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Test Invalsi scuola 2021: una bella infornata di ciucci certificati?


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Inviato
7 ore fa, Velvet ha scritto:

Addirittura la conoscenza della lingua italiana nel 44% dei casi sarebbe regredita a livello da terza media.

Non è colpa solo della Dad , né del covid.

Sono perlomeno vent'anni che, tranne ovviamente isolate eccellenze, il livello in materie base di antica data è alquanto scarso.

La figlia di due miei amici si è diplomata quest'anno,.. non è né un genio né una somara (guardando i voti), ma mi è capitato di leggere alcuni "temi" (o come si chiamano adesso), che se li avessimo fatti così noi, in seconda media negli anni 74-75,  la nostra prof di allora ci avrebbe buttati fuori dalla finestra.

Ma così va il mondo oggi.

Poi, magari in altre materie è diverso: ai nostri tempi tutta la tecnologia di oggi non c'era e molte materie non esistevano nemmeno; ma alla fine non so cosa fosse meglio,... sinceramente.

  • Thanks 1
Inviato

secondo me è una regressione cognitivo-comportamentale temporanea determinata da altri fattori tipo la clausura forzata. come dicevo anche in un altro tread, quelli buoni restano buoni e del livello degli altri cioè la maggioranza non se ne accorgerà nessuno

Inviato

Il presidente ass.ne Presidi stamattina dichiara che la percentuale di analfabetismo alla maturità partiva già da un discreto 34% del 2019, quindi il danno DAD si limita ad un 10% aggiuntivo. Questo ci rincuora.

Inviato

chi li doveva bocciare i somari? I bidelli? Questo seminano, questo lasciano crescere e questo è il raccolto. 
Ancor più a ragione rispetto al voto di maturità ripeto che la selezione la fa la vita. 
La scuola è un mezzo importantissimo per migliorarsi, non il solo ma uno dei più importanti, se lo si sciupa peggio per sè. 

Inviato
1 minuto fa, Jack ha scritto:

se lo si sciupa peggio per sè. 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

spostare il momento della selezione non seve, la si può fare in terza media, alla maturitò, alla università, al m0omento di cercare lavoro. il linguaggio dei ragazzi non scade a causa della scuola ma  del modo di comunicare fatto di immagini, emoticons, mesaggi brevi, tutto effimero, tutto senza sforzo. saper parlare e scrivere bene, conoscere 4 lingue, saper usare gli aggeggi che ci propina la tecnologia, non sono di per se indice di intelligenza

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

saper parlare e scrivere bene, conoscere 4 lingue, saper usare gli aggeggi che ci propina la tecnologia, non sono di per se indice di intelligenza

Sono quanto meno indice della capacità di usare il cervello quando serve. 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@tomminno sono abilità che non è detto che tutti debbano o possono possedere contemporaneamente. Uno dei rettoro dell'università la sapienza, ingegnere, titolare della cattedra di controlli automatici, aveva un uso del congiuntivo che al confronto di maio sarebbe alessandro manzoni

Inviato
21 ore fa, meliddo ha scritto:

selezione la farà l'università

Non ci contare. Potrei raccontarvi cose che voi umani... 

Inviato

Non ci conterei nemmeno io. A parte gli atenei effettivamente selettivi che oggi si contano sulle dita di una mano o poco più, il resto sono esami spacchettati e multiple-choice in stile telequiz.

  • Melius 1
Inviato

se dovessimo valutare la qualita' dell'insegnamento oppure la capacita' di apprendimento degli studenti  in base ai risultati invalsi il 50% e' di troppo

o si rimanda  il corpo insegnante oppure gli studenti 😎

 

Inviato

Il contributo di tommino è perfetto per evidenziare i "ritardi" del nostro sistema formativo pubblico aka "scuola":

1) i delegati secondo costituzione: Ministro e Parlamento dovrebbero stabilire quali sono i "bisogni formativi" che i vari livelli della nostra scuola devono prendere in carico:

 1a) quali conoscenze specificate in modo univoco con standard oggettivi

 1b) quali capacità specificate in modo oggettivo con standard oggettivi

 1c) e anche quali comportamenti devono essere garantiti con standard oggettivi

2) stabiliti le competenze e i comportamenti obiettivo in uscita dai vari livelli (scelta politica NB) gli strumenti per governare e valutare i processi formativi si conoscono da decenni ovvero

3) questionari in ingresso per i partecipanti sulle loro aspettative, ovvero cosa si aspettano dalla scuola che andranno a frequentare

4) questionari/strumenti di valutazione in ingresso per verificare:

 4a) conoscenze possedute dai partecipanti

 4b) capacità possedute dai partecipanti

 4c) con la verifica delle conoscenze/capacità in ingresso si verifica il punto di partenza che i formatori/docenti prendono in carico per tutti i singoli partecipanti (se non si conosce il livello in ingresso non si può valutare l'efficacia del processo e dei formatori/docenti)

5) questionari/strumenti di valutazione in uscita dal percorso formativo dei partecipanti in relazione a:

 5a) conoscenze possedute

 5b) capacità possedute

 5c) per valutare i comportamenti oggetto del percorso formativo garantiti dai partecipanti la complessità è maggiore, ma volendo si può iniziare almeno ad affrontare questo aspetto sapendo che non sarà possibile avere strumenti oggettivi neutri, ma la valutazione soggettiva sarà sempre preponderante

6) per terminare è IMHO auspicabile che i partecipanti possano valutare la soddisfazione a fine percorso per tutti gli aspetti fondamentali del processo formativo:

 6a) valutazione dei singoli formatori/docenti

 6a) valutazione relativa ad ambienti, infrastrutture, strumentazione a disposizione ecc.

 6b) valutazione complessiva sul processo/percorso formativo a loro proposto

NB in ambito aziendale questo impianto si utilizza da decenni persino in Italia se:

A) la società che deve fornire il servizio al cliente vuole mettere in condizione il cliente di valutare il servizio acquistato

B) si devono garantire risultati standard in processi che prevedono il coinvolgimento di centinaia/migliaia di partecipanti e decine di formatori

C) la società di formazione vuole governare e valutare i risultati dei propri formatori sia che siano dipendenti o freelance

Inviato

Grazie a dio i miei figli non hanno frequentato la scuola italiana.

  • Melius 1
Inviato

NB se è possibile misurare la variazione delle conoscenze e capacità dei partecipanti rispetto all'ingresso e all'uscita da un percorso formativo, e di conseguenza anche misurare il livello di conoscenze/capacità in uscita dal percorso formativo ad ogni livello, il successo o insuccesso con tutte le gradazioni intermedie IMHO sono da attribuire non solo a un soggetto, ovvero l'insuccesso non è solo del partecipante o del formatore/docente, ma dall'insieme dei tre elementi fondamentali:

a) il partecipante con i suoi i livelli in ingresso, la sua motivazione (fondamentale NB), le sue potenzialità

b) il formatore/docente con le sue conoscenze/capacità non solo di contenuto, ma anche e soprattutto come "responsabile" del processo formativo complessivo e dei risultati ottenuti dai partecipanti

c) il processo/percorso formativo assegnato con tutte le infrastrutture a disposizione (carenze di mezzi a disposizione)


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