Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 16:56 | 15 Agosto «Non negozio per Kiev» Il presidente Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One (l'aereo presidenziale statunitense), ha detto che «non sono qui per negoziare per conto dell'Ucraina. Sono qui per portare Vladimir Putin al tavolo». «Ci sono due fronti - ha aggiunto -.Putin voleva prendere tutta l'Ucraina. Se non fossi presidente, ora la starebbe già prendendo, ma non lo farà». E riguardo alla minaccia lanciata in settimana di «conseguenze severe» per la Russia in caso di mancato accordo di pace, Trump ha precisato: «Severe economicamente, sì, saranno molto severe», evidenziando come il suo obiettivo sia «salvare molte vite». «Loro vogliono fare affari», ha detto anche, «ma noi non faremo affari finché non risolveremo la guerra». Trump ha anche ribadito che l'obiettivo è di dare garanzie di sicurezza all'Ucraina, «ma non sotto l'ombrello della Nato»: «Ed è l'Europa - ha aggiunto - che dovrà prendere la guida».
maverick Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Ci sarebbe voluto il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, che si sarebbe intestato ogni accordo come suo intervento decisivo.... Comunque a parte gli scherzi sono convinto che il Donbass, e anche qualcosa di più, diventerà Russia, che a Zelensky piaccia o no. Il resto, che credo in parte già definito, anche se noi non sappiamo evidentemente nulla, riguarderà accordi sulle terre rare e sulla ricostruzione. E magari una possibile entrata dell'Ucraina nella Ue, con contestuale clausola di MAI ingresso nella Nato. Alla fine andrà bene anche a Zelensky, che ha bisogno di un sacco di soldi, e gli alleati cominciano ad essere stufi di darglieli, quindi dovrà cedere territori anche lui. Poi troverà il modo di girare la frittata con i giornalisti , ma questo è un passo successivo.
Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto In precedenza: - trump ha minacciato sanzioni pesantissime in grado di piegare la già traballante economia Russa (cioè i dazi secondari a chi importa energia russa, ne ha dato un assaggio a India e Brasile) - Lavrov ha detto che questa è una minaccia all’integrità della Russia che legittima l’uso di armi nucleari; - Trump gli ha mandato due sottomarini nucleari “nelle zone appropriate”. - Putin a zittito e smentito Lavrov “le Politiche nucleari le decido io. Secondo Rampini, però, Trump è completamente inadeguato ed è già stato turlupinato da Trump 8 anni fa ad Helsinki. E succederà lo stesso anche oggi, Io spero che almeno stavolta Rampini avrà torto.
JohnLee Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto è bello vedere tutto il lavorìo di preparazione per poter poi scrivere 'trump è un grandissimo stratega' se si mettono d'accordo domani sulla spartizione. In pratica è una mini-Yalta, le sorti del Paese annichilito (Ucraina) sono decise dal nemico e da un Paese che vuole risultati commerciali, con totale esclusione della parte in causa. Qualunque cosa esca dal summit il soggetto 'Ucraina' è obbligato ad accettarlo senza poter dire niente. Se decidessero che bisogna dipingere gli Ucraini di verde, trump manda la vernice, Putin distribuisce i pennelli all'esercito e gli Ucraini possono solo farsi dipingere. Una cosa semplicemente aberrante. 1
jackreacher Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto È interessante chiacchierare e fare tante ipotesi, ma vorrei ricordare che un'aggressione ed invasione armata non si può ignorare come se nulla fosse.... Zelensky (e la stragrande maggioranza degli ucraini) non penso proprio che accetterà mai di cedere territori strappati a forza e nemmeno poter entrare nella Nato. . L'unica cosa sensata da fare sarebbe sgombero completo di tutti i militari russi che sono sul suolo ucraino e dopo qualche mese indire referendum popolari nei territori che erano stati invasi, per fare scegliere al popolo se vuole diventare russo o rimanere ucraino, il tutto sotto la supervisione neutrale dell'ONU. So che non è semplice e nemmeno facile (soprattutto l'accettazione da parte del putino), ma a conti fatti è l'unica vera soluzione duratura.
Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 1 ora fa, JohnLee ha scritto: Una cosa semplicemente aberrante Che però, per fortuna, non è ancora accaduta. Aspettiamo fino a domani per piangere sulla sorte dell'ucraina, e, se dovesse andare male, ovvero come hai descritto tu, comunque esulteranno i nostri "pacifisti", il Fatto Quotidiano, i 5 Stelle e tutti quelli contrari a dare le armi all'Ucraina per difendersi. Per eterogenesi dei penēs dovranno lodare Trump, voglio proprio vederli.
briandinazareth Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 20 minuti fa, Roberto M ha scritto: Che però, per fortuna, non è ancora accaduta. Aspettiamo fino a domani per piangere sulla sorte dell'ucraina, e, se dovesse andare male, ovvero come hai descritto tu, comunque esulteranno i nostri "pacifisti", il Fatto Quotidiano, i 5 Stelle e tutti quelli contrari a dare le armi all'Ucraina per difendersi. Per eterogenesi dei penēs dovranno lodare Trump, voglio proprio vederli. Ammirevole equilibrismo per essere pronto a riposizionarti qualunque sia l'esito 😂 1
djansia Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 2 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Ammirevole equilibrismo per essere pronto a riposizionarti qualunque sia l'esito Stai zitto, pacifista! 2
JohnLee Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 22 minuti fa, Roberto M ha scritto: se dovesse andare male, ovvero come hai descritto tu, no, non ho ASSOLUTAMENTE detto 'bene' o 'male' questo lo hai scritto tu per appiccicarmi una specie di etichetta. Io ho solo elencato dei fatti : a) la spartizione/depredazione delle risorse è già quasi tutta avvenuta, b) la parte in causa più debole non partecipa alla trattativa per decidere il SUO destino c) restano alcune cose da definire per la spartizione. E poi ho espresso una opinione personale, cioè che secondo me questo processo è aberrante.
Questo è un messaggio popolare. Gustavino Inviato 15 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Agosto Aspettando le 21... Se no? Di Marco Travaglio A leggere le nostre gazzette, si direbbe che Trump e Putin attendessero con ansia le istruzioni di Zelensky e dell’Ue (o dei suoi soci più mitomani, detti anche “volenterosi”) prima di incontrarsi oggi in Alaska per discutere delle loro faccenduole: Medio Oriente, Cina, Brics, Pacifico, Baltico, Artico, armi strategiche, gas, petrolio, terre rare, IA. Le istruzioni sono perentorie: “Non decidete nulla senza di noi”. Ovvio che Trump e Putin prendano buona nota scattando sull’attenti: “Ci mancherebbe, ogni vostro desiderio è un ordine. Anzi, mandateci qualche riga in ucraino e noi firmiamo a scatola chiusa”. Questa versione fumettistica della geopolitica, basata sul manicheismo buoni/cattivi, anzi amici/ nemici, non smette di sortire effetti tragici: gli ucraini spinti 11 anni fa ad avventurarsi nella guerra civile poi sfociata nella guerra aperta con la Russia, entrambe perse in partenza. Ma anche comici: i governi che hanno perso la guerra dettano condizioni ai russi che la stanno vincendo ogni giorno di più e, già che ci sono, pure agli americani. La domanda che aleggia nell’aria quando parlano è semplice: “Se no?”. Di solito chi lancia ultimatum con la faccia feroce e la voce grossa ha il coltello dalla parte del manico: se il destinatario disobbedisce, peggio per lui. Ma quali leve, armi di pressione, rappresaglie hanno in serbo i mitomani di Bruxelles e Kiev nel caso in cui Trump e Putin non ottemperino ai loro diktat? La linea Maginot europea si è vista alla prova dei dazi. Appena ha visto Trump nel suo golf club privato in Scozia, Ursula si è sciolta come neve al sole: “Hai detto 15%? Ma non sarà poco?”