Savgal Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre @senek65 La mia esperienza agli esami di Stato, ora di maturità, quando consideravo ciò che dicevano alle domande dei docenti e alle mie al termine del colloquio. Gli studenti liceali di livello sufficiente sono un mondo ed hanno dinanzi a loro molte opportunità, che ho osservato colte dai miei ex studenti. Gli studenti degli istituti professionali sono un mondo diverso, anche i migliori, pochi interessi e scarsa curiosità, le occasioni erano nel migliore dei casi considerato un lavoro stabile. I primi più aperti, cosmopoliti (anche grazie agli scambi Erasmus+), liberal e progressisti, numerosi con certificazioni di inglese, con una certa fiducia nel futuro. Chiusi nel loro piccolo mondo, con atteggiamenti sulla difensiva e una conoscenza dell'inglese limitata a poche frasi balbettare i secondi Stessa età, ma appaiono due mondi diversi.
nullo Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 3 ore fa, LUIGI64 ha scritto: Ritengo sia un fenomeno molto diverso... ci mancherebbe. ma sono anche teste molto diverse, pìù aperte e molti con una serie di esperienze e viaggi che a noi sono state sconosciute. ma magari se espliciti meglio cosa tu possa temere, si può capire meglio il senso del tuo discorso. io ad esempio in casa ho una delle mie donnine che ha aperto partita Iva specifica per poterci lavorare anche coi social, tante esperienze positive e conoscenze ne sono derivate, mi pare un esempio di chi abbia colto le potenzialità del mezzo e lo usi in senso positivo.
Dufay Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 8 ore fa, briandinazareth ha scritto: @Panurge Gli anziani vedono sempre i giovani più cretini di quello che sono e sottostimano di molto il loro cretinismo alla loro età. Ci cascava pure Platone... è anche possibile che i nativi digitali abbiano maggiori difese contro i social, soprattutto un maggior disincanto. e se guardiamo i boomer sui social difficile pensare a qualcosa di peggio Brusn ma quanti anni hai?
LUIGI64 Inviato 4 Ottobre Inviato 4 Ottobre 3 minuti fa, nullo ha scritto: ma magari se espliciti meglio cosa tu possa temere A mio modo di vedere (ma anche per esperienza diretta avendo un figlio tredicenne), le considerazioni di Recalcati riportate più sopra, sono da incorniciare
nullo Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 13 ore fa, LUIGI64 ha scritto: A mio modo di vedere (ma anche per esperienza diretta avendo un figlio tredicenne), le considerazioni di Recalcati riportate più sopra, sono da incorniciare in certo senso si, ma non troppo diverse da considerazioni che potevano fare i nostri antenati con le generazioni a seguire. prima il mondo non forniva tanti stimoli quanto ora, ma la dabbenaggine di un adolescente o di un giovane uomo al tempo, rispetto a "trappole" varie e pericoli, non era in fondo troppo diversa. pensa solo al discorso di @audio2 sui risparmi e come gestirli, che se ti guardi attorno e chiedi anche agli adulti di oggi ( i giovani di ieri) in gran parte non ne sanno praticamente nulla e demandano a strutture che li pelano regolarmente, spesso noncuranti dei rischi che corrono. credo che sia una forma nostalgia inutile. in fondo, almeno per la mia generazione, altre forme pervasive tipo l'impegno politico, non è che facessero meno danni col bombardamento di allora, appiattendo il cervello su posizioni assurde... ci sono ancora segni tangibili e inequivocabili di tali danni. come detto prima, e qui sono d'accordo con @Savgal, chi è sveglio e affamato, gode di opportunità straordinarie che purtroppo spesso qualcuno non coglie. mi viene in mente mia nipote che a 18 anni si è sentita con ragazze italiane che avevano impegni in Corea a Seul, e da sola ha preso contatti, prenotato il volo, l'appartamento in affitto, e si è fatta un mese là tornando felice e gravida di esperienze... unico neo, ho pagato io, pazienza. ma quando mai avrebbe potuto succedere senza la rete e il mondo di oggi...
nullo Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre un attimo ad arrivare qui... occorre usare lo strumento con moderazione, ma questi giovani sanno darsi un limite?
LeoCleo Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 15 ore fa, Savgal ha scritto: Gli studenti liceali di livello sufficiente sono un mondo ed hanno dinanzi a loro molte opportunità, che ho osservato colte dai miei ex studenti. Gli studenti degli istituti professionali sono un mondo diverso, anche i migliori, pochi interessi e scarsa curiosità, le occasioni erano nel migliore dei casi considerato un lavoro stabile. I primi più aperti, cosmopoliti (anche grazie agli scambi Erasmus+), liberal e progressisti, numerosi con certificazioni di inglese, con una certa fiducia nel futuro. Chiusi nel loro piccolo mondo, con atteggiamenti sulla difensiva e una conoscenza dell'inglese limitata a poche frasi balbettare i secondi Stessa età, ma appaiono due mondi diversi E nemmeno una parola sull’odore? L’olezzo degli studenti del professionale, che ovvore signora contessa, e quelle unghie nere.
nullo Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre anche Jorge da Burgos sosteneva che ci fossero "troppi" libri e che la libertà di leggerli avrebbe messo in pericolo i lettori.
