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Melius Club

La libertà di opinione


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analogico_09
Inviato
21 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Perche’, oggi, la soluzione “a due stati” significherebbe avere al governo dell “stato” palestinese Hamas, e cioè chi ha fatto il 7 ottobre. E chi ha nel suo statuto la distruzione totale dello stato ebraico “dal fiume e al mare” e l’assassinio di tutti gli ebrei.

si passa sopra la storia a rullo compressore  lasciando solo quel su cui più  conviene credere. I sionisti estremisti e terroristi fin dagli inizi erano animati dal sentimento di pace ed amore con le popolazioni che vivevano in casa loro da secoli disposti a condividere con loro i territori occupati per i giochi di colonialismo indebiti dei soliti inglesi et compagnia cantando. Sta però di fatto che l"assassinio indiscriminato  inarrestabile, implacabile che mostra i caratteri del genocidio, il terrorismo esecrabile e massivo, di antica fata dei colonie israeliani con l' appoggio dei militari di nethanysu,  lo stanno subendo le popolazioni palestinesi in misura genocidiale.  Portare  teorie di comodo che non aderiscono alla realta' dei fatti, di fronte al reale, alla realta' dei fatti sulla quale si chiudono gli occhi diventano mezzucci retorici di nessuno valore. 

 

appecundria
Inviato
6 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Come si spiega questo palese doppio standard se non con l’antisemitismo ?

Adesso siamo al così fan tutte. 

Roberto M
Inviato
2 minuti fa, Savgal ha scritto:

Un'affermazione che potrebbe essere portata come argomento a sostegno di chi legittimamente ritiene che il governo e i servizi israeliani abbiano volutamente "sottovalutato" gli avvertimenti su ciò che poi è avvenuto il 7 ottobre

Non esiste nessuna prova, è una pura congiuntura.

Anche perché Israele è sicuramente una democrazia, ci sono perfino giornali apertamente pro-pal come Haaretz, c’è la magistratura che tiene sotto tiro il premier anche in tempo di guerra, ci sono stati soldati condannati a 20 anni di reclusione per eccesso nell’uso delle armi e tu veramente credi che più e più persone abbiano rischiato di finire all’ergastolo per una cosa di tali dimensioni ?

Siamo a livello di complottismo alla giulietto chiesa sulla CIA dietro le torri gemelle.

Ed in ogni caso nessuna persona umana poteva immaginare le proporzioni e la sadica ferocia di quel massacro.

E poi, i parapendii  a motore e la mattanza feroce di 370 ragazzini e ragazzine che stavano lì solo per ballare.

Guarda, la “comprensione” se non addirittura il sostegno palese di quel massacro e’ disgustoso, e per fortuna che la nuova amministrazione USA rende giustizia verso questo abominio.

appecundria
Inviato
19 minuti fa, Roberto M ha scritto:

la soluzione “a due stati”

Sei riuscito anche questa volta a trasformare la discussione portandola sull'argomento che ti preme di più. 

Poi dici che ti escludono dalle discussioni... abbandona questa discussione che palesemente non ti interessa e aprine una sui "due stati".

Però comincia dall'inizio che c'è un problema giuridico grosso come una montagna, come ben sai, e tu sicuramente potrai fornire un parere disinteressato. 

Inviato
7 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Stiamo parlando delle stragi fatte da Assad ed Hezbolla in Siria, ad Aleppo (500 morti) di quelle russe a Grozny e in Ucraina anche ora (oltre 1 milione di morti), dello stesso intervento USA in Iraq (200.000 morti).

Come si spiega questo palese doppio standard se non con l’antisemitismo ?

Il doppio standard lo vedi solo tu. E va bene: dammi dell'antisemita...sarò antisemita, che ci vuo fare.

Però, anche se so che non risponderai, ti torno a chiedere:

 

 - come può un servizio segreto come il Mossad essere colto alla sprovvista dall'attacco del 7 ottobre?

 - come può un servizio segreto come il Mossad, in grado di mettere esplosivo dentro ai cercapersone del nemico, sapere esattamente dove sarà il tal giorno , il tal  generale e tirargli un missile dentro l'appartamento, e non riuscire a trovare gli ostaggi nelle mani di Hamas?

