Revenant Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa 6 ore fa, LeoCleo ha scritto: Putin -> cattivo; USA -> buoni. Questa formula funziona per le menti semplici che se la bevono dai notiziari ufficiali e dai politici che si riempiono la bocca di dichiarazioni ipocrite. E per fortuna che in America hanno fatto presidente un megalomane che pur di far colpo dice esattamente ciò che l'America ha come obiettivi : "mi prendo la Groenlandia", "forse invado il Venezuela" ecc. Ma per le menti semplici il Diavolo è Putin. 1 1
ascoltoebasta Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa 7 ore fa, mariovalvola ha scritto: era su tantissimi quotidiani anche italiani ma non penso t'interessi. Ne parlò anche il Washington Post e ci fu una inchiesta della Abc e non solo,con interviste e dichiarazioni sia a persone dell'intelligence e politica ucraine e USA,ma non dovrebbe esserci nulla di cui stupirsi,è una prassi consolidata da decenni,pensa quanti anni dopo si scoprì che le milionate di morti in Vietnam erano dovute ad una totale e vomitevole menzogna,i più ingenui e meno informati credevano invece ad una guerra in nome del bene.
Aghis Inviato 2 ore fa Inviato 2 ore fa 14 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Mettiamola così, se un capo mafia condanna fermamente un capo camorra,alcuni gli diranno bravo,altri difenderanno il secondo e altri faran presente che anche il primo ha compiuto gli stessi crimini per i medesimi interessi,quindi non ha alcun titolo per condannare operazioni che anche lui ha commesso e commette. E soprattutto, se - pur condividendo il tuo scritto - mi permetti una piccola chiosa, per comprendere bisogna evitare il giudizio morale. In particolare nella geopolitica e nelle relazioni tra stati non esiste la morale, ma esclusivamente l'interesse: non ci sono amici, ma al massimo alleati (cioè stati con i quali si condivide un interesse comune), non c'è buono, non c'è cattivo, non c'è ragione, non c'è torto. Queste categorizzazioni vengono usate, ad usum populi, per ammantare di nobiltà azioni ciniche condotte nel proprio interesse o in quello del proprio schieramento. Tornando al tuo esempio, IMHO il fulcro non è tanto stabilire se il capo mafia sia titolato a condannare il capo camorra, quanto capirne il motivo, il perchè abbia - proprio in quel momento - deciso di condannarlo e cosa vuole ottenere screditandolo.
Coltr@ne Inviato 1 ora fa Inviato 1 ora fa 2 ore fa, Revenant ha scritto: Ma per le menti semplici il Diavolo è Putin. Nulla vieta che i cojotes siano in coppia
ascoltoebasta Inviato 18 minuti fa Inviato 18 minuti fa 2 ore fa, Aghis ha scritto: E soprattutto, se - pur condividendo il tuo scritto - mi permetti una piccola chiosa, per comprendere bisogna evitare il giudizio morale. In particolare nella geopolitica e nelle relazioni tra stati non esiste la morale, ma esclusivamente l'interesse: non ci sono amici, ma al massimo alleati (cioè stati con i quali si condivide un interesse comune), non c'è buono, non c'è cattivo, non c'è ragione, non c'è torto. Queste categorizzazioni vengono usate, ad usum populi, per ammantare di nobiltà azioni ciniche condotte nel proprio interesse o in quello del proprio schieramento. Certamente,hai ragione,la questione morale me la pongo io (per fortuna) da normale ma attento fruitore di libri riguardanti queste questioni,e non son mai di parte,amo leggere libri che riportano dichiarazioni di personaggi e primi attori inseriti in tali meccanismi o di chi ha elaborato e poi messo in pratica sofisticatissime pratiche per spostare e destabilizzare Stati scomodi,e come dicevo,i metodi vengono studiati in funzione della natura e tipologia dello Stato in cui si andrà ad operare,ci sono staff di psicologi comportamentali e in parte vengono utilizzate le stesse regole del marketing,il tutto spesso accompagnato dall'acquisto di qualche canale TV e quotidiani,come avvenne in Georgia,Ucraina etc,poi si agisce più in profondità sovvenzionando gruppi armati che siano amici,si addestrano etc,la sporca geopolitica è davvero molto molto complessa e i metodi più all'avanguardia han proprio tra i loro primi scopi,quello di far sembrare,e quindi convincere anche e sopratutto gli spettatori stranieri (noi) che il tutto sia frutto di sollevazioni pacifiche e legittime,devono riuscire a mimetizzarsi con queste,ad esserne il più possibile simili,non son cose improvvisate e han costi enormi. 2 ore fa, Aghis ha scritto: Tornando al tuo esempio, IMHO il fulcro non è tanto stabilire se il capo mafia sia titolato a condannare il capo camorra, quanto capirne il motivo, il perchè abbia - proprio in quel momento - deciso di condannarlo e cosa vuole ottenere screditandolo. Anche questo è vero,il mio era un esempio "tera tera" anche perchè,in questi casi, troppo spesso il capo mafia da dell'assassino al capo camorra,pur essendo anche lui non meno assassino.
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