briandinazareth Inviato 13 Luglio Inviato 13 Luglio 1 ora fa, extermination ha scritto: Tra nemici….. non finirà mai!!!! Eppure stava finendo, c'è voluto un omicidio per fermare tutto, con n gran gioia degli estremisti. Sono vicende umane, non ineluttabili.
Roberto M Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio Eppure un modo ovvio per far finire subito la tragedia umanitaria a Gaza c’è. Ed è anche l’unico. Smetterla di “fare pressioni” su Israele e farle, al contrario, su Hamas, smettere di rilanciare la sua propaganda e trattare le dichiarazioni dei suoi “ministeri” come i ciclostilati delle Brigate Rosse, ed adottare in tutto il mondo la stessa politica USA verso i pro-pal sostenitori di Hamas. E soprattutto evitare che questa banda di feroci nazi-islamisti possa controllare ancora la società civile palestinese, ad esempio con il controllo degli aiuti finanziari e umanitari. Per far capire ad Hamas che non potrà mai più restare al potere. Perche’ al contrario se quelli si illudono che, prima o poi, il mondo costringerà Israele a fermarsi e lasciarli al potere libero di ricominciare tutto da capo, non si arrenderanno mai. Siccome questo, realisticamente, non succederà mai perché Israele non puo’ permettere più un altro 7 ottobre, la soluzione migliore per far finire la tragedia di Gaza e sostenere Israele e non Hamas. Solo questo potrà convincere i capi di Hamas che la partita è persa e che non hanno nessuna chance di conservare il potere, per cui accetteranno di deporre le armi e sparire per sempre. E la tragedia di Gaza finirà all’istante.
Jazzlover Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio Interessante analisi dell'ottimo Caracciolo di Limes sui possibili sviluppi della guerra di Israele.
iBan69 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 3 ore fa, Roberto M ha scritto: E la tragedia di Gaza finirà all’istante. Nel senso che verranno fatti risuscitare donne e bambini morti e verrà ricostruita totalmente da Israele?
senek65 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 3 ore fa, Roberto M ha scritto: Smetterla di “fare pressioni” su Israele e farle, al contrario, su Hamas, Perché Hamas che sta facendo: sai di estesi bombardamenti? Di migliaia di soldati israeliani morti? A Israele non gli frega un pēnis di Hamas: gli frega di annettersi il maggior numero di territori possibiili e di cacciare più gente possibile. Fine.
gibraltar Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 3 ore fa, Roberto M ha scritto: E la tragedia di Gaza finirà all’istante. E' addirittura possibile che qualcuno creda che tu creda veramente in quello che dici. Incredibile che ci sia ancora qualcuno che ci casca!
Antoniotrevi Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 15 ore fa, appecundria ha scritto: Si chiama "pulizia etnica", è una forma di genocidio. Israele già ne ha fatta una nel 1948. Si chiama deportazione più che pulizia etnica.
UpTo11 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 12 minuti fa, Antoniotrevi ha scritto: Si chiama deportazione più che pulizia etnica. Potrei sbagliare ma a me pare li ammazzino sul posto. Magari intendi quando gli dicono andate a sud che è sicuro e poi bombardano a sud e a quel punto gli dicono andate a nord che è sicuro e stranamente bombardano pure lì e via dicendo...
Antoniotrevi Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio Adesso, UpTo11 ha scritto: Potrei sbagliare ma a me pare li ammazzino sul posto. Magari intendi quando gli dicono andate a sud che è sicuro e poi bombardano a sud e a quel punto gli dicono andate a nord che è sicuro e stranamente bombardano pure lì e via dicendo... Si ho notato, anche io .
