andpi65 Inviato 22 Luglio Inviato 22 Luglio 26 minuti fa, RobertoBi ha scritto: Mi spiego meglio: per motivi difficili da spiegare (o troppo facili da spiegare) in Italia si usano meno oppioidi rispetto ad altri paesi. La vita di un malato terminale di tumore può essere veramente terribile e insopportabile Non era esattamente questo il caso tipo a cui facevo riferimento. Ho avuto un familiare che faceva morfina per una replica ossea di un K , ma si aggrappava alla vita ogni giorno. I casi tipo che dicevo sono quelli di persone con patologie degenerative lente ma che ne compromettono gravemente la qualità della vita . Ma è un terreno scivoloso , che è anche la ragione per cui non si è mai legiferato in questo campo, da noi. Io sarei comunque favorevole a lasciare determinazione, legale, a chi li vive.
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 22 Luglio Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Luglio Solo passando attraverso le vicende umane, che sono personali e variegate, si comprende che esprimere un'opinione sempre valida è impossibile. Spesso sono i familiari a trattenere in vita chi soffre, una forma di amore che tuttavia può avere sfumature di involontario egoismo. Certi di una lucida volontà che si può accertare con le dovute cautele, la legge per il fine vita sarebbe un passo di civiltà 5 1
what Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio 12 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Spesso sono i familiari a trattenere in vita chi soffre, una forma di amore che tuttavia può avere sfumature di involontario egoismo Verissimo,hai colto in pieno e spesso è così.In base a questo però ci si aspetta che la Medicina ponga un limite a questa forma di egoismo intervenendo e dissuadendo su alcune decisioni da parte dei familiari.La lettera scritta dal Professore Cappello ne è l' esempio,seppur tardiva. 1 1
LeoCleo Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio 17 ore fa, RobertoBi ha scritto: rendere accettabile la vita Qua sta il nocciolo della questione: non è lo Stato né nessun altro a dover decidere cosa sia "vita". Per me oggi la vita è solo autosufficienza, un domani potrei lentamente cambiare idea, ma dovrò essere sempre e solo io a valutarlo. 1 1
loureediano Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio Il problema nasce quando un avvocato che sostiene pure di essere in gamba dice una fesseria grossa come una casa. Ma quale complessità Mica si deve per forza dare l'incarico allo stato di ammazzarti Basta fare una legge semplicissima Io da maggiorenne posso disporre della mia vita come voglio e credo. Se desidero morire, a prescindere dal mio stato di salute fisico, posso farlo in strutture attrezzate fatte da chi ci vuole guadagnare o da associazioni di volontari che aiutano chi vuole farla finita a farlo senza buttarsi sotto un treno, che come sapete non è bello. 1
LeoCleo Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio 1 minuto fa, loureediano ha scritto: Se desidero morire, a prescindere dal mio stato di salute fisico, Anche psichico? Mi molla la fidanzata, non passo l'esame di analisi2 per cui ho studiato 4 mesi di fila, ho distrutto la macchina di papà presa di nascosto... entro in una cabina del suicidio stile Futurama e la faccio finita? Qualche paletto deve esserci.
loureediano Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio Perché? Meglio buttarsi sotto un treno o da un ponte o impiccarsi o....... A me se uno vuole farla finita perché lo ha lasciato la fidanzata non mi turba affatto se vuole farla finita, fatti suoi. Lui della sua vita può farne ciò che vuole. Perché devi mettergli dei paletti? Si dicono paletti e non paletto, perché al numero dei paletti non c'è fine ed allora si che si complica
LeoCleo Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio 44 minuti fa, loureediano ha scritto: A me se uno vuole farla finita perché lo ha lasciato la fidanzata non mi turba affatto Mi considero già sufficientemente cinico e distaccato, ma credo ci siano ampi margini di miglioramento. Che però non voglio raggiungere.
gibraltar Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio @loureediano la fai un po' troppo semplice, così riduci la cosa a una macchietta.
appecundria Inviato 23 Luglio Autore Inviato 23 Luglio Teniamoci sui pazienti del genere di Laura, altrimenti finisce a "Elvis è vivo".
Moderatori paolosances Inviato 23 Luglio Moderatori Inviato 23 Luglio 42 minuti fa, appecundria ha scritto: altrimenti finisce a "Elvis è vivo". Posso smentire,ne lessi della sua dipartita sul giornale il 16 Agosto 1977durante un volo per Londra.
Supertramp Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio 24 minuti fa, paolosances ha scritto: Posso smentire,ne lessi della sua dipartita sul giornale il 16 Agosto 1977durante un volo per Londra. Vatte a fida' della stampa... 🤣 Hanno scritto una balla! È deceduto il 16, quindi è apparso solo sui giornali del 17. C'avevano la sfera?
Gaetanoalberto Inviato 23 Luglio Inviato 23 Luglio É vero che lo Stato etico o peggio confessionale non sono auspicabili, tuttavia non credo sia sbagliato il principio generale di tutela della vita come bene più alto.
Moderatori paolosances Inviato 23 Luglio Moderatori Inviato 23 Luglio @Supertramp No,era un quotidiano con edizione pomeridiana.
Andrea1971 Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Legiferare bene, questo il problema... Nel regno unito hanno fatto dei veri e propri "capolavori" come il triste caso della povera Indy Gregory, ma ci sono stati altri precedenti simili: Charlie Gard (2017) Alfie Evans (2018)
Supertramp Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Il 23/07/2025 at 11:12, paolosances ha scritto: @Supertramp No,era un quotidiano con edizione pomeridiana. Era una battuta la mia. Credevo avessi semplicemente sbagliato data. 😄
simpson Inviato 24 Luglio Inviato 24 Luglio Il 23/7/2025 at 11:08, Gaetanoalberto ha scritto: É vero che lo Stato etico o peggio confessionale non sono auspicabili, tuttavia non credo sia sbagliato il principio generale di tutela della vita come bene più alto. La questione sta tutta qui. La Chiesa, negando l'aborto e ogni possibilità di suicidio, fa solo il suo lavoro, non potrebbe essere altrimenti. Anche lo stato, che nasce per promuovere, difendere, realizzare la vita dei suoi cittadini, si trova giustamente in imbarazzo. Io sono per la libertà di scelta, ma non posso condannare chi non lo è. E questo anche se, personalmente, ho visto mia madre invocare la morte quotidianamente per tanti anni. Sono arrivato al punto di augurargliela, come atto d'amore, e quando, dopo trentasette anni di tetraplegia a causa di un tuffo in piscina, il suo corpo ha detto basta, ho dovuto provare sollievo, essere felice perchè sapevo che finalmente non soffriva più (sono due anni domani). 2
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