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Melius Club

Ordina su Temu e gli arriva una multa da 618 € per "Merce contraffatta".


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Inviato

Quindi si parte dall'idea che se compro on-line un bene griffato (che poi anche il significato di questa parola è incerto...griffato da chi ?) io debba preventivamente effettuare un'accurata indagine di mercato relativamente al prezzo giusto del bene e comprare di conseguenza. Quindi in un qualunque outlet dove trovo sconto 70% + 30% dovrei chiamare la GdF perché il bene è "matematicamente" contraffatto. Terreno spinoso....molto spinoso, non è tutto un Rolex Daytona.

E se per pura ipotesi compro su Temu un bene griffato venduto dal costruttore cinese del bene (OEM) quindi "non contraffatto" anche se "non autorizzato a vendere" cosa facciamo ? (cosa che capita nel 99% dei casi).

La questione mi sembra tanto una di quelle "sparate ad effetto" per mettere in giro casino e preoccupazioni nel caso di...

Una volta un concessionario POLO RALPH LAUREN si beccò una denuncia da un ispettore del brand perché esponeva maglie contraffatte in vetrina. Contraffatte perché era una palette di colori non regolare. Peccato che poi si scoprì che era merce regolarmente pagata ed importata proveniente dall'estremo oriente, dove le colorazioni erano differenti dall'Europa.

Occhio a dire "merce contraffatta" anche a fronte di consulenze roboanti.

Inviato

Non lo so. O sperano che nessuno si accorga di cosa fanno oppure non sanno che si tratta di merce non proprio regolamentare.

Inviato

Dai, non rompiamo i marroni. Lo sanno anche i bambini che le scarpe ipergriffate di Guxxi le fanno in Vietnam per 4 soldi.

O in qualche scantinato di Prato pieno di cinesi. Nell'ipotesi che questi prodotti vadano sul mercato, magari facendo chissà quale giro, possiamo oggettivamente parlare di "falso", di "contraffazione" ? REPORT, in tempi non sospetti, fece fior di servizi, e quando andavano ad intervistare i responsabili delle griffe relativamente alla provenienza dei beni, questi si trinceravano dietro al "no comment", alla privacy, addirittura alla "proprietà intellettuale", anche quando le scarpe erano direttamente disegnate dal cinesino o vietnamita.

Inviato
45 minuti fa, TetsuSan ha scritto:

Occhio a dire "merce contraffatta" anche a fronte di consulenze roboanti.

Era il loro studio di avvocati, quello della Disney, nel caso Temu, non esattamente il primo ispettore che passasse... Per il resto tutte le tue argomentazioni sono fondate e infatti gia` gli stessi dubbi e altri ancora li ha espressi l'associazione consumatori. Per il falso e la contraffazione le leggi si son attrezzate e infatti non si parla di falso ma di mancanza dei diritti etc etc etc 

Inviato

Però il povero consumatore si è preso la multa e no ha ricevuto la merce. Era in malafede?

Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

ma in questo caso non è merce contraffatta.

Contraffatta per il fatto che molte volte il " Made in Italy" è Made in Vietnam o di manifattura incerta.Forse la parola più indicata sarebba"alterato".

Inviato
16 minuti fa, Luca44 ha scritto:

Era il loro studio di avvocati, quello della Disney, nel caso Temu, non esattamente il primo ispettore che passasse...

Oste, com'è il tuo vino ?

Cosa pensi che rispondessero ?

Se non interpelli un Perito Indipendente, il responso è necessariamente di parte.

Basarsi su un parere di parte è una "leccata di cuxo" se mi passi il termine.

Se poi lo Studio Disney sbaglia, chi paga ? Quanto ? Te lo vedi il povero padre di famiglia che cita per diffamazione la Disney ??

Inviato

@TetsuSan mancava sicuramente gia` laqualunque nelle etichette etc, evidentemente hanno inviato per evitare di incorrere nello stesso errore dell'ispettore del brand della Ralph Lauren... Son studi che per pochi spicci e neppure incassati da loro si guardano bene di fare figure che poi porterebbero disdoro a un marchio del livello della Disney. 

Inviato
40 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Però il povero consumatore si è preso la multa e no ha ricevuto la merce. Era in malafede?

