Savgal Inviato 10 Luglio Autore Inviato 10 Luglio @cesare Condivido ampiamente, purtroppo Adam Smith era dichiaratamente comunista. Al pari, come notava lo stesso autore, in una situazione di mercato concorrenziale accumulare la ricchezza è difficile, i profitti devono essere reinvestiti se l'impresa deve poter continuare ad operare. Sono le situazioni in cui la concorrenza è limitata o assente che consentono l'accumulazione delle ricchezze, come osservava Warren Buffet.
briandinazareth Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio è interessante il totale disinteresse per le tassazioni aggiuntive (anche quelle occulte) sulla classe media o sui meno abbienti, con percentuali molto più elevate, e l'immediata difesa totale e acritica per un 2% su fasce della popolazione per le quali sono poca roba. non c'è logica ma una reazioni psicologica e la totale rimozione delle reali conseguenze. è una cosa abbastanza strana Adesso, Savgal ha scritto: come osservava Warren Buffet. si, però basta con i nipotini di lenin
Savgal Inviato 10 Luglio Autore Inviato 10 Luglio Le morti non erano né sono inevitabili, e sono un fenomeno che non si registra in nessun altro paese ricco in simili proporzioni. Siamo convinti che l’entità della disperazione e delle morti in America rifletta politiche e circostanze specificamente americane. L'organizzazione del sistema sanitario americano è un disastro per il danno che arreca alla salute, ma ancor di più perché sta prosciugando i mezzi di sussistenza degli americani, per arricchire ulteriormente una ricca minoranza. Le aziende farmaceutiche traggono enormi profitti dalla dipendenza dei loro pazienti e grazie a strategie di prezzo che negano alle persone comuni l’accesso a progressi medici vecchi di decenni. In altri settori dell'economia, dove il commercio e l'automazione hanno reso più vulnerabile la classe lavoratrice, le aziende e i legislatori non hanno colto l'occasione per rafforzare la rete di sicurezza al fine di minimizzare il danno. Semmai, ne hanno approfittato per sfruttare la debolezza del lavoro, riducendo i salari e redistribuendo il reddito verso l’alto, dal lavoro al capitale, e dalla gente comune all’élite. Il sistema politico, strangolato dai gruppi di pressione e dalla necessità di procurarsi ricchi finanziatori, è diventato sempre più il campo di battaglia di interessi commerciali e professionali in competizione; il Congresso, che in una democrazia meglio funzionante avrebbe tutelato gli interessi della maggioranza, li ha per lo più ignorati; la legge, che avrebbe dovuto proteggere i deboli dalla prepotenza dei forti, si è sempre più schierata a favore di questi ultimi. Lo sceriffo di Nottingham ha preso residenza a Washington, e i bravi poliziotti hanno lasciato la città. Robin Hood è introvabile. Eppure restiamo ottimisti. Abbiamo preso in considerazione l’idea di usare l’espressione «il fallimento del capitalismo» come titolo di questo libro, optando invece per «il futuro del capitalismo», un futuro che speriamo sia migliore. Crediamo che il capitalismo sia una forza immensamente potente, positiva e progressiva, purché sia al servizio delle persone e non le asservisca. Il capitalismo deve essere monitorato e meglio regolato, non essere sostituito da un’immaginaria utopia socialista in cui lo stato governa l’industria. La democrazia può raccogliere la sfida. Lo stato può fare più di quello che fa, e farlo bene, ma siamo profondamente consapevoli dei rischi e del pericolo che una presenza maggiore dello stato significhi ulteriore ricerca di posizioni di rendita e una maggiore disuguaglianza”. Molte delle riforme che abbiamo menzionato sono a favore del mercato e non contro di esso, e meriterebbero il sostegno sia della destra che della sinistra, dei fondamentalisti del mercato a destra e dei critici della disuguaglianza eccessiva a sinistra. Siamo a favore di un sistema fiscale più equo di quello attuale, ma non sosteniamo come misura prioritaria l'aumento della tassazione sui ricchi, perché non vediamo nella disuguaglianza il problema fondamentale, che è invece l’ingiustizia, poiché le grandi ricchezze sono considerate mal guadagnate in un sistema che nega a tanti una possibilità. Siamo dell'avviso che porre freno alla ricerca di posizioni di rendita e tenere sotto controllo i fenomeni predatori limiteranno l’arricchimento e le iniquità reddituali, senza costringere a imporre tasse elevate su redditi o patrimoni che generalmente si ritengono legittimamente guadagnati. La democrazia è perfettamente in grado di servire il popolo meglio di quanto non faccia ora. La democrazia americana non funziona bene, ma