La libertà di opinione

[Paolo 62]

Se non si danno una calmata israeliani e palestinesi la vedo dura. Voglio sperare che da entrambe le parti ci siano persone ragionevoli che la pace la vogliono ma temo che prevalgano i guerrafondai da entrambi gli schieramenti.

[garmax1]

2 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Se non si danno una calmata israeliani e palestinesi la vedo dura. Voglio sperare che da entrambe le parti ci siano persone ragionevoli che la pace la vogliono ma temo che prevalgano i guerrafondai da entrambi gli schieramenti.

Mi pare evidente che da una parte le persone che dovrebbero ragionare l'hanno ormai persa la ragione. 

Capisco essere equidistanti dalle due parti ma mi pare ridicolo questo mettere sullo stesso piano le violenze anche verbali 

[Supertramp]

17 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Se non si danno una calmata israeliani e palestinesi

 

Eh sì, questi palestinesi devono smetterla di interporsi fra le bombe e il suolo... 🙈

[Paolo 62]

@Supertramp Il problema attualmente è Hamas e più in generale il terrorismo arabo-palestinese che impedisce la pacifica convivenza di israele e Palestina.

[JureAR]

37 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

e più in generale il terrorismo arabo-palestinese che impedisce la pacifica convivenza di israele e Palestina.

In effetti il terrorismo suddetto da quasi due anni è in prima pagina, ad ogni attacco Israele risponde in maniera mirata e senza vittime collaterali oltre a provvedere ai bisogni minimi della popolazione palestinese  e ad assicurare un benessere diffuso.

[Paolo 62]

@JureAR Sappiamo benissimo che non è così.

[CarloCa]

Se per secoli li abbiamo tenuti lontani ci sarà una ragione la mia opinione è perché sono pericolosi.

[Savgal]

 

 

La lettera di 34 ex ambasciatori a Meloni: «Riconosca lo Stato di Palestina. E sospenda ogni cooperazione militare con Israele»

 

Sono 34 ex ambasciatori che hanno ricoperto incarichi molto delicati al servizio della Repubblica in diverse stagioni. Ecco perché il loro appello alla Presidente del Consiglio ha un importante significato politico. I diplomatici chiedono a Giorgia Meloni di riconoscere lo Stato di Palestina e, inoltre, di adottare subito alcune misure concrete. Per esempio, interrompere ogni collaborazione militare con Israele. Tra i firmatari, qui elencati in ordine alfabetico, figurano Pasquale Ferrara, che ha appena lasciato l'incarico di direttore generale per gli Affari politici e di Sicurezza alla Farnesina; Piero Benassi, che tra l'altro, è stato consigliere diplomatico di Giuseppe Conte quando era a Palazzo Chigi; Rocco Cangelosi, già consigliere del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; Ferdinando Nelli Feroci, tra l'altro, ex Commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria; Pasquale Quito Terracciano, già ambasciatore a Madrid, Londra e Mosca; Alberto Bradanini, ambasciatore a Pechino e a Teheran; Stefano Stefanini, anche lui consigliere di Giorgio Napolitano e rappresentante italiano alla Nato; Antonio Armellini, figura storica della diplomazia italiana, con una carriera iniziata come consigliere di Aldo Moro. 

§§§ 

Lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei ministri, On. Giorgia Meloni

Signora Presidente del Consiglio,

ci sono momenti nella storia in cui non sono più possibili ambiguità né collocazioni intermedie. Questo momento è giunto per Gaza. Ormai da molti mesi non ci sono più giustificazioni possibili o argomentazioni convincenti sulla condotta delle operazioni militari israeliane a Gaza. 

