senek65 Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 11 minuti fa, dec ha scritto: Che c'entrano le valanghe adesso? Si parlava d'altro. Si, ciao....
dec Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 11 minuti fa, senek65 ha scritto: Si, ciao.... Ciao cosa? Da quando il semplice alpinismo o lo sci (per una valanga si muore anche sulle piste) sono sport estremi? E inoltre, dispiace molto anche a me quando i soccorritori ci lasciano le penne ma quelli sono professionisti esperti, non li costringe nessuno. Perchè incolpare chi, in difficoltà, ricorre al soccorso? E' una cosa senza senso... Comunque fa nulla, signorilmente ricambio il saluto.
cesare Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio @dec guarda, e’ inutile insistere, qui tutti esperti di soccorso alpino , anche se probabilmente, da come scrivono, mettono piede in montagna forse giusto per andare a mangiare la polenta al rifugio. 1
senek65 Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 19 minuti fa, cesare ha scritto: @dec guarda, e’ inutile insistere, qui tutti esperti di soccorso alpino , anche se probabilmente, da come scrivono, mettono piede in montagna forse giusto per andare a mangiare la polenta al rifugio. In montagna vado da 40 anni. Non stiamo parlando di chi va in montagna normalmente e con assennatezza, nemmeno di chi fa ferrate e vie alpinistiche come dio comanda. Si parla di persone che o fanno cose "estreme" o gente che ignora allarmi o avvisi, si avventura dove non dovrebbe perché non adeguatamente preparati ecc ecc. Personalmente mi da molto da fare che quegli eroi silenziosi del soccorso alpino, debbano rischiare la vita per chi fa certe cose. A te sta bene, ottimo. A me no.
cesare Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio @senek65 i commenti del soccorso alpino li lascerei fare al soccorso alpino, perché quella frase stereotipata è quella classica degli hater da social con cui si giustificano dei commenti odiosi successivi. Io mi riferisco al biker del titolo, dove e’ bastato il termine “influencer” per scatenare il branco. Quello era una guida alpina di MTB, un libero professionista che campava organizzando viaggi (in tutto il mondo) ed escursioni (ma a leggere qui, aveva lasciato il posto da impiegato per fare cazzate e la bella vita). I rischi che correva lui in bici sono dello stesso ordine di grandezza che corrono alpinisti e scialpinisti, ed era parte della comunità locale: di sicuro chi l’ha recuperato lo conosceva benissimo. Come già scritto da altri, sono proprio quel tipo di figure che fanno parte del soccorso alpino (molti sono volontari) e non esitano a rischiare la pelle per cercare di salvare chi e’ in difficoltà, perché sanno bene che e’ possibile che si trovino loro dall’altra parte, prima o poi. Nel caso in questione poi non e’ stato necessario nessun soccorso, hanno recuperato la salma il giorno dopo quando le condizioni meteo lo hanno permesso. 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 19 Luglio Amministratori Inviato 19 Luglio @mozarteum aa leggere i fatti di cronaca pare più pericoloso andare in discoteca che fare sport estremi.
Panurge Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio Qui negli ultimi mesi ne hanno recuperate tre di salme, ma non influencer o cultori dell'estremo, gente normale, discretamente esperta, ma sentieri difficili e sfortuna. Pure io stamattina ho fatto una "scorciatoia" che era bella dritta, solo il divano è sicuro, salvo terremoti e fughe di gas. 1
Blec Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 28 minuti fa, cesare ha scritto: @senek65 i commenti del soccorso alpino li lascerei fare al soccorso alpino, perché quella frase stereotipata è quella classica degli hater da social con cui si giustificano dei commenti odiosi successivi. Io mi riferisco al biker del titolo, dove e’ bastato il termine “influencer” per scatenare il branco. Quello era una guida alpina di MTB, un libero professionista che campava organizzando viaggi (in tutto il mondo) ed escursioni (ma a leggere qui, aveva lasciato il posto da impiegato per fare cazzate e la bella vita). I rischi che correva lui in bici sono dello stesso ordine di grandezza che corrono alpinisti e scialpinisti, ed era parte della comunità locale: di sicuro chi l’ha recuperato lo conosceva benissimo. Come già scritto da altri, sono proprio quel tipo di figure che fanno parte del soccorso alpino (molti sono volontari) e non esitano a rischiare la pelle per cercare di salvare chi e’ in difficoltà, perché sanno bene che e’ possibile che si trovino loro dall’altra parte, prima o poi. Nel caso in questione poi non e’ stato necessario nessun soccorso, hanno recuperato la salma il giorno dopo quando le condizioni meteo lo hanno permesso. A queste coordinate geografiche non è esattamente così , parlo per esperienze personali vissute , nella mia zona di fruibilità. I soccorritori sono si professionisti , ma non rischiano la propria incolumità , per salvare la vita. Fanno quello che umanamente è possibile. Ma non si "ammazzano" per salvare il prossimo. Neppure sarebbe deolontogicamente corretto.