. Un budino avrebbe resistito di più. Zelensky è un presidente scaduto e sconfitto, tra l’esercito in ginocchio che tracolla su tutto il fronte e il popolo stremato che invoca una tregua purchessia e rimpiange i bei tempi della neutralità, dopo aver assaporato i balsamici effetti di quell’affarone chiamato Nato. Trump l’aveva avvisato alla Casa Bianca: “Non hai carte”. Era un consiglio da amico: i falsi amici europei lo convinsero che fosse un “agguato”. Ora, se firma la pace sul fronte attuale, passa per uno che “cede” o “regala” territori, come se si potesse cedere o regalare ciò che si è perduto (in Donbass i russi stanno già ricostruendo e tutti sanno che quella ormai è Russia, come la Crimea); e deve guardarsi le spalle da nazionalisti e nazisti “amici”, tipo Azov. Se non firma, condanna altri ucraini a morire senza sapere perché: l’ha ammesso lui stesso di non poter recuperare i quei territori. E intanto ne perderà altri, perché Trump un’arma di pressione ce l’ha: appena chiude il rubinetto delle armi, Zelensky alza bandiera bianca. Che non è l’inevitabile “pace sporca” oggi rifiutata: è la resa senza condizioni. 2 2
Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 10 minuti fa, briandinazareth ha scritto: Ammirevole equilibrismo per essere pronto a riposizionarti qualunque sia l'esito 😂 Non ho capito proprio cosa intendi, riposizionarmi rispetto a cosa ? Se Trump dovesse cedere a Putin sarei il primo a criticarlo. Come fanno a criticarlo poi i "pacifisti", cioè i 5 stelle e tutta l'estrema sinistra questo non è dato sapersi, perchè avrebbe realizzato i loro sogni, cioè levare le armi di difesa all'Ucraina.
Questo è un messaggio popolare. audio2 Inviato 15 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Agosto 1 ora fa, JohnLee ha scritto: con totale esclusione della parte in causa come quella volta, chi vince da le carte. 14 minuti fa, JohnLee ha scritto: la parte in causa più debole non partecipa alla trattativa per decidere il SUO destino come sempre, quando mai i deboli hanno potuto decidere qualcosa. perdipeggio gli ucraini le carte se le sono sempre giocate male dacchè esistono e questa volta non fa eccezione anzi questa volta hanno fatto peggio del peggio, comportandosi da grossi con uno più grosso di loro e minacciando non so cosa, "perchè sennò chiamo i miei amici che ti menano ". e chiamali. 2 1
Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Gustavano, Prendi l'articolo di Travaglio, e sostituisci la parola "Ucraina" con "Gaza" e la parola "Russia" con "Israele" e vedi un pò l'effetto che fa. Guarda provvedo io con una frase che sintetizza tutto: "i governi che hanno perso la guerra dettano condizioni a Israele che la sta vincendo ogni giorno di più e, già che ci sono, pure agli americani. La domanda che aleggia nell’aria quando parlano è semplice: “Se no?”.
Savgal Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Trump è un normodotato che si ritiene un genio, improvvisa e rifiuta di studiare qualsiasi dossier, con tutti i rischi che ne conseguono. Inoltre pare circondato da dilettanti. Putin è un figlio di buona donna, pare studi con attenzione non solo i dossier, ma anche i profili psicologici dei soggetti con cui dovrà confrontarsi. Inoltre è circondato da professionisti. Con queste premesse si facciano le valutazioni del caso.