Gli esecrabili attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 non hanno più alcuna relazione, né quantitativa né qualitativa, con l’orrore perpetrato nella Striscia da Israele nei confronti della stragrande maggioranza di civili inermi, che non ha nulla a che vedere con il diritto di Israele all’autodifesa e che non è affatto improprio qualificare in termini di pulizia etnica, mentre la Corte Internazionale di Giustizia esamina gli estremi del genocidio.
Le flagranti violazioni dei diritti umani e della dignità delle persone, che non risparmiano bambini, donne, anziani, ammalati, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra, la costante inosservanza della legalità internazionale e del diritto umanitario - di cui il governo israeliano, come avviene per tutti i governi, dovrà rispondere - minano le stesse fondamenta della comunità internazionale e cancellano conquiste etiche maturate in decenni di consuetudini internazionali.

Le inaccettabili restrizioni per l’accesso umanitario a Gaza, la riduzione a livelli minimi inaccettabili, senza reali alternative, delle attività delle organizzazioni internazionali a favore di una sedicente fondazione umanitaria, stanno provocando migliaia di nuove vittime innocenti, che si aggiungono alle decine di migliaia già provocate dai massicci e indiscriminati bombardamenti israeliani in tutta la Striscia. 

In questi mesi abbiamo assistito a incessanti spostamenti forzati di popolazione da una parte all’altra della Striscia senza che ci fossero delle reali zone di protezione internazionale. Tutto ciò è avvenuto mentre tutte le infrastrutture di Gaza, necessarie anche solo alla sopravvivenza della popolazione, sono state sistematicamente distrutte, a cominciare dagli ospedali, per continuare con le scuole, le università, gli stessi campi profughi.

Dinanzi a tutto ciò, non servono più le dichiarazioni, pur necessarie, come quella firmata da 30 Ministri degli Esteri (ed una Commissaria UE) lo scorso 21 luglio, a cui l’Italia meritoriamente si è unita. Servono gesti politico-diplomatici concreti ed efficaci.

Dinanzi al ripetersi di eccidi e massacri di civili, chiediamo al Governo di adottare comportamenti conseguenti, in particolare i seguenti:

1. sospendere ogni rapporto e cooperazione, di qualunque natura, nel settore militare e della difesa con Israele;

2. sostenere in sede UE ogni iniziativa che preveda sanzioni individuali (restrizioni agli spostamenti internazionali e congelamento delle attività economico-finanziare e dei patrimoni) nei confronti dei Ministri israeliani - come Smotrich e Ben G’vir - che incoraggiano e appoggiano il moltiplicarsi degli insediamenti illegali e le violenze dei coloni in Cisgiordania;

3. unirsi al consenso europeo per la sospensione temporanea dell’Accordo di associazione tra Israele e l’Unione Europea.

L’iniziativa da assumere con urgenza, di altissimo significato politico e tutt’altro che meramente simbolica, è l’immediato riconoscimento nazionale dello Stato di Palestina, in vista della Conferenza internazionale sull’attuazione della soluzione e due Stati. Chiediamo al governo di ripensarci. Questa decisione confermerebbe che da parte italiana la prospettiva di «due popoli, due Stati» non è solo uno slogan privo di senso compiuto e di qualunque credibilità, ma che si tratta di un percorso negoziale da riprendere immediatamente. 

Le relazioni con Israele devono essere strettamente condizionate a questa prospettiva. L’eventuale annessione in tutto o in parte dei Territori palestinesi, ad esempio, dovrebbe comportare la radicale revisione delle relazioni diplomatiche con Israele.

Signora Presidente del Consiglio, i lunghi anni spesi nel servizio diplomatico, tenendo fede alla causa della pace e del dialogo, nello spirito dell’articolo 11 della Costituzione repubblicana, ci hanno spinto a rivolgerle questo appello, non potendo rimanere in silenzio ed inerti dinanzi alla sistematica negazione in atto da parte del governo israeliano di tutto quello in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo svolto la professione diplomatica.

