Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Il rapporto tra filosofia e scienza è stato, nel corso della storia, un legame complesso e in continua evoluzione, caratterizzato da periodi di profonda unità, di progressiva separazione e, infine, di un'alleanza rinnovata e complementare. Le origini: un'unità indifferenziata Nell'antichità, in particolare nella Grecia, non esisteva una distinzione netta tra filosofia e scienza. I pensatori presocratici come Talete o Anassimandro erano considerati allo stesso tempo filosofi e "scienziati" (anche se il concetto moderno di scienza non era ancora nato), poiché cercavano di comprendere la natura e l'origine del cosmo (la physis) attraverso l'osservazione e il ragionamento, piuttosto che affidarsi esclusivamente a spiegazioni mitologiche. Anche Aristotele si dedicò a diverse discipline, dalla biologia alla fisica, ponendo le basi per una conoscenza sistematica del mondo. La separazione in età moderna Con la rivoluzione scientifica del XVII secolo, il rapporto tra le due discipline si trasforma radicalmente. Figure come Galileo Galilei e Isaac Newton introducono un nuovo approccio, basato sul metodo scientifico sperimentale. Questo metodo, caratterizzato dall'osservazione, dalla formulazione di ipotesi, dalla verifica sperimentale e dalla riproducibilità dei risultati, conferisce alla scienza un'autonomia e una specificità che la distinguono dalla filosofia. Mentre la scienza si concentra sulla descrizione e spiegazione dei fenomeni osservabili, la filosofia continua a porsi domande più ampie e fondamentali, spesso di natura metafisica: il senso della realtà, i limiti della conoscenza umana, l'etica e l'esistenza. Si instaura un "divorzio consensuale", in cui la scienza si occupa del "come" (funzionano le cose) e la filosofia del "perché" (esistono e hanno un senso). Differenze e punti in comune Nonostante la separazione storica, è possibile individuare differenze e punti di contatto fondamentali: Differenze: * Oggetto di indagine: La scienza si occupa dei fenomeni naturali e misurabili, mentre la filosofia indaga concetti astratti, valori, il significato dell'esistenza e la natura della conoscenza stessa. * Metodologia: La scienza si basa sul metodo sperimentale, sulla misurazione e sulla verifica empirica. La filosofia utilizza la logica, l'analisi concettuale, la critica e la riflessione. * Obiettivo: La scienza mira a produrre conoscenze verificabili e predittive. La filosofia cerca una comprensione profonda e complessiva della realtà e dell'uomo. Punti in comune: * Entrambe le discipline nascono dalla meraviglia e dal desiderio di conoscenza. * Entrambe si basano su un'indagine razionale e rigorosa, sebbene con metodi diversi. * Entrambe contribuiscono alla crescita del sapere umano, fornendo strumenti per comprendere il mondo e noi stessi. La filosofia della scienza: un ponte di dialogo Nel XX secolo, la necessità di riflettere sui fondamenti e sui limiti della conoscenza scientifica ha portato alla nascita della filosofia della scienza. Questa disciplina non ha l'obiettivo di sostituirsi alla scienza, ma di interrogarne i presupposti, i metodi e le implicazioni. I filosofi della scienza si chiedono: * Che cos'è una teoria scientifica? * Come si distingue la scienza dalla pseudoscienza (il problema della demarcazione)? * Il progresso scientifico è un'accumulazione di conoscenze o un cambiamento radicale di paradigmi (come sostenuto da Thomas Kuhn)? * La scienza descrive la realtà "così com'è" (realismo scientifico) o è solo uno strumento per prevedere i fenomeni (antirealismo)? Oggi, il rapporto tra filosofia e scienza non è più di opposizione, ma di complementarità. La scienza fornisce nuove conoscenze e solleva nuove domande (sull'universo, sulla coscienza, sull'intelligenza artificiale), mentre la filosofia offre gli strumenti per analizzare criticamente queste domande e per inserirle in un quadro di senso più ampio. Scienza e filosofia, pur con i loro specifici campi di azione, sono entrambe necessarie per una comprensione completa della realtà e del posto dell'uomo in essa. 1
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 1 minuto fa, Gaetanoalberto ha scritto: Scienza e filosofia, pur con i loro specifici campi di azione, sono entrambe necessarie per una comprensione completa della realtà e del posto dell'uomo in essa. Approvo in maniera completa Bollino CICAP Scherzavo... 😁👍
