Armando Sanna Inviato 11 Ottobre Autore Inviato 11 Ottobre @fabbe 1 ora fa, fabbe ha scritto: molti impianti suonavano benissimo con cavetteria da due lire di fatti il mio riferimento era proprio quello , mi ricordo quando provai i primi cavi della Monster cable su le mie Klipsch heresy I serie , ebbi la stessa sensazione tua "non sento nessuna differenza forse sono anche peggio dei cavi rosso neri ..."
fabbe Inviato 11 Ottobre Inviato 11 Ottobre @Armando Sanna sarebbe bello fare un confronto diretto con un impianto anni 80, allestito come allora, e uno moderno per capire quale da la maggior soddisfazione musicale. A quei tempi, avevo 18 anni e acquistai il mio primo impianto. Integrato e piastra Yamaha, giradischi Sony com testina mm Pickering e casse Cervin Wega con woofer da 15" in stanza da 12mq. Come godevo 🤣
Armando Sanna Inviato 11 Ottobre Autore Inviato 11 Ottobre @fabbe sto allestendo nuovamente il mio impianto anni '80 da portare al mare mancano solo i diffusori ed equalizzatore : Accuphase E203 Audio Linear TD 5001 con SME III S+ AKG P8 ES (oppure Clearaudio Aurum Beta S , Grado 1+) Nakamichi LX 3 Yamaha TX 500 mancano solo Heresy I serie + stand in multistrato da 52 cm Spectro Acustics 210 R So già che l'effetto "nostalgia/ricordi" non potrà competere con il suono del mio impianto attuale ... 1
acusticamente Inviato 12 Ottobre Inviato 12 Ottobre Il 10/10/2025 at 17:27, Armando Sanna ha scritto: questo è l'errore di molti appassionati di HiFi come diceva il buon Bebo alcuni per cercare la luminosità e definizione arrivavano a un suono "arido come la sete" dove tutto suona smagrito e rinsecchito Talvolta, nel percorso di miglioramento del proprio impianto, ci si trova effettivamente alle prese con questa problematica. Comunemente si attribuisce il termine di troppo “luminoso” che penso però che sia un po’ generico perché mutuato da altre esperienze fisiche. Non che io abbia risolto l’analisi di questo fenomeno e quindi vi chiedo cosa ne pensate voi. Non si potrebbe nemmeno dire che si finisce per avere meno bassi, perché spesso quelli rimangono, e quindi l’effetto di smagrimento da dove deriva ? da riduzione delle armoniche ? da riduzione del rumore che però porta ad un risultato troppo analitico ? dall’eliminazione di difetti che però contribuiscono a rendere il suono più analogico ? troppe informazioni disturbano ?…
Suonatore Inviato 12 Ottobre Inviato 12 Ottobre Il 09/10/2025 at 09:07, Armando Sanna ha scritto: le prove continuano in modo piacevole e sto riascoltando tanti dischi e CD che non sentivo da anni, il tutto ha un sapore nuovo per dettaglio, dinamica e presenza. Hai per caso fatto anche la prova tornando alla tua vecchia ciabatta? Lo chiedo in quanto con un cavo di alimentazione che all'epoca avevo provato sentendo benefici, facendo la prova contraria risultò del tutto identico a quello che avevo prima (normale cavo e spine industriali 3x2,5) In questo momento ne sto provando un altro sul pre, la prossima settimana rimetterò il titolare per sentire cosa succede....