Firmatari in ordine alfabetico:

Aldo Amati

Antonio Armellini

Marco Baccin

Piero Benassi 

Mario Boffo 

Alberto Bradanini

Giovanni Brauzzi

Rocco Cangelosi

Ino Cassini

Rosanna Coniglio

Antonio D’Andria

Anna Della Croce

Roberto Di Leo

Pasquale Ferrara

Giovanni Ferrero

Giovanni Germano

Luca Giansanti

Aldo Mantovani

Maurizio Melani

Andrea Meloni

Elio Menzione

Laura Mirachian

Enrico Nardi

Ferdinando Nelli Feroci

Claudio Pacifico

Angelo Persiani

Michelangelo Pipan

Cristina Ravaglia

Lucio Alberto Savoia

Stefano Starace Janfolla

Stefano Stefanini

Pasquale Quito Terracciano

Carlo Trezza

Gianfranco Varvesi

 

[Savgal]

Su argomenti dubbi spesso ci si avvale della "auctoritas", al suo prestigio a sostegno di una causa.

Gli ambasciatori dovrebbero essere considerate delle autorità in ordine di ciò che avviene negli altri paesi, avendo quale obiettivo prioritario la difesa degli interessi del proprio paese.

Quanto espresso dagli ambasciatori di cui sopra hanno molto più peso dei miei argomenti.

[Supertramp]

3 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

@Supertramp Il problema attualmente è Hamas e più in generale il terrorismo arabo-palestinese che impedisce la pacifica convivenza di israele e Palestina.

 

Tra un po' non ci saranno più palestinesi da combattere.

Grazie al terrorismo nazisionista.

[Roberto M]

6 ore fa, Savgal ha scritto:

Sono 34 ex ambasciatori

Per 34 ambasciatori ce ne sono altri 134, di ambasciatori veri, che sostengono il contrario.

Questa mania di “arruolare alla causa” personaggi “ex” vecchie glorie in cerca di notorietà ha stancato.

Ed anche questo riconoscimento, per come proposto da Macron, sarebbe inattuabile perché passa attraverso la riconsegna di tutti gli ostaggi e la completa smilitarizzazione di Hamas che, ovviamente, non accetta.

5 ore fa, Savgal ha scritto:

Su argomenti dubbi spesso ci si avvale della "auctoritas"

Dovresti allora sentire “l’auctoritas” di tutti gli ambasciatori in carica, e non di ex arruolati alla causa.

E comunque queste sono decisioni politiche non delegabili, il CDX, grazie a dio, ha sposati una linea atlantista vicina all’America e non all’Iran.

Fin quando c’è Hamas al potere, e non lo vuole mollare, tutte queste discussioni addirittura sul riconoscimento di uno stato terrorista non fanno che allontanare la pace e incoraggiano Hamas a massacrare ancora più civili palestinesi, che usano regolarmente come scudi umani, perché per loro rimanere al potere equivale ad ever vinto.

E questo dopo il 7 ottobre Israele NON lo permetterà mai.

Giustamente.

E siccome nessuno, ne’ Macron ne’ tantomeno la Meloni ha il potere di legare le mani dietro la schiena ad Israele, che combatte per la sua sopravvivenza, neanche questo ipotetico riconoscimento potrebbe cambiare nulla.

La verità è che l’odio ideologico verso Israele e quello atavico verso gli ebrei in generale non permette di valutare con il giusto raziocinio questa vicenda.

[Plot]

Se fossi un cittadino israeliano ed avessi la possibilita' di uscire dal paese di provenienza non sarei tanto entusiasta nel far sapere da dove vengo.

[appecundria]

7 ore fa, Roberto M ha scritto:

La verità è

È arrivato Aristotele.

[permar]

8 ore fa, Roberto M ha scritto:

Per 34 ambasciatori ce ne sono altri 134, di ambasciatori veri, che sostengono il contrario.

 

Prima di sparare sciocchezze del genere dovresti elencare i nomi dei 134. Non resisti e' piu' forte di te, fatti guardare il fegato ti sta ingrossando troppo

[Jarvis]

Anche le posizioni moderate imbevute nella tradizione ebraica come quella di Amos Goldberg sono tutte contrarie all'operato di Israele.

È genocidio, l'intenzione è genocidiaria, è espressa e documentata. Il numero di morti non è ai livelli degli Hutu in Ruanda ma non è il dato quantitativo che possa cinicamente essere utile.

