mozarteum Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 1 ora fa, Panurge ha scritto: Anche l'alcol, come sanno bene Bukowski e Li Po, fra l'altro i risultati artistici sono migliori. Mah. Noi manco una bagatella per piano dopo le libagioni veronesi.
mozarteum Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 1 ora fa, extermination ha scritto: Ognuno la costruisce attraverso le proprie esperienze, credenze, valori e la propria percezione filtrata dai sensi e dalla mente. Esatto. E di queste, la realta’ se ne sbatte fino a un certo punto. Ad esempio, La politica che incide sulla realta’ sociale ed economica in senso sostanziale, e’ orientata da queste concezioni. Non c’e’ nulla di scientifico ad essere conservatori o progressisti. Al massimo possono essere scientifici (per quanto possano esserlo le scienze umane) dati relativi a frames di realta’: occupazione inflazione ecc. che peraltro non determinano sensi unici di convinzioni. E questo e’ un esempio. Lo stesso accade in ambito familiare dove le concezioni anzidette indirizzano la vita della famiglia. La realta’ che se ne sbatte e’ quella naturale, ma ci sono tante realta’, realissime, dove il metodo scientifico poco c’entra e dove semmai, all’inverso, le concezioni di cui sopra- e meno male- predominano.
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto Secondo me, la mappa concettuale più è ristretta, più difficilmente corrisponde alla vita vera, vissuta e multidimensionale Non si vuole disconoscere la scienza, evoluzionismo, ecc...semmai certe posizioni eccessivamente rigide e ristrette Ciononostante, rispetto e ci mancherebbe, anche quel tipo di posizioni Qualora non rispettassero le mie, pazienza Tutte le considerazioni, comprese quelle del sottoscritto ovviamente, valgono quel che valgono Ovvero, ben poco Poi con l'avvento dell'AI, il sapere nozionistico e teorico a buon mercato è facilmente fruibile La vita però è ben altro 1
Savgal Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto @Gaetanoalberto La felicità è più nei ricordi che nel vissuto, Goethe ci ha scritto un capolavoro sull'argomento. 1
Gaetanoalberto Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 3 minuti fa, Savgal ha scritto: più nei ricordi che nel vissuto, Cioè, dici che quel momento è già vissuto nell'istante in cui accade e pertanto nasce ricordo?
Panurge Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Ogni volta che picchio il mignolo in uno spigolo concordo con Goethe.
Questo è un messaggio popolare. simpson Inviato 31 Agosto Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Agosto 2 ore fa, mom ha scritto: A leggere certi post pare si evidenzi una totale desolazione pessimista sine spe che invita alla nolontà. Tutto il positivo pare una favola infantile raccontata ai bambini.... Spero di non aver capito e vorrei aver tempo di discuterne magari più tardi,ora sono di fretta. Vi leggo con interesse. Buona continuazione e grazie per gli spunti che date. Finito il liceo, con la testa piena di riflessioni sulla vita, pensai di suicidarmi. Era la sola cosa logica che un essere umano potesse fare, meglio se in giovane età. Lo penso tuttora. Però avevo paura del gesto, di sbagliare qualcosa e farci la figura dell’idiota, di soffrire terribilmente.. poi sono sempre stato animato da un forte sentimento di lealtà nei confronti dei miei genitori e a quel tempo mia madre era già in carrozzina, tetraplegica, aveva bisogno di noi per fare qualsiasi cosa. Mio padre si faceva un mazzo tanto per tenere assieme tutti i pezzi della famiglia. Insomma, non potevo/volevo farlo, da una lato per vigliaccheria, dall’altro perché sarebbe stata una vigliaccata. Però restava sempre il peso dell’assurdità della vita, che mi toglieva letteralmente il respiro. Il mio unico desiderio era di dormire, possibilmente per sempre. La natura era la mia prima nemica, la legge che regola la vita e il suo perpetuarsi erano l’esempio del male e del cinismo in terra. E niente, un giorno mi sono detto ‘che facciamo? Non puoi continuare a vivere da separato in casa’. E così ho deciso di accettare la vita, di stare al gioco, di smetterla con le stupidaggini e fregarmene del fatto che sia tutta una assurdità senza senso. Ho pensato che, in fondo, visto che vita ne avevo solo una, si poteva anche vedere come andava a finire. Soprattutto ho smesso di cercare un senso, altrimenti sarebbe stato un inferno. Ed è stata una accettazione totale, nel senso che, quando è venuto il momento, mi sono sposato e ho fatto due figlie, anche se in un angolo dell’animo c’era sempre il tarlo che mi diceva ‘ma come, se dici che è tutto assurdo’.. Purtroppo o per fortuna, non ho mai avuto il conforto di una fede, sono sempre stato uno che se non era preparato non usciva interrogato e si prendeva il due, ho sempre considerato la religione una risposta stupida ad una domanda inutile (nel momento in cui potessi pensare Dio, sarei lui, immagino). Vivo, sto a vedere come va a finire, pur nelle difficoltà che, paradossalmente, sono quelle che aggiungono un po’ di sale al piatto. Poi guardo le immagini dei bambini di Gaza e mi dico ‘ma vaffanculo, finiscila con le sbronzate’ 4
Panurge Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Dunque, mai avuto pensieri così profondi ma i tentativi del mondo esterno di farmi fuori sono già arrivati a tre per cui ho sviluppato un certo fatalismo, va bene così, stiamo a vedere cosa succederà.
Gaetanoalberto Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Il buon Simpson ha individuato il punto chiave: l'accettazione. Molti conflitti, stress, nervosismo, insoddisfazioni, derivano dal fatto che non riusciamo ad accettare le inevitabili difficoltà della vita. Un'altra ottima cosa per vivere bene è portare sempre con sé gli oggetti più importanti nel borsello.
mozarteum Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Sempre Falstaff, la frase architrave dell’opera, detta da Ford a cui si imbrogliano i propositi e naufragano i desiderata, dopo aver perso la partita: “chi non puo’ schivar la propria noja, l’accetti di buon grado” Noja ovviamente non significa noia, ma tutto cio’ che non ci riesce e che turba.
mozarteum Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Un'altra ottima cosa per vivere bene è portare sempre con sé gli oggetti più importanti nel borsello. Ecco questo genera depressione da suburbio. Se poi si mette renato zero in sottofondo aumentano le chance di ottenere una casa popolare 1
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 11 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: oggetti più importanti nel borsello. accettare il borsello In qualsiasi modo vogliamo interpretare il termine accettare 😜
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 12 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: l'accettazione In certi contesti, è una sorta di mantra
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto Adesso, Panurge ha scritto: accettavano tutti. 'na strage
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