maurodg65 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 6 ore fa, CarloCa ha scritto: ma il morto ha torto. Hanno torto tutti i manifestanti che hanno partecipato al picchetto per il solo fatto di averlo messo in piedi, era illegale come tutti i picchetti. Che poi uno di loro sia stato investito e sia morto è una tragedia e dispiace a tutti, ma non cambia nulla di quanto scritto nel periodo precedente.
maurodg65 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 2 ore fa, aldofranci ha scritto: Almeno leggilo l'articolo. Furono assolti dall’accusa di sequestro di persona perché la mensa dove i lavoratori erano stati bloccati aveva altre uscite, cosa cambia nel discorso relativo ai fatti di cui discutiamo? “Il dibattimento Per quanto riguardò l’accusa di sequestro di persona, essa venne a cadere poiché fu dimostrato che la sala mensa disponeva di diverse uscite, comprese quelle di sicurezza, nessuna delle quali era presidiata come non lo era neppure il passaggio dalla cucina che, immettendo nel magazzino, consentiva di raggiungere l’esterno. Una tesi che contribuì ad alleggerire la posizione dei sette sindacalisti interni, contro i quali la Texas alla fine rinunciò a costituirsi parte civile, ridimensionando la portata di un’accusa che non aveva precedenti nei rapporti tra datori di lavoro e dipendenti. Un gesto, quello della multinazionale, considerato da più parti come un tentativo di riconciliazione poiché la denuncia apparve sproporzionata rispetto alla portata dei fatti. I giudici accolsero parzialmente anche la richiesta generale di assoluzione sollecitata dal pubblico ministero, scagionando tutti dall’imputazione più pesante di sequestro di persona e condannando solo cinque di loro per violenza privata a pene(tutte sospese) varianti tra il mese e i venti giorni di reclusione, mentre gli altri due furono assolti da ogni imputazione. “
maurodg65 Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 https://milano.corriere.it/19_gennaio_30/picchetto-fabbrica-violenza-morale-condannati-sindacalisti-e53ec184-2454-11e9-a99c-48a2f60b960f.shtml Il picchetto in fabbrica violenza morale»: condannati i sindacalisti Dhl di Settala, lo sciopero impedì l’ingresso alle cooperative il caso Quando c’è uno sciopero, «la sola forma di picchettaggio ammissibile è quella che consiste in blocchi volanti o nel cosiddetto picchettaggio di persuasione, ossia comportamenti che non vadano oltre l’attività di convincimento o che, a tutto concedere, impediscano l’ingresso solo per un breve tempo e in forma pressoché simbolica». Invece, a giudizio della settima sezione del Tribunale, l’agitazione attuata il 19 marzo 2015 nello stabilimento di Settala Milanese della «Dhl Supply Chain» da parte di un gruppo di sindacalisti «Si Cobas» e lavoratori del facchinaggio che, stringendosi uno accanto all’altro, formarono (pur senza minacce o atti di violenza) un ostacolo fisico a impedire l’accesso ai dipendenti di altre cooperative, si è risolta in un «picchetto ostruzionista» che integra il reato di «violenza privata»: altrimenti, «si arriverebbe al paradosso di riconoscere agli scioperanti una sorta di diritto potestativo avente ad oggetto il potere di decidere se i colleghi che non appoggiano l’agitazione possano o meno recarsi sul posto di lavoro». Con questa motivazione il giudice Alberto Carboni ha condannato quattro sindacalisti e cinque lavoratori o esponenti di centri sociali (benché per tutti la Procura avesse chiesto l’assoluzione) a pene comprese tra l’anno e 8 mesi e i due anni e 6 mesi, assolvendo invece altri diciotto lavoratori. In due casi l’entità delle pene risente della recidiva contestata ai due imputati già gravati da condanne del 2004 e 2011 per lesioni personali e violenza privata. Per il Tribunale, infatti, «l’intensità della coartazione, sebbene non si sia tradotta in aggressione fisica da cui siano scaturite lesioni personali, non può comunque essere banalizzata», in quanto ad essere tutelata dalla norma è la «libertà morale» dell’individuo, «intesa sotto il duplice aspetto della libertà di autodeterminazione e della libertà di azione». Per rimarcare quanto la «formazione di una barriera umana composta da decine di soggetti» sia «dotata di una carica intimidatrice non trascurabile», il giudice — che si discosta da una precedente archiviazione del gip di Milano in una vicenda assimilabile — valorizza molto il fatto che «nessuno degli oltre 200 dipendenti che non aderiva alla manifestazione riuscì a raggiungere il proprio posto di lavoro, perdendo così il diritto alla retribuzione e subendo un pregiudizio morale e patrimoniale non trascurabile»; e che quel giorno si verificò la «totale paralisi dell’attività aziendale» con un «danno» di «notevole gravità» per l’azienda che «si occupava del trasporto di medicinali» riconosciuto «servizio pubblico essenziale». Quel giorno «ci fu uno sciopero nazionale del settore della logistica-trasporti che coinvolse 40.000 persone in tutta Italia», ribatte Aldo Milani, esponente del «Si Cobas» e fra gli imputati condannati, «e con quelle manifestazioni poi riuscimmo a raggiungere un accordo sindacale». Per gli avvocati Mirko Mazzali, Eugenio Losco e Mauro Straini, la sentenza «confonde l’attività di sciopero con la violenza privata, e lo fa anche se gli stessi agenti della Digos, testimoniando nel processo, hanno detto che non era successo “niente di eclatante” quel mattino e che non c’era stata violenza». E di verdetto che «punisce le lotte sindacali dei lavoratori e il diritto di sciopero» parlano rappresentanti del centro sociale milanese «Vittoria».
