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Anchorage: bluff o è davvero arrivato il momento di riscuotere?


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ferdydurke
Inviato
9 minuti fa, loureediano ha scritto:

Non perché sia in disaccordo con te ma perché trovo assai ridicolo parlare di diritto internazionale solo dopo l'invasione dell'Ucraina.

Israele annette territori da 80 anni. Se vogliamo la sua stessa creazione è un obbrobrio giuridico.

In passato non ho mai sentito né visto sanzioni per Israele 

Il diritto internazionale un po’ alla Marchese del Grillo…

Inviato

Vorrei ricordare la significativa frase di Saddam Hussein " perché intervengono con me e con Israele no?"

Un interrogativo legittimo già ai tempi di desert storm che rimane di grandissima attualità.

Gaetanoalberto
Inviato

Infatti USA, Russia, Israele, tendono a non riconoscere ONU, Corte penale internazionale etc.

Basta essere d'accordo con loro

jackreacher
Inviato

Il trumpett si vuole comprare il paradiso :classic_laugh:

P.Bateman
Inviato
3 minuti fa, jackreacher ha scritto:

l trumpett si vuole comprare il paradis

Se si fa una colletta sono pronto, purché ci vada presto.

Qui ci accontentiamo di sopravvivere.

Inviato
21 ore fa, iBan69 ha scritto:

Senza ritegno: 
“Putin ha proposto Mosca per l’incontro con Zelensky” 

Che faccia di melda …

 

per la famosa serie

 

"vieni qua che non ti faccio niente..."

  • Haha 1
Inviato

Breve ma esauriente riassunto (linkiesta) :

Screenshot_20250821-083856.png

Inviato

Ecco come i ruzzi vogliono fortemente la pace, menano il can per l'aia e prendono per il cūlus tutti (anche il tronfio presidente usa). 

In sostanza affermano che ogni dispositivo di garanzia simile all'art. 5, sarà accettato da Mosca solo se quest'ultima potrà disporre del diritto di verto. Con buona pace dei finti pacifisti, i russi pretendono di proporre la stessa clausola paradossale che fece saltare i negoziati di Istanbul.

Screenshot_20250821-083440-display-0.png.thumb.png.999ee84fbf16adee11f0d0ac8a16c277.png

 

https://www.corriere.it/esteri/25_agosto_21/mosca-rispolvera-le-proposte-del-2022-di-istanbul-e-l-incontro-con-zelensky-si-allontana-lavrov-non-ci-sono-le-condizioni-144ab8f7-dba5-4479-9efe-577d30289xlk.shtml?refresh_ce

  • Haha 1
Inviato

 

Amici miei

Di Marco Travaglio

 


Se fossi ucraino, sarei terrorizzato dagli amici dell’Ucraina. Tipo gli amorevoli europei che in 1275 giorni di invasione non le hanno mai dato un solo soldato, però giurano solennemente che gliene daranno centinaia di migliaia, forse milioni, se e quando eventualmente venisse di nuovo invasa. Tanto, ove mai accadesse, l’ingrato compito di morire per Kiev non toccherebbe a loro, che non sanno se arrivano a Natale, ma a chi verrà dopo. Il quale naturalmente direbbe: “Mai promesso nulla. Mai conosciuto Macron, Starmer, Merz, Tusk e quell’altra, come si chiama? Ah, sì, Kallas”. Quindi, quando ci promettono “garanzie di sicurezza”, penso: ma se non ce le avete date in 42 mesi di invasione, perché mai dovremmo credere che ce le darete in caso di eventuali invasioni future?

 

Poi andrei a leggermi il famoso articolo 5 del Trattato Atlantico, quello che i famosi amici – da un’idea della Meloni – vorrebbero estendere a Kiev lasciandola fuori dalla Nato. E scoprirei che, in caso di aggressione a un membro della Nato, ciascuno degli altri lo “assisterà” con “l’azione che giudicherà necessaria, compreso l’uso della forza armata”. Già oggi nessuno è obbligato a entrare in guerra col membro aggredito: figurarsi domani con un non membro. E poi, in teoria, tutti i Paesi del mondo rischiano di essere attaccati: perché l’art. 5 della Nato senza la Nato dovrebbe spettare solo a noi?

 

Mi domanderei perché mai la Russia, se le riconoscessimo le regioni occupate, dovrebbe ritirarsi oggi per tornare a invaderci domani. E mi verrebbe in mente che, se i filorussi passassero sotto Mosca e non votassero più in Ucraina, il nostro elettorato diverrebbe in maggioranza nazionalista e antirusso. E potremmo ritrovarci al governo i fascio-nazisti dell’Azov o di Pravyj Sektor. Cioè potremmo essere noi ad attaccare la Russia, con qualche bravata dannunziana tipo l’attentato ai gasdotti North Stream o l’invasione a Kursk. A quel punto l’aggressore saremmo noi e le garanzie di sicurezza spetterebbero ai russi.

