LUIGI64 Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Dall'alto della mia enorme ignoranza, e sempre pieno di dubbi, pongo la domanda anche a Deepseek Domanda: Lo scientismo esiste? La risposta è perentoria ed articolata: Sì, lo scientismo esiste senza dubbio. Non è una "teoria" formale, ma un atteggiamento, una postura filosofica molto diffusa, soprattutto in contesti accademici, tecnocratici e online. Riconoscerne l'esistenza è cruciale per capire molte discussioni contemporanee sulla scienza, la filosofia e la religione. Ecco una panoromica dettagliata di cosa sia, come si manifesta e perché è problematico. 1. Definizione: Cos'è lo Scientismo? Lo scientismo è la credenza che il metodo scientifico (naturale) sia l'unica via valida per acquisire conoscenza sulla realtà e che, in linea di principio, sia in grado di spiegare tutto, inclusi fenomeni come la coscienza, la morale, l'arte e l'amore. In poche parole, se una domanda non può essere risposta dalla scienza, per lo scientismo o è una domanda mal posta o è priva di significato. Si possono identificare due forme principali: · Scientismo "duro" (o forte): Afferma che solo ciò che è scientificamente verificabile è reale. Tutto il resto (l'esperienza soggettiva, l'etica, la bellezza) è o un'illusione o un epifenomeno (un sottoprodotto) della materia. · Scientismo "morbido" (o debole): Pur non negando l'esistenza di altri campi (come la filosofia o l'arte), li considera inferiori, meno obiettivi o privi di un reale potere conoscitivo rispetto alla scienza. 2. Come si Manifesta: Esempi Pratici Ecco alcune affermazioni tipiche di una visione scientista: · Sull'etica: "La moralità è solo un adattamento evolutivo per favorire la cooperazione del gruppo. Non esiste un 'bene' o un 'male' assoluto, solo comportamenti vantaggiososi o svantaggiososi." · Sulla coscienza: "La tua esperienza di amore o di dolore è 'solo' una scarica di neurotrasmettitori. Una volta spiegata la chimica del cervello, non c'è più nulla da aggiungere." · Sull'arte e la bellezza: "Il senso di meraviglia di fronte a un tramonto è un meccanismo neurologico. La bellezza di un'opera d'arte può essere ridotta all'attivazione di certi circuiti cerebrali." · Sulla filosofia: "La filosofia è un'attività superata. Prima o poi, le domande filosofiche saranno risolte dalle neuroscienze o dalla fisica." · Sul linguaggio: L'uso di termini come "solo", "semplicemente", "non è nient'altro che" per ridurre esperienze complesse a meccanismi fisici. 3. Perché lo Scientismo è Problematico? Le Critiche Principali Lo scientismo è ampiamente criticato non dagli "anti-scienza", ma da filosofi della scienza, scienziati e pensatori che vogliono proteggere l'integrità della scienza stessa. 1. È Auto-Contraddittorio (Autorefutazione): L'affermazione "solo le affermazioni verificabili scientificamente sono vere" è essa stessa un'affermazione filosofica. Non esiste un esperimento scientifico che possa verificare questa proposizione. Quindi, secondo i suoi stessi standard, sarebbe falsa o priva di significato. 2. Confonde la Mappa con il Territorio: La scienza crea modelli della realtà (la mappa). Lo scientismo scambia quei modelli perfetti e quantificabili per la realtà stessa (il territorio), che è molto più ricca, caotica e qualitativa. La descrizione scientifica di un bacio (attivazione neuronale, scambio ormonale) non è l'esperienza del bacio. 3. Sminuisce Campi Essenziali della Conoscenza Umana: Lo scientismo tenta di colonizzare domini per i quali il metodo scientifico è inadeguato: · Etica: La scienza può dirci come funzioniamo, ma non come dovremmo agire. Il "dovrebbe" è una questione etica e filosofica. · Esperienza Soggettiva (Qualia): La scienza può descrivere i correlati neurali di un'emozione, ma non può descrivere com'è sentirla dall'interno. · Significato e Scopo: La ricerca di un significato nella vita è una questione esistenziale, non scientifica. 