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Melius Club

L'esame orale? no grazie


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Inviato

Approccio furbo: Si rimodulino i crediti in modo che sia impossibile passare senza sostenere l'esame orale. 

stefano.s
Inviato

Ha ragione Vannacci.

Inviato
4 minuti fa, Martin ha scritto:

Approccio furbo: Si rimodulino i crediti in modo che sia impossibile passare senza sostenere l'esame orale. 

Oppure scudisciate. A scelta

Inviato

Approccio estiquatzi?

Hanno fatto la loro scelta, ne avevano facoltà, non hanno violato alcun regolamento.

Datevi pace.

Sul 2 c'è Don Matteo.

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Inviato

Mio figlio che aveva già ottenuto il passaggio del turno diciamo con lo scritto  è andato a fare l'orale ma svogliato e senza studiare 

Forse il metodo attuale non va tanto bene .

Inviato

Altra idea brillante:   Lo studente scelga se passare solo sulla base dei crediti basati sul rendimento scolastico, con voto 60/100 in modalità passa-non passa, e senza possibilità di ottenere di più.

Oppure scelga di sottoporsi alle prove d'esame, con punteggio in palio di 30+30+40 (orale) 

Avremo quindi una realtà di "sessantatI" alla quale sarà attribuita la nomea di soggetti dalla minima proattività (fancazzisti)  e una realtà di soggetti  che anche con solo 61 punti figurerebbero come persone strutturate disposte a mettersi in gioco, a sfidare,  e a fidarsi di se stessi.

La società in breve penserà a collocarli nel modo più opportuno.

 

P.S. Nessun problema  per i 60-ati base, sono certo che un determinato settore produttiv ehm.. occupazionale potrà assorbirli senza problemi.

Inviato
Il 13/07/2025 at 16:55, RobertoBi ha scritto:

Al mio liceo in quarta ginnasio siamo partiti in 26, anno dopo eravamo rimasti in 14, siamo arrivati alla maturità in 17 dove ne furono bocciati 3, uno era il figlio di un famosissimo scrittore e un altro quello di uno dei maggiori industriali italiani, per dire che ci massacravano in maniera assolutamente democratica. Nessuno ha riportato danni permanenti, chi non ce l'ha fatta al classico ha frequentato con profitto e serenità altre scuole. Per me l'università dopo questi 5 anni è stata una passeggiata di salute. Tutto quello che ho studiato al liceo è stato decisivo per il mio successo professionale. 

Boh, non saprei che dirti.... le scuole medie superiori dovrebbero essere formanti, fornire gli strumenti per la comprensione, analisi e crescita...... certo, non significa il "6 politico", ma nemmeno la selezione estrema che fa perdere per strada risorse importanti.

Poi qualcuno, ce la fa, ma ce l'avrebbe fatta lo stesso da solo, come il figlio di un vecchio forumer che non ha avuto difficoltà alcuna in uno dei migliori licei nazionali.

Inviato

In sintesi, non comprendo il perché un pugno di studenti che ha rifiutato di parlare al colloquio debba addirittura determinare la revisione della legge che disciplina l'esame di stato (D. Lgs. 62/2017). Se non vi fossero stati i social a stento sgli episodi sarebbero apparse due righe in un giornale locale.

Quanto al colloquio, la docimologia e l'esperienza di insegnante mostrano come sia lo strumento di valutazione più soggetto alla discrezionalità e all'umore di coloro che valutano

Se ben ricordo D. Kahneman in "Pensieri lenti, pensieri veloci" dedica un capitolo per dimostrare quanto limitata sia l'oggettività dei colloqui nella valutazioni.

  • Melius 2
Inviato

 

LE BUONE REGOLE PER LA CONDUZIONE DI UN COLLOQUIO

 

1.      Chiarire preliminarmente il tema, l’argomento, gli scopi e gli obiettivi generali del colloquio.

2.      Partire da una domanda generale, ampia, non specifica, ma nemmeno tanto generica da disorientare, per mettere a suo agio lo studente e per evitare che un eventuale scarto tra competenza linguistica orale passiva (comprensione della domanda) e quella attiva (elaborazione della risposta), inibisca l’espressione della risposta.

3.      Ascoltare con attenzione e disposizione positiva, ma anche in modo intelligentemente critico.

4.      Evitare di assumere, sia verbalmente che con atteggiamenti gestuali e facciali, comportamenti autoritari, di dissenso netto e/o pregiudiziale verso quello che dice lo studente, anche se non si è d’accordo con quanto sostiene; evitare di dare risposte di dissenso con monosillabi o usando solo la comunicazione non verbale.

5.      Non creare pause troppo lunghe se l’allievo si blocca o ha dato risposte ambigue,  intervenire per sollecitare precisazioni, ma non utilizzando domande dirette, fortemente costrittive, che potrebbero peggiorare la situazione, ma indirette e in forma di prosecuzione del discorso avviato e offrendo agganci concettuali con integrazioni opportune.

6.      Non bloccare lo studente se compie delle divagazioni, ma dargli il tempo di accorgersi che è uscito fuori dall’argomento e di tornare sullo stesso. Se non dovesse farlo, intervenire con discrezione, per ricondurre nell’alveo il discorso avviato. Ovviamente, sempre in relazione con gli obiettivi generali della verifica, le divagazioni pertinenti possono anche essere sollecitate e valutate positivamente.

7.      Chiarire allo studente, senza mostrare segni di impazienza, gli eventuali punti della domanda che dice di non aver compreso; evitare di porre nuovamente nello stesso modo la domanda con toni di derisione.