Jack Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 16 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Per rimarcare quanto la «formazione di una barriera umana composta da decine di soggetti» sia «dotata di una carica intimidatrice non trascurabile», il giudice — che si discosta da una precedente archiviazione del gip di Milano in una vicenda assimilabile — valorizza molto il fatto che «nessuno degli oltre 200 dipendenti che non aderiva alla manifestazione riuscì a raggiungere il proprio posto di lavoro, perdendo così il diritto alla retribuzione e subendo un pregiudizio morale e patrimoniale non trascurabile»; e che quel giorno si verificò la «totale paralisi dell’attività aziendale» con un «danno» di «notevole gravità» per l’azienda rimarchiamolo bene, non lo ammetteranno ma lo capiranno che impedire ad un altro individuo di lavorare è reato oltre che riprovevole
wow Inviato 21 Giugno 2021 Inviato 21 Giugno 2021 Il 20/6/2021 at 22:03, CarloCa ha scritto: fatti alla trapanese Carlo, esci la ricetta. 😄
CarloCa Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 9 ore fa, maurodg65 ha scritto: stringendosi uno accanto all’altro, formarono (pur senza minacce o atti di violenza) un ostacolo fisico Come ci hanno insegnato il Maestro Gahndi e il Reverendo King.
CarloCa Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 9 ore fa, maurodg65 ha scritto: gli stessi agenti della Digos, testimoniando nel processo, hanno detto che non era successo “niente di eclatante” quel mattino e che non c’era stata violenza W i fratelli poliziotti.
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 10 minuti fa, CarloCa ha scritto: Come ci hanno insegnato il Maestro Gahndi e il Reverendo King. Non direi proprio, resta comunque una violenza privata, perché impedisci a delle altre persone una scelta libera come quella di recarsi al lavoro come nel caso a cui fai riferimento, non parliamo neppure di quando si impedisce ai lavoratori l’uscita dall’azienda per poter svolgere il proprio lavoro, tutto questo con la filosofia della non violenza non ha nulla a che vedere.
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 8 minuti fa, CarloCa ha scritto: W i fratelli poliziotti. I poliziotti testimoniano sempre i fatti, ed i fatti riportati hanno portato a delle condanne per violenza privata, quindi bene così.
CarloCa Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @maurodg65 pure il Maestro Gahndi e il Reverendo King sono stati condannati dal tribunale degli uomini ma poi il bene ha trionfato. 1
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 20 minuti fa, CarloCa ha scritto: pure il Maestro Gahndi e il Reverendo King sono stati condannati dal tribunale degli uomini ma poi il bene ha trionfato Certo, ma non hanno usato violenza nei confronti di altre persone.
stefanino Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 13 ore fa, CarloCa ha scritto: è inutile continuare all'infinito fintanto che si sostiene che tenere una persona confinata in un determinato posto non e' sequestro di persona lo ripeterò all'infinito
andpi65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 11 ore fa, Jack ha scritto: 11 ore fa, maurodg65 ha scritto: Per rimarcare quanto la «formazione di una barriera umana composta da decine di soggetti» sia «dotata di una carica intimidatrice non trascurabile», il giudice — che si discosta da una precedente archiviazione del gip di Milano in una vicenda assimilabile — valorizza molto il fatto che «nessuno degli oltre 200 dipendenti che non aderiva alla manifestazione riuscì a raggiungere il proprio posto di lavoro, perdendo così il diritto alla retribuzione e subendo un pregiudizio morale e patrimoniale non trascurabile»; e che quel giorno si verificò la «totale paralisi dell’attività aziendale» con un «danno» di «notevole gravità» per l’azienda rimarchiamolo bene, non lo ammetteranno ma lo capiranno che impedire ad un altro individuo di lavorare è reato oltre che riprovevole Cito entrambi giusto per dirvi che non esiste una condotta univoca della giurisprudenza se non ci sono violenze , come testimoniano le sentenze di assoluzione , anche recenti, per fatti analoghi. Non è bianco o nero come la vedete voi.
wow Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Mi pare evidente che lo spirito animale ha molta voglia di far West... Guardate Report di ieri sera. Coca Cola e i lavoratori. A questo punto rivaluto il gesto di Ronaldo.
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 3 ore fa, andpi65 ha scritto: Non è bianco o nero come la vedete voi. Nella giurisprudenza contano i fatti ed anche le circostanze attenuanti, ma mi sembra chiaro che impedire a qualcuno di svolgere liberamente il proprio lavoro sbarrandogli l’accesso all’azienda sia un reato, come lo è chiudere qualcuno contro il suo volere nella sua azienda, piaccia o meno la cosa ai forumer intervenuti in questo thread pronti a giustificare tutto. Quanto postato direi che ci dice molto.
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 1 ora fa, wow ha scritto: Mi pare evidente che lo spirito animale ha molta voglia di far West... Antonio mi pare che la voglia di Far West sia in coloro che bramano lo scontro bloccando le aziende, quando il diritto di sciopero di fatto dovrebbe fermarsi al manifestare ed al persuadere.
analogico_09 Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 18 ore fa, CarloCa ha scritto: @maurodg65 pure il Maestro Gahndi e il Reverendo King sono stati condannati dal tribunale degli uomini ma poi il bene ha trionfato. Non solo loro...
analogico_09 Inviato 23 Giugno 2021 Inviato 23 Giugno 2021 13 ore fa, maurodg65 ha scritto: Antonio mi pare che la voglia di Far West sia in coloro che bramano lo scontro bloccando le aziende, quando il diritto di sciopero di fatto dovrebbe fermarsi al manifestare ed al persuadere. E quindi se c'è chi fa picchettaggio per non far passare i cosiddetti crumiri lo si può tranquillamente acciaccare ficcandolo sotto col caniòn... Altro che far west.., manco al colosseo...
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