è tutt'altro che morta e può tornare a funzionare se le persone lo vorranno veramente, proprio come funzionò meglio nell’età progressista di un secolo fa e durante il New Deal degli anni ’30. Ai lettori che hanno resistito fino ad ora in nostra compagnia, i nostri consigli non suoneranno sorprendenti, visto che discendono per lo più da ciò che a nostro parere, come abbiamo visto, è andato storto. Ci è sembrato utile tuttavia riassumerli. Non possiamo scendere nel dettaglio delle strategie politiche, e non è né nostro scopo né nostra competenza scegliere fra le molteplici varietà di riforma sanitaria o sistemi di sicurezza sociale che sono già state ampiamente descritte da altri. Eppure speriamo che l’orrore dell’epidemia di morti, così come gli eccessi di disuguaglianza che sono stati generati dalla ricerca di posizioni di rendita e dalla redistribuzione dal basso verso l’alto, creeranno opportunità per porre in essere progetti su cui a lungo si è meditato. È arrivato il momento. (Morti per disperazione e il futuro del capitalismo di Anne Case e Angus Deaton)
audio2 Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 37 minuti fa, briandinazareth ha scritto: interessante il totale disinteresse per le tassazioni aggiuntive (anche quelle occulte) sulla classe media il disinteresse non io. 37 minuti fa, briandinazareth ha scritto: l'immediata difesa totale e acritica per un 2% su fasce della popolazione per le quali sono poca roba meno male che capisci. il 2% verrebbe semplicemente aggiunto a tutto il resto e a quasi tutti. come quando parli di aumentare le tasse di successione ma non dici quali altre andrebbero tagliate e quali spese razionalizzate per avere comunque una sufficiente copertura di gettito. tipo magari abolire l' aci così non capiterebbero più i geronimi del caso, ma nemmeno i vostri. ops. ah, trasferendo il personale dove serve e dove c'è carenza così salviamo pure capre e caproni. per questo in materia non dovreste avere nemmeno il diritto di parola.
briandinazareth Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 2 minuti fa, audio2 ha scritto: meno male che capisci. il 2% verrebbe semplicemente aggiunto a tutto il resto e a quasi tutti. leggi meglio: la proposta è pubblica e riportata nel thread. questo intendo con difesa acritica e fessa, quella fatta neppure andando a vedere di cosa si stia parlando
extermination Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio Agiatezza e benessere ci sta sfuggendo di mano!!! i 4-5 stelle, in alcune località IN, hanno triplicato i prezzi!!!!
Jack Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 3 ore fa, nullo ha scritto: non riusciamo a sistemare l'Italia, l’Europa, e adesso abbiamo la pretesa di sistemare gli Usa con idee che già qui hanno poco appeal e là non hanno prorio nessun appeal. mah... Ma non devono sistemare niente… un pó di ammuina per sinistrare un pó in libera uscita ed un pó di pennellate di verde per l’ego fall… ferito. 🤣🤣
mozarteum Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio A proposito: il super ricco Giovanni Ferrero ha appena acquisito il gruppo Kellog americano. Bravissimo. Gran Piemontese profilo basso niente bausciate molta sostanza. Peccato che la Ferrero non sia quotata in borsa. I super ricchi investono sempre la super ricchezza e dunque mettono in circolo virtuoso i capitali. per se stessi bastano un 40 milioni all’anno cifra molto lontana da quella di cui si parla in questi convegni e che si vorrebbe tassare ulteriormente 1
senek65 Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 1 ora fa, mozarteum ha scritto: per se stessi bastano un 40 milioni all’anno Anche 39 se fai un filo di economia
senek65 Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio Comunque basterebbe chiedersi come ha fatto, un super ricco, a diventare super ricco. Che non implica alcun pensiero su eventuali illegalità,ma semplicemente una riflessione. E i veri ricchi, non i mezzi pezzenti che si credono tali, lo sanno. E lo sanno bene.
briandinazareth Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 1 ora fa, mozarteum ha scritto: I super ricchi investono sempre la super ricchezza e dunque mettono in circolo virtuoso i capitali. non é così ed è dimostrato. ci sono molti studi sull'argomento e l'elevata sperequazione sociale riduce di molto questo presunto circolo virtuoso. leggi un po' di economisti liberisti e loro studi, c'è tutto, tranne il comunismo :) 1 ora fa, mozarteum ha scritto: per se stessi bastano un 40 milioni all’anno secondo me no, perché dobbiamo imporre vite piene di sacrifici e fare i conti se andare in ristorante o pizzeria? almeno almeno 60...
