ascoltoebasta Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre Ci dimentichiamo sempre che l'umanità non ha mai vissuto una realtà sociale e culturale in sequenziale miglioramento,negarlo a priori può essere molto pericoloso.
31canzoni Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: certo, é una generalizzazione, ma le differenze generazionali esistono e contano tanto Si parzialmente ovvio. A parte il tempo della vita, le fasi della stessa, c'è anche l'ambiente nel quale si è cresciuti, si è vissuto. Poi ci sono i tipi. Vedo da un piccolo punto di vista i colleghi giovani: alcuni sono giovani e nuovi potenzialmente rivoluzionari, fuori dai cliché; altri sono nati già vecchi, precocemente imborghesiti a livelli caricaturali, per semplificare con una battuta mio nonno era molto più moderno e visionario 50 e passa anni fa quando già ne aveva più di 70. 1
LUIGI64 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre Cosa preoccupante, in relazione alle nuove generazioni, sono l'utilizzo smodato di smartphone, PC, videogiochi e quant'altro... Vedremo (almeno spero di esserci), quali saranno le conseguenze di questa bulimia di tecnologia
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 4 Ottobre Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Ottobre Sono sempre esistiti giovani in gamba e giovani fessi. il giovane in quanto tale non garantisce molto 5
nullo Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 6 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Cosa preoccupante, in relazione alle nuove generazioni, sono l'utilizzo smodato di smartphone, PC, videogiochi e quant'altro... Vedremo (almeno spero di esserci), quali saranno le conseguenze di questa bulimia di tecnologia non sarei così preoccupato. fai un semplice paragone con l'auto che alcune generazioni precedenti non hanno avuto. fra chi ne ha goduto... c'è chi ne ha fatto un fine, chi ne ha fatto un mezzo solo per divertirsi, e chi ci ha costruito sopra qualcosa facendone un uso funzionale alla bisogna. con le nuove tecnologie non sarà diverso.
senek65 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre È un pò, che per motivi familiari, frequento spesso università e mi vien da pensare che se ci togliessimo dalle palle lasciando il timone in mano a loro faremmo un bel passo avanti.
LUIGI64 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 50 minuti fa, nullo ha scritto: fai un semplice paragone con l'auto che alcune generazioni precedenti non hanno avuto. Ritengo sia un fenomeno molto diverso...
mozarteum Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 35 minuti fa, senek65 ha scritto: frequento spesso università Embe’
LUIGI64 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre “L’iperattenzione non è una forma superiore di attenzione, ma la sua disattivazione totale.” Così Massimo Recalcati descrive gli effetti della sovrastimolazione digitale sulle nuove generazioni. Un fenomeno sempre più diffuso che altera profondamente la qualità dell’esperienza mentale. La cosiddetta videocrazia – un sistema di consumo compulsivo di contenuti audiovisivi, brevi e incessanti – mina alla radice la capacità di concentrazione, riduce lo spazio del pensiero critico, trasforma la relazione con il sapere e genera una vera e propria intossicazione cognitiva ed emotiva. Il disturbo dell’attenzione, come osserva Recalcati, non nasce da un vuoto, ma da un eccesso: troppi stimoli, troppa velocità, nessuna pausa. La mente è catturata, ma non coinvolta. Si attiva, ma non elabora. Il pensiero perde continuità e profondità. L’intelligenza si riduce a performance immediata. In questo scenario, la psicologia ha un compito urgente e trasversale: 🔹 sostenere famiglie e scuole nel recupero di spazi di silenzio e attenzione; 🔹 aiutare i più giovani a riconoscere i propri bisogni psichici dietro al consumo compulsivo di stimoli; 🔹 promuovere una cultura della lentezza, della pausa, della contemplazione. L’educazione all’attenzione non è solo una questione pedagogica, ma una priorità di salute mentale. In gioco non c’è solo l’apprendimento: c’è la possibilità stessa di una vita interiore. ... Non è così importante, ma sono allineato alle riflessioni di Recalcati Cosa buffa, anche io avevo coniato il termine videocrazia per definire lo strapotere e l'utilizzo eccessivo dei video, in ogni loro forma
Supertramp Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 3 ore fa, piergiorgio ha scritto: stai generalizzando troppo 🤣
Fabio Cottatellucci Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 6 ore fa, briandinazareth ha scritto: è anche possibile che i nativi digitali abbiano maggiori difese contro i social, I giovani entro i 25 sono di gran lunga i più truffati sulla rete, ovviamente con ponderazione con la presenza sulla medesima per fasce d'età. Secondo me sono vittima di una "Se appare sullo smartphone è sicuro" simile a quello dei nostri nonni con "Se lo dice la TV, è vero".
Fabio Cottatellucci Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre Post cancellato perché frutto di un errore da boomer.
Fabio Cottatellucci Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 2 ore fa, 31canzoni ha scritto: Si parzialmente ovvio. A parte il tempo della vita, le fasi della stessa, c'è anche l'ambiente nel quale si è cresciuti, si è vissuto. Tenete presente che noi eravamo a secco d'informazioni, le nuove generazioni ne sono invece bombardate. Noi dovevamo cacciare, loro devono difendersi. Chiaro che abbiano atteggiamenti diversi. PS per convincervene, pensate ai viaggi o all'acquisto di un amplificatore stereo.
audio2 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre alcuni con i quali ho parlato, cioè credo di averci parlato perchè secondo me usavamo linguaggi diversi scarsamente compatibili, mi hanno detto che tengono i soldi su una app. cioè io replico, volete dire che avete i soldi su un conto corrente di una banca che è collegato ad una app. no no dicono loro i soldi sono su una app e basta, fine. adesso ditemi che sono io quello che si sta sbagliando.
Paolo 62 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre E se quell'app per qualche motivo non dovesse funzionare?
audio2 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre prima aspetto che qualcuno mi corregga, perchè io sono boomerissimo, sottogenere cringe anzi per la nipote preferita cringissimo, ma intanto viene sempre da me e non da altri. però ero rimasto a che sono le banche che possono fare raccolta e stoccaggio monetario, mettiamoci anche eccezioni tipo carte ricaricabili che adesso saranno anche solo digitali, ma da qualche parte uno deve attingere, pur se il conto non è il suo.
dec Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 7 ore fa, Panurge ha scritto: Cappello di Paglia invece di Che Guevara A me One Piece piace assai, il Che è piu' controverso...
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