4. Danneggia la Scienza stessa: Trasformando la scienza da metodo a dogma, lo scientismo la rende arrogante e chiusa. La vera scienza è per sua natura umile, dubitativa e consapevole dei propri limiti. Lo scientismo, al contrario, è dogmatico e immune all'autocritica. 4. Scienza vs. Scientismo: La Differenza Cruciale È fondamentale distinguere: Scienza (Il Metodo) Scientismo (L'Ideologia) È un metodo per investigare il mondo naturale. È una credenza (o un'ideologia) sulla portata di quel metodo. È umile: sa di non avere tutte le risposte. È arrogante: crede di poter avere, in principio, tutte le risposte. Si concentra su domande specifiche e quantificabili. Fa affermazioni universali su tutta la realtà. È aperta alla revisione e al dubbio. È dogmatica e resistente alla critica. Riconosce i suoi limiti metodologici. Nega l'esistenza stessa di altri campi di conoscenza. In conclusione, lo scientismo esiste ed è una deformazione della scienza. Riconoscerlo non significa essere "contro la scienza", ma anzi, significa difendere la scienza dalla sua versione più dogmatica e impoverita, mentre si difende il valore di altre forme di conoscenza umana come la filosofia, l'arte, l'etica e l'esperienza personale. ... Direi senza alcun dubbio che lo scientismo esista Sembrerebbe una forma dogmatica della scienza Non mi stupirei che tale approccio fosse criticata da una parte della stessa scienza 2
Ivo Antonio Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto On 8/27/2025 at 12:35 AM, briandinazareth said: Possiamo scegliere di ignorare la realtà che non ci piace, non aumentando la nostra conoscenza, oppure accettarla anche se contraddice tutto quello che abbiamo sempre pensato e che ci hanno detto. https://www.adelphi.it/libro/9788845908286 Nel libro il neurologo Oliver Sacks racconta di un suo incidente "Anche questa volta, Sacks indaga, e ci fa partecipi della sua indagine, attraverso il racconto" indaga nei testi di ortopedia e non trova la risposta a quello che succede alla sua gamba, un fenomeno che secondo lui è già accaduto ad altri ma non è stato ritenuto degno di rilievo, quindi accade, ma nessuno lo ha elevato a patologia, neanche negato, semplicemente ignorato, in quanto non c'era - ancora - una spiegazione.
loureediano Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Perdonate cari dotti e dottori ma non se ne può più Ma a me, come a molti altri , che ci frega del perché siamo qui! Ricordo sommessamente che da che esiste la vita sulla terra sono scomparse il 99,9 delle specie I dinosauri hanno abitato la Terra per quasi 200.000.000 di anni Noi non siamo manco a 400.000 anni. e stiamo facendo di tutto per scomparire. Quindi che penis ci facciamo qui, ma chi se ne frega!
wow Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 19 ore fa, LUIGI64 ha scritto: Sulla coscienza: "La tua esperienza di amore o di dolore è 'solo' una scarica di neurotrasmettitori. Una volta spiegata la chimica del cervello, non c'è più nulla da aggiungere." Ho fatto una prova, ho posto a Gemini (è quella che mi trovo a portata di mano, non ho voglia di accreditarmi ad altre) la seguente domanda: L'esperienza di amore o di dolore è 'solo' una scarica di neurotrasmettitori? . Assolutamente no, l'esperienza di amore o di dolore non è "solo" una scarica di neurotrasmettitori. Sebbene i neurotrasmettitori giochino un ruolo fondamentale nel mediare queste sensazioni, ridurre l'esperienza a un mero processo chimico sarebbe un'eccessiva semplificazione. Il Ruolo dei Neurotrasmettitori I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche prodotte dal nostro cervello e dal sistema nervoso che permettono la comunicazione tra i neuroni. Ad esempio, l'ossitocina, spesso chiamata l'ormone dell'amore, è rilasciata durante l'abbraccio o il contatto fisico, contribuendo al legame e alla fiducia. La dopamina è associata alla sensazione di piacere e ricompensa, ed è coinvolta sia nell'innamoramento che nel desiderio. Nel caso del dolore fisico, le endorfine agiscono come antidolorifici naturali, mentre neurotrasmettitori come la sostanza P trasmettono i segnali dolorosi al