OLIVER10 Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto ma piu che altro libri osannati dalla critica che vi hanno deluso. (Ovviamente tutto soggettivo) 100 anni di solitudine - Marquez - noioso, lungo, personaggi surreali su trama inconcludente, troppe descrizioni ripetititve Delitto e Castigo - Dostoewsky - 500 pagine basate su un fatto banale e sul pentimento del protagonista, forse ne bastavano la metà - Impossibile memorizzare i nomi dei personaggi. Don chisciotte - Cervantes - anche qui 1000 pagine tirate lunghe , noiosetto e di difficile lettura causa terminologie antiquate, faticosissimo e a tratti infantile. ok...uccidetemi
Napoli Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto Ho iniziato ora delitto e castigo,sono stato sempre lontano a libri di 600 pagine e oltre,sono a pagina 300 e devo dire che lo sto apprezzando. Su Marquez gli vorrei dare una seconda occasione.
best_music Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto 3 ore fa, OLIVER10 ha scritto: libri osannati dalla critica che vi hanno deluso. per i libri come per i film è ovvia la contrapposizione tra successo di critica e di pubblico. Vado più oltre: : - successo di critica puramente letterario - successo di critica politicamente orientata - successo di pubblico (vendite) : Ad esempio trovo scontato che Calvino (genio assoluto per la critica letteraria "pura") sia poco letto e per nulla amato dal pubblico e che la serie di Harry Potter (libro più venduto di tutti i tempi) non sia considerata ai vertici della letteratura mondiale. : Non parliamo poi del totalmente illeggibile "Finnegan' s wake" - scritto da Joyce in un linguaggio inesistente e quindi intraducibile nella lingua di qualsiasi popolo - totalmente oscuro per la quasi totalità della popolazione mondiale ad esclusione di un ristretto club di filologi che lo considerano semplicemente geniale.
best_music Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto per rispondere alla domanda: un libro che ha una ottima critica e mi è sembrato illeggibile è "L' uomo senza qualità" di Musil (oltretutto trattasi si un' opera "non finita"). : Ugualmente scontato forse che abbia lasciato a metà "Infinite jest" di Wallace, scritto da un autore letteralmente fuori di testa e che è notoriamente considerato una sfida anche da lettori accaniti (mi ci sono misurato per esser sopravvissuto all' Ulysse di Joyce, alla Récherce di Proust ed a "L'urlo e la furia" di Faulkner, ma Wallace oltre ad essere oscuro nella scrittura è decisamente noioso come come tematiche, pur essendo di cento anni dopo). 1
P.Bateman Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto Non sono d'accordo con molti dei giudizi dati. 8 ore fa, OLIVER10 ha scritto: Dostoewsky E' un gigante della letteratura, chiaro che scrive di un mondo a noi sconosciuto e può sembrare noioso. 8 ore fa, OLIVER10 ha scritto: Don chisciotte - Cervantes Per la letteratura spagnola è fondante come per noi l'Alighieri (non ho scritto Dante per evitare la rima), certo dopo qualche secolo per noi è difficile da giudicare. 4 ore fa, best_music ha scritto: Infinite jest" di Wallace, Capolavoro assoluto, di non facile lettura ma decifrabile e godibilissimo. 4 ore fa, best_music ha scritto: "L' uomo senza qualità" di Musil Mi ha lasciato interdetto, dovrei rileggerlo ma forse non ne ho voglia. Aggiungo una mia perplessità: Il Giovane Holden, l'ho trovato insignificante.
best_music Inviato 29 Agosto Inviato 29 Agosto 19 minuti fa, P.Bateman ha scritto: decifrabile e godibilissimo Il problema non è "decifrarlo" ma godere stando "dentro" una storia dove si parla di suicidio infilando la testa in un forno a microonde modificato, dove gli anni hanno il nome di prodotti commerciali, dove una parte degli USA è adibita a discarica di immondizia che vi viene inviata via razzo ecc ecc A distanza di trent' anni possiamo ben dire che non ne ha azzeccata (eppure se non erro il suo "futuro" è già passato...) : Se non già visto raccomando il film sul personaggio Wallace che [imho] getta una luce sulla fonte di fantasie così cupe: (secondo justwatch dovrebbe essere disponibile su netflix.) Impagabile il finale in cui Cita spoiler : : : : : : il poveretto (umanamente parlando, non artisticamente, inutile dirlo) balla una sorta di zumba in un centro anziani...
P.Bateman Inviato 31 Agosto Inviato 31 Agosto Il 29/08/2025 at 20:43, best_music ha scritto: Il problema non è "decifrarlo" ma godere stando "dentro" una storia dove si parla di suicidio infilando la testa in un forno a microonde modificato, dove gli anni hanno il nome di prodotti commerciali, dove una parte degli USA è adibita a discarica di immondizia che vi viene inviata via razzo ecc ecc A distanza di trent' anni possiamo ben dire che non ne ha azzeccata (eppure se non erro il suo "futuro" è già passato...) Gli scrittori non sono indovini, altrimenti il più grande di tutti sarebbe Verne. Nel testo l'autore spiega pure perché si suiciderà, paragona la sua situazione (disturbo depressivo grave se non ricordo male) a quella della persona in un edificio in fiamme che preferisce buttarsi nel vuoto piuttosto che bruciare (almeno 9/11 l'ha azzeccato). Il mondo distopico nel quale si svolge il romanzo, fortemente sarcastico, è coerente. Wallace stravolge la struttura base del romanzo popolare( presentazione del protagonista, il protagonista è nei guai, arriva il lieto fine) mischiando le carte (il primo capitolo è l'ultimo in ordine cronologico) nascondendo le informazioni più importanti nelle note, mettendo il climax(l'assalto degli assassini sulle sedie a rotelle) fuori dal quadro, come una pellicola che si spezza, il cinema chiude e puoi solo immaginare cos'è successo da indizi sparsi. Un'opera geniale, ma non voglio convincere nessuno.
LeoCleo Inviato 1 Settembre Inviato 1 Settembre Il 29/8/2025 at 20:26, P.Bateman ha scritto: Il Giovane Holden, l'ho trovato insignificante. Quoto. Voglia di rileggerlo prossima allo zero. Aggiungo “per chi suona la campana”, ogni pagina è un mattone sugli zebedei.
daniele_g Inviato 2 Settembre Inviato 2 Settembre Il 29/08/2025 at 12:09, OLIVER10 ha scritto: ok...uccidetemi su GG Marquez, o almeno su '100 anni di solitudine' (altro non ho letto, dopo quello), posso concordare: mi pare inutilmente verboso, un po' barocco, con molte parole e immagini per esprimere poco. il mio professore di Italiano al liceo, a cui chiesi un parere vergognandomi un po' del mio, rispose: "Marquez è un bluff". penso di avere sorriso involontariamente. sugli altri due... ti uccido
daniele_g Inviato 2 Settembre Inviato 2 Settembre Il 29/08/2025 at 20:26, P.Bateman ha scritto: Il Giovane Holden credo sia molto legato all'epoca: introduceva un linguaggio e un punto di vista nuovi per allora, superati, o almeno "normali" oggi. a me piaciuto, senza che l'abbia trovato un capolavoro.
P.Bateman Inviato 2 Settembre Inviato 2 Settembre @daniele_g Ho pensato la stessa cosa. Letto oggi lascia perplessi.
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