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Melius Club

Goethe e il Viaggio in Italia


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Inviato

Il vero nord allora è Biella e provincie limitrofe. Ieri alla radio l'ultima classifica dei posti dove si risparmia di più le vede tutte ai primi posti. E' quella la visione della vita che si contrappone all'epicureismo del sud. Nel caso uno sopravviva avere qualcosina da parte.

mozarteum
Inviato

Per continuare a non spendere

appecundria
Inviato
7 ore fa, mozarteum ha scritto:

Alfa ed Omega direi.


"o sei stato folle fin qui o lo sei adesso"

Inviato
4 ore fa, samana ha scritto:

tempo. Piu’ per costrizione che per volonta’ voluta.

Appunto. Forse la virtù sta nel mezzo, infatti tra Puglia e Lombardia ho scelto le Marche. Per me, oggi, emigrare al nord é un suicidio. 

ascoltoebasta
Inviato
7 ore fa, LeoCleo ha scritto:

Il mio primo anno in Puglia, da milanese, ribollivo di rabbia: oggi non avrei il minimo problema ad adeguarmi. 

Credo sia una questione di personalità,di modo di intendere il vivere e il relazionarsi,siam differenti senza necessariamente esser migliori o peggiori,io ho vissuto 10 mesi a Marsala e non è tipo di vita e società che fan per me,io,a differenza tua,ribollirei ancora oggi,io e mia moglie  a breve ci trasferiremo nel quasi estremo Nord della Lombardia,vicino alle montagne e ai laghi che tanto amiamo,abbiam già testato la vita sociale e il vantaggio non indifferente di qualche storica amicizia umanamente rilevante han contribuito non poco nella scelta.

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, Dufay ha scritto:

Ragazzi mi dispiace ma io vi posso solo mostrare un piede gonfio al lido di Volano

Volete vedere?

Potrei anche aggiungere qualche citazione da Duilio Pizzocchi.

Più in là non arrivo

Scendi al lido nazioni che ti offro uno sguazzone.

.

4 ore fa, samana ha scritto:

Eppure ne conosco non pochi, del Sud, che vi si sono trasferiti e che ci abitano da lungo tempo. Piu’ per costrizione che per volonta’ voluta.

@Gaetanoalberto l'ha fatto per il gorgonzola e il clima. Più per il secondo a dire il vero.

Gaetanoalberto
Inviato
10 ore fa, Panurge ha scritto:

Per fortuna c'è molto oltre al mare.

Se sei capace di vederlo. Ma da come scrivi immagino di no.

Inviato

Vorrei fare una piccola considerazione ringraziando di cuore gli amici che si sono profusi in consigli musicali e anche  chi dubitato della nostra perizia nautica. Ho scritto "due donne" in barca et voilà è scattato un riflesso pavloviano  tutto maschile e magari anche una risatina di superiorità sotto i baffi.  Non è stato colto il bello della nostra libertà  senza costrizioni, consigli, suggerimenti e neanche le indicazioni del gps...

Il disordine a volte è indispensabile per fare ordine. 

Anche gli ascolti musicali erano random e andavano dalla musica classica a diversi altri brani che ci passavano per la testa: quando ci divertivamo a saltare sulle onde, per esempio, cantavamo a squarciagola con Battisti " Sì viaggiare".

Ora non so se questo post sia o no in tema ma vorrebbe sottolineare l'importanza dell'ordine e del disordine. Sono entrambe condizioni di vita indispensabili: la mia amica tra qualche giorno tornerà al suo lavoro estremamente delicato e preciso. E' un chirurgo molto apprezzato, esperto in ricostruzioni a seguito gravissimi incidenti: ustioni, bombe, terremoti, eccetera. Lavora prevalentemente in Svizzera ma anche, al bisogno, ha operato a New York ed Haiti. La sua più grande gioia è  quella di aver ricostruito un caso disperato di cui nessuno se la sentiva di occuparsi. Ora il ragazzo che all'epoca dell'incidente aveva 28 anni è sposato e ha due figli.  Anche lei è sposata e ha due figlie.  Quando scende al sud si ricarica, pilota senza problemi la sua barca da 150CV che tiene qui, ha fatto più  volte il giro delle Eolie e soprattutto ama l'allegro disordine e il rilassato stile di vita che è molto diverso da quello della calvinista Ginevra. Per lei e anche per me  queste giornate in libertà sono un vero balsamo spirituale. 