cervello. La Complessità dell'Esperienza Tuttavia, queste sostanze chimiche sono solo una parte del quadro. L'esperienza di amore o di dolore è un fenomeno multidimensionale che coinvolge diversi livelli: Livello Biologico: Include non solo i neurotrasmettitori, ma anche l'attivazione di specifiche aree cerebrali, la genetica e le risposte ormonali. Ad esempio, il dolore cronico non è solo una questione di neurotrasmettitori, ma anche di neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di riorganizzarsi. Livello Psicologico: La nostra interpretazione e percezione di un'esperienza sono cruciali. Le nostre memorie, i nostri pensieri e le nostre aspettative influenzano profondamente come viviamo il dolore o l'amore. Un dolore fisico può essere amplificato dalla paura o dall'ansia, così come l'amore è nutrito da ricordi e intenzioni. Livello Sociale e Culturale: Le norme sociali e le esperienze passate plasmano il modo in cui esprimiamo e comprendiamo queste emozioni. Il modo in cui una cultura definisce l'amore o gestisce il dolore influenza l'individuo. Ridurre l'amore a una "scarica di dopamina" o il dolore a un "segnale di sostanza P" è come dire che un quadro è "solo" una serie di pennellate e colori. Le pennellate e i colori sono essenziali, ma è l'interazione complessa di tutti gli elementi, combinata con il significato che attribuiamo loro, a creare un'opera d'arte. L'esperienza umana è il risultato dell'interazione tra biologia, mente e ambiente. . Insomma, la risposta mi sembra scientista (nell'accezione che viene dato al termine)...
wow Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Poi, cosa significa chiedere se lo scientismo esiste? Lo scientismo esiste così come esistono gli scichimisti.
LUIGI64 Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre @wow le AI scoperchiano parecchi altarini Se leggi la disamina sullo scientismo di Deepseek è piuttosto articolata ed esaustiva La domanda aveva un senso in quanto qualcuno poneva il dubbio che potesse esistere Anzi, dopo l'apertura del thread sullo scientismo qualcuno ha suggerito di aprirne altro su irrazionalismo...
briandinazareth Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 22 minuti fa, wow ha scritto: Ridurre l'amore a una "scarica di dopamina" o il dolore a un "segnale di sostanza P" è come dire che un quadro è "solo" una serie di pennellate e colori. Le pennellate e i colori sono essenziali, ma è l'interazione complessa di tutti gli elementi, combinata con il significato che attribuiamo loro, a creare un'opera d'arte. si tratta di capire il concetto delle caratteristiche emergenti. l'esempio del quadro non mi sembra azzeccatissimo ed è facilmente confutabile, mi perdonerà gemini. in generale le cose che derivano da interazioni complesse di molti fattori, si presentano come "emergenti" proprio perché presentano caratteristiche che non sono visibili all'analisi delle singole componenti. senza arrivare all'uomo, ho fatto l'esempio del sistema nervoso delle api: i neuroni non sanno come si vola, il cervello completo dell'ape lo sa benissimo e deriva dall'interazione complessa di elementi che da soli non raccontano il volo. la stessa cosa per l'amore di un cane. poi è vero che esistono singoli e piccolissimi elementi che possono cambiare tutto (basta pensare ad alcune droghe come l'mdma o specifiche, piccolissime lesioni del cervello, ecc.), ma sono situazioni rare e che non inficiano il concetto generale. 1
P.Bateman Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 28 minuti fa, wow ha scritto: L'esperienza umana è il risultato dell'interazione tra biologia, mente e ambiente. Secondo questa affermazione la mente non è biologica, mi pare il catechismo.
briandinazareth Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Adesso, P.Bateman ha scritto: Secondo questa affermazione la mente non è biologica, mi pare il catechismo. mi pare che utilizzi il termine mente (il solito vecchio dualismo) per indicare la memoria e le esperienze, comunque un po' fragile come disamina.