8.      Evitare di insistere su una stessa questione  oltre un certo limite di tempo, al fine di evitare di evidenziare per alcuni la limitata padronanza dell’argomento, per altri la piena capacità di discutere su un tema ben oltre le normali richieste.

9.      Offrire il tempo necessario e condurre il colloquio in modo che da evitare che gli studenti pensino che non è stato loro concesso un tempo sufficiente per esprimere le conoscenze acquisite.

10.  Offrire in modo articolato e tempestivo informazioni di ritorno agli studenti sulle specifiche prestazioni con suggerimenti, riflessioni, approfondimenti costruttivi.

(rielaborazione da un testo di docimologia)

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato
4 minuti fa, Savgal ha scritto:

Se ben ricordo D. Kahneman in "Pensieri lenti, pensieri veloci" dedica un capitolo per dimostrare quanto limitata sia l'oggettività dei colloqui nella valutazioni.

 

si, ricordi bene, le esperimenti a lingo termine sull'efficacia di quelli di lavoro sono notevoli nel mostrarne i limiti.

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

LE BUONE REGOLE PER LA CONDUZIONE DI UN COLLOQUIO

1.      Chiarire preliminarmente il tema, l’argomento, gli scopi e gli obiettivi generali del colloquio.

2.      Partire da una domanda generale, ampia, non specifica, ma nemmeno tanto generica da disorientare, per mettere a suo agio lo studente e per evitare che un eventuale scarto tra competenza linguistica orale passiva (comprensione della domanda) e quella attiva (elaborazione della risposta), inibisca l’espressione della risposta.

3.      Ascoltare con attenzione e disposizione positiva, ma anche in modo intelligentemente critico.

4.      Evitare di assumere, sia verbalmente che con atteggiamenti gestuali e facciali, comportamenti autoritari, di dissenso netto e/o pregiudiziale verso quello che dice lo studente, anche se non si è d’accordo con quanto sostiene; evitare di dare risposte di dissenso con monosillabi o usando solo la comunicazione non verbale.

5.      Non creare pause troppo lunghe se l’allievo si blocca o ha dato risposte ambigue,  intervenire per sollecitare precisazioni, ma non utilizzando domande dirette, fortemente costrittive, che potrebbero peggiorare la situazione, ma indirette e in forma di prosecuzione del discorso avviato e offrendo agganci concettuali con integrazioni opportune.

6.      Non bloccare lo studente se compie delle divagazioni, ma dargli il tempo di accorgersi che è uscito fuori dall’argomento e di tornare sullo stesso. Se non dovesse farlo, intervenire con discrezione, per ricondurre nell’alveo il discorso avviato. Ovviamente, sempre in relazione con gli obiettivi generali della verifica, le divagazioni pertinenti possono anche essere sollecitate e valutate positivamente.

7.      Chiarire allo studente, senza mostrare segni di impazienza, gli eventuali punti della domanda che dice di non aver compreso; evitare di porre nuovamente nello stesso modo la domanda con toni di derisione.

8.      Evitare di insistere su una stessa questione  oltre un certo limite di tempo, al fine di evitare di evidenziare per alcuni la limitata padronanza dell’argomento, per altri la piena capacità di discutere su un tema ben oltre le normali richieste.

9.      Offrire il tempo necessario e condurre il colloquio in modo che da evitare che gli studenti pensino che non è stato loro concesso un tempo sufficiente per esprimere le conoscenze acquisite.

10.  Offrire in modo articolato e tempestivo informazioni di ritorno agli studenti sulle specifiche prestazioni con suggerimenti, riflessioni, approfondimenti costruttivi.

(rielaborazione da un testo di docimologia)

Eh la Madonna ! Non credo li paghino abbastanza gli insegnanti.

Inviato

Si conosce chi ha fatto l' esame orale a Bocchino?

Inviato

...ma qual è l'effettivo, pratico valore del diploma e del voto ? 

Non è che alla fine la funzione prevalente  non sia che quella del famigerato "pezzo di carta" ? 

Inviato
2 minuti fa, JureAR ha scritto:

Si conosce chi ha fatto l' esame orale a Bocchino?

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  • Thanks 1
Inviato
3 ore fa, Savgal ha scritto:

In sintesi, non comprendo il perché un pugno di studenti che ha rifiutato di parlare al colloquio debba addirittura determinare la revisione della legge che disciplina l'esame di stato (D. Lgs. 62/2017). Se non vi fossero stati i social a stento sgli episodi sarebbero apparse due righe in un giornale locale.

Quanto al colloquio, la docimologia e l'esperienza di insegnante mostrano come sia lo strumento di valutazione più soggetto alla discrezionalità e all'umore di coloro che valutano

Se ben ricordo D. Kahneman in "Pensieri lenti, pensieri veloci" dedica un capitolo per dimostrare quanto limitata sia l'oggettività dei colloqui nella valutazioni.

Infatti questo thread è letteralmente surreale.

Siamo al vilipendio o alla lesa maestà, l'informazione monopolizzata per settimane su sta minkiata. Il ministro pure. Piovono veementi "quando ero giovane io!!!" corredati di indice sollevato verso l'alto.

Quando si dice i problemi del paese... Ma 'ndo catzo volemo anna'!

Inviato

@Martin

A memoria, tranne in alcuni assunzioni nel pubblico il voto dell'esame di stato non ha alcuna rilevanza. Eppure si devono subire comportamenti che già paiono eccessivi nella seduta di laurea, che sostanzialmente è una cerimonia e non un esame. Applausi, corone d'alloro, fiori alle ragazze, spumante stappato fuori dalla scuola con coriandoli. Poi i genitori che assistono al colloquio, cosa impensabile negli anni Ottanta.

Inviato

Trombe da stadio qua a unibo stamattina, non scherzo.


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