Savgal Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio Tra i «giovani delle colline», gli ortodossi più estremisti che vogliono cacciare tutti i palestinesi: «Abbiamo il diritto di ucciderli» di Lorenzo Cremonesi Viaggio fra i coloni di Metzad, sulle colline della Cisgiordania meridionale Tra i coloni di Metzad che vogliono espellere ogni palestinese: «La forza è un diritto» COLONIA DI METZAD (CISGIORDANIA) - Il sogno principale? «Distruggere le moschee della Roccia e Al Aqsa a Gerusalemme e costruire il Terzo Tempio ebraico, dove duemila anni fa stava quello abbattuto dalle legioni romane di Tito. Così garantiremo l’avvento del Messia». E che fare nell’immediato con la popolazione palestinese di Cisgiordania e Gaza? «L’eccidio di ebrei commesso da Hamas il 7 ottobre 2023 dimostra che non c’è spazio per alcun compromesso politico. O noi, o loro. I milioni di palestinesi che stanno nella nostra patria storica vanno espulsi, devono andarsene. I fatti dimostrano che non possiamo vivere assieme nella stessa terra. Se non se ne vanno con le buone, noi abbiamo il diritto di usare la forza, anche di ucciderli tutti». Parlano proprio così i ragazzi e giovani uomini che abbiamo incontrato di fronte alla yeshivah, la scuola religiosa, e la sinagoga dell’insediamento di Metzad, sulle colline della Cisgiordania meridionale che separano la periferia della grande città araba di Hebron dalla depressione del Mar Morto. Arrivare è stato abbastanza semplice: negli ultimi 10-15 anni i governi israeliani dominati dalla destra nazionalista del Likud di Benjamin Netanyahu affiancato dal peso crescente dei partiti religiosi, hanno centuplicato lo sviluppo delle colonie ebraiche nei territori della Cisgiordania occupati sin dalla vittoria nella guerra del giugno 1967. Le colline coltivate dei palestinesi sono state parcellizzate in dedali di strade e di insediamenti ebraici difesi dalle postazioni militari. La provinciale tra Gerusalemme e Hebron è irriconoscibile rispetto ai tempi dei negoziati di Oslo nel 1993: i nuclei urbani palestinesi sono come accerchiati, isolati, tagliati fuori. E gli stessi coloni ammettono che dal 7 ottobre 2023 gli attacchi della guerriglia palestinese, o semplicemente di giovani arabi esasperati che tirano le pietre contro le auto con la targa gialla di Israele, sono quasi spariti. Oltre mille palestinesi della Cisgiordania sono stati uccisi da soldati e coloni nell’ultima ventina di mesi. «Con loro vale la legge della forza. Se spari scappano e noi dobbiamo difenderci», dice Avraham, un diciassettenne originario di Gerusalemme che vive a Metzad da tre anni e mostra le zone brulle appena devastate da un incendio causato dalle bottiglie molotov, a suo dire tirate da alcuni giovani palestinesi due giorni fa, dopo che l’esercito li aveva fatti evacuare. Si nota subito l’ambiguità della convivenza tra esercito regolare e coloni estremisti. Formalmente i militari sarebbero qui per garantire la sicurezza degli ebrei, ma anche per difendere gli arabi da eventuali soprusi. All’ordine del giorno ci sono le cronache di alcune tensioni scoppiate venerdì a nord di Ramallah, presso il villaggio arabo di Kfar Malik, tra i soldati e i «giovani delle colline» (No’ar HaGvaot in ebraico), che sono i più estremisti tra gli ortodossi determinati a scacciare tutti i palestinesi e prendere ogni lembo di terra. «Ad ora almeno 8 ragazzi ebrei sono in carcere, uno di loro è probabilmente ferito da uno sparo di un soldato mentre cercava di farlo sloggiare dalla cima della collina dove si erano arroccati», ci spiegano i portavoce dallo stato maggiore a Tel Aviv. Però vista qui direttamente sul campo la cosa appare molto più complicata. Il 22enne Ytzhak ci mostra le abitazioni abbandonate a poche centinaia di metri dai fili spinati esterni di Metzad del villaggio arabo di Jorat al Khill, che i coloni hanno già ribattezzato Kol Yakov. «Vedi? Un anno fa siamo riusciti a scacciare gli arabi che ci minacciavano. Loro vedevano cosa stava capitando a Gaza e sono andati via verso Hebron, adesso piano piano stiamo prendendo le loro case, che in realtà sono nostre da sempre per volere divino. Sta scritto sulla legge ebraica. E i soldati lasciano fare. Ovvio che