Roberto M Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto 1 minuto fa, audio2 ha scritto: questa volta non fa eccezione anzi questa volta hanno fatto peggio del peggio, comportandosi da grossi con uno più grosso di loro e minacciando non so cosa, "perchè sennò chiamo i miei amici che ti menano ". e chiamali. Pure tu, vedi post sopra.
extermination Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Prima o poi qualcuno dovrà cedere a Putin - manco il più fesso dei fessi può pensare di “chiudere” con il criminale ristabilendo le posizioni ante febbraio 22.
claravox Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Si va verso l'accordo Usa - Russia e subito cambiano i toni dei giornaloni. Niente più accuse di filoputinismo ma ora toni già da nuove opportunità commerciali Russia-Italia, dai farmaci all’alimentare: ecco l’export di Roma verso Mosca che che continua a crescere Le relazioni commerciali tra Europa e Russia si complicano, ma alcuni settori italiani registrano aumenti nell'export verso Mosca. https://www.ilsole24ore.com/art/russia-italia-farmaci-all-alimentare-ecco-l-export-roma-mosca-che-che-continua-crescere-AHNT5ECC L’Alaska, dove si terrà oggi alle 21 il vertice tra il presidente Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin, è al centro del mondo. Dall’esito dell’incontro si capirà se potrà avviarsi un percorso per fermare la guerra tra Russia e Ucraina. Intanto, le relazioni commerciali tra Europa e Russia si sono fatte sempre più difficili, e non solo per quei prodotti soggetti a sanzioni. Tuttavia, ci sono prodotti italiani che continuano ad aumentare le loro vendite verso Mosca, a partire dai prodotti agricoli fino a i farmaci. Impatto delle sanzioni Le sanzioni imposte dalla Ue alla Russia hanno colpito numerosi settori. Si va dai beni dual use (tutto ciò che si può usare sia per scopi militari che civili) fino, ovviamente, alle tecnologie militari e di sicurezza. Ma ci sono anche i prodotti di lusso (dall’alta moda ai vini pregiati), i prodotti legati alla energia e ai trasporti, gli additivi per carburanti e le tecnologie per l’aviazione. Andamento dell’export italiano A gennaio-maggio 2025, l’export italiano verso la Russia si è fermato in valore sotto quota 1,5 miliardi, con una diminuzione del 16,9%. Tra i prodotti con i cali maggiori ci sono le calzature (-14,2%), l’abbigliamento di sartoria (-10,4%), i profumi (-8,2%). Per non parlare dei vini di qualità (-53,2%) e gli spumanti (-39.5%). Prodotti in crescita verso Mosca Tuttavia ci sono prodotti che continuano ad aumentare le proprie vendite verso Mosca. I medicinali sono saliti in valore a quota 98,5 milioni (+35,4%), mentre caramelle e confetture hanno segnato addirittura un +111,8% (la pasticceria fresca è arrivata a +103,4%). Ma anche i mobili per arredo domestico hanno segnato un incremento a doppia cifra (29,6%). Bene poi le montautre per occhiali (+11,2%).
claravox Inviato 15 Agosto Inviato 15 Agosto Ecco il quadro finale completo delle due delegazioni che parteciperanno all'ormai imminente vertice di Anchorage, oltre ai due presidenti: Russia: — Ministro degli Esteri Sergej Lavrov — Aiutante presidenziale Yuri Ushakov — Ministro della Difesa Andrej Belousov — Ministro delle Finanze Anton Siluanov — Rappresentante speciale del Presidente Kirill Dmitriev. USA: — Segretario di Stato Marco Rubio — ministro delle Finanze Scott Bessent — Ministro del Commercio Howard Lutnick — Direttore della CIA John Ratcliffe — Rappresentante speciale Steven Witkoff — Segretario alla Difesa Pete Hegseth Secondo i dati della Casa Bianca, la delegazione statunitense è composta in totale da 16 persone. Inizialmente il ministro della Difesa Pete Hegseth non era nell'elenco dei partecipanti, ma oggi è volato alla base militare di Elmendorf-Richardson, dove si terrà l'incontro. La vera notizia importante è: Europa: - nessuno - nada - niemand - zero - null - nothing - non pervenuto 1 1
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