che stai nel bar in compagnia ma non c’è vera interazione o empatia, che vivi senza ricordarti perché vale la pena di vivere, meccanicamente, come meccanicamente vivi perfino il tuo programmato momento di evasione dalla società"

briandinazareth
Inviato
19 ore fa, mozarteum ha scritto:

a mia osservazione, successiva alla battuta del primo post, e’ che la laurea non e’ garanzia certa di maggiore comprensione della politica e degli assetti di una societa’.

 

siamo ancora alla non distinzione tra statistica e tendenze, in questo caso evidentissime, e casi singoli. dobbiamo uscire da questa ambiguità perché altrimenti arriviamo al solito: fumava 40 sigarette al giorno e non gli è venuto il tumore e a mio cugino che non ha mai fumato si.

 

19 ore fa, mozarteum ha scritto:

Anche se oggi i media possono influire molto sui convincimenti politici (in entrambe le direzioni aggiungerei), resto convinto che il voto sia espresso con riferimento alla personale esperienza di ogni giorno dei problemi.

 

questo è fattualmente falso e abbiamo una tonellata di dati a dimostrarlo. l'idea dell'elettore (o del consumetore) razionale è superata da almeno 40 anni. 

lo dimostra, ad esempio, la distribuzione geografica del voto e le motivazioni principali dello stesso. l'esperienza personale è talmente limitata che, tranne casi molto specifici (mi promettono di mettere la stazione della metro sotto casa) è totalmente falsa. 

un altro esempio tipico è quello fiscale, sul voto contro l'immigrazione ecc.

inoltre i social non spingono in tutte le direzioni in maniera simile, perché l'estrema limitatezza delle frasi e concetti tende inevitabilmente a pribilegiare il populismo. i discorsi non populisti molto difficilmente possono essere racchiusi in uno slogan o una battuta.

briandinazareth
Inviato
Il 06/07/2025 at 10:53, Savgal ha scritto:

Da quanto riportato dai servizi giornalistici la legge finanziaria imposta da Trump riduce le tasse per i redditi oltre 200.000 dollari e contestualmente taglia i servizi sanitari e sociali.

Gli autori del saggio evidenziano come nella distribuzione dei redditi siano stati avvantaggiati i laureati a discapito dei non laureati, i redditi dei primi sono costantemente aumentati, dei secondi si sono ridotti. I redditi oltre 200.000 euro sono dei professionisti e delle figure professionali di medio-alto livello delle grandi aziende, non certo dell'operaio a bassa qualificazione.

La working class che ha eletto Trump subirà i costi delle scelte, ha eletto il suo carnefice.

 

questo ha una lunga storia negli usa. 

gli enormi tagli delle tasse del periodo reagan (che tra l'altro non hanno portato crescita e non hanno diminuito l'evasione) sono stati concentrati nelle fasce più ricche della popolazione e i voti sono stati soprattutto quelli delle classi meno abbienti. 

e non è solo che molta gente non sappia fare di conto in modo anche banale come in casi simili, c'è dietro una potente spinta ideologica legata a quella cultura.

Inviato

MI ha colpito la diffusione degli oppiacei in USA.

Scrivono gli autori: "Nel 2017 gli oppioidi prescritti dai medici hanno provocato un terzo di tutti i decessi per oppioidi e un quarto dei 70.237 decessi di quell'anno. Complessivamente tale numero supera il picco annuale di decessi per Hiv, per armi da fuoco o per incidenti automobilistici, nonché il numero totale di caduti americani in Vietnam. Ed estendendo il conto all'intero periodo compreso dal 2000 al 2017, si supera il totale di caduti americani nelle due guerre mondiali"

Poco oltre "Tramontata la religione, gli oppiodi sono divenuti l'oppio dei popoli".

Inviato

@Savgalgli Stati uniti sono una società estremamente violenta: per reggere l'urto qualcosa devi fare, qualcosa devi ingerire.

Inviato

 

La lettura mi ha fatto tornare alla memoria alcuni passaggi di A. Smith.

Scriveva A. Smith ne “La ricchezza delle nazioni”: Ma l’uomo ha un bisogno, quasi costante dell’aiuto dei suoi simili, ed invano se l’aspetterebbe soltanto dalla loro benevolenza. Potrà più probabilmente riuscirci se può indirizzare il loro egoismo a suo favore, e mostrare che per loro è vantaggioso fare ciò che egli richiede. (...) Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro desinare, ma dalla considerazione del loro interesse personale. Non ci rivolgiamo alla loro umanità ma al loro egoismo, e parliamo dei loro vantaggi e mai delle nostre necessità.

In Smith appare scontato che l’egoismo fosse sempre contenuto, limitato, che il singolo fosse moralmente corretto e rispettoso delle leggi, del prossimo e della parola data. Per Smith era altresì scontato che la società fosse retta da modelli generali e schemi di comportamento, che vi fosse un complesso di aspettative comuni che regolavano i comportamenti reciproci tra le persone, una società in cui vi erano dei ruoli prescritti e generalmente rispettati benché non sempre fossero formalizzati. L’economia di mercato nella concezione di A. Smith, ampiamente condivisa nel mondo alglossassone, si fonda inoltre su convinzioni ed inclinazioni che non avevano connessione con l’esclusivo perseguimento del vantaggio individuale.

Il mercato e l’interesse individuale non garantiscono affatto l’elemento centrale di un sistema economico che mira al profitto, ossia la fiducia e il suo corrispondente giuridico della fiducia, ossia l’osservanza degli obblighi contrattuali, rispetto che oggi è garantito solo dalla forza dello Stato. L’egoismo e l’interesse del singolo condurrebbero a non rispettare gli obblighi contrattuali.

Smith riteneva la “abitudine a lavorare” fosse una delle motivazioni fondamentali del comportamento umano, al pari della disponibilità degli uomini a rinviare a lungo termine la gratificazione immediata, ossia a risparmiare e ad investire in prospettiva di ricompense non immediate, il costume dell’affidamento sulla fiducia reciproca e su altre attitudini che non sono coerenti con la massimizzazione razionale dell’utilità e del vantaggio individuale.

Le convinzioni A. Smith si fondano su una rettitudine puritana, quella dei Padri Pellegrini che fondarono gli Stati Uniti.

Nel secolo scorso E. Durkheim scriveva: "Ciò che è necessario perché l'ordine sociale regni è che maggior parte degli uomini si accontenti della propria sorte; ma ciò che è necessario perché se ne accontentino non è che posseggano più o meno, ma che siano convinti di non avere diritto ad avere di più." Per tanti Dio è morto e conseguentemente è quella rettitudine puritana si sta progressivamente dissolvendo.

 

 

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