Questo è un messaggio popolare. Luca44 Inviato 2 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Agosto Ricordo fin da adolescente l'evoluzione dell'utilizzo dei vari materiali nei cavi, man mano e ancor prima delle grande diffusione di geometrie particolari ( piattine di varia impedenza e poi tra i primi intrecciati i Kimber Cable in generale , oltre agli Straight Wire di potenza con invece tante coppie parallele ) , si è passati dal rame comune ai vari tipi a purezza maggiore e al monocristallino, poi man mano anche l'argento iniziò a farsi strada. Poco dopo ci fu ( dopo una marca, mi pare Isoda, che utilizzava per i suoi cavi addirittura un mix di conduttori in materiali differenti) il boom travolgente dei cavi in carbonio, se non avevi il tuo bel Van Den Hul in carbonio potevi buttare tutto al macero e anche nei mix non era raro, la stessa VDH realizzava cavi parte in carbonio e parte in rame. Intanto la vecchia scuola che sosteneva i conduttori in rame monofilare o comunque a grossi trefoli, lottava contro quella più moderna dei cavi in litz di diametro tanto fine da sfidare le dimensioni di un capello con aggiunta di eso-costruttori giapponesi che squalificavano qualsiasi materiale se con meno di 30 anni di invecchiamento ( credo che i primi furti di rame filare siano iniziati così...ì) . Quando la sbornia del carbonio era ormai in netto calo i dielettrici iniziarono a sfidarsi, non che mancassero già dielettrici differenti dai materiali più comuni, ad esempio la Monster già ne faceva largo uso, ma Teflon e schiume di polipropilene o persino il caro e vecchio cotone spazzarono via il demon... Ehm , volevo dire il PVC, additato come reo di ogni male per colpa della sua piezoelettricità e bandito da qualsiasi impianto audio ai limiti della decenza! Infine arrivò il Kapton . Intanto l'affermarsi del bi-wiring e poi del bi-amping e via a salire ( con innegabili motivazioni e vantaggi) aveva moltiplicato i cavi a dismisura, creando turbillon di cambi, scambi, acquisti dall'estero, vendite, prove riflessive ma anche compulsive , alla ricerca del giusto mix per il proprio impianto. In contemporanea anche il tipo di collegamento ogni tanto riceveva qualche nuovo input, non solo con la diffusione degli XLR e qualche Speakon ma anche con la messa a punto di connessioni differenti dalle più comuni e relative terminazioni proprietarie ( oltre ad avere l'eredità dei connettori DIN sempre presenti in alcuni marchi), il tutto farcito da spinotti che promettevano il Nirvana audiofilo ad ogni piccola novità introdotta, ad ogni placcatura innovativa o al contrario rimossa con ignominia e pubblico ludibrio. Qualcuno presentava "scatolotti" con all'interno un piccolo condensatore, una piccola induttanza e una resistenza e tanti costruttori, annusando l'affare, si ingegnavano a mettere scatolotti ovunque , anche se non di rado con dentro...Nulla ! Ma come si dice "è il pensiero che conta "! Non paghi i costruttori arrivavano a mettere in commercio cavi per trasmissioni radio di ogni genere, ovviamente appositamente imbellettati e adeguatamente terminati, cavi in tubo di rame dalla flessibilità pari al miglior travertino romano o al granito sardo, e tanto per smentire ogni possibile attinenza tra bel suono e conduttività, pure cavi in alluminio ( e non a costi popolari...) anch'essi a volte semplicemente presi in prestito dalla produzione per radioamatori e guai allora a non avere i cavi tutti rigorosamente in alluminio, da quelli di alimentazione in poi. Invidiosi dei tubi di rame sottratti agli impianti idraulici alcuni arrivarono ad usare conduttori liquidi, con qualche problemino di incontinenza in caso di rottura delle acque... Gli schermi pure avevano avuto le loro belle guerre di religione : schermo si/schermo no/schermo mai / sc(h)emo chi ci crede... E poi basta la calza, no la calza no. Ma vuoi mettere il foglio ? Sì ma foglio di alluminio o di rame o meglio entrambi ? E il piombo no ? Ma il Mu-Metal , il Mu-Metal che fai ? Qualche genio infine decise di ricorrere a schermi polarizzati , in definitiva una cosa scientificamente sensata e soprattutto una cosa che con una piletta potesse giustificare un aumento smodato del costo ( anche questa cosa sensata , almeno per il produttore...) Non parliamo poi del presente, con la proliferazione dei materiali esotici, dei tentativi di ottenere la superconduzione a temperature non da zero assoluto e... Beh però ci siamo divertiti, in definitiva siamo tutti un po' audiofili...del cavo ! 5
jackreacher Inviato 3 Agosto Inviato 3 Agosto @Luca44 mi pare che ti sei dimenticato di menzionare il dielettrico in seta 1
Luca44 Inviato 3 Agosto Autore Inviato 3 Agosto @jackreacher @corrado Avete ragione, segno per la prossima volta, ho pure dimenticato le schermature in grafite che ebbero la loro epopea quando il grafene ancora non si conosceva.
Messaggi raccomandati