Vai al contenuto
Melius Club

Il 59mo Rapporto Censis e la National Security Strategy 2025


Messaggi raccomandati

Due documenti freschissimi, correlati molto più di quanto possa sembrare 

 

Censis: per il 30% degli italiani i regimi autocratici sono più adatti a governare oggi

 

https://www.ilsole24ore.com/art/censis-un-italiano-3-regimi-autocratici-piu-adatti-governare-oggi-due-terzi-dicono-no-rinunciare-welfare-finanziare-difesa-oltre-60percento-chiede-limitare-immigrati-AIOUq3F?refresh_ce=1

 

National Security Strategy 2025

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.whitehouse.gov/wp-content/uploads/2025/12/2025-National-Security-Strategy.pdf&ved=2ahUKEwiY9qvCwqaRAxVhgf0HHWLLH0QQFnoECCgQAQ&sqi=2&usg=AOvVaw3AlSfUm9xULjXJqR270ft2

 

Che qui riassumo anche dopo la lettura del substack dell'ottimo Fabio Sabatini che, come al solito, consiglio di leggere

https://open.substack.com/pub/fabiosabatini/p/la-fine-delloccidente-come-lo-abbiamo?utm_source=share&utm_medium=android&r=5j1ax0

 

L'Europa è a rischio reale e drammatico di cancellazione della sua civiltà causata principalmente da immigrazione e democrazie liberali dell'Unione Europea.

Le istituzioni sovranazionali dell'UE non sono viste come partner, ma come minacce all'identità e alla libertà politica. I governi eletti democraticamente sono descritti come "minority governments" che calpestano i principi democratici, censurano il dissenso, reprimono l’opposizione e manipolano i processi elettorali. L'Europa diventa quindi un problema ideologico e non solo strategico.

Anche il NSS assume la forma di un documento ideologico, una dottrina strategica, con connotazioni razziste in quanto attribuisce la perdita di identità all'immigrazione.

L'obiettivo americano dichiarato è "coltivare la resistenza alla traiettoria attuale delle nazioni europee". E' evidente l'intenzione di promuovere dall'esterno un cambiamento politico interno e favorire la sostituzione delle attuali leadership, in Europa e non solo.

L'ascesa dei "partiti patriottici europei" (forze ultranazionaliste) è vista dal NSS con "grande ottimismo" e incoraggiata come partner privilegiato, anche questo è un segnale esplicito di intenzione di interferire.

La Russia non è una Minaccia: La NSS 2025 abbandona la logica di sicurezza basata sulla deterrenza verso la Russia. La Russia non è descritta come una minaccia e l'obiettivo è la "stabilità strategica" e la normalizzazione dei rapporti con il regime di Putin.

L'unica fonte di instabilità individuata è l'Europa stessa e i suoi governi.

Ciò considerato  i membri della NATO, diventando a "maggioranza non-europea" potrebbero vedere compromessa la loro affidabilità come alleati. Si introduce una sorprendente discriminante razziale nella scelta delle alleanze.

Il progetto è

Stabilire una relazione pacifica e stabile con la Russia.

Favorire un'Europa di nazioni sovrane e meno integrate.

Bloccare l'espansione della NATO.

Aprire i mercati europei ai prodotti americani.

Incoraggiare l'opposizione interna alle attuali classi dirigenti europee.

 

 

Link al commento
https://melius.club/topic/27576-il-59mo-rapporto-censis-e-la-national-security-strategy-2025/
Condividi su altri siti

briandinazareth
14 minuti fa, wow ha scritto:

L'ascesa dei "partiti patriottici europei" (forze ultranazionaliste) è vista dal NSS con "grande ottimismo" e incoraggiata come partner privilegiato, anche questo è un segnale esplicito di intenzione di interferire.

La Russia non è una Minaccia: La NSS 2025 abbandona la logica di sicurezza basata sulla deterrenza verso la Russia. La Russia non è descritta come una minaccia e l'obiettivo è la "stabilità strategica" e la normalizzazione dei rapporti con il regime di Putin.

