loureediano Inviato ieri alle 07:49 Inviato ieri alle 07:49 Scusa Brian ma quel che dici dimostra inequivocabilmente che studiare fa male. Se la solitudine non è una scelta ma una condanna, allora si è come dici, ma se la solitudine è una precisa scelta, oltretutto se dopo aver fatto una vita ultra sociale e piena di soddisfazioni viene il momento di tirare i remi in barca perché tutto è diventato gia fatto e visto. A 64 anni ti vuoi mettere a discutere di filosofia come facevi a 20? Basta e avanza questo social. 1
Panurge Inviato ieri alle 07:53 Inviato ieri alle 07:53 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: "narcisismo e partecipazione" Una convergenza parallela.
briandinazareth Inviato ieri alle 07:54 Inviato ieri alle 07:54 2 minuti fa, loureediano ha scritto: Se la solitudine non è una scelta ma una condanna, allora si è come dici, ma se la solitudine è una precisa scelta, oltretutto se dopo aver fatto una vita ultra sociale e piena di soddisfazioni viene il momento di tirare i remi in barca perché tutto è diventato gia fatto e visto. A 64 anni ti voi mettere a discutere di filosofia come facevi a 20? non sto criticando la scelta, dicevo solo che è molto dannosa per il cervello e per il corpo. ma non sono neppure un salutista, quindi per me nulla osta. non capisco il discorso del tutto già fatto e già visto, ma forse è più una questione mia e della mia pesante neurodivergenza
Savgal Inviato ieri alle 09:41 Autore Inviato ieri alle 09:41 "E per natura lo stato è anteriore alla famiglia e a ciascuno di noi perché il tutto dev'essere necessariamente anteriore alla parte: … È evidente dunque e che lo stato esiste per natura e che è anteriore a ciascun individuo: difatti, se non è autosufficiente, ogni individuo separato sarà nella stessa condizione delle altre parti rispetto al tutto, e quindi chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello stato, e di conseguenza è o bestia o dio." Aristotele 1
Gaetanoalberto Inviato ieri alle 10:36 Inviato ieri alle 10:36 2 ore fa, Panurge ha scritto: Una convergenza parallela. Per un attimo ho temuto dicessi due perpendicolari con convergenza in Melius
mozarteum Inviato ieri alle 10:40 Inviato ieri alle 10:40 Il miglior antidoto al narcisismo e’ lo specchio 2
LUIGI64 Inviato ieri alle 10:42 Inviato ieri alle 10:42 1 minuto fa, mozarteum ha scritto: specchio Possibilmente, non interamente in legno
LUIGI64 Inviato ieri alle 10:45 Inviato ieri alle 10:45 2 ore fa, loureediano ha scritto: 64 anni ti vuoi mettere a discutere di filosofia come facevi a 20? Che ci sarebbe di male Anzi, alcune cose a 20 anni non interessano (giustamente) e si hanno anche molte più difficoltà a capirle È una ricerca che dura una vita, spesso non è neanche sufficiente Certo, poi sono punti di vista Se studi e approfondimenti sono interpretati come un inutile fardello, meglio fare altro
dariob Inviato ieri alle 11:30 Inviato ieri alle 11:30 3 ore fa, briandinazareth ha scritto: beh, in realtà ha molte cose in comune con la malattia, IMHO dipende dall'età, in questo sono molto d'accordo con@loureediano . Sono anche d'accordo con te sul fatto che possa essere prodromo di una chiusura patologica. Dipende...dal grado di isolazionismo e da come vivi : in pace o no. - Certo, dopo tanta vita sociale per tanti anni, come tutti del resto, può arrivare, un rigetto provocato dalla noia della ripetizione, e del 'già fatto'. Personalmente non sopporto più la folla, e i contatti inutili in quanto non interessanti.