mozarteum Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre E’ il paradosso dell’asino di buridano, noto fin dal 1300 e rotti
LUIGI64 Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 1 ora fa, nullo ha scritto: non forniva tanti stimoli Proprio quelli che sono completamente diversi Non a caso Recalcati utilizza il termine videocrazia In passato, non esisteva nulla del genere
mozarteum Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre Savagal - da insegnante di lungo corso e preside e dunque osservatore anche dell’altrui- porta una esperienza di prima mano sulla differenza fra liceali ed altri. Mi permetto qualche precisazione nata dall’osservazione: il liceo da solo non fa il monaco. Gli istituti professionali sono essenziali perche’ la societa’ non puo’ essere totodos caballeros e conseguire l’eccellenza nelle mansioni che vi si insegnano puo’ aprire porte a grandi successi anche economici. A mio parere il valore aggiunto, soprattutto del classico, e’ che fornisce un compendio di “attrezzi” culturali e direi critico/filosofici che accompagna tutta la vita e la protegge mentalmente dai mille accidenti che la stessa attraversa. Questa attrezzatura in particolare dovrebbe tenere lontane le ossessioni personali (di qualunque natura) le paturnie, le piccole morali, le giaculatorie del tempo pubblico che si attraversa (gli -ismi in voga al momento). Poi la cultura in generale -che non e’ prerogativa dei licei peraltro- aumenta le chiavi di comprensione di tante cose (arte, letteratura, musica ecc), fonti di autentica gioia intellettuale e quindi fisica, che durano fino a che morte non ci separi (diversamente da altre fonti di gioia, peraltro perfettamente compatibili, che richiedono gioventu’ o colesterolo basso, o robusta nerchia). E poi Signori: la padronanza della lingua (quella italiana poi), la capacita’ di fletterla e modellarla a misura di pensieri e sentimenti minuti, non esprimibili all’ingrosso se non con perdita di significato ed efficacia di comunicazione.
nullo Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 1 ora fa, LUIGI64 ha scritto: Proprio quelli che sono completamente diversi Non a caso Recalcati utilizza il termine videocrazia In passato, non esisteva nulla del genere infatti, non a caso avevo citato l'auto ( o la moto se vuoi), pensa i commenti dei nonni o dei bis, come me, abituati al calesse.... quando vedevano passare i giovani. mio Dio, dove arriveremo? all'aero per tutti oggi si direbbe. le opportunità di qualsivoglia tipologia, portano con loro anche controindicazioni, ma voltati indietro per vedere le controindicazioni del passato. la videocrazia, se ho ben inteso, l'avevi anche una volta coi film di regime, rossi o neri, come tante altre maniere di condizionare la mente, per il popolino restio, il bastone. infine... non ho citato il personaggio Jorge a caso, per chi vuole indurre al pensiero unico e una forma di stabilità conservatrice, non importa quale, ogni forma di libertà è un pericolo. pensa a cosa sia successo quando tutti hanno potuto finalmete leggere e "studiare" nel secolo scorso, strumenti prima riservati a pochi, una sbornia collettiva, con deliri ideologici conseguenti, poi il tutto è tornato presto nell'alveo di una pseudo "normalità" per la stragrande maggioranza delle persone. succederà anche per l'oggi, e pure per il domani. ti dirò, confido più nella pluralità che oggi garantisce la rete, grazie alla quale le sbornie collettive difficilmente potranno raggiungere i livelli numerici critici del passato.
senek65 Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre Propongo che allo scoccare dei 60 anni, i vegliardi vadano a fare il lavoro dei giovani e viceversa. Contemporaneamente perdano il diritto di voto alle politiche nazionali, e non posano più ricoprire importanti cariche pubbliche.
LUIGI64 Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 29 minuti fa, nullo ha scritto: infatti, non a caso avevo citato l'auto ( o la moto se vuoi), pensa i commenti dei nonni o dei bis, come me, abituati al calesse.... quando vedevano passare i giovani. Ti sfugge la definizione assegnata a videocrazia... ...sovrastimolazione digitale sulle nuove generazioni. Un fenomeno sempre più diffuso che altera profondamente la qualità dell’esperienza mentale. La cosiddetta videocrazia – un sistema di consumo compulsivo di contenuti audiovisivi, brevi e incessanti – mina alla radice la capacità di concentrazione, riduce lo spazio del pensiero critico, trasforma la relazione con il sapere e genera una vera e propria intossicazione cognitiva ed emotiva
mozarteum Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 23 minuti fa, senek65 ha scritto: i vegliardi vadano a fare il lavoro dei giovani e viceversa. Tu scherzi ma in certi ambiti la capacita’ di lavoro e qualita’ dei senior e’ poco raggiunta dai giovani. So di aziende che cercano senior. Ma basta guardare poi la qualita’ del linguaggio dei giornali web. L’uso del Gerundio ad cazzum, errori di ortografia, punteggiatura ecc. In parte si giustificano con la velocita’ con cui bisogna stare sul “pezzo” e che comporta qualche cedimento,come qui sul forum, in parte pero’ e’ figlia della trasandatezza. Mi diceva un amico magistrato che ha fatto parte della commissione di concorso in magistratura (gente laureata di generazione Z), che una buona percentuale dei temi difettava proprio di correttezza espressiva e di un minimo di logica. 1
briandinazareth Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre 31 minuti fa, mozarteum ha scritto: Mi diceva un amico magistrato che ha fatto parte della commissione di concorso in magistratura (gente laureata di generazione Z), che una buona percentuale dei temi difettava proprio di correttezza espressiva e di un minimo di logica. Fai sempre la tara generazionale però, con la sostanziale e profonda sopravvalutazione della propria classe di appartenenza. È probabile che quelli che hanno esaminato il concorso del suo annonon la pensassero molto diversamente.
mozarteum Inviato 5 Ottobre Inviato 5 Ottobre No gli ultimi anni sono i piu’ scarsi, su internet si trova lo storico. in particolare nel concorso 2022 solo 220 ammessi all’orale su 310 posti messi a concorso il dato piu’ basso degli ultimi 37 anni. questa e’ gente che puo’ rovinar vite se non e’ all’altezza.
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