 - perché non può entrare la stampa a Gaza?

 

 

appecundria
Inviato
2 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Non esiste nessuna prova, è una pura congiuntura.

Elvis è vivo.

Roberto M
Inviato
32 minuti fa, appecundria ha scritto:

A parte il fatto che mi hai appena dato del fiancheggiatore di Hamas

Assolutamente no.

Ho detto che prendi per buone le notizie che provengono da Hamas mentre consideri inaffidabili quelle che vengono dagli USA e dall'IDF.

Che è diverso.

Perche’ devi sempre stravolgere il senso di quello che è scritto ?

 

 

Inviato

@Roberto M

Al pari non vi è alcuna prova in grado di smentire inequivocabilmente che i servizi israeliani abbiano volutamente sottovalutato gli avvertimenti di ciò che poi è avvenuto il 7 ottobre.

appecundria
Inviato

Il topic è: si può essere dell'opinione che Elvis è vivo e invadere tutte le discussioni ripetendo sempre le stesse cose?

gibraltar
Inviato

Ma perché ci si ostina tanto a cercare di cavar sangue da una rapa?

analogico_09
Inviato
12 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Come si spiega questo palese doppio standard se non con l’antisemitismo ?

 Non casco nelle solite ammucchiate tutto(il)logiche svianti con pretese di negazionismo. L'antisemitismo sia con te, non c'è trippa pe' gatti. 

appecundria
Inviato
3 minuti fa, Roberto M ha scritto:

prendi per buone le notizie che provengono da Hamas mentre consideri inaffidabili quelle che vengono dagli USA e dall'IDF

Dato che sono uso a usare la mia testa e non quella del partito, io ascolto tutti ma non mi fido di nessuno.

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
1 minuto fa, gibraltar ha scritto:

Ma perché ci si ostina tanto a cercare di cavar sangue da una rapa?

Quanto hai ragione! vero pure  che talune rape amano tuttavia autodissanguarsi...  

briandinazareth
Inviato

le opinioni non sono tutte uguali:

un famoso fiancheggiatore di hamas, oltre che essere uno dei maggiori esperti sull'olocausto e sui genocidi

 

Omar Bartov, famiglia sionista, ha prestato servizio nell'IDF come soldato e ufficiale, “Insegno corsi sul genocidio da un quarto di secolo. Riesco a riconoscerlo quando ne vedo uno”. “Il continuo rifiuto di questa designazione da parte di stati, organizzazioni internazionali ed esperti legali e accademici causerà danni ingenti non solo alla popolazione di Gaza e di Israele, ma anche al sistema di diritto internazionale istituito sulla scia degli orrori dell'Olocausto, concepito per impedire che tali atrocità si ripetano. Rappresenta una minaccia alle fondamenta stesse dell'ordine morale da cui tutti dipendiamo.”

 

Questo il passaggio centrale del saggio di Omer Bartov: “La maggior parte degli studiosi del genocidio è cauta nell'applicare questo termine agli eventi contemporanei, proprio a causa della tendenza, fin da quando fu coniato dall'avvocato ebreo-polacco Raphael Lemkin nel 1944, ad attribuirlo a qualsiasi caso di massacro o disumanità. Anzi, alcuni sostengono che la categorizzazione dovrebbe essere completamente abbandonata, perché spesso serve più a esprimere indignazione che a identificare un crimine specifico. Tuttavia, come ha riconosciuto Lemkin, e come le Nazioni Unite hanno successivamente concordato, è fondamentale poter distinguere il tentativo di distruggere un determinato gruppo di persone da altri crimini di diritto internazionale, come i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità. Questo perché, mentre altri crimini comportano l'uccisione indiscriminata o deliberata di civili come individui, il genocidio denota l'uccisione di persone in quanto membri di un gruppo, finalizzata a distruggere irreparabilmente il gruppo stesso, impedendogli di ricostituirsi come entità politica, sociale o culturale. E, come ha segnalato la comunità internazionale adottando la convenzione, è dovere di tutti gli Stati firmatari impedire tale tentativo, fare tutto il possibile per fermarlo mentre è in corso e successivamente punire coloro che sono stati coinvolti in questo crimine dei crimini, anche se commesso all'interno dei confini di uno Stato sovrano.”