Quindi @Roberto M ti consiglio di smetterla di far l'avvocato di causa persa. Nessuno, ripeto nessuna persona raziocinante e un minimo buona ( basilari valori di rispetto della vita umana) può giustificare l'operato, la reazione sconsiderata e criminane di Israele all'attacco di Hamas. Non è una guerra, non è legittima difesa!

Ma quindi chi sono coloro che difendono Israele o che agiscono nel governo israeliano in questo modo. Sono persone non diverse da un barbuto dell'isis che con un coltellaccio stacca la testa di un infedele. Anzi peggio perché non si sporcano le mani ma fanno sparare dai militari sulla povera gente inerme in coda per il cibo. Quindi sì,  questa è davvero la peggiore umanità che conosco sulla faccia della terra.

Non considerano come persone i palestinesi e considerano se stessi eletti con promessa di una terra. Stupidaggini da creduloneria vetero testamentaria che mischiate ad una potenza militare ed economica danno gli esiti che vediamo.

 

 

[Roberto M]

10 ore fa, Plot ha scritto:

Se fossi un cittadino israeliano ed avessi la possibilita' di uscire dal paese di provenienza non sarei tanto entusiasta nel far sapere da dove vengo.

Certamente, sono d’accordo.

Questo significa che c’è un antisemitismo dilagante, come se non peggio del 1939.

Perche nel 1939 l’antisemitismo riguardava solo la Germania Nazista, I suoi alleati palestinesi, l’Italia fascista e la Russia comunista.

Oggi purtroppo, grazie anche alla immigrazione incontrollata e ai miliardi di finanziamenti del Qatar e degli altri paesi islamici ai fratelli musulmani, all’ONU corrotta e alle fake news spalmate a piene mani dai bot russi e palestinesi, l’antisemitismo ha ampiamente superato il livello di guardia.

Urgono denunce, denunce e denunce, che grazie a dio la magistratura ancora funziona.

E tolleranza zero verso questo razzismo schifoso.

[Roberto M]

18 minuti fa, Jarvis ha scritto:

Quindi @Roberto M ti consiglio di smetterla di far l'avvocato di causa persa

Dipende di quale causa parli.

Se intendi quella contro l’antisemitismo e la propaganda pro pal hai ragione, la causa è’ persa da un pezzo.

Pero’ (e questo mi rattrista molto) questo singnifica che è persa anche la pietà verso i palestinesi innocenti, ostaggio di Hamas, che ci andranno di mezzo.

Perche il sostegno internazionale all’antisemitismo pro Hamas (cioè le pressioni su Israele a interrompere “unilateralmente” la guerra contro Hamas o, peggio, il riconoscimento dello stato terrorista) non fanno altro che rafforzare la sua determinazione a colpire sempre più forte fino a quando l’obiettivo della totale eliminazione degli autori del 7 ottobre non sarà raggiunto.

E con il sostegno degli USA, incrollabile, hanno già dimostrato di poterlo agevolmente raggiungere.

Quindi mi chiedo il perché di questo perverso sostegno alla presunta “resistenza”, Che non fa che provocare morti, mentre invece la resa di Hamas porterebbe alla pace domattina.

[Jarvis]

17 minuti fa, Roberto M ha scritto:

eliminazione degli autori del 7 ottobre non sarà raggiunto.

 

L'eliminazione degli autori avrebbe potuto avvenire col tanto decantato ( da te) mossad. Avrebbero con pazienza dovuto impegnarsi per combattere un' organizzazione politica/ di resistenza per alcuni, terrorista per altri.

Ma non con le porcherie che hanno fatto ossia buttando bombe a caso sulla testa della gente e radendo al suolo la striscia con un numero sproporzionato di mezzi e di decessi in rapporto all'azione di Hamas!

E ciò che è stato fatto è la prima ragione di recrudescenza antisemita. Israele è il peggior nemico degli ebrei onesti che vivono in giro per il mondo.