Vai al contenuto
Melius Club

Una società di adolescenti


Messaggi raccomandati

Inviato

Mah.

A me piu’ che adolescenti paiono fessi. Con o senza social

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato

@Savgal

 

c'è anche l'aspetto della dipendenza dalla dopamina, fondamentale nei fenomeni che descrivi,  che permea tutta la nostra società e che i social utilizzano per aumentare il craving.

consiglio il libro dopamine nation (l'era della dopamina), un breve estratto:

https://www.google.it/books/edition/L_era_della_dopamina/d3FdEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&printsec=frontcoverhttps://www.google.it/books/edition/L_era_della_dopamina/d3FdEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&printsec=frontcover

Inviato

Conosco in maniera approssimativa il lavoro in corso d'opera fatto sugli algoritmo che gestiscono i  social per manipolare gli utenti.

Ci sono fior di psicologi e studi dietro. Niente di improvvisato.

Pero' da li' a cascarci con tutti e due i piedi ce ne vuole.

Inviato

Scriveva Marshall McLuhan: "Le società sono sempre state modellate più dalla natura dei media con cui gli esseri umani comunicano che dal contenuto della comunicazione". "L’azione dei media è quella di far accadere le cose piuttosto che di darne conoscenza."

Le tecnologie di comunicazione di cui una società dispone condizionano fortemente la cultura di quella società, la visione del mondo e la forma mentis di chi ne fa parte.

  • Thanks 1
Inviato

Per fortuna che Melius c'è 

Comunque, nei limiti del possibile, bisogna cercare di accettare anche persone che non ci piacciono, o che giudichiamo negativamente

Possono essere un monito per la nostra autoconsapevolezza, nel cercare di non incorrere nei loro stessi errori

Anche perché se odiamo, o qualora determinate caratteristiche ci fanno reagire emotivamente, è molto probabile che non abbiamo integrato quella parte in noi che non sopportiamo negli altri e allora trattasi di proiezione

Forse sbagliando, mi pongo sempre in questa posizione, quando critico e giudico severamente qualcuno

Poi, ognuno fa quel che può 

In fondo, siamo tutti sulla stessa barca

 

Inviato

Anche questo è un social

Ci sono i melius etc

Anche qui ci sono persone che paiono bambini mai cresciuti, ma chi ha questo hobby è un bambino per forza di cose, si crede a cose che solo i bambini hanno la capacità di crederci, vedi Babbo Natale o la Befana 

Quindi di che parliamo?

  • Melius 1
Inviato
12 ore fa, Savgal ha scritto:

 

@criMan

"Uno studio corrente dice che la media del pubblico italiano rappresenta l'evoluzione mentale di un ragazzo che fa la seconda media e che non sta nemmeno seduto nei primi banchi"

 

Capite adesso perché uno come Salvini è stato eletto? 

Inviato
26 minuti fa, gibraltar ha scritto:

conservare un po' il bambino che c'è dentro di noi (

Mi ricorda molto la teoria post Freudiana di E. Berne e il suo Bambino interiorizzato (Es)

Inviato

Era uno dei mantra impartiti nei corsi per candidati ed agli attivisti di forza italia al momento della "scesa in campo" del puttaniere arcoriano: "L'elettore medio ha l'intelligenza di un ragazzo di seconda media, e nemmeno seduto nei primi banchi".  

Inviato
15 minuti fa, Martin ha scritto:

attivisti di forza italia

Andiamo bene

😑

Inviato
19 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Mi ricorda molto la teoria post Freudiana di E. Berne e il suo Bambino interiorizzato (Es)

Si, ma tu voli sempre troppo alto... :classic_laugh:

Inviato
47 minuti fa, gibraltar ha scritto:

sempre troppo alto

Macché 

Analisi transazionale

Spesso viene utilizzata anche in ambito aziendale  ☺️

Pensa se analizzassimo gli stati dell'Io implicati che emergono nei vari post...meglio di no

😂

Inviato

Di Berne lessi anni fa "A che gioco giochiamo", lo trovai divertente.

Tornando al tema del thread, certo la passione dell'hi-fi ha diversi aspetti infantili, anzi più adolescenziali che infantili, ma ritengo che siamo tutti consapevoli di ciò. Ho acquistato oggetti che desideravo a 16-17 anni e che utilizzo raramente e penso di non essere il solo.

Il punto è la regressione adolescenziale di soggetti adulti nei comportamenti quotidiani amplificata dai social. Il mondo virtuale dei social è una forma di "comunismo", nel senso che non vi sono differenze di status, di ceto o di classe. Nel mondo reale le cose sono ben diverse, ma quella situazione virtuale lusinga la nostra vanità. Scriveva Rochefoucauld "Non c’è uomo che in ciascuna delle sue qualità si ritenga inferiore all’uomo che stima di più al mondo", nel mondo virtuale dei social questo impulso adolescenziale trova la sua conferma. Ho qualche volta provocatoriamente evidenziato le differenze culturali e di status in questo forum per osservare cosa accadeva, la reazione di alcuni è stata a dir poco piccata, come mi aspettavo. Invece nel mondo reale queste differenze sono, talvolta a malincuore, accettate. 

La mia tesi è che il "comunismo virtuale" dei social media e la loro struttura basata sugli impulsi primordiali della psicologia umana portino gli utenti ad una regressione adolescenziale, una regressione che ha inevitabilmente delle ricadute sulla coesione della nostra società. La regressione rende il soggetto facilmente manipolabile e ho il sospetto che non pochi abbiano compreso.

Inviato

Hai letto uno dei testi meno significativi di E. Berne

Ovviamente, non deve piacere per forza 

Tra l'altro non l' ho trovato neanche troppo chiaro

Meglio questo:

 

IMG_20250902_162939.jpg

Inviato

Questo un po' meno divertente

Parecchio più tecnico:

Chiusa parentesi transazionale:

 

 

Screenshot_2025-09-02-17-26-39-79_99c04817c0de5652397fc8b56c3b3817.jpg

×
×
  • Crea Nuovo...