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Melius Club

E' corretto non processare i minori di 14 anni?


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Inviato
1 minuto fa, andpi65 ha scritto:

Donne, è arrivato l'arrotino! :classic_biggrin:

È un concetto troppo complicato per meritarsi una risposta di questo spessore ?

  • Melius 1
Inviato
57 minuti fa, piergiorgio ha scritto:
5 ore fa, Max440 ha scritto:

puoi infilarti in ogni discussione sempre con questo refrain...

se lo lasciano fare significa che il regolamento, o interpretazione di esso, lo permette.

Mai scritto una falsità io. 

Mai detto diota a nessuno io.

Inviato
53 minuti fa, piergiorgio ha scritto:

pidioti

Io poi sarei quello che lo lasciano fare.

Inviato
59 minuti fa, piergiorgio ha scritto:

pidioti si siano opposti al decreto sicurezza...

Ma ora sto catzo di decreto sicurezza lo abbiamo, a cosa sta servendo?

e basta no?

Inviato
9 minuti fa, eduardo ha scritto:

È un concetto troppo complicato per meritarsi una risposta di questo spessore ?

Per te direi proprio di si , ma  spetta che è sceso in campo il Carlino che ce le spiega tutte! :classic_biggrin:

  • Haha 1
  • Confused 1
appecundria
Inviato
1 ora fa, andpi65 ha scritto:
1 ora fa, eduardo ha scritto:

È un concetto troppo complicato per meritarsi una risposta di questo spessore ?

Per te direi proprio di si ,

È arrivato lord Mountbatten

Inviato
45 minuti fa, wow ha scritto:

low

Naturalmente sarebbe law, ma low non ci sta male

Inviato

 

 

La sicurezza al tempo della destra

di MASSIMO ADINOLFI

 

Il partito della sicurezza, la Lega, il partito che non

conosce eccesso di legittima difesa, il partito della

castrazione chimica, il partito che sbatte in carcere e

butta via la chiave, il partito che difende i confini, blocca le

navi ed espelle i migranti, è al governo. Da quasi tre anni.

C’è stato anche prima, al governo, in maggioranze diverse

da quella, più omogenea, affidata da tre anni a questa

parte alla guida non tenera né amorevole di Giorgia

Meloni, che, quando può, inasprisce le pene e introduce

nuovi reati. Che riconosce il nemico pubblico numero uno

nell’occupante abusivo di immobili o nel giovane che si

sballa nei rave party. Che rende la vita difficile alle madri

detenute. Che inventa il nuovo comportamento criminoso

della resistenza passiva. Che penalizza sempre più

severamente il consumo di droghe leggere e spesso e

volentieri vede nell’extracomunitario nient’altro che un

potenziale spacciatore, nel musulmano che frequenta la

moschea nient’altro che un potenziale terrorista, nel rom

che bivacca nei campi ai margini della città un potenziale,

e pure incallito, ladro d’appartamenti. I cui figli, minori di

quattordici anni, si mettono magari al volante di un auto e

investono mortalmente una passante. Un partito così

acciuffa quei ragazzini, criminalizza senza attenuanti i

genitori, e senza aspettare che i giudici si pronuncino rade

al suolo il campo espellendo, se possibile, tutti i suoi

occupanti: basta leggere le dichiarazioni in tal senso del

suo segretario federale, nonché vicepremier, Matteo

Salvini.

Un partito così, e una coalizione così — a tolleranza zero,

e intolleranza cento — dopo i fatti di Milano dovrebbe in

realtà tenere una conferenza stampa e dire: sì, però. Sì,

però, da quando siamo noi al governo. Oppure: sì, è vero

che l’incidente di Milano è un segnale preoccupante, ma

non vedete che da tre anni a questa parte, grazie ai decreti

sicurezza, grazie ai nuovi articoli del codice penale, grazie

all’impegno delle forze dell’ordine e all’instancabile opera

del ministro dell’Interno, il Paese è un Paese più sicuro, le

città sono più tranquille, nelle vie, nei porti, nelle piazze,

nelle case l’ordine pubblico regna sovrano, le aiuole

fioriscono, i malintenzionati girano alla larga e gli

schiamazzi cessano sul far della sera?

Invece no. Invece il segretario della Lega Salvini, nonché

vicepremier, parla come se non condividesse, da quasi tre

anni, responsabilità di governo (più quelle assunte negli

anni del primo ministero Conte e negli anni del governo

Draghi: nei sette anni circa delle ultime due legislature la

Lega è stata al governo per anni cinque e mesi nove), come

se fosse ancora sui banchi dell’opposizione a incalzare una

maggioranza di sinistra buonista, lassista e inefficiente,

come se non avesse già fatto leggi, steso provvedimenti,

sollecitato sgomberi e immancabilmente rilasciato

dichiarazioni contro l’immigrato, l’abusivo, il piccolo

delinquente, lo zingaro e il giovinastro.

È la politica, naturalmente, e si vuol dire: è la

propaganda. Ma è la propaganda in un tempo in cui è

sempre più difficile ancorare i sistemi di comunicazione al

loro compito istituzionale di istruire, di informare o

formare intorno ai sistemi d’azione. No, la distinzione fra i

due sistemi è caduta, e ogni atto comunicativo è prima di

tutto, in quanto atto, un’azione anch’essa, in grado di

produrre effetti sull’insieme della società a prescindere da

quanto istruisca, formi o informi. L’efficacia di una

dichiarazione di Salvini — o delle Bestie comunicative che

lavorano per lui — è del tutto svincolata da obblighi di

verità, ed è un’impresa vana provare ad ancorarla a una

qualche forma di responsabilità, presente o passata. Di

cosa infatti risponde, Salvini? Solo di ciò che conviene o

non conviene alla proposta comunicativa della Lega, alla

divisa di partito dell’ordine e della sicurezza, che ricaccia i

migranti là da dove sono venuti (anche se nessun conforto

viene dai numeri), che se la prende con gli extracomunitari

che delinquono (come se essere extracomunitari

comportasse di per sé una propensione a delinquere), che

di fronte a qualunque problema di ordine e di legalità tra la

misura penale e la misura sociale preferisce sempre e

soltanto la prima (come se da qualche parte si fosse

dimostrato che la prima sia sempre più efficace della

seconda, e non il contrario).

Se a tutto ciò si aggiunge la competizione interna alla

destra, per cui occorre arrivare sempre davanti a Fratelli

d’Italia nel dare addosso all’immigrato, al rom o al

musulmano, e forse anche la competizione interna alla

Lega medesima, per cui ci sarà sempre un Vannacci che la

potrà sparare più grossa (mentre il versante pragmatico,

produttivista e raziocinante è nelle mani dei governatori

locali), si ha — Ponte o non Ponte — il quadro preciso, e

funesto, della collocazione politica di Matteo Salvini, premier.

  • Thanks 2
Muddy the Waters
Inviato

Comunque il decreto sicurezza sta funzionando alla grande….. Il paese è alla deriva su ogni fronte….

briandinazareth
Inviato

@Muddy the Waters

 

Beh, però basta rave e finalmente basta con questa cannabis senza thc!

Muddy the Waters
Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

Beh, però basta rave e finalmente basta con questa cannabis senza thc!

Oltre a non fare nulla di concreto sulla sicurezza hanno reso l’Italia pure triste….Mi domando e mi chiedo: Ma l’elettore di destra in cosa trova soddisfazione? 

extermination
Inviato

Paure, discriminazioni sociali, intolleranza, in aumento. 


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