chiudono un occhio e intanto con la nostra presenza noi facciamo comodo», spiega. Ytzhak viene da una famiglia religiosa di Gerusalemme, lui e il padre si sono formati agli insegnamenti di Abraham Isaac Kook, un celebre rabbino vegetariano ortodosso, che già negli anni Trenta decise di fornire un’impalcatura teologica al sionismo per lo più laico e socialista che imperava tra i padri fondatori dello Stato ebraico. Mostra le catapecchie agricole dei palestinesi distrutte, i loro campi ormai incolti, indica con allegrie le tende dei «giovani delle colline», che con mogli e figli si sono trasferiti tra vecchi ulivi e terrazzamenti centenari per fare la guardie delle terre appena «ebraizzate». E commenta: «Qui pochi di noi pensano che lo Stato di Israele sia soltanto la difesa degli ebrei contro l’antisemitismo e la risposta a Hitler. No, in verità noi siamo qui perché Dio lo vuole, questa è la terra degli ebrei, che deve comprendere anche il Libano meridionale sino a Sidone, la Siria e buona parte della Giordania». Inutile controbattere, gli studenti della scuola religiosa escono dall’aula per dargli manforte. «I palestinesi potrebbero stare benissimo in Sudan, o magari venire da voi in Italia. L’ex premier laburista Ytzhak Rabin fu un pazzo o un illuso a credere nel compromesso territoriale. Per fortuna adesso c’è ancora Netanyahu, che dopo l’attacco all’Iran è tornato più popolare che mai», dicono quasi in coro. Ma anche Netanyahu avrà pur commesso qualche errore, no? La risposta raggela: «Sì. Dopo il 7 ottobre avrebbe dovuto dire alla gente di Gaza: avete una settimana di tempo per andarvene. Dopo bombarderemo ovunque senza sosta, non resterà nessuno in vita».
Roberto M Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 1 ora fa, senek65 ha scritto: Perché Hamas che sta facendo: sai di estesi bombardamenti? Di migliaia di soldati israeliani morti? Ne sono morti più di mille dall'inizio del conflitto. Ragazzi di 18, 19 anni. Alcuni (quelli con la doppia cittadinanza) provenienti da altri paesi, potevano fregarsene ed invece hanno sentito il dovere di andare a difendere il loro paese da chi ha fatto il 7 ottobre e promette di rifarlo. Solo ieri ne sono morti 8. 1 ora fa, gibraltar ha scritto: E' addirittura possibile che qualcuno creda che tu creda veramente in quello che dici. Lo dice la logica, lo credono tutti. Una volta annientata Hamas o comunque completamente demilitarizzata, e rilasciati tutti gli ostaggi, è ovvio che il conflitto finirebbe all'istante, per quale motivo dovrebbe continuare ? Del resto prova a metterti nei panni di un israeliano che ha subito il trauma del 7 ottobre, ha visto i filmati diffusi da Hamas, ha visto (di nuovo) dei nuovi nazisti ammazzarli solo perchè ebrei, con tanto di promessa di farne altri e altri ancora di 7 ottobre fino all'annientamento totale. Come fa a permettere che quella banda di nazi-islamisti, che ora controlla tutto, possa continuare a governare li per poi ricominciare da capo ? E quale sarebbe la "tua" soluzione alternativa ? Realistica però.
senek65 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 1 minuto fa, Roberto M ha scritto: Ne sono morti più di mille dall'inizio del conflitto. Ragazzi di 18, 19 anni. Alcuni (quelli con la doppia cittadinanza) provenienti da altri paesi, potevano fregarsene ed invece hanno sentito il dovere di andare a difendere il loro paese da chi ha fatto il 7 ottobre e promette di rifarlo. Solo ieri ne sono morti 8. E quanti palestinesi, bambini compresi, hanno ammazzato? Così, per curiosità...
gibraltar Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 1 minuto fa, Roberto M ha scritto: Lo dice la logica, lo credono tutti. No, non lo credi nemmeno tu. E lo sappiamo tutti (tranne pochissimi) qua dentro. Ma continua pure, non sei troppo fastidioso. 1
senek65 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 3 minuti fa, Roberto M ha scritto: Del resto prova a metterti nei panni di un israeliano che ha subito il trauma del 7 ottobre, Doveva chedere conto al suo governo, che ha permesso, forse pure foraggiato, che ciò accadesse. Ormai gli israeliani sono impazziti, hanno perso ogni senso del limite, spalleggiati e sostenuti da USA, Europa e tutto il resto.