L'unica fonte di instabilità individuata è l'Europa stessa e i suoi governi.

 

da neonazisti non è strana la simpatia verso altri neonazisti o altri autoritarismi. 

certo che scritto nero su bianco impressiona. 

anche perché è evidente che l'idea del disfacimento della ue, oltre ad essere un pericolo enorme per la pace nei nostri paesi, è la condanna alla totale irrilevanza e al totale vassallaggio

31canzoni

L'Europa, più che troppa democrazia ne ha troppo poca e paradossalmente si espone alla critica efficace, per quanto pelosa, dell'estrema destra esterna e interna.

L'idea che il governo sia in mano alla commissione europea, che viene "votata" una tantum dal parlamento e poi è libera battitrice di lobbies e di una tecnocrazia pensata e selezionata in perfetto stile neoliberista, porta necessariamente al collasso attuale.

L'idea di bypassare ancora di più il simulacro democratico vuoto (la mancanza del Parlamento e degli eletti dai cittadini), rendendo la commissione ancora più decisionista e ancora meno soggetta alle regole, porta di corsa al burrone o tra le braccia di Trump.

 

31 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

anche perché è evidente che l'idea del disfacimento della ue, oltre ad essere un pericolo enorme per la pace nei nostri paesi, è la condanna alla totale irrilevanza e al totale vassallaggio

Per quale motivo sarebbe un rischio per la pace?

Eppoi uno come te non avrà certo paura di francesi e tedeschi? Volevi sfidare direttamente i russi.. 

 

Il disfacimento dell'UE sarà una benedizione per i suoi popoli, e na stangata per le classi dirigenti colluse e corrotte.

Sarebbe pure ora di usare le carceri per i veri delinquenti..

22 minuti fa, 31canzoni ha scritto:

L'idea che il governo sia in mano alla commissione europea, che viene "votata" una tantum dal parlamento

Che significa una tantum? Pensi che occorra votare più spesso (per fare astenere una larga parte di popolazione)? Instaurare una sorta di piattaforma Rousseau?

Iniziamo a prendere posizioni: tu saresti favorevole a progressive perdite di sovranità per la creazione di un governo e di un esercito federale?

31canzoni
26 minuti fa, wow ha scritto:

Che significa una tantum? Pensi che occorra votare più spesso (per fare astenere una larga parte di popolazione)?

No. Bisogna però che il Parlamento venga coinvolto nelle decisioni, non che firmi la fiducia e poi morta lì (dal punto di vista del cittadino, provami che il mio voto conta qualcosa).  Nel meccanismo democratico europeo l'anello debole è il parlamento, è dalla sua marginalità che nasce la debolezza democratica; basta osservare come funziona ora: c'è la commissione, ma poi le decisioni "importanti" le prendono "i Volenterosi" (secondo quale criterio democratico?, che tra l'altro uno dei volenterosi non fa nemmeno parte della UE) e si teorizza che serva qualcosa di ancora più snello e veloce della commissione e del caminetto degli amichetti. E' un criterio veramente sovranista e populista: popolo mi hai votato?, e allora governo senza più confrontarmi e vivendo come lacci e lacciuoli le regole (ho l'investitura popolare). 

Governi che sempre più marginalizzano i parlamenti, alla fine portano alle dittature. E' sempre successo così, non è che i fascisti crescano spontaneamente: quando trovano il vuoto e il malcontento lo riempiono.

Oggi sono tornati, dopo che si è sbagliato tutto lo sbagliabile e si è insistito negli errori...e ancora si insiste non rendendosi conto...o forse anche rendendosi conto.

I fascisti e i nazisti furono il frutto della mediocrità e della crisi delle democrazie, delle scelte sbagliate, di fallimenti e autoreferenzialità. Purtroppo se non ci si copre e si prende freddo  poi viene la polmonite.

Quali sono le ideone che girano adesso per mettere argine alla deriva? Commissione più forte (nel senso di ancora meno democratica) e armi. Quando si è deboli e in crisi si creano nemici  o si ingigantiscono. 

