appecundria Inviato Sabato alle 18:21 Inviato Sabato alle 18:21 Timostene @SandroR75196788 Succede a molti. Perché la sinistra di oggi non è più quella che abbiamo conosciuto, ma anche noi non siamo più gli stessi. Ci portiamo dentro un’idea di giustizia, di uguaglianza, di libertà che apparteneva a un tempo preciso, a battaglie e volti che hanno costruito la nostra formazione politica ed emotiva. Quando quei simboli mutano, ci sentiamo traditi, ma forse è solo il mondo che si è spostato mentre noi siamo rimasti fermi a un punto che non esiste più. Ogni essere umano fa fatica ad adeguarsi al cambiamento. È un istinto di conservazione, un modo per mantenere coerenza con ciò che crediamo di essere. La mente tende a proteggersi dall’incertezza e per farlo semplifica: il passato diventa buono, il presente confuso, il futuro minaccioso. È un meccanismo psicologico antico, una forma di difesa identitaria. Più siamo rigidi, più finiamo nella categoria di quelli che dicono “li ho votati per vent’anni, ma ora non li riconosco più”. Meno lo siamo, più riusciamo a leggere il cambiamento come evoluzione, non come tradimento. Ma la verità è che non ci riusciremo mai del tutto, perché accettare il cambiamento significa accettare che anche noi siamo cambiati, e questo è forse il passo più difficile di tutti. 1
Kronzi Inviato Sabato alle 22:27 Inviato Sabato alle 22:27 Bastava lasciare che la sinistra rimanesse ciò che era, la destra la destra e poi si faceva anche su e giù. Su, si metteva diritti civili bandierine ecc. e giu ci si metteva Salvini col’elemetto giallo, un badile, una piccozza, che costituisce il suo ponte, magari da solo… Ps. Stasera non riesco proprio a prender sonno…
loureediano Inviato ieri alle 04:30 Inviato ieri alle 04:30 Nel mio caso la nostalgia o il era meglio prima non conta un fico secco Io guardo cosa è diventato il PD Ho sempre pensato male, per non dire di peggio, della DC ed ora dovrei votare una nuova DC come se fosse sinistra? Certo la voto la nuova DC ma come faceva Montanelli, forse un poco più schifato. 1
permar Inviato ieri alle 06:05 Inviato ieri alle 06:05 @appecundria rispondo solo alla mia coscienza e non moriro' democristiano
LeoCleo Inviato ieri alle 06:24 Inviato ieri alle 06:24 Ancora a dividere la politica (e di conseguenza l’elettorato) in destra e sinistra?! 3
LeoCleo Inviato ieri alle 07:02 Inviato ieri alle 07:02 Questa è oggi la cosiddetta sinistra. Ricopio integralmente un post per far comprendere come mai nelle fabbriche ci si butti a destra. “La mia esperienza agli esami di Stato, ora di maturità, quando consideravo ciò che dicevano alle domande dei docenti e alle mie al termine del colloquio. Gli studenti liceali di livello sufficiente sono un mondo ed hanno dinanzi a loro molte opportunità, che ho osservato colte dai miei ex studenti. Gli studenti degli istituti professionali sono un mondo diverso, anche i migliori, pochi interessi e scarsa curiosità, le occasioni erano nel migliore dei casi considerato un lavoro stabile. I primi più aperti, cosmopoliti (anche grazie agli scambi Erasmus+), liberal e progressisti, numerosi con certificazioni di inglese, con una certa fiducia nel futuro. Chiusi nel loro piccolo mondo, con atteggiamenti sulla difensiva e una conoscenza dell'inglese limitata a poche frasi balbettare i secondi Stessa età, ma appaiono due mondi diversi”. 1
appecundria Inviato ieri alle 07:37 Autore Inviato ieri alle 07:37 36 minuti fa, LeoCleo ha scritto: far comprendere come mai nelle fabbriche ci si butti a destra. Grazie per farci comprendere ma non vedo il nesso col topic che è: perché l'elettore di sinistra non si riconosce nella attuale sinistra. Il tuo post sembra piuttosto: perché chi vota a destra è più ignorante. 1
