mom Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 5 ore fa, simpson ha scritto: Finito il liceo, con la testa piena di riflessioni sulla vita, pensai di suicidarmi. Era la sola cosa logica che un essere umano potesse fare, meglio se in giovane età. Per caso,in quel periodo, avevi letto Il mito di Sisifo di Albert Camus?
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto Comunque, l'adolescenza spesso è un'età piuttosto critica
P.Bateman Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 6 ore fa, mozarteum ha scritto: La realta’ che se ne sbatte e’ quella naturale, ma ci sono tante realta’, realissime, dove il metodo scientifico poco c’entra e dove semmai, all’inverso, le concezioni di cui sopra- e meno male- predominano. Il reale è analizzabile dalla scienza, tutto. Anche l'essere conservatore o progressista (per citare un tuo esempio) può essere un vantaggio o uno svantaggio evolutivo. Anche l'arte, la morale e tutto quello che è umano sono manifestazioni della nostra materialità. La scienza non può dirci se Renato Zero sia meglio di Mozart o viceversa (i pareri sono discordi) ma la musica e tutte le arti sono manifestazione del nostro io fisico, come i canti e le danze degli uccelli ai quali non attribuiamo l'accesso a realtà superiori. Quello che c'è nel mondo è reale, se si scopre un altro livello di realtà per ciò stesso diventa reale, la scienza non conosce tutto ma neppure inventa favole. PS Il classico è la peggiore delle squole. 1
extermination Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 26 minuti fa, P.Bateman ha scritto: la scienza non conosce tutto ma neppure inventa favole Mah-vedi- la scienza no - ma sullo scienziato non ci metto la mano sul fuoco.
simpson Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 1 ora fa, mom ha scritto: Per caso,in quel periodo, avevi letto Il mito di Sisifo di Albert Camus? No e nemmeno Nietzche e compagnia (ho avuto due di media in filosofia per tutta la terza perchè non studiavo e quindi non uscivo interrogato, pensa che genio), erano congetture personali. 1
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 21 minuti fa, extermination ha scritto: sullo scienziato non ci metto la mano sul fuoco. Su quello dovrebbe esserci la comunità scientifica come garante e che opera con azione di controllo D'altro canto, la comunità scientifica non è un blocco unico, anche lì ci sono varie correnti di pensiero
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 2 minuti fa, simpson ha scritto: pensa che genio Vabbè Simp, è andata come doveva andare Tutto sommato, ne sei uscito e anche bene Non ti autofustigare 😊
Panurge Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 3 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: anche lì ci sono varie correnti di pensiero Non su cos'è il metodo scientifico credo.
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 2 minuti fa, Panurge ha scritto: Non su cos'è il metodo scientifico credo. Non credo neanche io
briandinazareth Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 2 ore fa, extermination ha scritto: Il pensiero profondo ostacola la semplicità. Non necessariamente, se si accompagna alla consapevolezza della finitezza delle cose e si supera l'eccezionalismo degli esseri umani, che comprende anche noi. Aggiungo che il pensiero razionale è fonte di meraviglia più di quello irrazionale, sia perché è molto più controintuitivo e quindi si adatta molto meno a quello che ci conforta credere, sia perché cambia come cambiano le conoscenze, anche rivoluzionando totalmente l'acquisito, ci sono innumerevoli esempi. Il pensiero irrazionale tende ad essere molto più stabile e a sclerotizzarsi, fenomeno ancora più evidente con l'avanzare dell'età
P.Bateman Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 47 minuti fa, extermination ha scritto: Mah-vedi- la scienza no - ma sullo scienziato non ci metto la mano sul fuoco Ci sono casi di scienziati che hanno truccato i dati in malafede o per mero errore sono arrivati a risultati sbagliati, ma questo fa parte della nostra natura. Pure il consenso sulle teorie dominanti può essere sbagliato, nella Grecia antica c'era già chi sosteneva un sistema eliocentrico prima di Copernico, ma la validità del metodo rimane. 1