grisulea Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio Il 18/07/2025 at 15:02, Dufay ha scritto: Ma non sarebbe meglio proibire certe cose? Proibire di andare in bici? Forse non ti rendi conto di quanto sia pericoloso andarci per strada. 1
audio2 Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio su certi percorsi si. nelle dolomiti lo hanno fatto anni e anni fa, per esempio. poi ok, le montagne sono grandi e se proibisci da una parte vanno altrove. ma non è che non si sappia dove in genere avvengono più incidenti.
Dufay Inviato 19 Luglio Autore Inviato 19 Luglio 1 minuto fa, grisulea ha scritto: Proibire di andare in bici? Forse non ti rendi conto di quanto sia pericoloso andarci per strada. Andare in giro sui cocuzzoli delle montagne buttandosi a capofitto sfidando la morte È normale?
audio2 Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio per esempio in bici non puoi andare in tangenziale altro esempio, avrete sentito dei morti annegati nei fiumi. in veneto la balneazione fluviale di base è proibita ovunque, tranne alcune aree specifiche. poi ci vanno lo stesso e succede il patatrac. cioè, da proibire tutto a mettere regole ci sono tante vie di mezzo
grisulea Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 1 minuto fa, Dufay ha scritto: È normale? Hai mai visto Mountain of hell? Guarda ad esempio quello del 2025, fino a 100 km ora su ghiacciaio e sassi smossi. Per loro è normale, probabilmente meno rischioso per loro di certi che vedo su strade ad alto scorrimento su bici con ruote da 1 cm e camion che li svolazzano con lo spostamento d'aria. Senza arrivare all'estremo hai provato qualcosa del genere?
Dufay Inviato 19 Luglio Autore Inviato 19 Luglio 15 minuti fa, grisulea ha scritto: Hai mai visto Mountain of hell? Guarda ad esempio quello del 2025, fino a 100 km ora su ghiacciaio e sassi smossi. Per loro è normale, probabilmente meno rischioso per loro di certi che vedo su strade ad alto scorrimento su bici con ruote da 1 cm e camion che li svolazzano con lo spostamento d'aria. Senza arrivare all'estremo hai provato qualcosa del genere? Mi pare siano gare di mountain bike un po' estreme ma gare che fanno in tanti su un percorso stabilito. Questi prendono da soli o in due o in tre la bicicletta in spalla salgono e si buttano giù dove uno allenato ed esperto faticherebbe a scendere a piedi.
grisulea Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 15 minuti fa, Dufay ha scritto: Mi pare siano gare di mountain bike un po' estreme ma gare che fanno in tanti su un percorso stabilito. Questi prendono da soli o in due o in tre la bicicletta in spalla salgono e si buttano giù dove uno allenato ed esperto faticherebbe a scendere a piedi. D'accordo ma si rischia molto anche per strada. Certo non lo farei per pubblicare un video.
senek65 Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio 8 ore fa, cesare ha scritto: perché quella frase stereotipata è quella classica degli hater da social con cui si giustificano dei commenti odiosi successivi Davvero? 7 ore fa, Dufay ha scritto: in due o in tre la bicicletta in spalla salgono e si buttano giù dove uno allenato ed esperto faticherebbe a scendere a piedi. Eh ma va bene così...
permar Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Comunque si chiama sport estremo e quindi e' possibile che qualcuno ci lasci le penne, ma non mi scandalizzerei piu' di tanto. Il problema e' che molti professionisti, guardando certi video, sono imitati da giovani improvvisati. Ma il rischio nello sport c'e' sempre, bisogna conoscere i propri limiti. Imitare un ciclista o uno sciatore professionista che in discesa supera i 100 kmh e' semplicemente follia. Scendere con una normale mtb su un percorso downhill e' da deficienti, improvvisarsi piloti di rally con una panda elaborata e' da galera; poi vi e' mai capitato di essere sorpassati dal Valentino Rossi di turno su una strada provinciale trafficata e piena di curve? Il mondo e' pieno di idioti che mettono a rischio la propria vita e quella degli altri 1
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