Questo è un messaggio popolare. mariovalvola Inviato ieri alle 07:45 Questo è un messaggio popolare. Inviato ieri alle 07:45 Se la sinistra strizza l'occhio al capitale, se la sinistra fa politiche di destra ( Renzi per esempio ), non è il mondo che cambia. Questo fenomeno, si dovrebbe definire in un altro modo. Si sta tradendo il proprio elettorato. Poi, capisco il problema dei vertici. L'Europa, è liberista. Coniugare localmente politiche diverse, diventa difficile. Per me, spazi politici per una vera sinistra, ci sarebbero e potrebbero fare la differenza in ogni parlamento. Iniquità distributive, precariato, lavoro sottopagato, tassazione delle multinazionali, potere dei "portatori d'interesse", una visione green scollegata da un approccio smaccatamente capitalistico ( un loop praticamente ), sono tutti temi che una sinistra degna di questo nome potrebbe sviluppare. Purtroppo, vedo solo una sinistra arroccata su giusti diritti di genere. Questa "focalizzazione" così lunare, rende incomprensibile ai più la sinistra attuale. 3 1 1
Kronzi Inviato ieri alle 07:47 Inviato ieri alle 07:47 Una leadership diversa da quella attuale non potrebbe dare più spinta agli elettori? preferirei un De luca a le pagliacciate attuali … 1
indifd Inviato ieri alle 08:54 Inviato ieri alle 08:54 1 ora fa, Kronzi ha scritto: De luca De Luca è uno di destra , infatti è odiato dalla maggioranza di quelli di sinistra attuali vertici politici compresi, ne avevano uno diverso e lo hanno prontamente fatto fuori o ci stanno provando, pensa a quello che ha fatto per la Campania e immaginati Fico a guidare una regione non facile come la Campania in futuro dopo si comprendono molte cose 1 ora fa, Kronzi ha scritto: leadership diversa da quella attuale Non è solo leadership è proprio uno che pensa e soprattutto agisce in modo diverso, infatti ha un consenso molto esteso fuori dal recinto attuale di chi vota a sinistra, ma se la maggioranza della base votante a sinistra vuole l'attuale dirigenza e linea politica va bene così 1
appecundria Inviato ieri alle 09:46 Autore Inviato ieri alle 09:46 In pratica state sostenendo che, come la destra, anche la sinistra dovrebbe collegarsi a istanze e sensibilità di cento anni fa?
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato ieri alle 09:48 Questo è un messaggio popolare. Inviato ieri alle 09:48 Le persone di sinistra non la riconoscono più perché son diventati di destra. 5
appecundria Inviato ieri alle 09:50 Autore Inviato ieri alle 09:50 Adesso, senek65 ha scritto: Le persone di sinistra non la riconoscono più perché son diventati di destra. Potrebbe essere che ciò è avvenuto perché la destra propone loro il mondo di cento anni fa.
senek65 Inviato ieri alle 09:52 Inviato ieri alle 09:52 Adesso, appecundria ha scritto: Potrebbe essere che ciò è avvenuto perché la destra propone loro il mondo di cento anni fa. Basta leggere i commenti nel 3D sulla generazione Z.
indifd Inviato ieri alle 09:58 Inviato ieri alle 09:58 Finalmente spunti interessanti, io mi ritiro che è meglio per me 7 minuti fa, senek65 ha scritto: Le persone di sinistra non la riconoscono più perché son diventati di destra. Occhio che anche tu stai derivando in alcune cose, sei favorevole allo step 1 del programma Remigration di AfD , si inizia con lo step 1 poi dopo passare allo step 2 e meno difficile/impossibile
senek65 Inviato ieri alle 10:01 Inviato ieri alle 10:01 1 minuto fa, indifd ha scritto: Occhio che anche tu stai derivando Mi pare normale, fisiologico: a sessant'anni predichiamo bene ma razzoliamo male. E andrà sempre peggio. Un paese di vecchi non può che essere solidamente piantato a dx
briandinazareth Inviato ieri alle 10:13 Inviato ieri alle 10:13 6 minuti fa, senek65 ha scritto: 10 minuti fa, indifd ha scritto: Occhio che anche tu stai derivando Mi pare normale, fisiologico: a sessant'anni predichiamo bene ma razzoliamo male. E andrà sempre peggio. Un paese di vecchi non può che essere solidamente piantato a dx È inevitabile, con l'età non si riconosce più il proprio mondo, si ha molta più ppaura delle cose, si tende a rifugiarsi nelle cose che ci danno conforto emotivo (dalla musica al qui era tutta campagna), si ha molta difficoltà a fare nuove amicizie e si sclerotizzano idee e convinzioni. vale quasi per tutti. È quindi chiaro che si va più a destra. ma non solo loro, perché una maggioranza di anziani significa anche che l'informazione, la cultura ecc sono in mano ad un gerontocomio che ostacola il ricambio, con un feedback potente anche sulle nuove generazioni.
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