 

Così mi ripasserei la storia recente. E scoprirei che i nostri “amici” per vent’anni ci hanno indotti a renderci inaffidabili ai russi e a metterci nel loro mirino violando tutti i patti: l’impegno del 1991 alla neutralità con l’annuncio di adesione alla Nato (ora passata in cavalleria), due golpe contro il presidente neutralista Janukovich e – dopo il secondo – l’attacco militare al Donbass ribelle; gli accordi di Minsk 2014-’15 per l’autonomia e il cessate il fuoco in Donbass con 8 anni di guerra civile; e, nel marzo 2022, il ritiro dal negoziato di Istanbul a pochi passi dall’accordo con la Russia.

 

Con questi amici, quasi quasi rivaluterei i nemici. Che sono feroci, spietati e pure sbronzi, ma almeno sono gente seria. E i loro amici li garantiscono fin troppo.

 

 

  • Melius 1
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Inviato

questi qua se pensano alle garanzie di sicurezza senza includere la stessa russia , o sono

dei testiculi sesquipedali o certamente pure peggio.

Inviato

 

Garanzie di difesa a Kiev, Mosca vuole il diritto di veto. 😂
È così che questi criminali vogliono fare la pace? 

 

Inviato
15 minuti fa, claravox ha scritto:

 

Amici miei

Di Marco Travaglio

 

1) Col c-azzo che siamo tuoi amici. 
2) Ma, Non sei Ucraino, per fortuna loro.
3) Definire i russi gente seria, è una bestemmia. 

A Trava … mavaffanculova, pure tu. 

Gustavino
Inviato
36 minutes ago, claravox said:

Amici miei

Di Marco Travaglio


Se fossi ucraino, sarei terrorizzato dagli amici dell’Ucraina. Tipo gli amorevoli europei che in 1275 giorni di invasione non le hanno mai dato un solo soldato, però giurano solennemente che gliene daranno centinaia di migliaia, forse milioni, se e quando eventualmente venisse di nuovo invasa. Tanto, ove mai accadesse, l’ingrato compito di morire per Kiev non toccherebbe a loro, che non sanno se arrivano a Natale, ma a chi verrà dopo. Il quale naturalmente direbbe: “Mai promesso nulla. Mai conosciuto Macron, Starmer, Merz, Tusk e quell’altra, come si chiama? Ah, sì, Kallas”. Quindi, quando ci promettono “garanzie di sicurezza”, penso: ma se non ce le avete date in 42 mesi di invasione, perché mai dovremmo credere che ce le darete in caso di eventuali invasioni future?

Poi andrei a leggermi il famoso articolo 5 del Trattato Atlantico, quello che i famosi amici – da un’idea della Meloni – vorrebbero estendere a Kiev lasciandola fuori dalla Nato. E scoprirei che, in caso di aggressione a un membro della Nato, ciascuno degli altri lo “assisterà” con “l’azione che giudicherà necessaria, compreso l’uso della forza armata”. Già oggi nessuno è obbligato a entrare in guerra col membro aggredito: figurarsi domani con un non membro. E poi, in teoria, tutti i Paesi del mondo rischiano di essere attaccati: perché l’art. 5 della Nato senza la Nato dovrebbe spettare solo a noi?

Mi domanderei perché mai la Russia, se le riconoscessimo le regioni occupate, dovrebbe ritirarsi oggi per tornare a invaderci domani. E mi verrebbe in mente che, se i filorussi passassero sotto Mosca e non votassero più in Ucraina, il nostro elettorato diverrebbe in maggioranza nazionalista e antirusso. E potremmo ritrovarci al governo i fascio-nazisti dell’Azov o di Pravyj Sektor. Cioè potremmo essere noi ad attaccare la Russia, con qualche bravata dannunziana tipo l’attentato ai gasdotti North Stream o l’invasione a Kursk. A quel punto l’aggressore saremmo noi e le garanzie di sicurezza spetterebbero ai russi.

Così mi ripasserei la storia recente. E scoprirei che i nostri “amici” per vent’anni ci hanno indotti a renderci inaffidabili ai russi e a metterci nel loro mirino violando tutti i patti: l’impegno del 1991 alla neutralità con l’annuncio di adesione alla Nato (ora passata in cavalleria), due golpe contro il presidente neutralista Janukovich e – dopo il secondo – l’attacco militare al Donbass ribelle; gli accordi di Minsk 2014-’15 per l’autonomia e il cessate il fuoco in Donbass con 8 anni di guerra civile; e, nel marzo 2022, il ritiro dal negoziato di Istanbul a pochi passi dall’accordo con la Russia.

Con questi amici, quasi quasi rivaluterei i nemici. Che sono feroci, spietati e pure sbronzi, ma almeno sono gente seria. E i loro amici li garantiscono fin troppo.

Fantastico Travaglio le mette tutte in fila :classic_biggrin:
con quei nazi-fasci serve proprio un contingente garante .....


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