briandinazareth Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 55 minuti fa, wow ha scritto: cosa potrebbero essere fenomeni come la coscienza, l'amore o il senso della morale non volendo ridurli a fenomeni chimici, fisici o biologici? N.b. non sto affermando nulla. ma, soprattutto, quale sarebbe il problema se lo fossero? poi sarebbe meglio rifinire la questione del riduzionismo... anche perché in ogni caso molti fenomeni umani siano emergenti, anche se basati sulla materia e le sue leggi. ma visto che l'uomo pone dei problemi in questo senso possiamo parlare dell'amore di un qualunque animale, che abbiamo più facilità a comprendere nel mondo della materia. perché una delle cose che più creano quella resistenza alla necessità di prove e falsificabilità delle affermazioni è la negazione dell'eccezionalità umana. sono tutti disposti ad accettare che i batteri, i pesci e i cani, siano così e abbiano certi comprotamenti a seguito dell'evoluzione e quindi della materia e il suo funzionamento. quando si passa all'uomo molti si irrigidiscono, pensando che deve esserci qualche cosa in più. forse è perché facciamo parte della categoria ed è sempre difficile vedere noi stessi come qualcosa di non così speciale, effimero e ininfluente nell'universo. 1
LUIGI64 Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto Accantonando il discorso che si possa essere più o meno effimeri dal punto di vista biologico, o scientifico che sia (poi cosa cambierebbe?), è importante che l'essere umano si renda conto che realmente siamo esseri di passaggio e che posizioni, rigide, dogmatiche e ipertrofiche, non portano a nulla Vorrei tanto che il proprio ego (importanza personale) sia considerato realmente effimero, ostacolante e divisivo Forse, la società tutta ne beneficerebbe in maniera pratica e fattuale Scusate la digressione, forse un po' troppo filosofica P.s. Inutile dire, che IO ho sempre ragione 😂😜
31canzoni Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto A livello divulgativo un libro che ormai è un classico, anche letterario, e che anche se è oggi scientificamente un po' datato (è del 1967 ed è giusto e bene che sis così), è "La scimmia nuda" di Desmond Morris (grazie a @briandinazareth per avermelo ricordato). Una lettura che sempre spiazza il nostro limitato "percepirci" in modo speciale e irreale. 1
mom Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 28 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: è importante che l'essere umano si renda conto che realmente siamo esseri di passaggio Su questo non ci piove. Ma dove siamo diretti? E' questo il dramma: nessun navigatore ce lo dice. Ci sarà mai una catastrofe (in senso greco)?
LUIGI64 Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 8 minuti fa, mom ha scritto: Ma dove siamo diretti Ma in fondo, non è importante... non avendo certezza di nulla. Possiamo soltanto congetturare, ognuno può scegliere la narrazione che a lui sembra più convincente Già rendersi conto realmente che tra non molto non ci saremo più, può fare una grande differenza Di solito, è un pensiero che accantoniamo in un cassetto mentale
mom Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 9 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: tra non molto non ci saremo più, Qui. E con noi tutto il bagaglio di nozioni, amori, sentimenti e interessi si azzererà. Ma forse siamo dei bruchi che dopo un po' rinasceremo farfalle oppure,chissà... dalle nostre ceneri risorgeremo come l'araba fenice un giorno di primavera con o senza corna... 😀 Mai disperare ma continuare a guidare con prudenza.
Gaetanoalberto Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto Com'era quella di rinascere "cervo a primavera" ? 1
Savgal Inviato 27 Agosto Autore Inviato 27 Agosto L’antica leggenda narra che il re Mida inseguì a lungo nella foresta il saggio Sileno, seguace di Dioniso, senza prenderlo. Quando quello gli cadde infine fra le mani, il re domandò quale fosse la cosa migliore e più desiderabile per l’uomo. Rigido e immobile, il demone tace; finché, costretto dal re, esce da ultimo fra stridule risa in queste parole: ‘Stirpe miserabile ed effimera, figlia del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire? Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire, presto». Nietzsche "La nascita della tragedia"
extermination Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 27 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Già rendersi conto realmente che tra non molto non ci saremo più, Almeno una volta nella vita… l’emozione della morte è da provare!
Panurge Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto Mah, io mi sono spento integralmente un paio di volte, se l'esperienza è simile non è niente di che.
wow Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: ma, soprattutto, quale sarebbe il problema se lo fossero? Va a scatafascio un bel po' di presepe, ma voglio essere neutro in questa discussione perché certezze non ne ho. (Qualche piccola sensazione si, ma spero di sbagliarmi)
Savgal Inviato 27 Agosto Autore Inviato 27 Agosto Se escludiamo che uomini e donne abbiano un'anima, i nostri comportamenti dovranno essere ricondotti a reazioni biochimiche. Che queste siano deterministiche è altra cosa.
LUIGI64 Inviato 27 Agosto Inviato 27 Agosto Io auspico che l'essere umano abbia margine di miglioramento Che poi sia tutto ridotto a biologia o meno, quale importanza può avere... A livello fattuale nessuno La differenza è sul modo di pensare e di agire Si può cambiare...io credo di sì È facile, si e no Come in tutte le cose richiede impegno Il Conosci te stesso, rimane sempre molto valido
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