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Però credo che la preoccupazione sollevata da @Savgal sia un'altra. Da sempre i valori sono un'arma a doppio taglio, e la cosiddetta tradizione che spesso sembra richiamarli, se non interpretata alla luce dell'umanesimo e della scienza (anche sociale), che richiedono entrambe approcci non superficiali. Da qui il potenziale abuso e rischio del richiamo alla tradizione, usata per giustificare anche tradizionali abomini. Vale naturalmente anche per la scienza in sé, se l'uso non ne sia guidato da senso di umanità
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 22 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: tradizionali abomini. In sintesi, la tradizione è quella metafisica e spirituale Componenti che sono presenti, in maniera più o meno marcata, in tutte le maggiori religioni Tradizione che è incarnata dai maggiori mistici di tutti i tempi Ma capisco che per i non credenti possa essere argomento altamente fuffologico A parte l'Islam con i suoi fondamentalismi, o frange radicali e intolleranti che possono essere presenti nelle varie religioni, non vedo rischi di alcunché
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @LUIGI64 Non credo che il pensiero proceda per compartimenti stagni. Perfino la teologia si sforza di rendersi compatibile con alcune evidenze, o di spiegare perché non lo sia. Alcuni scienziati non nascondono la propria fede. Non credo sia questo il punto, per quanto in genere non apprezzi molto le dichiarazioni di fede degli scienziati (soprattutto perché questione personale).
andpi65 Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Il 27/08/2025 at 18:02, gibraltar ha scritto: ho vissuto quasi tutta la mia vita facendo scelte irrazionali: nel lavoro, negli affetti, nell'amore, nel gestire le mie finanze, nel mettere al mondo i figli... il resto del tempo l'ho sprecato cercando di fare dei programmi. Non era proprio così edulcorata, a memoria
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 17 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non credo che il pensiero proceda per compartimenti stagni Esatto Ma la cosa da evitare, ma noto che è molto difficile, (ego divisivo) di considerare le proprie conoscenze superiori rispetto ad altre, che spesso invece di tentare di integrarle vengono considerate come minaccia ai propri rigidi paradigmi A dirla tutta, la disamina di Sav mi è parsa molto forzata e paradossalmente anche esposta in maniera poco efficace, per quello che voleva asserire (ritengo non conoscesse in maniera sufficiente l'argomento trattato), in quanto avendo omesso R. Guenon quale leader indiscusso del pensiero tradizionalista in Occidente, ha indebolito fortemente le sue stesse ipotesi riguardo alla presunta negatività del tradizionalismo metafisico
Gaetanoalberto Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto @LUIGI64 Non so. Ho sempre pensato senza conoscere bene nulla 😆 1
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non so Di solito pure io Premetto che quello che asserisco vale quel che vale, ovvero poco Però qualche libro del Guenon e co. li ho letti...anche se un bel po' di anni fa Ma in ambito spirituale, Guenon è molto conosciuto Anche il mio giovane insegnante di Tai chi lo ha apprezzato come primo approccio a quel tipo di conoscenza...un po' come me Diciamo che leggendolo, non mi pare sia mai morto nessuno 😎☺️😜
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 21 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Ma la cosa da evitare, ma noto che è molto difficile, (ego divisivo) di considerare le proprie conoscenze superiori rispetto ad altre la differenza profonda è che la conoscenza razionale e basata sui fatti è universale e molto più oggettiva, la conoscenza di qualcosa perché "l'ho sentito", oppure "ho fede", è soggettiva, non universale e molto più legata dal luogo, educazione, comfort, tradizione, principio di autorità ecc. un'altra differenza profonda è che la conoscenza razionale è cumulativa ed è possibile metterla in discussione, quella irrazionale no. non è un caso che la differenza fra la conoscenza tra noi e gli uomini di 3000 anni fa è data dall'approccio razionale, non da quello irrazionale. per la conoscenza irrazionali ci si può riferire a scritti di qualunque epoca, ad esempio, quella razionale invecchia molto più facilmente e viene continuamente superata. la razionalità è molto più faticosa (si interseca anche con il concetto del pensiero lento), e consuma molte più energie e risorse del cervello (anche in termini di watt! per essere materialisti) ed è più complicata anche dal punto di vista psicologico, dato che noi siamo molto più esseri irrazionali, come lo sono le nostre scelte, le nostre preferenze ecc. spesso molto più di quanto capiamo o vogliamo ammettere. questo fenomeno si riflette anche nella politica naturalmente.