Si cominci almeno a pensare di coinvolgere il parlamento europeo, invece di torcergli il collo.

Invece ascolteranno Draghi (correre di più e meno orpelli e impedimenti e tecnici che prendano le decisioni). Finora ha portato bene (vedi Meloni in Italia), insistiamo! E vogliamo parlare della Germania? Alla sua nuova "Versailles" (automotive in crisi) come risponde Merz? Preparandosi a costruire il più potente esercito d'europa.

Cose già viste mi sembra.

@wow

Il tema è stato oggetto di un libro, "Postdemocrazia" di Colin Crouch, scritto nel 2003.

Il mio dubbio è che stia avvenendo ciò che Tocqueville scrisse ne "La democrazia in America" due secoli fa.

Non bisogna nascondersi che le istituzioni democratiche sviluppano in altissimo grado negli uomini il sentimento dell'invidia: e non tanto perché offrono ad ognuno i mezzi per eguagliarsi agli altri, ma perché questi mezzi vengono continuamente meno a chi li impiega. Le istituzioni democratiche risvegliano e lusingano il desiderio dell'eguaglianza senza poterla mai soddisfare del tutto. Questa eguaglianza completa sfugge ogni giorno al popolo nel momento in cui esso crede di raggiungerla e fugge, come dice Pascal, di una fuga eterna: il popolo si infiamma perseguendo questo bene tanto più prezioso in quanto è abbastanza vicino per farsi conoscere e abbastanza lontano per non farsi raggiungere. La possibilità di riuscire lo turba, l'incertezza lo irrita: esso si agita, si stanca, si inasprisce. Tutto quello che in qualche modo lo sorpassa gli sembra un ostacolo ai suoi desideri e non c'è superiorità, anche legittima, che non riesca a stancarlo.

 

Ora, per far regnare l'eguaglianza nel mondo politico, non vi sono che due modi: o dare dei diritti a ognuno o non darne a nessuno. Per un popolo che sia pervenuto allo stato sociale degli angloamericani è dunque assai difficile trovare un termine medio fra la sovranità di tutti e il potere assoluto di uno solo.

Non bisogna nascondersi che lo stato sociale sopra descritto si presta facilmente all'una e all'altra conseguenza.

Vi è effettivamente una passione maschia e legittima per l'eguaglianza, che porta gli uomini a voler essere tutti forti e stimati. Questa passione tende a elevare i piccoli al rango dei grandi; ma nel cuore umano si trova anche un gusto depravato per l'eguaglianza, che porta i deboli a volere attirare i forti al loro livello e che riduce gli uomini a preferire l'eguaglianza nella servitù all'ineguaglianza nella libertà.

I popoli il cui stato sociale è democratico, non disprezzano per natura la libertà, ché anzi hanno per essa un gusto istintivo; ma la libertà non è l'oggetto principale e continuo dei loro desideri; quello che essi amano di un amore eterno è l'eguaglianza. Essi si slanciano verso la libertà con rapido impulso e con improvvisi sforzi, se mancano allo scopo si rassegnano; ma nulla li potrebbe soddisfare senza l'eguaglianza e preferirebbero piuttosto perire che perderla.

D'altra parte, quando i cittadini sono tutti quasi eguali, diviene loro assai difficile difendere l'indipendenza contro gli attentati del potere. Poiché nessuno di loro è abbastanza forte per lottare da solo con qualche vantaggio, solo la combinazione delle forze può garantire la libertà, e questo non sempre avviene.

 

 

  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Contenuti Utili
      Roberto32
      Roberto32 ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Badge del Vinile Oro
      raf_04
      raf_04 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Oro
    • Ottimi Contenuti
      gianventu
      gianventu ha ottenuto un badge
      Ottimi Contenuti
    • Contenuti Utili
      mastergiven
      mastergiven ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Contenuti Utili
      Twenty_Four_Hours
      Twenty_Four_Hours ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...