Gaspyd Inviato 14 Novembre Inviato 14 Novembre quindi come da titolo non è solo deputata di "Forza Italia" ma anche segretaria della commissione Difesa ... un altro lascito del cavaliere, voi lo sapevate ? Io no. .. .. I pomeriggi, a Montecitorio, scorrono ormai avvolti in una noia mortale. Il Transatlantico in cui avvenivano memorabili e altissime battaglie politiche, luogo di intrighi sublimi e accordi bizantini, di sospetti crudeli e divertenti perfidie, di scenate e struggenti abbracci, se osservato dalla buvette, appare come l’uscita di una qualsiasi fermata della metropolitana. Con gente capitata per caso, parlamentari per un capriccio del destino, e quindi spesso distratti, presi dai propri pensieri, silenziosi. Ma ogni tanto, diciamo ogni paio di mesi, il grande atrio liberty floreale, progettato alla fine dell’Ottocento dall’architetto palermitano Ernesto Basile, si rianima. Di colpo. Per magia. Che succede? C’è un passaparola che dilaga veloce tra occhiate incuriosite e mezze frasi. «Eccola, è tornata…». Chi? Ma come chi? Lei, l’onorevole Marta Fascina, la quasi vedova di Silvio Berlusconi. Viene avanti a passi lenti, 35 anni stretti nel tailleur nero, con quel sorriso enigmatico e un pallore esaltato dal biondo platino dei suoi capelli. È un momento molto teatrale. Di solito è accompagnata da una personale e riverente scorta d’onore con le insegne di FI: ecco il sottosegretario Tullio Ferrante, il coordinatore della Lombardia Alessandro Sorte e Stefano Benigni, uno dei vice di Antonio Tajani. Il quale, essendo ministro, non c’è. Gli onori di casa, così, è costretto a farli il povero Paolo Barelli, un bravo capogruppo che ogni giorno sta lì a sbattersi per il bene del partito, ma che non può certo azzardarsi a rimproverare la sua collega, per qualche ora (di svago) che ha deciso di trascorrere lontana dalla routine, e dallo sfarzo, di Arcore. Perché lei è sempre pronta a gelarlo con la solita, tremenda frase: «Fu Silvio a decidere che dovessi diventare deputata». Barelli vorrebbe dirle che, dall’inizio della legislatura, ha fatto però registrare appena il 6 per cento delle presenze, e che, spesso, manca pure alle riunioni della commissione Difesa, di cui volle restare, a tutti i costi, segretaria. Ma sorvola. Tanto lei è già in aula, per ritrovare il suo scranno, e l’ebrezza che provoca. Anche se la vera, grande emozione, dev’essere comunque scatenata dallo stipendio che ogni mese, puntualmente, le viene accreditato sul conto corrente, già reso pesante dalla (nota) eredità. . . LINK
LeoCleo Inviato 15 Novembre Inviato 15 Novembre Uniamo il 3D a quello su Vannacci? Si scambiano i ruoli: lei mostra i piedi e lui fa il sottosegretario.
eduardo Inviato 15 Novembre Inviato 15 Novembre 22 minuti fa, LeoCleo ha scritto: Uniamo il 3D a quello su Vannacci? Si scambiano i ruoli: lei mostra i piedi e lui fa il sottosegretario. Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia 1
Gaspyd Inviato 15 Novembre Autore Inviato 15 Novembre Presenziasse almeno .... ma nemmeno quello 6% delle presenze Perché non si obbliga ad un numero minimo di presenze? In modo tale che le assenze possano portare a sospensione cautelare e alla destituzione (se ritenute incompatibili con la funzione svolta)...
Supertramp Inviato 15 Novembre Inviato 15 Novembre 2 minuti fa, Gaspyd ha scritto: Presenziasse almeno .... ma nemmeno quello 6% delle presenze Perché non si obbliga ad un numero minimo di presenze? In modo tale che le assenze possano portare a sospensione cautelare e alla destituzione (se ritenute incompatibili con la funzione svolta)... Silviozzo le ha lasciato parte dell'eredità a carico del contribuente.
eduardo Inviato 15 Novembre Inviato 15 Novembre 1 ora fa, Gaspyd ha scritto: Perché non si obbliga ad un numero minimo di presenze? Perche' sarebbe tipico di una istituzione seria
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