 

 

 

 

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

le differenze culturali legate al clima, più precisamente dalla possibilità di soppravvivenza senza dipendere troppo dagli altri fuori dalla cerchia familiare, hanno plasmato la cultura e la genetica in modo profondissimo, così come la morale sessuale, i ruoli di genere e tante altre cose.

 

la cosa notevole è che sentiamo ancora l'eco di queste cose lontanissime nel tempo, anche se affievolita.


c'è l'ovvia differenza del vivere dove fa molto freddo oppure dove le risorse sono più facili da reperire, oppure le caratteristiche delle culture del grano, che possono essere gestite da gruppi familiari allargati o quelle del riso, dove la collaborazione deve essere molto più estesa perché nessuna famiglia da sola potrebbe. 


le differenze genetiche evidenti e ormai conosciute (ad esempio tra alcuni popoli asiatici e gli europei o gli africani in alcuni geni specifici che favoriscono la collaborazione o il "free ride")) rimangono, anche se sbiadiscono con la mescolanza, ma quelle culturali profonde sembra abbiano una persistenza anche maggiore.


e sono differenze così profonde da resistere alla cultura eesposta, alla religione e alle condizioni contingenti anche quando variano molto. il mediterraneo è un esempio perfetto. 

ho sempre trovato affascinante questa continuità durata per millenni, acnhe quando le coindizioni iniziali sono cambiate.

con i mass media, la televisione innanzitutto, si è già molto affievolita, e oggi con la grande mobilità e la comunicazione istantanea e le migrazioni (pensate quella dal sud al nord italia) tanto è scomparso. ma nei luoghi quaolcosa rimane ancora





 

Inviato
21 ore fa, mozarteum ha scritto:

l disordine e’ la sua placenta. Vi nasce l’amicizia, l’amore, la comprensione della imperfezione anche quando questa degenera nell’andazzo

Vero, perche' ci prende in contropiede.

Al Nord siamo troppo abituati alle etichette, alla catagolazioni, all'abitudine di una vita programmata a realizzarti materialmente, da quando ci laviamo i denti fino a coricarci, una vita piu' morta che viva, fatta di azioni sempre uguali, di meccanicita',ove l'io impera rispetto al noi.

Il noi esiste solo nelle riunioni di condominio in quanto  costretti ad avere interessi comuni, o nelle riunioni aziendali dove la squadra e' in funzione solo e unicamente a realizzare obiettivi economici. Ordine ma senza anima.

Ma poi basta una cenetta......e le due estremita' magicamente si incontrano.

 

 

  

gibraltar
Inviato
7 ore fa, briandinazareth ha scritto:

le differenze genetiche evidenti e ormai conosciute (ad esempio tra alcuni popoli asiatici e gli europei o gli africani in alcuni geni specifici che favoriscono la collaborazione o il "free ride"))

differenze genetiche addirittura?!

Occhio, che da qui a passare a "aveva ragione zio Adolfo, allora, quando diceva che siamo geneticamente diversi" è un sospiro... :classic_biggrin:

briandinazareth
Inviato
1 ora fa, gibraltar ha scritto:

differenze genetiche addirittura?!

Occhio, che da qui a passare a "aveva ragione zio Adolfo, allora, quando diceva che siamo geneticamente diversi" è un sospiro... :classic_biggrin:

 

Esistono differenze genetiche, il che non significa che avesse ragione Adolfo 😂

 

Una delle più note ed evidenti è su una variante legata alla dopamina legata anche, ma non solo, ai comportamenti antisociali (e straordinariamente sovra rappresentata nei criminali).l, molto rara in molte popolazioni asiatiche, ma non voglio fare deragliare il thread, magari ne apro uno nuovo


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