claravox Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio "Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno "ALTRI"..." 1
bost Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio ...col senno di poi,mi son sempre chiesto ( da profano, eh) : dopo quello che è successo a Falcone, andare a trovare REGOLARMENTE ( mi sembra di ricordare che era una prassi) la madre alla propria abitazione...
esoteria Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio Ripensando a quei tragici eventi, vi siete mai chiesti come mai con tutto quel tritolo morirono solo i giudici con la scorta? Passi per Capaci dove magari l'autostrada in quell'orario era poco trafficata quindi fu una casualità che nessun'altro mezzo venisse coinvolto nell'esplosione, ma in centro città come fu possibile? Nessuno affacciato ai balconi (guardate quanti ce ne sono solo nel palazzo in foto), nessuno che saliva o scendeva da tutte quelle auto che si vedono in sosta, nessuno in transito nemmeno in bicicletta, nessuno per strada nemmeno a pisciare il cane... boh 1
gibraltar Inviato 19 Luglio Inviato 19 Luglio Per molti anni c'è stata, sulla facciata del tribunale in C.so di Porta Vittoria a Milano, una gigantografia di Falcone e Borsellino. Tutte le volte che mi capitava di passarci davanti, alzavo gli occhi dal finestrino del tram n. 27 e il pensiero che mi sovveniva, triste e sconsolato, era lo stesso: "siete morti invano". Ora poi che mi tocca sentire un "ministro" della Giustizia che in un'intervista, parlando della riforma della Giustizia, ne declama le lodi affermando "la riforma realizza il sogno di Berlusconi", beh... l'amarezza per quelle morti è ancora più forte. 1
claravox Inviato 19 Luglio Autore Inviato 19 Luglio Onore a degli Uomini che con coraggio cercavano giustizia, oggi persone così sono soltanto un miraggio...
Moderatori paolosances Inviato 19 Luglio Moderatori Inviato 19 Luglio @esoteria La zona è molto tranquilla,per di più era una domenica pomeriggio di Luglio.
Questo è un messaggio popolare. maverick Inviato 19 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Luglio la zona dove abita un vicino parente del più importante magistrato italiano non può essere una zona tranquilla e da lasciare scoperta. Mai. Se non per una precisa volontà di lasciare il magistrato al suo destino. Adesso un politico italiano, con appena appena un ruolo significativo, ma con infiniti meno rischi di un giudice super-esposto come era Borsellino, ha una - due camionette dei carabinieri h 24 - 7gg su 7, 30 telecamere nel giro di 3 chilometri e quant'altro. È evidente che molti elementi dello stato, dai colleghi magistrati, a molti politici e comunque uomini delle istituzioni non hanno fatto nulla per evitare quello che tutti sapevano. Viltà? Collusione ? Probabilmente tutte e due. La risposta e i nomi dei colpevoli non si sapranno mai; io comunque i discorsi e i video con le interviste di Falcone e Borsellino li renderei obbligatori nei programmi scolastici, altro che altre putt..te che si insegnano e che non servono a nessuno. E l'essere entrato nelle stanze dove hanno vissuto per un paio di mesi i due eroi, all'isola dell'Asinara, assaporandone anche per solo pochi minuti il clima, e calpestando i medesimi gradini, che ancora parlano, è uno dei ricordi più emozionanti e incancellabili della mia vita. 3
loureediano Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Sono stati sacrificati o meglio massacrati perché scomodi alla mafia politica. Erano arrivati a capire cose che non si dovevano sapere Si possono toccare i mafiosi senza problemi, ma guai a toccare i politici.
claravox Inviato 20 Luglio Autore Inviato 20 Luglio 20 Luglio 1969 - L'Apollo 11 si posa sulla Luna. Neil Armstrong e Buzz Aldrin diventano i primi esseri umani a camminare sulla sua superficie. Questo è un piccolo passo per [un] uomo, un balzo da gigante per l’umanità.” Questa è forse la frase più iconica che riguarda il primo atterraggio dell’umanità sulla Luna. http://www.braidense.it/file/uomo_sulla_luna.pdf
andpi65 Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Domanda: Quanti di Voi sanno nome e cognome di quelli morti in Via D'Amelio o a Capaci che celebrate ogni anno?
andpi65 Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Se manco sapite chi suono, cu minchia ci celebraste a fare! Direbbe un amico
gibraltar Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio Io no, lo confesso. Immagino tu intenda i membri della scorta.
andpi65 Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio State celebrando una cosa che non vi appartiene allora ! Un rito solamente, tipo la ricorrenza della festa di morti ! Vado dico due parole e lascio un'offerta.
andpi65 Inviato 20 Luglio Inviato 20 Luglio La domanda resta aperta: Quanti dei democratici che sono convinti di salvare il mondo in questo forum conoscono i nomi di quelli morti a Capaci o in Via D'amelio? Quanti pensano di aver fatto più di loro? Al netto di quelli , che giocano in un'altro campionato ( secondo loro ), che per dirle si inventano un avatar e pensano che non lo veda nessuno..pateci 1
Questo è un messaggio popolare. permar Inviato 21 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Luglio @andpi65 fammi capire, non posso andare a commemorare la strage alla stazione di Bologna come antifascista, perche' non conosco il nome delle 85 vittime? O quella di via d'Amelio perche' non ricordo il nome degli agenti della scorta? 2 1
gibraltar Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio 10 ore fa, andpi65 ha scritto: State celebrando una cosa che non vi appartiene allora ! Un rito solamente, tipo la ricorrenza della festa di morti ! Vado dico due parole e lascio un'offerta. E cosa si dovrebbe fare?
andpi65 Inviato 21 Luglio Inviato 21 Luglio Quel tragico pomeriggio estivo Paolo Borsellino é sotto la casa della madre, quando un’auto carica di tritolo parcheggiata in via D’Amelio a Palermo viene fatta esplodere, causando la morte del magistrato e dei cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. ( almeno adesso ne sapete i nomi) Luciano Traina, fratello dell’agente di scorta morto nell’attentato: «Questo è un giorno che dovrebbe essere dedicato solo ai familiari. Le passerelle non ci interessano – aggiunge -Quel giorno arrivai in questa strada mezz’ora dopo l’esplosione. Ho riconosciuto mio fratello dalla gamba spezzata e dalla scarpa che indossava». “Io ho sempre accettato più che il rischio, la condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, a un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro”. Paolo Borsellino ( parole pronunciate una manciata di giorni prima della strage di Via D’Amelio e che credo, anzi ne ho la certezza, siano state pensate , dopo la strage di Capaci, anche da chi gli faceva da scorta)
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