Sicuramente sapeva che non fosse originale ma neppure poteva pero` sapere quali diritti vi siano per ogni immagine che giri per il globo, infatti bisognerebbe punire a monte in caso e non a valle. Che ne so se magari la notte prima la Disney ha fatto un contratto con Temu ? ( Lo so che la cosa non suona credibile ma per dire che certi problemi vanno risolti tra colossi e non col povero utente finale ) Pero` intanto stiamo attenti, soprattutto se le cose passano da una dogana ultra fiscale come quella di Roma, si puo` vivere con una maglietta con una stampa generica anzich per forza quella del personaggio preferito.

appecundria
Inviato
1 ora fa, TetsuSan ha scritto:

e poi lo Studio Disney sbaglia, chi paga ?

Fake Mickey Mouse, Liverpool, England 1998

 

TetsuSan
Inviato
1 ora fa, Luca44 ha scritto:

Son studi che per pochi spicci e neppure incassati da loro si guardano bene di fare figure che poi porterebbero disdoro a un marchio del livello della Disney. 

Allora non mi sono spiegato. Lo Studio legale si è comportato perfettamente ( e la Disney di conseguenza)(tanto cosa rischia, quale disdoro ??), è chi gli ha chiesto la consulenza che ha fatto la domanda all'unico ente che NON ANDAVA INTERPELLATO. Ti risulta che i giudici per farsi un'idea di un'accusa chiedano solo alla difesa ???

Per tua info la Disney da sempre produce in Cina.

Vendere un oggetto a 5 euro (che la Disney paga 0,50 euro alla fabbrica e vende all'utente finale a 150 euro) non delinea una fattispecie di contraffazione. E' una truffa (inadempienza contrattuale) tra il cinese e la Disney. Tanto per cambiare, però, paga Pantalone. Come sempre.

analogico_09
Inviato

Ci sarebbero tante cose nel troiaio del web strapieno a dismisura di "vu cumprà" di cui un acquirente potrebbe anche in buona fede non sapere dei divieti... Si crea un mezzo potente che crea onnipotenze che attira miliardi di acquirenti e poi si applica alla lettera la regola della legge che non ammette ignoranza.., e sta bene, mentre viene tuttavia ammessa la grave colpa di chi non rende chiare nelle stanze del web quali sabbero le regole d'acquisto vietate.
Di furbi ce ne saranno tanti tra gli acquirenti, ma anche quelli che da noi vendono palloncini regolari firmati per uno sporositato euro, per dire.., mentre li fanno fare in "cina" per O,O1 cent.., per dire, quanta roba di moda firmata venduta a carissimom prezzo si è scoperto di provenienza cinese, una taroccata d'autore.., vuoi mettere .., sempre per dire.., il più pulito ci ha la rogna, e però chi se la piglia più di ogni altro inder.., è sempre l'emento più debole della catena dei lestofanti. 

Augh!  

Paolo 62
Inviato

Assolutamente d'accordo. Il consumatore non dovrebbe rischiare niente se compra a distanza perchè potrebbe essere ignaro di comprare merce illegale. E poi per 42 Euro.

Inviato
2 ore fa, Paolo 62 ha scritto:

Il consumatore non dovrebbe rischiare niente se compra a distanza perchè potrebbe essere ignaro di comprare merce illegale. E poi per 42 Euro.

continuate a ragionare, non so se volutamente o meno,  su un dato errato e cioè sulla spesa complessiva….fatevi un giretto su temu ed effettuate una ricerca per maglietta Disney, i prezzi sono attorno ai 5-6 euro ….pensate che ci sia qualcuno  che le acquista ritenendole  ‘’originali’’?

Inviato

Non capisco, compro un cavo in Cina di una nota marca giapponese vendutomi da un negozio che mi dichiara essere originale e mi costa un decimo del prezzo venduto in Italia; il negozio specifica che in dogana mi potrebbero addebitare altre spese (iva); la casa originale diffonde un comunicato dicendo che sono contraffazioni, sapendo che non e' vero perche' la produzione avviene in Cina e in questa confusione dovrei pagare una sansione perche' ho acquistato merce dichiarata contraffatta da ispettori giapponesi? Forse sarebbe opportuno che questo cavo fosse venduto al giusto prezzo anche in Italia invece di subire rincari del 100% ogni volta che passa di mano.

 

Inviato

@permar riguardo al tuo esempio..

Potresti prendere un pezzo di cavo uscito dalla stessa bobina, se lo vende chi lo ha commissionato è originale, se lo vende chi lo ha prodotto ma senza l'avvallo del detentore del marchio è contraffazione.

 


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