one4seven Inviato 5 Settembre Inviato 5 Settembre 4 ore fa, campaz ha scritto: Infatti lo streaming è il paradiso del musicofilo, l’inferno dell’audiofilo e del collezionista. Secondo la mia personale e modestissima opinione, basterebbe tenere a mente questa distinzione per annullare praticamente tutte le polemiche. Secondo me ci sono altre motivazioni. Di ordine culturale. L'accesso LEGALE alla musica registrata non è mai stato così economico. Abbiamo vissuto una svolta epocale in questo mercato. Un abbonamento che offre questo accesso, oltre ad altre funzionalità accessorie possibili grazie all'informatica ed alle reti, è venduto tra le 10 e le 12€ /mese. Sono cifre ridicole, rispetto al servizio offerto, e rispetto soprattutto al sistema di distribuzione/vendita precedente. La DIMENSIONE del problema (per qualcuno rappresenta un problema, come è evidente) racconta molte più cose del problema stesso. 2
biox Inviato 5 Settembre Inviato 5 Settembre @lupoal Mah. Le aziende di streaming mi risultano in difficoltà (Spotify aveva già annunciato aumenti). Non sono moltissime, e se non ci saranno più torneremo al medioevo. Ehh ma qualche euro in più al mese incide sul mio budget : vorrei sapere cosa paghi di luce e gas, così tanto per parlare.
Ultima Legione @ Inviato 5 Settembre Inviato 5 Settembre 19 minuti fa, one4seven ha scritto: L'accesso LEGALE alla musica registrata non è mai stato così economico. Abbiamo vissuto una svolta epocale in questo mercato. Un abbonamento che offre questo accesso, oltre ad altre funzionalità accessorie possibili grazie all'informatica ed alle reti, è venduto tra le 10 e le 12€ /mese. Sono cifre ridicole, rispetto al servizio offerto, e rispetto soprattutto al sistema di distribuzione/vendita precedente. . Personalmente sono assolutamente e totalmente d'accordo su tutto. .
campaz Inviato 5 Settembre Inviato 5 Settembre 34 minuti fa, one4seven ha scritto: Sono cifre ridicole, rispetto al servizio offerto, e rispetto soprattutto al sistema di distribuzione/vendita precedente. Mi ritrovo in quello che scrivi. C’è anche da considerare lo scenario che ha preceduto l’affermazione dello streaming: con i CD carissimi, la maggior parte delle persone scaricava da muli, torrenti, unicorni vari. La comodità e la convenienza economica hanno riportato i pirati nei ranghi dei consumatori. Discorsi fatti mille volte, sicuramente ben chiari a chi disegna le strategie dei servizi di distribuzione musicale. Tenteranno l’aumento, moderato, delle tariffe, ma sanno che la corda più di tanto non si può tirare. Sul fatto che ci siano riserve da parte di comunità come quelle audiofile, penso che il fenomeno sia comprensibile e anche giustificabile: io negli anni novanta ho speso 77.000 lire per un vinile di Brubeck, pensare che adesso con l’equivalente aggiornato di quella cifra ci pago quasi un anno di musica infinita un po’ mi rode. Nel frattempo, quel vinile è diventato un bellissimo quadro… 1 1
pl_svn Inviato Martedì alle 16:18 Inviato Martedì alle 16:18 uso Qobuz dal 2015 e sono abbonato dal 2016 (prima che fosse disponibile ufficialmente in Itaglia) e... non se lo ricorda nessuno che, fino al 2020, l'abbonamento Studio (o equivalente) costava 249€/anno? non che mi renda felice un (possibile?) aumento ma... dai...! quanto alla mail, che ho ricevuto anche io, penso abbia ragione max
garmax1 Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa Il 09/09/2025 at 18:18, pl_svn ha scritto: in Itaglia Perché?
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