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Melius Club

Una società di adolescenti


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A una certa, superficialita’, ottime cene, belle case cazzeggio di qua cazzeggio di la’.

la conoscenza ai sapienti o ai saputi

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Quello che ci fa sentire bene

Senza rompere troppo gli zebedei a nessuno

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1 minuto fa, LUIGI64 ha scritto:

Senza rompere troppo gli zebedei

No, quello mi piace...😆

  • Haha 2
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5 ore fa, Savgal ha scritto:

La mia tesi è che il "comunismo virtuale" dei social media e la loro struttura basata sugli impulsi primordiali della psicologia umana portino gli utenti ad una regressione adolescenziale, una regressione che ha inevitabilmente delle ricadute sulla coesione della nostra società.

argomento lungo e complesso , penso che possiamo trattarne solo alcuni aspetti in superficie. 

I social in generale penso siano uno strumento che amplifichi i problemi dei singoli, mi spiego.

Mentre su Melius c'e' un contraddittorio piu' o meno efficace , sui social si vive in una bolla di informazione

fatta a nostra immagine e somiglianza. 

Lo vuole l'algoritmo , gli psicologi sapevano che piu' trovi cose che confermano le tue idee piu' rimani sulla piattaforma.

E lo scopo e' far rimanere l'utente sulla piattaforma piu' tempo possibile.

Sono un novax , arrivano le pagine e i gruppi novax.

Sono un terrapiattista , scorrendo la bacheca mi appariranno per lo piu' post e gruppi terrapiattisti. 

Di livello piu' o meno basso , ma anche piu' qualificati.

Accade anche con la home di Youtube e cosi' via.

Ecco , se uno parte che gia' ha dei problemi i social li amplificheranno.

Quindi 10-15 anni di social secondo me hanno "imbastardito" parecchia gente.

Il termine virgolettato e' inteso nel senso di portare il singolo non alla sua autenticita' ma solo ad una fortificazione delle sue credenze.

 

  • Melius 1
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13 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

di profonde letture

Nein! Studi!

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@criMan

Sui social ho letto questo libro qualche mese fa ("Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità" di Giuseppe Riva) e recentemente "Gli ingegneri del caos: Teoria e tecnica dell’Internazionale populista" di Giuliano Da Empoli. Comincio ad essere preoccupato.

  • Melius 1
  • Thanks 1
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3 ore fa, 31canzoni ha scritto:

Bisognerebbe qualche volta sorteggiare la scelta del colore degli scacchi, se uno sceglie sempre il bianco all'altro tocca sempre il nero. Discussioni che sempre sono impostate con la premessa che A è giusto e frutto di profonde letture e che tutto ciò che diverso da A è frutto per definizione di culture approssimative, letture superficiali, frustrazioni esistenziali etc...e che palle il gioco delle tre carte dove sempre vince il banco. Suprematismo intellettuale e relativo apartheid.

Concordo, ma basterebbe che il depositario di tanto sapere ci graziasse delle interessantissime sue "pillole culturali"

senza insultare la platea ad ogni piè sospinto.

Risulta francamente stancante.

Per parte mia sarei attentissimo.

 

Peraltro devo dire che è strano: nei miei 68 anni le persone da cui ho imparato di più erano quelle che meno

davano a vedere di avere tanto da insegnare, ma serenamente lo dimostravano.

Ma c'è sempre una prima volta.

 

  • Melius 2
Inviato
10 ore fa, mozarteum ha scritto:
10 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Ho notato questo trend anche io 

Noto posizioni molto, molto giudicanti

Capisco la cultura, ma non vedo premi Nobel in questi lidi

Non dico altro

Fessacchiume micropositivista

Lupus in fabula.

Inviato
6 ore fa, dariob ha scritto:

ci graziasse delle interessantissime sue "pillole culturali

Ma se sono ignoranti, mica è colpa mia 😜

 

 

 

Inviato
6 ore fa, dariob ha scritto:

davano a vedere di avere tanto da insegnare, ma serenamente lo dimostravano.

Parole sagge

😊

Inviato
13 ore fa, Savgal ha scritto:

Sui social ho letto questo libro qualche mese fa ("Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità" di Giuseppe Riva) e recentemente 

ti ringrazio per la segnalazione , sicuramente leggero' il libro.

Nel frattempo , a conferma della mia tesi, eccoti un post da facebook.

Viene mostrata tutta la crema dei dottori novax che negli anni hanno cavalcato l'industria del covid.

Cavalcato ovviamente a fini prettamente economici.

Buttate un occhio sulle reazioni al post , sono tutte reazioni "positive".

Non c'e' neanche una risata, che sarebbe il minimo sindacale.

 

 

Screenshot 2025-09-03 105525.png

Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Vi è anche un altro aspetto che va evidenziato, le comunità reali sono sempre più deboli. Negli ultimi anni l’interesse per i problemi sociali, la partecipazione politica, la fiducia nelle istituzioni ha subito un forte declino. Ma vi è anche un altro aspetto che non è adeguatamente considerato, la solitudine, la vera epidemia del nostro tempo. I social divengono una compensazione illusoria ai rapporti umani di uomini e donne sempre più soli e, in quanto tali, più facilmente manipolabili ed ingannabili.

Vorrei incorniciare questo passo.. sintesi purtroppo perfetta.

Conoscete, vero, la triste realtà dei Hikikomori? Nata in Giappone, la patria elettiva della solitudine sociale, si sta diffondendo a macchia d’olio anche nelle aree metropolitane occidentali. E interessa milioni di giovani.. sottratti alle dinamiche di crescita ma anche di costruzione dell’impalcato sociale.

Se ci penso mi vengono i brividi.

 

Inviato
4 minuti fa, alexis ha scritto:

Vorrei incorniciare questo passo.. sintesi purtroppo perfetta.

Conoscete, vero, la triste realtà dei Hikikomori? Nata in Giappone, la patria elettiva della solitudine sociale, si sta diffondendo a macchia d’olio anche nelle aree metropolitane occidentali. E interessa milioni di giovani.. sottratti alle dinamiche di crescita ma anche di costruzione dell’impalcato sociale.

Se ci penso mi vengono i brividi.

Con il covid ho rischiato una cosa simile con la figlia più grande, che invece adesso non vede l’ora che riapra lo studentato per raggiungere il suo gruppo di amici (santo studentato! (loro pomposamente si definiscono college))

Inviato

Mettiamoci pure la fissazione dei ragazzini per gli youtuber ,(nuovi eroi da emulare) e i videogiochi (spesso on line) ed il quadro inquietante mi sembra completo😑

Esperienza personale

Inviato

@alexis

Per lavoro ho affrontato alcuni casi.  Anche tra gli adolescenti la solitudine è diventata un'epidemia.

  • Melius 1
Inviato

Ma non solo tra i ragazzini.. è il male del secolo, iperinterlacciato.. certo..

ma scollegato sempre di più dai valori del contatto sociale. 

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