Vai al contenuto
Melius Club

Mediaworld Saturn unieuro alla Cina evviva


Messaggi raccomandati

Inviato

comunque non è che all' estero uno si sbatte per andare avanti a pane, cicoria e lavori

di falegnameria; diciamo pure che qua metti anche che uno ha voglia ma ce la mettono

tutta ma proprio tutta per fartela passare

  • Melius 1
Inviato
21 minuti fa, campaz ha scritto:

a un certo punto invece che investire i nostri cari padroni hanno preferito tirare i remi in barca e godersi l’eredità. Eravamo fra i migliori costruttori del mondo, tiravamo su dighe come se non avessimo mai fatto altro, alla Milano del fare abbiamo preferito la Milano da bere

il boom economico è stato un periodo fortunato di durata, in prospettiva storica, trascurabile. Era frutto di una società cresciuta in modo selettivo e tenuta a freno per venti e passa anni di regime.  Dopo la liberazione, con un paese da ricostruire e i freni mollati quella società ha dato il meglio di se ma, come dicevo in altro thread, forse memore delle restrizioni e vessazioni ha commesso l'errore di rinunciare alla selezione per entrare un un periodo di "todos caballeros" che abbiamo già cominciato a pagare. E come se non bastasse, la demografia sta erodendo le fondamenta. 

Inviato

Lo sarà sicuramente diventato quando l'hai intravista, ma fino agli anni '70 è stata l'unica multinazionale privata degna di questo nome che avevamo, peraltro cresciuta e sviluppatasi solo ed esclusivamente sulla base della superiorità complessiva dei propri prodotti. 

La successiva involuzione è appunto testimonianza di quanto lo stato messo a dirigere un'azienda con mentalità degna di un romanzo di Dostojevsky possa far danni.

Discopersempre2
Inviato
48 minuti fa, audio2 ha scritto:

comunque non è che all' estero uno si sbatte per andare avanti a pane, cicoria e lavori

di falegnameria; diciamo pure che qua metti anche che uno ha voglia ma ce la mettono

tutta ma proprio tutta per fartela passare

Da scolpire nella pietra:classic_dry:.

Inviato
40 minuti fa, Velvet ha scritto:

ma fino agli anni '70 è stata l'unica multinazionale privata degna di questo nome che avevamo, peraltro cresciuta e sviluppatasi solo ed esclusivamente sulla base della superiorità complessiva dei propri prodotti. 

Avevamo altri gioielli assoluti, ad esempio Telettra, con un patrimonio di conoscenze e di tecnologie invidiato dai concorrenti e una qualità dei prodotti (e qui non parlo per sentito dire) ineguagliata.  Non facendo prodotti consumer era meno conosciuta. 

extermination
Inviato

Anche no a tutto sto disfattismo e visione pessimistica del futuro! Chiaro che l’esistenza in questo mondo sta diventando sempre più complicata ma le sfide future non si risolvono di certo menandosi sui testiculi ma avendo fiducia nelle proprie capacità e possibilità di successo! Eccheccavolo va bene che noi siam vecchi ..ma lo vogliamo dare un messaggio positivo ai nostri fiovani?!

  • Melius 1
Inviato
30 minuti fa, Martin ha scritto:

ad esempio Telettra


cosa hai tirato fuori… con Italtel doveva diventare il faro delle telecomunicazioni italiane, invece fu scambiata per il classico piatto di lenticchie. Non ricordo chi fu il genio, non ricordo la giustificazione adottata, ricordo che ero tanto giovane…

Inviato

"Negli anni '80 si profila la possibilità di realizzare il polo italiano del settore facendo confluire Telettra e Italtel (guidata da Marisa Bellisario) in una nuova società chiamata Telit. Problemi di natura politica però impediscono la nascita di questa società e nel 1990 la FIAT decide infine la vendita della Telettra alla multinazionale francese Alcatel, che assorbe tutte le attività e di fatto cancella il marchio storico."

.

Fonte Wikipedia 

Io non la conoscevo ma leggere "problemi di natura politica" mi crea acidità di stomaco :classic_ninja:

Inviato

Gli attori sono gli stessi di Olivetti: Fiat e la politica. Che poi all'epoca la seconda era il burattino della prima. 

  • Melius 1
Inviato
Il 3/8/2025 at 23:14, Gaspyd ha scritto:

"problemi di natura politica"

Romiti non voleva la Belisario, che rieteneva troppo indipendente dagli azionisti. (e Stet sottobanco concordava) avevano quindi trovato un'intesa sui nomi di Randi AD proposto da Stet e Pileri  presidente proposto da Fiat.   Craxi prese come un affronto personale il no alla Belisario. Per accontentare lui e il governo, Prodi  batté sul tavolo il pugno da presidente IRI rimettendo il nome on gioco. Nel frattempo era già cominciato il mercato delle vacche per le cariche non apicali, il sottobosco della politica iniziavaa pascolare nel sottobosco dell'organigramma. Al che in Fiat si ruppero i c.glioni e Agnelli vendette tutto ai Francesi di Alcatel. 