Armando Sanna Inviato 12 Ottobre Autore Inviato 12 Ottobre 2 minuti fa, Suonatore ha scritto: Hai per caso fatto anche la prova tornando alla tua vecchia ciabatta? Si ho fatto anche la controprova, dopo una quindicina di giorni, ho scambiato i cavi di alimentazione tra Wireworld e Audioquest e ho anche utilizzato (ingannandomi da solo per caso fortuito ...) il cambio di cavo di alimentazione su l'alimentatore del pre phono essendo convito di aver provato la differenza tra l'audioquest e quello da PC in dotazione originale, non sentendo palesi differenze , difatti non avevo cambiato nulla ero sempre lo stesso cavo ... Per essere molto diretti direi la vecchia vira verso la gamma medio alta molto evidente e forse molto affilata che accentua sibilanti e natalità (ove ci siano), la nuova verso tinte calde nella parte medio bassa, presenza più materica e rumori ambientali riprodotti in modo nitido e ben presente. 2
Armando Sanna Inviato 13 Ottobre Autore Inviato 13 Ottobre 14 ore fa, acusticamente ha scritto: Non si potrebbe nemmeno dire che si finisce per avere meno bassi, perché spesso quelli rimangono, e quindi l’effetto di smagrimento da dove deriva ? Per quello che ho potuto verificare nel tempo credo che le persone tendono a preferire la maggior consistenza dei medio alti e acuti in favore della presenza della gamma medio bassa e bassa , per questo parlerei di “bilanciamento tonale “ falsato . A tal proposito molto bella la descrizione fatta da Acustica Applicata del fenomeno di cui sopra “B.T. “ prendendo come esempio due fotografie fatte in due tempi diversi dello stesso oggetto ma con aperture del diaframma diverse, entrambe sé esaminate senza nessun riferimento non si evidenzierà il differente bilanciamento dei colori, ma facendo la comparazione diretta tra le due foto si potrà notare una diversa tonalità cromatica che potrà virare verso i colori freddi o quelli caldi… Molto spesso le persone utilizzano come comparazione una sonorità dettagliata e luminosa come campione ideale del suono perfetto e tendendo verso quel tipo di riproduzione andranno sempre più a smagrire il loro suono per tendere idealmente a un miglioramento del loro impianto … IMHO
acusticamente Inviato 13 Ottobre Inviato 13 Ottobre @Armando Sanna anche questo, pur essendo efficace, è un esempio mutuato da altri sensi; mi piacerebbe capire che cambiamento avviene, al cambio di cavo o qualsiasi altro elemento, per portare a quello che si definisce “troppo luminoso” o “smagrimento”. Al momento mi verrebbe da dire che spesso si ha una diminuzione di armoniche e questo porta ad una sensazione di brillantezza (anche se magari la RF rimane uguale) e freddezza che allontana da un suono più melodico e dolce. Alle volte si resoconta che, inserendo punte sotto una elettronica, il suono si smagrisce e quindi evidentemente si sottraggono piccoli ma importanti elementi. (pur se correlato all’argomento della discussione mi scuso se considerato OT ed eventualmente apro discussione in altro spazio)
Armando Sanna Inviato 13 Ottobre Autore Inviato 13 Ottobre 3 ore fa, acusticamente ha scritto: Alle volte si resoconta che, inserendo punte sotto una elettronica, il suono si smagrisce e quindi evidentemente si sottraggono piccoli ma importanti elementi. Sono contento che citi le punte e relative sotto punte una prova che feci nei primi anni ‘80, poiché il mio piatto poggiando su piedini con elementi elastici faceva risultare i bassi un po’ “gommosi” e troppo morbidì , messe le punte il tutto asciugandosi o definendosi, prendi il termine che meglio preferisci, diede più sensazione di pulizia e articolazione della gamma bassa. Oggi si parlerebbe di aver meglio accoppiato il piatto alla mensola sottostante , per me c’è solo una verità le vibrazioni non vanno del tutto eliminate altrimenti il suono diventa privo di armoniche e qui torniamo al troppo asciutto e arido 😁😁😁 Per me il suono va visto nella sua completezza e non nel dettaglio, come dire che spesso si vada a caccia del particolare perdendo la visione di insieme 😉 2
PietroPDP Inviato 13 Ottobre Inviato 13 Ottobre @Armando Sanna Anche con i diffusori è così, c'è chi prevede una risonanza controllata del mobile e per altri costruttori deve essere quasi inerte. Si tratta sempre di un equilibrio instabile, a volte basta che tocchi una cosa e si manda a donnine allegree tutto quello fatto di buono fino a quel momento o capita a volte che basta una stupidaggine per trovare la quadra, come aver messo l'ultimo pezzo del puzzle. 1
Armando Sanna Inviato 14 Ottobre Autore Inviato 14 Ottobre 10 ore fa, PietroPDP ha scritto: Anche con i diffusori è così, c'è chi prevede una risonanza controllata del mobile e per altri costruttori deve essere quasi inerte. Infatti, le filosofie di base di un costruttore andrebbero per prima cosa conosciute e poi rispettate per non vanificare il lavoro del progettista . Spesso si interviene “ad orecchio “ e a “sentimento” altrimenti la HiFi non sarebbe per molti un gioco 😉
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