briandinazareth Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto 1 ora fa, P.Bateman ha scritto: Anche l'essere conservatore o progressista (per citare un tuo esempio) può essere un vantaggio o uno svantaggio evolutivo. ci sono tanti studi interessanti su questo tema, e tornando al razionalismo, a me suscitano molta meraviglia e tante di domande. perché acocntentarsi di non conoscere certe cose? in soldoni, la parte innata è il fattore più determinante. partendo dal quoziente intellettivo, tra le caratteristiche più fortemente innate (concetto diverso da genetico). un altro fattore importante è la scolarizzazione, che possiamo considerare come prevalentmente un fattore ambientale (ma con influenza anche innata). conta molto anche la sensibilità agli stimoli minacciosi , un dato estremamente predittivo nell'essere conservatori, anche questo fortemente innato, potrebbe spiegare anche perché con l'età si tende a diventarlo di più; con l'invecchiamento è misurabile una risposta alla paura molto maggiore (soprattutto a carico dell'amigdala). un'altra cosa interessante è la sensibilità al disgusto, che porta ad essere più conservatori soprattutto sulle questioni etiche, ed essendo il disgusto morale legato cerebralmente al disgusto olfattivo (l'evoluzione riutilizza spesso cose già esistenti), in presenza di odori sgradevoli le persone tendono ad essere più conservatrici e pure più omofobe! anche questo fattore ha una base innata ovviamente sto semplificando, perché all'interno degli orientamenti politici generali ci sono diverse componenti che compongono un puzzle più complesso: libertarismo-autoritarsmo, tradizionalismo-progressismo, approccio all'autorità ecc. ognuno con componenti genetiche e innate diverse. da notare che questi fenomeni influenzano più l'orientamento politico generale che l'identificazione partitica. nel complesso l'ambiente familiare conta veramente molto poco e più in adolescenza che in età adulta. curiosamente molti di questi fattori sono quelli che spingono le persone più verso il pensiero razionale o verso quello irrazionale. i progressisti tendono ad essere più spesso legati a pensiero analitico, tolleranza dell’ambiguità e maggiore razionalità deliberativa. i conservatori tendono ad utilizzare processi rapidi, intuitivi, emotivi (paura e disgusto, ad esempio), ricerca di ordine e certezza. naturalmente anche su questo punto parliamo di correlazioni statistiche rilevanti, ma che non significano che non ci siano conservatori più analitici e razionali e progressisti più legati all'intuizione o anche al pensiero magico. sono tutte cose mutlifattoriali e anche se la parte innata è la più importante, non è una questione deterministica, per via dell'enorme quantità di fattori coinvolti.
extermination Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto @briandinazareth Se non erro ricopri una posizione manageriale in una multinazionale - In estrema sintesi, quali sono le problematiche che incontri -se ne incontri- che ti pesano maggiormente nella gestione delle risorse umane che ti sono state assegnate e quali nei rapporti con il Top management ( a titolo esemplificativo, conflittualità- leadership- performance - engagement- valorizzazione-fiducia-crescita…….) Tks
LUIGI64 Inviato 31 Agosto Autore Inviato 31 Agosto 6 ore fa, extermination ha scritto: pensiero profondo ostacola la semplicità. L'intelligenza ci dovrebbe suggerire ad essere morbidi e duttili quando necessario Per evitare una eccessiva pesantezza, agevola molto la non identificazione rigida e monolitica a posizioni o paradigmi, qualsiasi essi siano Un adattarsi all'interlocutore, cercare sempre una apertura anche se il punto di vista diverge dal nostro, accettarlo ma rimanendo senza forzature né velleità di convincere nessuno, pacatamente sul nostro Lasciare andare, mollare la presa dell'ego che spesso vuole imporsi sentendosi irrazionalmente minacciato Insomma, 'na passeggiata di salute 😜 P.s. Più facile quando ci si relaziona di persona, su social e forum le cose si complicano non poco
Savgal Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre "La produzione, in un essere ragionevole, della capacità di scegliere i propri fini in generale, e quindi di essere libero, è la cultura. Perciò la cultura soltanto può essere l'ultimo fine che la natura ha ragione di porre al genere umano (non la sua felicità sulla terra, o semplicemente il privilegio di essere il principale strumento dell'ordine e dell'armonia nella natura esterna irragionevole).» (I. Kant - Critica del Giudizio, § 83).
wow Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre 13 ore fa, briandinazareth ha scritto: conservatori tendono ad utilizzare processi rapidi, intuitivi, emotivi (paura e disgusto, ad esempio), ricerca di ordine e certezza. E il PD? 😁
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