In IRI non  la presero benissimo, al punto che congelarono i contratti n essere non solo con Telettra, ma con tutte le aziende del gruppo Alcatel. 

Quel che è accaduto pochi anni dopo con la privatizzazione di Telecom -quella dei famosi "capitani coraggiosi" - dà l'idea dell'acume gestionale che avrebbe deciso il futuro di Telit qualora fosse venuta alla luce. 

  • Thanks 2
Inviato
Il 3/8/2025 at 19:28, Martin ha scritto:

La storia della "politica cattiva" è vera fino ad un certo punto.

Invece è vera, per Telettra come per Olivetti (la fondazione oggi mette a disposizione molti documenti interessantissimi per capire le dinamiche aziendali ma soprattutto le dinamiche esterne all'azienda nell'era post-Adriano).

Ma più che cattiva si tratta di politica stupida, avida, ignorante.

Politica italiana insomma.

Dall'altro lato della barricata c'era l'economia con Fiat/Mediobanca a rappresentare un regno dentro alla repubblica. Non si muoveva foglia da nessuna parte senza che Cuccia e Agnelli avessero il loro tornaconto.

E quasi sempre il loro tornaconto venivano prima degli interessi del paese o delle aziende coinvolte.

  • Melius 1
Inviato

@Velvet Per Telettra molto più che per Olivetti, l'azienda (che conosco piuttosto bene) non si è mai ridotta a carrettone simil-parastatale gonfio di parassiti, aveva una linea di prodotti e di ricerca che costituivano il riferimento del settore, e non ha mai avuto bisogno di piazzare apparecchi di m.rda a poste e ferrovie per sopravvivere.  

Continuo a ritenere che Olivetti si sia ammazzata prevalentemente per suo merito.

Inviato
Il 03/08/2025 at 23:14, Gaspyd ha scritto:

Io non la conoscevo ma leggere "problemi di natura politica" mi crea acidità di stomaco :classic_ninja:

Non ti preoccupare, oggi c’è “olio di ricino” a volontà. 🙂

Inviato
58 minuti fa, Martin ha scritto:

non si è mai ridotta a

Hanno ridotto. Fino agli anni 70 non aveva bisogno di simili cose. 

Anzi, neanche negli 80 considerando che le principali compagnie petrolifere del mondo, per dirne una, scelsero i portatili di Ivrea per tutta la rete commerciale e gestione dati gestori. 

Il carrozzone ce l'hanno infilato dentro la politica e Mediobanca 

Inviato

@Velvet mi servirebbe del tempo per descrivere cos'era olivetti con qualche dettaglio "dal di dentro"  particolari che non vengono mai rivelati dal partito prevalente dell' "azienda modello rovinata dalla politica".  In breve, una struttura dei costi, in prevalenza parassitari, che definire elefantiaca sarebbe un eufemismo.

Inviato

@Velvet direi 80-95. Prima probabilmente i margini del settore meccanico coprivano ancora una certa larghezza gestionale per così dire.

Un esempio relativo all'anno 1995: Piè di lista pranzo trasferta ? 42klire. Cena ? 50klire. C'era il pernotto ? Si aggiungevano 9k di "non documentate". 

Quadri e dirigenti direte, no: Tecnici vulgaris cambia-alimentatori-mael presso poste e ferrovie. 

Sede centrale Ivrea: I due incaricati delle prenotazioni dei campi da tennis aziendali (!) erano contrattualmente "quadri intermedi" in quanto avevano maturato l'anzianità necessaria al passaggio automatico..

Altro stabilimento dell' eporediese: Decine di migliaia di metri quadri tenuti in vita per una attività di produzione di cartucce inkjet relativa ad un contratto pubblico in vigore. Si facevano mandare i pezzi dal terzista giapponese che produceva già le cartucce per conto loro, e le montavano in Italia come da contratto. Solo quelle di quel contratto. La linea e i magazzini occupavano si e no 300mq ed era attiva per due turni a settimana. Dipendenti a matricola? SESSANTA, poderosamente sindacalizzati...

Potrei continuare per ore, ad esempio descrivendo le pareti degli uffici del personale adibito unicamente alle "fiere di settore", pareti tappezzate di tessere di golf-club di Miami, diplomi di tennis inglesi, foto di safari con schioppo e preda... O citare il fondo sanitario da lire 8M di rimborsi annui, estensibili ai familiari con piccoli supplementi ( costo ? 0,5 % della RAL, e mamma Olivetti metteva il resto) - la mensa aziendale aperta ai familiari a prezzo men che simbolico - se non ricordo male, 200 lire a pasto - 

Tutto socialmente pregevole, ma quanto poteva durare?

E di fronte a tutto questo bendiddio, C'era pure chi non si accontentava e cercava pure di fare il furbo, in genere riuscendoci. E non erano pochi...


  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Contenuti Utili
      fabio76
      fabio76 ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Ottimi Contenuti
      landi34
      landi34 ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
×
×
  • Crea Nuovo...