nick Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 Recentemente, nella fascia 20-21 su Radio2 è comparso questo nuovo programma con Pierluigi Diaco. Mi ha fatto piacere ritrovarlo in Rai, lo ascoltavo già ai tempi del "3131". (Poi, dopo il suo passaggio a RTL me lo persi per un po' visto che all'epoca RTL in FM non arrivava dove abito.) Si tratta di un progetto che racconta storie e personaggi collegando sempre un particolare suono ad un'esperienza reale. Mi capita spesso che un suono o ancor più una canzone mi facciano da "veicolo" per riportarmi ad un momento, un vissuto particolare, l'idea mi è piaciuta molto. Il venerdì è dedicato alle chiamate dagli ascoltatori (negli altri giorni ci sono ospiti di attualità, dello spettacolo, giornalisti, o altro), e domani interverrò per raccontare un mio particolare legame ad un suono che per gli amanti della radio sa di "storico"...
Velvet Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 Posso dirlo? Io Diaco me lo ricordo quasi un ventennio fa come miracolato veltronian-dalemiano catapultato in RAI dal nulla. Non so se nel frattempo abbia imparato il mestiere ma all'epoca era un fuffologo narciso da primato e pure un filo antipatico. E' molto che non lo sento quindi lascio aperta ogni possibilità. Ecco, detto questo ascolterò con curiosità e molto piacere il tuo intervento 🙂
nick Inviato 8 Luglio 2021 Autore Inviato 8 Luglio 2021 Per risponderti devo contestualizzare un po': nel periodo che citi, Pierluigi effettivamente conduceva il 3131 dove l'attualità e il taglio "sociopolitico" era un tratto predominante del prodotto, e per quel che ricordo, non era certo uno che evitava di prendere posizione, anzi, a tratti anche fazioso. Non posso parlare totalmente in cognizione di causa perchè allora avevo 14-16 anni, e, pur interessandomi di attualità, ero probabilmente interessato anche allora più all'aspetto "radiofonico" del programma, e probabilmente non avevo sufficiente spirito critico per capirne a fondo le connessioni con la scena politica di allora. Le mie impressioni di ora sono invece differenti: dal suo ritorno in Rai da qualche anno, mi sembra molto più vicino ad uno story teller che ad un fazioso e a tratti irriverente giornalista, mi pare abbia uno stile di conduzione lento, pacato e riflessivo, che certamente lo porta distante dal mainstream di oggi, ed in questo lo apprezzo. 1
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