Panurge Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Se non avessero cacciato Leary da Harvard saremmo molto più avanti adesso, già nel 63 si interessava agli aspetti biochimici della fede, degli stati estatici etc. etc.
briandinazareth Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 3 minuti fa, Panurge ha scritto: Se non avessero cacciato Leary da Harvard saremmo molto più avanti adesso, già nel 63 si interessava agli aspetti biochimici della fede, degli stati estatici etc. etc. c'è il famoso esperimento scientifico dei preti protestanti sotto psilocibina, paragonati a quelli che non l'hanno presa e le relative esperienze mistiche. devo ritrovare i dettagli, ma era veramente interessante.-
LUIGI64 Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Quelli piacevano a S Giovanni della Croce, pare ne fosse ghiotto Comunque, cortesemente rientriamo in tema
wow Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 1 ora fa, LUIGI64 ha scritto: Se leggi la disamina sullo scientismo di Deepseek è piuttosto articolata ed esaustiva L'ho letta. E continuo a dire che lo scientismo non esiste come fenomeno massivo di approccio alla realtà se la critica ad esso viene ridotta al fatto che gli scientisti escludono (continuando con l'esempio) che l'esperienza d'amore sia non solo un fenomeno chimico/ormonale ma anche "una esperienza complessa che coinvolge livelli biologico, psicologico e sociologico culturale". La domanda è: ma queste discipline non sono scientifiche e consentono, quindi, di dare una spiegazione scientifica dell'amore? Perché vengono utilizzate, almeno dalla IA, in chiave antiscientista? Analogamente lo scientismo non esiste nei termini in cui viene distinto e definito come Scientismo "duro" (o forte): Afferma che solo ciò che è scientificamente verificabile è reale. Tutto il resto (l'esperienza soggettiva, l'etica, la bellezza) è o un'illusione o un epifenomeno (un sottoprodotto) della materia. · Scientismo "morbido" (o debole): Pur non negando l'esistenza di altri campi (come la filosofia o l'arte), li considera inferiori, meno obiettivi o privi di un reale potere conoscitivo rispetto alla scienza. La definizione di scientismo duro è ridicola: ciò che la scienza ancora non riesce a verificare ... è indubbiamente reale come esperienza tangibile ma semplicemente non verificato dalla scienza. Questo era un atteggiamento prescientifico, allorquando tutto ciò che non veniva compreso era attribuito... al trascendente e potrebbe essere uno strumento dialettico per lasciare aperta la porta al trascendente. Quella di scientismo morbido impone un interrogativo metodologico: la critica allo scientismo si focalizza sul considerare arte e filosofia (ecc.) come strumenti di indagine della realtà di minore dignità o presuppone che, arte e filosofia, non siano fenomeni razionalmente spiegabili in termini scientifici ma che contengano un "soffio divino"? Nel primo caso, secondo me lo scientismo è un fenomeno marginale. Secondo me è questo interrogativo che occorre chiarire.
LUIGI64 Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Riguardo alla mistica e chimica Così risponde deepseek Sintesi La domanda "è solo chimica?" è un falso dilemma perché: · Se si parte dal presupposto materialista: Tutto è chimica, quindi anche le esperienze mistiche "spontanee" lo sono. La psilocibina è solo un catalizzatore più efficiente. · Se si parte dal presupposto spiritualista: La chimica è il mezzo attraverso cui la coscienza si esprime e può essere ampliata. La molecola è uno strumento di accesso, non la causa prima. L'esperimento della psilocibina non prova l'esistenza di Dio, ma prova in modo incontrovertibile che il cervello umano è capace, in determinate condizioni, di generare esperienze che sono ontologicamente indistinguibili dalle più alte vette della realizzazione spirituale descritte in tutte le tradizioni mistiche del mondo. Quindi, la risposta più onesta è: la chimica è il meccanismo, ma ciò che viene esperito attraverso quel meccanismo rimane un mistero profondo, la cui interpretazione ultima dipende dalla visione del mondo di ciascuno.
LUIGI64 Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Chiusa parentesi misticismo Rientriamo in tema Grazie
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