 

I numeri delle distruzioni a Gaza sono accreditati da un’inchiesta del giornale israeliano Haaretz che l’A. riporta: “Si stima che 174.000 edifici siano stati distrutti o danneggiati, pari al 70% di tutte le strutture della Striscia. Finora, secondo le autorità sanitarie di Gaza, sono state uccise più di 58.000 persone, inclusi oltre 17.000 bambini, che rappresentano quasi un terzo del numero totale delle vittime. Più di 870 di questi bambini avevano meno di un anno. Più di 2.000 famiglie sono state spazzate via, hanno affermato le autorità sanitarie. Inoltre, 5.600 famiglie contano ora un solo sopravvissuto. Si ritiene che almeno 10.000 persone siano ancora sepolte sotto le macerie delle loro case. Oltre 138.000 persone sono rimaste ferite e mutilate. Gaza ora vanta la triste distinzione di avere il più alto numero di bambini amputati pro capite al mondo. Un'intera generazione di bambini, sottoposti a continui attacchi militari, alla perdita dei genitori e a malnutrizione cronica, subirà gravi ripercussioni fisiche e mentali per il resto della propria vita. Un numero imprecisato di altre migliaia di persone affette da malattie croniche ha avuto scarso accesso alle cure ospedaliere. L'orrore di ciò che sta accadendo a Gaza viene ancora descritto dalla maggior parte degli osservatori come guerra. Ma si tratta di un termine improprio. Nell'ultimo anno, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) non hanno combattuto contro un corpo militare organizzato. La versione di Hamas che ha pianificato e portato a termine gli attacchi del 7 ottobre è stata annientata, sebbene il gruppo, indebolito, continui a combattere le forze israeliane e mantenga il controllo sulla popolazione nelle aree non controllate dall'esercito israeliano.”

E sulla scorta di questa analisi lo studioso “riconosce quello che vede” e cioè che l’IDF è impegnato principalmente in un'operazione di demolizione e pulizia etnica e cita l’ex capo di gabinetto e ministro della Difesa di Netanyahu, Moshe Yaalon, per il tentativo di sgomberare la parte settentrionale di Gaza dalla sua popolazione. “Dopo la rottura del cessate il fuoco da parte di Israele il 18 marzo, le Forze di Difesa Israeliane hanno messo in atto un piano ampiamente pubblicizzato per concentrare l'intera popolazione di Gaza in un quarto del territorio, suddiviso in tre zone: Gaza City, i campi profughi centrali e la costa di Mawasi, all'estremità sud-occidentale della Striscia. Utilizzando un gran numero di bulldozer e di enormi bombe aeree fornite dagli Stati Uniti, l'esercito sembra stia cercando di demolire ogni struttura rimanente e di stabilire il controllo sugli altri tre quarti del territorio. Ciò è facilitato anche da un piano che fornisce – a intermittenza – rifornimenti di aiuti limitati presso alcuni punti di distribuzione sorvegliati dall'esercito israeliano, attirando la popolazione verso sud. Molti abitanti di Gaza vengono uccisi nel disperato tentativo di procurarsi cibo e la crisi della fame si aggrava.”

 

aldofranci
Inviato

Soave testa gloriosa, la c.d. propaganda di Hamas deve essere talmente efficace che ha intortato un'intera Commissione Europea e i ministri affari esteri della UE e oltre.

Che l'altro giorno in una dichiarazione congiunta hanno messo nero su bianco TUTTO, un documento che non ha precedenti nella storia dei rapporti con Israele, con la richiesta di piantarla all'istante.

Quindi con sta storia che è tutta una montatura della propaganda di Hamas siete rimasti quei due tre scemi del villaggio e come tali venite trattati.

  • Melius 1
appecundria
Inviato
10 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

Gaza ora vanta la triste distinzione di avere il più alto numero di bambini amputati pro capite al mondo.

Elvis è vivo.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@Roberto M da quando demolire un sicurezza è sinonimo di bombardare indiscriminatamente un territorio senZa badare a chi lo abita? Allora anche Putin sta mettendo in sicurezza l'Ucraina e pure Hamas voleva mettere in sicurezza Israele. 

Ospite
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