RobertoBi Inviato 14 Luglio Autore Inviato 14 Luglio 6 ore fa, Roberto M ha scritto: Eppure un modo ovvio per far finire subito la tragedia umanitaria a Gaza c’è. Ed è anche l’unico. Smetterla di “fare pressioni” su Israele e farle, al contrario, su Hamas, smettere di rilanciare la sua propaganda e trattare le dichiarazioni dei suoi “ministeri” come i ciclostilati delle Brigate Rosse, ed adottare in tutto il mondo la stessa politica USA verso i pro-pal sostenitori di Hamas. E soprattutto evitare che questa banda di feroci nazi-islamisti possa controllare ancora la società civile palestinese, ad esempio con il controllo degli aiuti finanziari e umanitari. Per far capire ad Hamas che non potrà mai più restare al potere. Perche’ al contrario se quelli si illudono che, prima o poi, il mondo costringerà Israele a fermarsi e lasciarli al potere libero di ricominciare tutto da capo, non si arrenderanno mai. Siccome questo, realisticamente, non succederà mai perché Israele non puo’ permettere più un altro 7 ottobre, la soluzione migliore per far finire la tragedia di Gaza e sostenere Israele e non Hamas. Solo questo potrà convincere i capi di Hamas che la partita è persa e che non hanno nessuna chance di conservare il potere, per cui accetteranno di deporre le armi e sparire per sempre. E la tragedia di Gaza finirà all’istante. qui non stiamo discutendo quello che è giusto. Partiamo da un innegabile dato di fatto: Israele ha deciso in maniera irrevocabile di fare sparire Hamas da Gaza e tre cose sono oggettivamente vere 1) Israele ha la forza e la determinazione per farlo 2) nessuno ha la forza per fermarlo 3) qualunque protesta o sanzione degli occidentali è e sarà irrilevante. a questo punto l’unico modo per fare tornare la pace a Gaza è quella che vi ha descritto Roberto. L’alternativa, che beninteso non auspico, è che, parafrasando Tacito, gli israeliani facciano di Gaza un deserto che poi chiameranno pace.
briandinazareth Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 20 minuti fa, RobertoBi ha scritto: gli israeliani facciano di Gaza un deserto che poi chiameranno pace. che poi è quello che stanno facendo, senza manco più nasconderlo, compresa la deportazione e il diritto divino di prendersi tutta quella terra (oltre a quella già "conquistata" dai coloni) appoggiati da molta parte della popolazione che vuole che si faccia in modo biblico, sono la maggioranza. l'idea che hamas sconfitta (che poi è totalmente impossibilitata a fare qualunque cosa che sia una reale minaccia) israele si fermi, mi sembra estremamente ottimista. hamas è stata foraggiata ampiamente da israele ai tempio del olp perché una buona parte di israele e adesso di questo suo governo, non ha e non avrà alcuna intenzione di accettare la palestina in qualunque forma. lo dicono e lo scrivono apertamente.
Simo Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 17 ore fa, Roberto M ha scritto: Che vergogna. C’e’ chi auspica la soluzione finale C'è chi auspica e chi pratica, vergognati te, e parecchio.. L'avvocato dei processi all'intenzione e dell'assoluzione dei già condannati.
maurodg65 Inviato 14 Luglio Inviato 14 Luglio 5 ore fa, senek65 ha scritto: Perché Hamas che sta facendo: sai di estesi bombardamenti? Di migliaia di soldati israeliani morti? Non perché non ci provino o non lo vorrebbero ma solo perché non ci riescono ed i loro attacchi sono sempre o quasi sempre bloccati, potesse Hamas cancellerebbe Israele a dalla cartina geografica e con essa tutti gli israeliani che ci vivono, il 07 ottobre non ti dice nulla?
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