Questo è un messaggio popolare. RobertoBi Inviato 10 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Luglio Il punto è che i poveri meno soldi hanno meglio è per loro. Quando per qualunque motivo ne ottengono, li sprecano, si fanno truffare, si buttano in imprese fallimentari, dilapidano dietro ad amanti dalle caviglie grosse. la mia opinione è che bisognerebbe tenere il povero in una condizione di povertà, che è quella in cui si trova meglio, ma rendere questo stato dignitoso e non privo dei minimi confort che il mondo moderno provvede. Per esempio non fargli mancare il pane, l’acqua, l’assistenza sanitaria, l’istruzione obbligatoria e via dicendo. ma guai, per carità, provvedergli per esempio un’auto veloce o un vino pregiato. Guardate che disastri combinano i calciatori, tipico esempio di poveri arricchiti. 3
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 10 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Luglio Il 09/07/2025 at 11:18, Savgal ha scritto: I sette premi Nobel ricordano Per principio, il parere di sette insigniti di un premio comunista non conta! 3
Gaetanoalberto Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 3 ore fa, mozarteum ha scritto: I super ricchi investono sempre la super ricchezza e dunque mettono in circolo virtuoso i capitali. Sembro rompiballe, ma in realtà lo sono davvero, senza che questo possa toccare la mia stima verso le vittime del mio calpestio non richiesto. Se posso, osserverei che qualche inutile tomo ed alcune misure econometriche ed esperienze storiche sarebbero in estremo disaccordo con questa affermazione. Nulla assicura che le ricchezze più immani siano destinate ad investimenti "produttivi", né che la cosiddetta "mano invisibile" porti alla realizzazione dell'interesse generale. Mi limito ad osservare perché sarebbe troppo lunga, che comprare bitcoin, diventare ricchi, e ricomprare bitcoin, mutuando un espressione che spesso mi fa sorridere, non serve ad un catzo.
RobertoBi Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 2 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Mi limito ad osservare perché sarebbe troppo lunga, che comprare bitcoin, diventare ricchi, e ricomprare bitcoin, mutuando un espressione che spesso mi fa sorridere, non serve ad un catzo. chi pur non essendo ricco ha però confidenza col benessere e l’agio sa che ci sono modi immensamente più divertenti e produttivi pel commercio e pella società che comprare bitcoin.
Gaetanoalberto Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio 44 minuti fa, RobertoBi ha scritto: modi immensamente più divertenti e produttivi pel commercio e pella società Conosco: ci hanno fatto anche un noto e frequentatissimo sito ... 1
mozarteum Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio Io pensavo che fossero una tessera per sconti di un noto grande magazzino e tuttora se mi si chiede cosa sia un bitcoin non saprei cosa rispondere. Comunque i super ricchi mettono eccome i soldi in circolo. anche l’investimento finanziario e’ un mettere i soldi in circolo. Le azioni o obbligazioni di societa’ nei piu’ disparati settori dove i super ricchi investono salgono di valore. Cio’ determina un aumento del valore dell’investimento di chi si accoda, spesso importanti fondi pensione ad esempio. Un super ricco e’ ad esempio il fondo norvegese. Tassiamo pure quello? O il fondo arabo del principe saudita? Grazie ai superricchi e ai loro investimenti ci sono accelerazioni tecnologiche superlative e impensate che richiedono grandi capitali. Avete mai visitato Dubai? Qualcosa da far impallidire New York dal punto di vista urbanistico/edilizio. Si pensi alle aziende laterali di Musk ad esempio. E tanti altri esempi. Poi al di la’ della polarizzazione della ricchezza, i poveri del mondo sono aumentati o diminuiti rispetto a quando non vi erano super ricchi? Che dicono gli studi? Ho l’impressione che l’economia classica non abbia arnesi adatti alla bisogna dei nuovi tempi. L’effetto piu’ pericoloso e’ invece certamente la concentrazione dei mezzi di comunicazione ed informazione che puo’ determinare (meglio, concorrere a determinare, perche’ poi se si ha fame hai voglia a manipolare, vince il forcone) la super ricchezza.
RobertoBi Inviato 10 Luglio Inviato 10 Luglio @mozarteum come tu giustamente dici per fare la rivoluzione ci vuole la fame. Qui invece prevediamo un fatturato di 200 miliardi l’anno per il nuovo farmaco contro l’obesità. Capisci perché Hic manebimus optime?
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