max Inviato 15 Settembre Inviato 15 Settembre RIP........pare sia passato sotto le reti di protezione e finito contro una staccionata in legno...25 anni, sarebbero stati 26 domani
maverick Inviato 15 Settembre Inviato 15 Settembre Mannaccia che tragedia, viene purtroppo facile ricordare Matilde Lorenzi, l'altra promessa italiana dello sci, morta in allenamento in circostanze molto simili, i cui genitori mi è capitato di sentire da vicino pochi mesi fa in un commovente ricordo. Quando si va a cento all'ora su due pezzi di legno, l'incidente è sempre possibile, ma la morte nello sport è sempre una cosa di cui non potrai mai capire il significato, e non potrai mai accettarla del tutto. RIP campione di oggi, o di domani.
Pier Angelo Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre Probabilmente devono essere riviste le misure di sicurezza delle piste, soprattutto quelle di allenamento. Sono marcantoni di 100 kg che scendono a velocità pazzesche, forse le reti in uso al momento non sono più sufficienti. 1
Jack Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre Poverino. Quanto è triste una giovane vita persa Riposi in pace 1
OLIVER10 Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre Ghedina, non uno qualunque, ha puntato il dito sulla troppa velocità dei nuovi materiali. Se lo dice lui, forse bisogna ascoltarlo e puntare più sulla tecnica e sulle traiettorie invece che solo sulla scorrevolezza esasperata 1
maverick Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre 25 minuti fa, OLIVER10 ha scritto: Ghedina, non uno qualunque, ha puntato il dito sulla troppa velocità dei nuovi materiali. Se lo dice lui, forse bisogna ascoltarlo e puntare più sulla tecnica e sulle traiettorie invece che solo sulla scorrevolezza esasperata Purtroppo l'evoluzione dei materiali è insita nello sport; vale nel tennis, e le palline vanno 20 km/h più forte che dieci anni fa, vale negli sci. Ma lì non è una pallina che va a sbattere, .. è un corpo umano, con le conseguenze facilmente immaginabili. Ovviamente d'accordo, .. ma non sarà facile, credo che il maggior lavoro si dovrà fare sulla sicurezza passiva (reti e protezioni) e sugli airbag nelle tute, con conseguenti aggravi di costi e complicazioni anche per gli atleti non di primissimo piano. Metterlo in pratica è una sfida pazzesca.
OLIVER10 Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre @maverick in F1 credo si siano trovate delle limitazioni, altrimenti potevano mettere un pilota su un razzo... Paradossalmente basterebbe eliminare o modificare la discesa libera. In slalom non mi pare ci siano incidenti mortali. Non si può continuare così.
Pier Angelo Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre Matilde Lorenzi è morta in allenamento di slalom gigante. Bisogna adeguare le misure di sicurezza, quindi le reti e poi ampliare le vie di fuga. In Formula 1 negli anni 60/70 le vie di fuga erano ridicole o inesistenti, ora sono enormi, con molti meno episodi gravi.
maverick Inviato 16 Settembre Inviato 16 Settembre 1 ora fa, Pier Angelo ha scritto: Bisogna adeguare le misure di sicurezza, quindi le reti e poi ampliare le vie di fuga. Sicuramente. Il problema, come detto prima, è per le manifestazioni non di primissimo piano; non è possibile attrezzare ogni gara come la discesa libera di Wengen o di Kitzbuhel, dove ci lavorano per settimane, spendendo centinaia di migliaia di euro. Eppure la gente va forte lo stesso, 130 all'ora o 110 non è che cambia granché... 1
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