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto Non capisco perché hai quotato il mio post Tra l'altro con le tue affermazioni lo confermi pure Comunque Pace e bene 😁
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Oggi, il rapporto tra filosofia e scienza non è più di opposizione, ma di complementarità. La scienza fornisce nuove conoscenze e solleva nuove domande (sull'universo, sulla coscienza, sull'intelligenza artificiale), mentre la filosofia offre gli strumenti per analizzare criticamente queste domande e per inserirle in un quadro di senso più ampio. Scienza e filosofia, pur con i loro specifici campi di azione, sono entrambe necessarie per una comprensione completa della realtà e del posto dell'uomo in essa. Sarebbe da incorniciare e inserire in bacheca Con l'accortezza, come un sintetico promemoria, di rileggerlo ogni tanto, al fine di superare le vane dispute sulla presunta superiorità della scienza o della filosofia. 😊
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 4 ore fa, LUIGI64 ha scritto: Non capisco perché hai quotato il mio post Tra l'altro con le tue affermazioni lo confermi pure mi sa che non ho espresso bene il concetto allora :) ovvero non tutte le forme di sapere sono uguali e non hanno la stessa rilevanza. perché alcune sono le proprie conoscenze e opinioni, altre sono forme più universali e solide. non è questioni di chi, è questione di come.
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 1 minuto fa, briandinazareth ha scritto: ovvero non tutte le forme di sapere sono uguali e non hanno la stessa rilevanza. Ok, scusami ma affermi sempre gli stessi concetti Capisco che ho una certa età Però ricordo benissimo quale sia il tuo pensiero Potrei fare una tesi sul brianpensiero Scherzo, ma non troppo 😎
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto Adesso, LUIGI64 ha scritto: Però ricordo benissimo quale sia il tuo pensiero non mi pare, ti sfuggono particolari e aspetti iportanti ogni volta. ma non è l'età
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 2 minuti fa, briandinazareth ha scritto: sfuggono particolari Ma quello lo faccio di proposito, così intervieni tu e scrivi sempre le stesse cose Dovrei fare un report dei tuoi interventi, poi li inoltro al posto tuo...tanto è uguale 😂 1
briandinazareth Inviato 28 Agosto Inviato 28 Agosto 2 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Ma quello lo faccio di proposito, così intervieni tu e scrivi sempre le stesse cose Dovrei fare un report dei tuoi interventi, poi li inoltro al posto tuo...tanto è uguale 😂 ma lascia perdere, non hai le phisique du role, meglio se continui con i copia-incolla e riportando le risposte delle AI :)
LUIGI64 Inviato 28 Agosto Autore Inviato 28 Agosto 34 minuti fa, briandinazareth ha scritto: copia-incolla e riportando le risposte delle AI :) Copio incollo le tue, tanto sono tutte uguali, più semplice ed efficace Sarai mica un chatbot... 😂
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