extermination Inviato ieri alle 11:47 Inviato ieri alle 11:47 Nun ce stamo e prenne in giro. Ci sta il narcisismo “buono” ed il narcisismo “cattivo”
LUIGI64 Inviato 23 ore fa Inviato 23 ore fa 31 minuti fa, extermination ha scritto: buono” ed il narcisismo “cattivo” Sicuramente Come il colesterolo Io ho solo quello buono ovviamente Applausi prego... 😂
Savgal Inviato 23 ore fa Autore Inviato 23 ore fa Le condizioni sociali prevalenti tendono a far affiorare i tratti narcisistici che, in gradi diversi, sono presenti in ciascuno, condizioni che hanno trasformato anche la famiglia, che è fattore determinante della struttura profonda della personalità. Una società che teme di non avere un futuro non può essere attenta ai bisogni delle nuove generazioni e il senso di discontinuità storica, che caratterizza la percezione del tempo e del passaggio generazionale della nostra società, ricade sulla famiglia con effetti particolarmente devastanti. Gli sforzi dei genitori affinché i loro figli si sentano amati e desiderati non riescono a nascondere una freddezza di fondo, l'indifferenza di chi ha ben poco da trasmettere alla generazione successiva e considera come prioritario il proprio diritto alla realizzazione di sé. Il distacco emozionale, congiunto ai tentativi per convincere il bambino della sua posizione di privilegio all'interno della famiglia, costituisce una base eccellente per la formazione di una personalità narcisistica. Tramite la famiglia, i modelli sociali si riproducono nella personalità. Gli ordinamenti sociali sopravvivono nell'individuo, sepolti nella sua psiche sotto il livello del conscio, anche dopo che sono diventati oggettivamente indesiderabili e non necessari. La percezione del mondo come di un luogo pericoloso e inaccessibile, sebbene nasca dalla realistica consapevolezza della precarietà della vita sociale, è rinforzata dalla proiezione narcisistica delle pulsioni aggressive verso il mondo esterno. La convinzione che la nostra società sia senza futuro, se per alcuni aspetti si basa su una visione dei pericoli che ci attendono, è conseguenza della incapacità narcisistica di identificarsi con le generazioni future o di sentirsi inseriti nel corso della storia. Dall'indebolimento dei vincoli sociali, originato dallo stato di conflitto sociale dominante, consegue la difesa narcisistica contro la dipendenza dalla società in cui si vive. Una società conflittuale e violenta tende a produrre uomini e donne nel loro intimo profondamente antisociali. Sebbene il narcisista si conformi alle norme sociali, lo fa molto spesso solo in ragione della paura di una punizione esterna. In molti casi si rappresenta come un fuorilegge e vede gli altri sotto la stessa luce, ossia come fondamentalmente disonesti e infidi, o credibili solo a causa delle pressioni esterne. L'etica dell'autoconservazione e della sopravvivenza psichica priva di prospettive future ha le sue radici non solo nelle condizioni oggettive della contesa economica e nel disordine sociale, ma anche nei sentimenti soggettivi di vuoto e di isolamento. Essa riflette la persuasione originata dalla proiezione delle angosce interiori nonché della percezione della realtà delle cose in cui non poche volte nei rapporti umani dominano l'invidia e la sopraffazione. Il culto dei falsi rapporti personali tramite i social nasconde una totale diffidenza nei rapporti umani. L'ideologia del proprio “io” al centro di tutto, superficialmente ottimistica, lascia trapelare un profondo sconforto e la rassegnazione. È la fede di chi non ha più fede.
LUIGI64 Inviato 22 ore fa Inviato 22 ore fa Sinteticamente, si potrebbe affermare che l'ego per sua natura ha tratti narcisistici Escludendo le gravi patologie, per quelle della norma, invece, ci si potrebbe chiedere se l'ego sia effettivamente in grado di curare se stesso...
extermination Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa 1 ora fa, LUIGI64 ha scritto: l'ego Si però…non mi dire che pure l’ego è solo robba cattiva!!
LUIGI64 Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa 39 minuti fa, extermination ha scritto: l’ego è solo robba cattiva!! Tutt'altro, il narcisismo patologico è riconducibile ad un ego disfunzionale Mentre il narcisismo della norma, spesso è dovuto a caratteristiche che sono alimentate anche dal contesto sociale e culturale, tra i quali l'orgoglio, l'avidità e la volontà di potenza. Pertanto, andrebbero trasformate queste motivazioni egocentriche Comunque, per evitare di andare a parlare di spiritualità o simili, ho postato delle pagine di un testo interessante a tal riguardo, nel thread della good religion, a cui rimando gli interessati 1
extermination Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa @LUIGI64 Te ad esempio, mi sembri ben fornito di consapevolezza con una solida identità, metti in discussione le tue convinzioni, consideri e coinvolgi le persone che hanno convinzioni diverse dalle tue, sei molto disponibile al dialogo con modi gentili …non ti manca ego “sano” - poi magari ho preso un bias 😭
LUIGI64 Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa 24 minuti fa, extermination ha scritto: convinzioni diverse dalle tue, sei molto disponibile al dialogo con modi gentili … Anche nella vita reale cerco di avere questo approccio, a volte non è facile e non ci riesco, ma la gentilezza fa miracoli Qualora incontrassi dei muri, evito proprio di intraprendere determinati discorsi/argomenti Se si avesse esigenza di parlarne, può farlo nei contesti giusti In caso contrario, si rischia fortemente di essere frainteso e giudicato anche negativamente Generalmente, nel quotidiano i discorsi affrontati sono ben altri
LUIGI64 Inviato 20 ore fa Inviato 20 ore fa Mi trovo perfettamente d'accordo, con questa frase di Gandhi: Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo 1
Messaggi raccomandati